Se parliamo di moda, Walter Albini è stato un genio indiscusso. Purtoppo, la sua fama non è all'altezza di quello che fu suo talento, anche a causa della sua prematura scomparsa avvenutà all'età di quarantadue anni. Ma tante iniziative, negli ultimi tempi, stanno cercando di restituire a quella figura straordinariamente raffinata e avanti rispetto alla sua epoca il riconoscimento che merita.
Tra queste una mostra dedicata al suo lavoro e alle sue creazioni al Museo del Tessuto di Prato, prorogata fino al 30 novembre: un percorso cronologico e tematico tra materiali d'archivio, bozzetti, abiti e accessori, fotografie. Una mostra che ha portato con sè una serie di eventi collaterali, tra cui talk con esperti e la realizzazione di un documentario a cura di Federico Poletti, dal titolo Dietro l'immagine: Walter Albini e la fotografia di moda, che è stato proiettato due giorni fa al cinema Anteo CityLife di Milano. Questo che vedete è il trailer del cortometraggio, visibile per intero qui.
Tra queste una mostra dedicata al suo lavoro e alle sue creazioni al Museo del Tessuto di Prato, prorogata fino al 30 novembre: un percorso cronologico e tematico tra materiali d'archivio, bozzetti, abiti e accessori, fotografie. Una mostra che ha portato con sè una serie di eventi collaterali, tra cui talk con esperti e la realizzazione di un documentario a cura di Federico Poletti, dal titolo Dietro l'immagine: Walter Albini e la fotografia di moda, che è stato proiettato due giorni fa al cinema Anteo CityLife di Milano. Questo che vedete è il trailer del cortometraggio, visibile per intero qui.
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NovitàTrascrizione
00:00Il Fondo Albini è arrivato grazie a Paolo Rinaldi, che ha tra l'83 e l'88 donato un
00:12consistente fondo, uno dei pochi fondi, non solo nell'archivio della moda, ma proprio in generale
00:20negli archivi, nei fondi che conserviamo, che permette di avere tutto il percorso della
00:27comunicazione della progettazione, dal disegno, diciamo, al press-release, al disegno per la
00:35pubblicazione, che non è il disegno progettuale ma già per la comunicazione, all'immagine
00:40fotografica. Albini ha un rapporto molto, diciamo, colto con la fotografia. Una volta le ha fatto
00:49una Polaroidi in cui lui è doppio, perché lui aveva un po' questa cosa, capito, di essere sempre
00:57al top del buon umore, cioè che era sempre così. Poi tu però conoscevi la parte malinconica che
01:04non faceva vedere. Walter era così, no? Aveva una modernità nell'approcciarsi all'estetica,
01:13capito, erano sempre racconti d'avanguardia, cioè uno che inventa appunto che la moda oggi è mettersi
01:21i vestiti degli altri stilisti, cioè era incredibile all'epoca, no? Moderno, non so, era sempre, capito,
01:31andava avanti sui tempi. Come adolescente non capivo a pieno che cosa fosse l'importanza di Walter
01:40nell'ambito del mondo della moda, però quello che veramente già allora ho capito è che Walter
01:50stava portando un'ondata di cambiamento nella moda, rispetto ad altri stilisti che ho conosciuto
01:59in quegli anni, Walter era decisamente quello più alla mano.
02:10E lui era molto determinato, sapeva benissimo quello che voleva, era una persona totalmente
02:17ispirata e una persona entusiasta di quello che faceva e io mi ricordo dei servizi meravigliosi
02:26di fatti coi vestiti suoi e che quindi hanno ispirato fotografi come Burdèn,
02:31Christopher Wombenheim, cioè che erano dei grandissimi fotografi ma che venivano ispirati
02:37da queste cose che faceva Walter. Gian Paolo ha iniziato a collaborare con Walter Albini già
02:43dal 1969 con un bellissimo redazionale fatto per VOG, già nel 1971 quando Walter Albini ha fatto
02:52la sua prima sfilata nel Circolo del Giardino qui a Milano dove è riuscito a mettere insieme
02:59design e industria, è scattato il pretaporto italiano in quel momento lì e Gian Paolo con
03:06le sue campagne è riuscito a collaborare anche per il lancio del Made in Italy nel mondo intero.
03:12Credo che Walter fosse un po' senza forza, fosse un artista e quindi la moda fosse uno
03:19dei tanti modi che poteva avere per esprimere la sua estetica, la sua arte, infatti credo che sia
03:26l'unico stilista che disegnava esattamente quello che poi faceva e la fotografia l'ha usata in
03:34tanti modi. Walter aveva un grandissimo senso dell'immagine e moltissimi si sono espressi meglio
03:43con Walter che li stimolava Cegani, Roberto Carratt, Enrico Concari, Burckhardt, erano fotografi che
03:53non facevano tanta moda ai tempi, con Walter invece si sono potuti esprimere. E' stato il primo a fare
04:00non il sex, come lo chiamavano così, è stato il primo a ispirarsi alla strada quando fece la
04:08collezione La Gueriglia Urbana che provocò anche delle reazioni abbastanza violente nella stampa,
04:14è stato il primo a rispecchiare veramente nella moda quello che succedeva nella strada,
04:19anche con un certo coraggio perché non è che è sempre semplice esprimere nella moda quello che
04:27sta succedendo.
04:38Sottotitoli a cura di QTSS