Milano, 2 ott. (askanews) - Fondazione ICA Milano presenta fino a sabato 30 novembre 2024 la mostra Picture Window Frame di Stefano Graziani e OFFICE Kersten Geers David Van Severen. La curatrice Cloe Piccoli ha introdotto ad Askanews l'esposizione. "Picture Window Frame è una mostra di Stefano Graziani e OFFICE Kersten Geers David Van Severen che riguarda il guardare, il vedere e l'esporre. Questo concetto lo vediamo sia nell'installazione che nelle fotografie dell'artista. L'installazione come vedete è un labirinto, è un'installazione che chiede al visitatore di partecipare, nel senso che non c'è un percorso specifico. Il visitatore cammina e sceglie quale immagine vedere, ci sono delle immagini che sono dietro che deve proprio andare a cercare. Ogni visitatore vedrà la mostra che sceglie di vedere e questo è molto pertinente a un discorso di arte concettuale che è quello che fa Stefano Graziani e anche a un discorso di Institutional Critique quell'attitudine a riflettere sull'atto del mostrare ed essere mostrato, quell'attenzione per la relazione fra l'opera e il contesto che è quella di OFFICE.Le fotografie di Stefano Graziani sono fotografie di fabbrica che nascono da una commissione di Finstral e diventano delle fotografie astratte. Insieme a immagini di fabbrica, ci sono immagini di archivio. Quella che vediamo dietro è un'immagine dell'archivio di Gabriele Devecchi, uno degli artisti del gruppo T di arte cinetica, che fa sempre parte dell'arte concettuale degli anni Sessanta e Settanta a Milano. Graziani nelle foto di fabbrica, nelle foto d'archivio e nelle foto di museo riflette sull'idea di guardare, riflette sul fatto di quanto sia oggettiva una fotografia e quanto invece quel mezzo che paradossalmente è quello più realistico e più oggettivo, in realtà è così soggettivo perché in qualsiasi immagine rientra lo sguardo dell'artista, le condizioni del contesto, la luce di quel giorno, la temperatura e moltissimi elementi che sono anche elementi installativi poi per tornare in mostra nuovamente, perché le fotografie rispondono a un contesto, a ciò che ci sta di fianco, a come cambiano le luci e la situazione all'interno dello spazio espositivo".Il progetto e la seconda tappa di un'ampia commissione di Finstral, azienda dell'Alto Adige, una delle piu grandi aziende di serramenti in Europa. Invitato a osservare il processo di produzione e la collezione d'arte iniziata dal fondatore dell'azienda Hans Oberrauch a partire dagli anni Settanta, Stefano Graziani mette in discussione il genere specifico della fotografia industriale, continuando la sua ricerca sulla fotografia in quanto documento. Per Picture Window Frame l'artista ha lavorato a Milano con istituzioni importanti per l'identita e la storia della citta come Archivio Vincenzo Agnetti, Archivio Gabriele Devecchi, Fondazione Piero Manzoni, Accademia di Belle Arti di Brera, Scuola di Ballo dell'Accademia Teatro alla Scala e Museo Civico di Storia Naturale. Ne derivano immagini che dialogano con le fotografie realizzate in Alto Adige e in Valsugana nelle fabbriche e negli uffici di Finstral, dove e esposta parte della collezione.
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00:00Picture Window Frame è una mostra di Stefano Graziani e Office, Kersten Geers e David Van Severen,
00:09che riguarda il guardare, il vedere e l'esporre.
00:15Questo concetto lo vediamo sia nell'installazione che nelle fotografie dell'artista.
00:21L'installazione, come vedete, è un labirinto.
00:24È un'installazione che chiede al visitatore di partecipare, nel senso che non c'è un percorso specifico.
00:33Il visitatore cammina e sceglie quale immagine vedere.
00:38Ci sono delle immagini che sono dietro, che deve proprio andare a cercare.
00:42Ogni visitatore vedrà la mostra che sceglie di vedere.
00:45E questo è molto pertinente a un discorso di arte concettuale, che è quello che fa Stefano Graziani,
00:52ma anche a un discorso di institutional critique, che è quello di Office.
00:56Le fotografie di Stefano Graziani sono fotografie di fabbrica che nascono da una commissione di Finstral.
01:04Diventano delle fotografie astratte.
01:07Insieme a immagini di fabbrica ci sono immagini di archivio.
01:11Quella che vediamo dietro è un'immagine dell'archivio di Gabriele De Vecchi,
01:15uno degli artisti del gruppo T di arte cinetica, che fa sempre parte dell'arte concettuale degli anni 60 e 70 a Milano.
01:24Graziani, anche nelle foto di fabbrica, anche nelle foto d'archivio, nelle foto di museo,
01:29riflette sull'idea di guardare, riflette sul fatto di quanto sia oggettiva una fotografia
01:36e quanto invece quel mezzo, che paradossalmente è quello più realistico e più oggettivo,
01:43in realtà è così soggettivo perché in qualsiasi immagine rientra lo sguardo dell'artista,
01:51le condizioni del contesto, la luce di quel giorno, la temperatura e moltissimi elementi
01:59che sono anche elementi installativi per tornare in mostra nuovamente,
02:04perché le fotografie rispondono a un contesto, a ciò che ci sta di fianco,
02:09a come cambiano le luci e la situazione all'interno dello spazio espositivo.