Giacomo Baggio rischia la sorveglianza speciale? Non più. Il tribunale di Roma ha rigettato la richiesta, avanzata dalla Questura di Roma, di sorveglianza speciale per Giacomo Baggio, consulente legale e membro di Ultima Generazione.
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00:00Giacomo Baggio rischia la sorveglianza speciale? Non più, perché il Tribunale di Roma ha
00:04rigettato la richiesta avanzata dalla Questura di Roma per un periodo di due
00:09anni sulla base della sua presunta pericolosità sociale. Pericolosità che
00:13però il Tribunale non riconosce e che specifica, nel decreto di respingimento
00:18della richiesta, come manchino quegli elementi di fatto su cui deve
00:21necessariamente fondarsi il giudizio di pericolosità sociale.
00:25È la terza volta, dopo Simone Ficicchia di Ultima Generazione e Laura Zorzini di
00:29Ribellione Animale, che una richiesta simile viene rigettata. Le condotte di
00:33Baggio, sostiene il Tribunale, sono espressione di appartenenza ad un
00:37movimento che persegue l'ideale di contrastare il disastro ambientale,
00:41cercando di indurre il Governo ad adottare i provvedimenti utili a tal
00:45fine. La sorveglianza speciale è una misura di sicurezza prevista dai codici
00:49antimafia, quindi prevista per soggetti pericolosi socialmente. La richiesta
00:54prevedeva la permanenza domiciliare dalle 8 di sera alle 7 della mattina
01:00l'obbligo di firma quotidiano, quindi l'impossibilità di uscire dal proprio
01:04comune di residenza e l'impedimento di partecipare a qualsiasi manifestazione
01:10sportiva, politica o di teatro. La richiesta è stata rigettata perché gli
01:17atti e le azioni che ho commesso non sono state considerate pericolose
01:21socialmente, perché protestare e portare avanti le proprie idee non può essere
01:27considerato pericoloso. Da ultima generazione fanno sapere che questo
01:31rigetto è la riprova di come ancora una volta la protesta non violenta non sia
01:36un reato e che i tentativi di equiparare le condotte del dissenso a condotte
01:40criminali non hanno senso.