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Roma, 23 ottobre 2024
"In effetti la lettera inviata sulla email desta non poco stupore e come ex magistrato anche un certo dolore. Affermare che il presidente del consiglio, proprio perché non ha inchieste giudiziarie in corso a suo carico, è un pericolo maggiore di quello di Berlusconi e 'dobbiamo porvi rimediò, è una frase di una gravità da prendere in considerazione". Lo afferma il ministro della Giustizia Carlo Nordio, nel corso del question time, rispondendo a un'interrogazione sulle iniziative di competenza in relazione alla recente vicenda di uno scambio di e-mail tra magistrati riportato da fonti di stampa. "E' molto indicativo, per la provenienza di tale affermazione, del clima istituzionale che vive la nostra democrazia - continua Nordio - Meloni è stata eletta dal popolo e compito del giudice è solo applicare la legge tantomeno quello di porre rimedio alla volontà popolare".

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00:00Presidente, grazie collega, in effetti la lettera inviata sull'e-mail
00:06desta non poco stupore e come ex magistrato desta anche un certo dolore.
00:14Affermare appunto che il Presidente del Consiglio, proprio perché non ha
00:19inchieste giudiziarie in corso al suo carico, è un pericolo maggiore di quello
00:25dell'onorevole Berlusconi e dobbiamo porvi rimedio, frase di una gravità
00:32secondo me da prendere in considerazione, è molto indicativo per la provenienza di
00:38tale affermazione del clima istituzionale che vive la nostra
00:42democrazia. Il Presidente Meloni è stato eletto dal popolo e il compito del giudice
00:49è soltanto quello di applicare la legge, tantomeno quello di cercare di porre
00:53rimedio al risultato della volontà popolare. A dispetto di quanto sta
00:59accadendo per il buon funzionamento e per il servizio da rendere al Paese, è
01:03secondo noi necessario anche in un clima di collaborazione che ogni istituzione
01:09appunto collabori secondo il proprio mandato costituzionale anche
01:13nella diversità di opinioni e di divisioni. E a questo punto non posso che
01:17associarmi alle parole del Presidente Mazzarella, leggo testualmente quando
01:22afferma che occorre sapere esercitare capacità di mediazione e di sintesi e
01:27questa è parte essenziale della vita democratica, poiché le istituzioni
01:31appartengono e rispondono all'intera collettività e tutti devono potersi
01:38riconoscere in esse. Concludo con una valutazione amara. Quando io sono entrato
01:45in magistratura nel 1976, il prestigio della magistratura godeva del
01:53consenso dell'oltre 80 per cento dei cittadini italiani, pari e qualche volta
01:59superiore a quello addirittura della Chiesa Cattolica.
02:03Oggi è precipitato e per rispetto verso i miei ex colleghi non lo voglio
02:11nemmeno citare. Comunque la vicenda è al vaglio per la verifica dei presupposti
02:16per l'esercizio dei poteri ispettivi che la legge riserva al Ministro della
02:21Giustizia.

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