«Siamo arrivati a questo punto a seguito di una sentenza della Corte di Giustizia Europea che non è stata ben compresa: la sentenza è molto complessa e articolata e anche scritta in francese, probabilmente non è stata ben compresa o ben letta. In altre parole questa sentenza, oltre a ribadire il principio che è compito degli Stati individuare quali siano gli Stati sicuri, pone poi delle condizioni nel momento in cui un giudice intenda dare una definizione diversa di Stato sicuro in merito alla situazione di determinate persone. Il nocciolo di questa sentenza, è che il giudice deve, nel momento in cui si pronuncia, dire in maniera esaustiva e completa, nel caso di specie, quali siano le ragioni per cui per quell'individuo quel determinato Paese non è ritenuto sicuro» così il ministro Nordio nella conferenza tenutasi a seguito del Consiglio dei Ministri.
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00:00Un breve riassunto sulla ragione per cui siamo arrivati a questo punto nasce da
00:07una sentenza della Corte di Giustizia europea che è molto complessa, molto
00:14articolata e probabilmente non è stata, lo dico a chiare lettere, ben compresa o
00:21bene letta. In altre parole questa sentenza oltre, che è arrivata in francese,
00:28oltre a ribadire il principio che è compito degli stati definire il concetto
00:36di stati sicuri e di individuare quelli che sono tali, pone alla fine delle
00:44condizioni nel momento in cui la giurisdizione di un paese, cioè un giudice,
00:50intenda dare una definizione diversa dello stato sicuro in relazione a
00:58casi specifici di determinate persone.