• 5 giorni fa
Gli omicidi efferati attribuiti a Olindo Romano e Rosa Bazzi. Un delitto che ha sconvolto un intero paese. Mai una ferocia così esasperata si era accompagnata alla banalità assoluta dell'unico movente conosciuto: liti all'interno di un piccolo condominio, la palazzina del ghiaccio di Via Diaz, ad Erba. Un viaggio nel desiderio di giustizia e nel cordoglio di chi è scampato al delitto, e un'esplorazione del legame morboso e di totale complicità che lega i due imputati. Un legame, quello di Rosa e Olindo, che non sembra fermarsi davanti a nulla e che sembra perpetuarsi dietro le sbarre dell'aula del tribunale da cui continuano ancora a dichiararsi innocenti...

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Trascrizione
00:00Quella tragica sera ha cambiato la vita di tante persone, ma anche la nostra.
00:07Castagna Raffaele, 18 conti, Galli Paolo, 6 coltellate e 6 sprangate, basta poco invece
00:15per trompare la vita a Mazzocchi Josef, Cherubini Valeria, 42 conti, 34 coltellate e 8 sprangate.
00:23Non siamo stati noi.
00:25Ribadisco la nostra innocenza.
00:55Alle 19.46, massimo 19.48, Castagna Raffaele arriva alla stazione di Erba e trova la mamma
01:21e il figlio.
01:22Alle 19.55, massimo 19.58, Castagna Raffaele entra nella corte, tra le 19.58 e le 20.05,
01:38Castagna Raffaele, Galli Paolo e Mazzocchi Josef vengono colpiti e uccisi, tra le 20.05
01:46e le 20.10 viene appiccato l'incendio.
01:48Buonasera, questa sera riprende un giorno in pretura e riprende con il processo per
01:54la strage di Erba, perché si è concluso poco tempo fa a Milano il processo d'appello.
02:00Imputati, come tutti sappiamo, sono i coniugi Rosa Bazzi e Olindo Romano, iniziamo proprio
02:06da questa coppia perché è importante sapere, per capire chi era Rosa Bazzi e chi era Olindo
02:14Romano.
02:15Olindo Romano ha 44 anni, è nato ad Albaredo per San Marco, robusto, ha una corpulenza,
02:20una R arrotata, una voce sbiancata che crea un contrasto nella persona.
02:23Olindo Romano è il primo figlio di una famiglia contadina, ha due fratelli e una sorella,
02:33studia da geometra e l'anno dopo il diploma parte per il servizio militare negli Alpini.
02:42Ricorda come esperienza quasi unica e eccitante il servizio di leva.
02:47Nell'85 interrompe i rapporti con la famiglia dopo essersi picchiato con il padre e un fratello
02:53per motivi di eredità.
02:54In questo periodo conosce Rosa, la sua prima e unica ragazza, si innamora, si sposano.
03:02Nell'89 Olindo viene assunto come autista di camion da una ditta per lo smaltimento
03:12dei rifiuti a Erba.
03:14È il suo destino, povero ragazzo, è geometra ma lui deve mettere le mani nei rifiuti.
03:23Rosa Bazzi nasce ad Erba nel 63, è l'ultima di tre sorelle.
03:29Abbandona la scuola dopo la quinta elementare, è mancina e fin da piccola soffre di asma
03:36e di terribili emicranie.
03:37Come carattere e sua figlia che carattere ha?
03:41Un carattere forte?
03:42Un carattere…
03:43Parla troppo e non lavora, ha troppa lingua e non è estruita.
03:49Rosa e Olindo non hanno figli, non hanno amici, non hanno interessi.
03:55Dopo il matrimonio Olinda e Rosa hanno comprato un piccolo appartamento nel centro di Erba
04:01in un palazzetto ristrutturato, il Palazzetto del Ghiaccio, proprio dove abita Raffaella
04:06Castagna e famiglia, il marito Azzuz e il piccolo figlio Yussef, è il luogo dove verrà
04:12la tragedia.
04:13È l'11 dicembre del 2006, tra poco inizieranno le feste di Natale, è una sera tranquilla,
04:21fredda, sono circa le 20, quando il male rompe sulla scena.
04:25Allora, io mi trovavo in casa, esattamente in cucina, stavo riassettando la cucina e
04:33mia figlia grande è andata in soggiorno dicendo papi puoi scuotere la tovaglia.
04:38Erano, ricordo, le 20 e 20 quando sono stato invitato a sbattere la tovaglia dalle briciole.
04:45Come fai ad essere così preciso sull'orario?
04:48Sotto la televisione abbiamo il videoregistratore che dà l'orario e sono uscito a sbattere
04:54la tovaglia e ho notato un fumo che usciva in fondo al cortile dove abito io, dalla palazzina
05:02del Palazzo del Ghiaccio, dove abita la famiglia Castagna, Azzuz.
05:09E a quel punto, vabbè, sono passati pochissimi secondi, credo, però mio marito non rientrava.
05:16Allora, distinto, mi è venuto di uscire e a quel punto ho trovato la tovaglia lasciata
05:22sulla ringhiera.
05:24Sono corso giù in cortile, nel correre giù la visuale mi si è fatta ancora più larga,
05:32sono passato vicino al campanello dove abita il signor Bartesaghi che è un volontario
05:36dei Vigili del Fuoco, ho suonato.
05:39E' suonato il citofono, al citofono c'era il signor Ballabio che mi diceva che usciva
05:44del fumo dalla casa nominata Casa del Ghiaccio che è lì nella corte.
05:51Tutte e due ci siamo recati verso il portoncino dell'ingresso dell'abitazione da dove proveniva
05:56il fumo.
06:02Quando siete arrivati al portoncino cosa avete visto?
06:05C'era il portoncino chiuso, l'abbiamo aperto e ci ha colto una folata di fumo, siamo saliti
06:13sulla piccola rampa di scale e c'era la porticina aperta che dava verso l'ingresso dell'appartamento
06:26e si intravedeva il corpo, un corpo appena adiacente al portoncino d'ingresso.
06:34Mentre sulla mia destra addossato alla rampa di scale che stava per salire c'era il corpo
06:45del signor Mario Frigerio rivolto con la pancia verso le scale.
06:49Lei entra nell'appartamento, fino a che punto dell'appartamento riesce a spingersi?
06:54Io ho fatto uno o due passi al massimo nell'appartamento perché ho trovato Raffaella, lei aveva i vestiti
07:01che erano interessati dal fuoco, anche con i suoi stessi indumenti perché io ero a mani
07:06nude e ho spento i suoi indumenti.
07:11Ma non riesce a proseguire oltre e non vede a due metri più in là il cadavere di Galli
07:18Paolo né tanto o meno quello di Marzocchio Seff più in là, regozzato sul divano.
07:25Mentre io mi sono soffermato col signor Frigerio e lo sostenevo parlando, il signor Frigerio
07:37con un dito alzato e un filo di voce mi ha detto mia moglie è di sopra e io continuavo
07:42dai adesso è finito tutto, si si non si preoccupi dai.
07:50Il corpo di Raffaella mi ha fatto impressione perché aveva su un golfino e il golfino fumava
07:58nel trascinarla fuori erano state alzate la gonna che aveva e aveva le gambe leggermente
08:05abbastanza grosse e c'era questa immagine di carne, carne nera, era già bruciata.
08:13Frigerio era non tanto fumante ma sporco di sangue, era una maschera di sangue Frigerio
08:23e nel frattempo io ho sentito due volte la voce di su, una voce dall'alto che diceva
08:29aiuto aiuto, non era il filo di voce col quale parlava Frigerio, era una voce più sottile
08:37femminile al che ho capito che sapendo che abita sopra la moglie del Frigerio ho capito
08:50che era lei, però ho fatto per salire e il muro di fumo ancora più denso che saliva
08:55verso la finestra aperta mi ha proprio tolto il respiro, Bartesaghi nel frattempo è uscito
09:02e ha detto andiamo via che adesso ci pensano gli altri, non possiamo far più niente, andiamo
09:07via! Il fuoco si sta propagando dall'appartamento
09:09di Raffaella Castagna all'intera palazzina e i primi soccorritori sono costretti ad abbandonare
09:14i feriti e ad uscire, perché è necessario l'intervento, l'intervento massiccio dei
09:19vici del fuoco che arrivano insieme ai soccorritori del 118.
09:25Io quando sono entrato ho fatto in tempo solo a illuminare la nonna, sentivo un vigile fuoco
09:31che mi diceva vieni c'è un bambino, sono andato l'ho illuminato, dopodiché i carabinieri
09:36che sono arrivati in quel momento ci hanno fatto uscire.
09:39Il cadavere era con le spalle poggiate sul divano e con i piedi e la parte inferiore
09:44del corpo, quindi le gambine dei piedi poggiate per terra.
09:50Sono entrato in casa, tra l'altro la casa era ancora in preda alle fiamme, avevo le
09:57fiamme davanti, acqua da sopra e fumo attorno e ho trovato due persone in posizione supina
10:05sdraiate sul pianerottolo, un uomo e una donna, ho trasportato le due persone in un'altra
10:13posizione supina sdraiate sul pianerottolo, un uomo e una donna.
10:18Ho trascurato la signora dopo aver constatato il decesso e mi sono rivolto all'uomo, poi
10:24ho saputo che si trattava del signor Frigerio che era cosciente, mi guardava con gli occhi
10:30aperti, disperati, non riusciva a parlare però cercava di farsi intendere con i gesti.
10:38Il Frigerio non riusciva a parlare per le lesioni alla carotide, però indicava il piano
10:44superiore dove si trovava la moglie.
10:46Questo segno e poi questo, per cui ho pensato che forse voleva dirmi al piano di sopra ci
10:53sono altre 3 persone oppure al terzo piano c'è un'altra persona, non sono riuscito
10:59a capirlo.
11:00Siamo andati avanti vicino alla finestra per aprire la finestra della signora Cherubini
11:06e l'abbiamo trovata genuflessa in una pozza di sangue proprio lì così.
11:15Si tutelava come credo che si possa vedere, lei si tutelava il collo quasi a tenere il
11:21sangue che scorreva e probabilmente anche magari si sentiva soffocare e quindi si proteggeva
11:30il collo e il viso.
11:32Quello è il cane morto vicino lì?
11:34Esatto, il cane che indossa ancora un cappottino, perché poi come vedremo la signora era uscita
11:40per fargli prendere aria.
11:423 donne, un bambino di non ancora 2 anni uccisi e un uomo gravemente ferito a terra, questo
11:48è il tragico bilancio di quella sera, l'intera famiglia Castagna, madre, figli e nipote
11:54giacciono a terra in un lago di sangue e a casa Carlo Castagna aspetta come ogni sera
12:01il ritorno dell'amata compagna Paola.
12:04Verso le 9 inizia a preoccuparmi il fatto che non stesse arrivando Paola, chiamai sul
12:15suo cellulare e mi accorsi che non poteva rispondere perché era lì a casa il suo cellulare,
12:20chiamai Raffaella sul cellulare e non rispondeva, chiamai sul fissa e non rispondeva, strano.
12:29Però arrivato verso le 16 cominciai a preoccuparmi, nel disimpegno del Tinello abbiamo una serie
12:43di foto con persone amicare che sono scompanse, mi rivolsi a loro e gli dissi ma sentite,
12:51date poi un occhio anche a voi perché mi sembra che la cosa stia un attimino preoccupandomi.
12:57Tempo di prendere il giaccone sono poi uscito e sono andato immediatamente, mi sono recato
13:05in piazza del Mercato, intanto che salivo lungo la via Trieste ogni macchina che incrociavo
13:12e pensavo magari è lei, invece non era mai lei. Nel frattempo arrivo in piazza del Mercato
13:21e mi fermano, no non può passare, ma quello che è successo? Lì nella casa gialla c'è
13:28stato un incendio, ma quella gialla che vedo anche io le guai e si dice fatevi passare
13:34perché in quella casa c'era il caso che abita mia figlia e mia moglie, passo.
13:41Come entro mi sento prendere per un braccio ed era la mano del vigile del fuoco Ferruccio
13:59Miotto e dico ma cos'è successo Ferruccio? Ma Carlo lì è un incendio, dico andiamo
14:06su un salto a vedere, non si può perché la casa è pericolante. Pericolante, come
14:18è pericolante? Sì Carlo è pericolante, tempo di dire queste poche cose mi si avvicina
14:26il comandante Gallorini e mi chiede lei sa dove è suo genero? Dico sì che lo so è
14:35in Tunisia. Ma è sicuro? Come no. Ma lei l'ha visto salire sull'aereo? No. Ha visto
14:43prendere il biglietto? No. Ma come fa a essere sicuro? Sono sicuro perché mia figlia me
14:48aveva parlato e sapevo che subito in quel momento un carabinier disse no perché di
14:59sopra ci sono quattro persone sgozzate. Ci sono quattro persone sgozzate e una ferita
15:11in modo molto grave e cominciai ad avere difficoltà di linguaggio. Io ho un po' di
15:31confusione in questo momento, però non mi sembra di essere stato in grado con la sicurezza
15:35di avvertire lo squilo del telefono di mio figlio. Sicuramente se è stato io a chiamare
15:42mio figlio ho detto Beppe sono morti tutti e alla sua domanda come sono morti tutti ho
15:50sentito un urlo che mia nuora ebbe a lanciare. Dopo pochi minuti arrivarono.
16:05Io mi ricordo solo ho una specie di incubo di lampeggianti. Io per un mese quando chiudevo
16:17gli occhi di notte cercavo di dormire e vedevo lampeggianti continuamente negli occhi. È
16:22stato l'unico flash che ho di quel momento, poi non ricordo. Vedendo le ambulanze ero
16:28convintissimo che comunque si erano salvati, perché stupidamente pensavo alle ambulanze
16:34come qualcosa che poteva salvarli. Non ho pensato che si portano via con le ambulanze
16:41i defunti.
16:42Signora Fregiero, vuole dire il giorno 11 come ha preso di quello che era successo?
16:48Il giorno 11 provai a telefonare a casa dei miei genitori e non risposero al telefono.
16:57Mio fratello andò ad Erba a casa dei miei genitori e dopo un po' mi chiamò mio fratello
17:04dicendo di andare, però all'inizio non ci dettero subito delle notizie. Dopo un po'
17:11ci dissero che un uomo grigio di capelli corrispondente a mio padre era stato portato in ospedale
17:19a Sant'Anna e che invece mia mamma era…
17:26Va bene, signora, quel giorno non era stata a casa dei suoi genitori?
17:31No.
17:32Quando era stata l'ultima volta?
17:33L'ultima volta è stato il sabato che sono andata in palestra con mia mamma.
17:42Avevamo un'estrema confidenza, anche perché tra noi c'erano solo 16 anni di differenza,
17:47per cui eravamo più sorelle che mamma e figlia.
17:53Quando lei raggiunge suo padre all'ospedale, si ricorda cosa le disse il dottor Capretti?
17:58Il dottor Capretti uscì dalla sala operatoria intorno a Luna, se non ricordo male,
18:06praticamente dicendo che la situazione era disperata.
18:10Perché era arrivato in ospedale in condizioni gravissime, aveva avuto un arresto cardiaco e un'ambulanza.
18:16Non ci diede nessuna speranza perché le ferite erano troppo gravi, aveva perso troppo sangue.
18:23Aveva una ferita profondissima al collo che sanguinava molto.
18:27Da ogni minimo taglietto del corpo perdeva fuori sangue e non riusciva a tenerlo dentro, praticamente morto.
18:34Noi siamo sempre stati in ospedale dall'11, però il 12 era ancora in sedato.
18:42Il 13 mattina quando arrivai, mi sembra intorno alle 6 e mezzo, le 7 del mattino mi dissero che l'avevano svegliato.
18:50Era ancora intubato però era sveglio e quindi mi fecero entrare proprio per pochissimi secondi in camera e lo vi dissi.
19:01Si ricorda qual è stato il primo pensiero di suo padre?
19:04Fu per mia mamma.
19:06La mamma, la mamma.
19:08Gli disse in quel momento cosa era successo alla mamma?
19:10No, gli dissi non ti preoccupare va tutto bene e poi mi fecero uscire.
19:14La sequenza in cui furono rinvenute le salme anche all'ispezione sul luogo fa ritenere che la prima a essere aggredita fosse la Castagna.
19:25Castagna Raffaele riporta due ferite da taglio, sei da punta e taglio, dieci ferite lacero puntoso, sono 18 colpi.
19:34La Galli fu aggredita successivamente.
19:36Tre ferite da taglio, tre da punta e taglio, sei ferite lacero contuse, sei coltellate, sei sprangate.
19:43La causa del decesso era la stessa per entrambe le donne, una frattura del cranio con perdita di materia cerebrale.
19:50Basta poco invece per stroncare la vita a Mazzochiussef.
19:53Un bambino corre, vede, scappa.
19:57Appena ha visto sentito morire la mamma, la nonna.
20:00Il bambino è stato afferrato, probabilmente era in corso, per cui è stato immobilizzato, tenuto fermo, al braccio destro e anche sul volto.
20:11Era vivo e si muoveva.
20:14Le ferite erano solo due.
20:16Una attinse l'arteria carotide, provocò il decesso per dissanguamento, tanto che io all'autopsia non riuscii a reperire sangue per l'esame tossicologico.
20:26Il bambino era morto dissanguato.
20:34Cherubini Valeria, 42 colpi, 34 coltellate e 8 sprangate.
20:39La donna ebbe una coluttazione prolungata con un aggressore armato d'arma da punta e taglio.
20:46Quindi prima dovete fronteggiare un aggressore armato di coltelle.
20:50Esatto, il corpo contundente provocò pure una frattura del cranio lievemente affondata, senza però arrivare all'intensità del trauma subito dalle altre due donne.
21:07Le perizie medico-legali hanno stabilito che le vittime sono state colpite con due coltelli, uno più lungo, uno più corto e una spranga.
21:15Che gli aggressori erano due, di cui uno mancino.
21:18E che per quel che riguarda Valeria Cherubini, i colpi non sono stati sufficienti ad ucciderla sul colpo, ma che la donna ha cercato rifugio nell'appartamento superiore, la sua casa, dove è stata uccisa dal monossido di carbonio.
21:32Ogni omicidio, ogni reato di sangue, ogni uccisione sfigura il volto dell'uomo, ma sfigura anche il volto del luogo.
21:40E in quella corte di Via Diaz di Erba non sarà probabilmente più come prima.
21:45La palazzina di Via Diaz, dove è avvenuta la tragedia, è in una vecchia corte ristrutturata, a cortile irregolare, delimitato da tre condomini.
21:55Il condominio del Ghiaccio, il condominio Odissea e il condominio Volta.
22:00Mario Frigerio e la moglie abitavano nella mansarda del condominio del Ghiaccio.
22:04La famiglia Marzucca e Castagna, al primo piano, sopra l'appartamento dei coniugi Romano, posto al piano terra.
22:12La porta di ingresso di Rosa e Olindo è autonoma e dà direttamente nella corte.
22:20Nella parte del condominio del Ghiaccio, dove abitavano le vittime, vi erano anche altri inquilini e tutti entravano attraverso un portoncino chiuso a chiave.
22:30La strage e l'incendio sono avvenuti in una palazzina abitata anche da altri inquilini oltre le vittime.
22:37Ed è inverno, è freddo, sono le otto di sera e sono quasi tutti a casa.
22:42Quindi il primo interrogativo che si pongono gli inquirenti è se qualcuno ha visto o sentito qualcosa.
22:48Vuole sapere quando quella sera lì, quando tu ti sei accorto di tutto questo trambusto, di quello che c'era?
22:57M'ho accorto quando è venuto il pompiere in casa mia, ecco.
23:04Che lui praticamente si è trovato il pompiere, il vigile del fuoco entro casa.
23:11Prima ha sentito qualcosa, prima di questo momento?
23:15Prima che tu ti trovassi il vigile a casa tua, hai sentito qualcosa?
23:21No, perché io ero dentro a guardare la televisione e avevo su le cuffie.
23:28E non ha visto niente neanche?
23:30Non ho mai sentito niente.
23:32Sentito e neanche visto.
23:34Non hai visto neanche niente.
23:35Hai visto qualcosa, se non hai sentito niente...
23:45È stata un'emozione veramente molto forte, nel senso che è arrivato nel giro di pochissimo di tutto.
23:52Cioè di tutto vuol dire che è arrivato il pompieri, sono arrivate le ambulanze, nessuno scendeva, ecco.
23:59Io mi ricordo questo tempo che sembrava lunghissimo, nessuno scendeva e solitamente quando nessuno scende vuol dire che era capitato qualcosa di estremamente grave.
24:16È difficile descrivere l'ambiente che abbiamo trovato, ecco.
24:19È un ambiente compromesso, assolutamente compromesso, perché l'incendio ha arricchito danni per quanto riguarda le indagini importanti.
24:28Avete buttato acqua all'interno dell'appartamento?
24:31Nell'appartamento abbiamo buttato acqua, poi abbiamo continuato a buttare acqua per raffreddare e per cercare poi di poter rimuovere anche tutte le varie cose.
24:39Questa era la camera d'aiuto del bambino, risulta poi essere la camera d'aiuto del bambino, dove addirittura i giochini e le varie cose leggere galleggiavano, perché era completamente inondata di acqua.
24:48L'acqua poi è scesa anche lungo le scale, purtroppo non si poteva fare a meno di usare l'acqua naturalmente, ma anche di andare, di scendere, di salire, quindi è stato un po' un andare in queste scale.
25:05Nessuno ha visto e sentito niente e l'intervento dei vigili del fuoco ha compromesso eventuali indizi.
25:11L'unico dato certo è che l'appartamento della tragedia è l'appartamento di Raffaella Castagna, il marito Azzuzza e del figlio, il piccolo Giuseppe, ed è proprio da lì che si parte, da Raffaella Castagna.
25:26Raffaella, al momento della tragedia, ha 30 anni. È l'ultima figlia di Paola Galli e di uno stimato imprenditore, Carlo Castagna.
25:35Su degli studi qui a Como, alle Canossiane, come maestra d'asilo, mi sembra.
25:41Raffaella è una ragazza particolare. Non segue le mode, le diete, non ama le discoteche. Ama solo i diversi, i più deboli, i diseredati.
25:51Una ragazza che veramente avrebbe aiutato chi che sia.
25:55Nell'ultimo periodo lavorava presso un istituto per anziani con problemi psichiatrici. È un lavoro part-time e il guadagno è di 400 euro al mese.
26:07È una ragazza ribelle, volitiva, generosa. Nel 2002 conosce Azzuzza Barzuc.
26:14Mia moglie me lo teme all'ascolto, poverina, fino al mese di ottobre, novembre, perché sapeva come mi avrebbe ferito questa scelta di Raffaella.
26:27Che lei diceva, lo sta seguendo, lo sta aiutando perché ha problemi.
26:33Poi mi diceva Paola, appena sta bene, sai come la penso? Sì, sì, non preoccuparti.
26:46È un colpo di fulmine e nonostante le perplessità della famiglia, lo sposa il 24 marzo del 2003 al comune di Erba.
26:54Al momento in cui Raffaella mi disse, voglio sposarmi con questa persona, io mi ricordo benissimo quel giorno,
27:01alla domanda, comunque una specie di frase posta da mio padre ad Azzuzza che è stata, adesso dovrai dimostrarci di essere una brava persona,
27:10lui rispose, io non devo dimostrare niente a nessuno.
27:13Invitammo Raffaella a presentarsi da noi, a presentarsi, dico, Raffaella devo parlarti.
27:20Arriva giù in via Trieste con Raffaella e con i due marzucchi, Azzuzza e il fratello, mi sembra l'ultimo, il più piccolino, Femi forse.
27:33E dico, Raffaella, l'accordo cos'era? Di presentarti tu da sola.
27:38E mio papà ha voluto seguirmi e dico, voi non vedo perché dovete sempre essere dietro mia figlia, perché io voglio bene a Raffaella, ho capito,
27:48voler bene è una cosa, però l'essere sempre col fiato sul collo è un'altra.
27:54Comunque dico, io stasera non parlo di niente e questo loro alzare di voce fece sì che i miei due figli ebbero a richiamarli,
28:08dopo tutto non siete a casa vostra, quindi vi prego abbassate il tono di voce e io ebbi a dire, Raffaella, se c'era bisogno di capire,
28:29stasera io ho capito che han tolto la maschera dell'agnello e purtroppo solo c'è quella del lupo.
28:36Nel 2004 nasce Youssef, è bello, biondo, vivace, la sua nascita consolida il legame tra Raffaella e la madre Paola.
28:47Mia mamma si occupava di Youssef, questo avveniva tutti i giorni, sua mamma si occupava giornalmente del bambino.
28:54Era normale che Paola dovesse andare a recuperare il piccolino verso la 1-1.30 perché poi recuperava il piccolino e accompagnava in contemporanea Raffaella in stazione.
29:11Il bambino rimaneva così dalla 1-1.30 fino alle 7.20, rimaneva lì con noi.
29:17Era una scelta ben precisa di mia madre, addirittura Youssef aveva avuto la possibilità di andare all'asilo nido a Erba
29:26e mia mamma parlando con me, papà e Beppe ci aveva detto guardate io amo tanto questo bambino che preferirei comunque curarlo io.
29:36Mi da le sue generalità per favore, come si chiama, nome e cognome?
29:41Azouz Marzouk, nato in Tunisia il 28.04.1980.
29:50Azouz Marzouk nasce in un villaggio a 30 km da Mamet, da una famiglia benestante.
29:55Il padre fotografo vive in un elegante palazzino a due piani.
29:59Ha tre fratelli, zii e cugini, molti dei quali vivono in Italia
30:04e anche Azouz nel 2001 si trasferisce dal fratello maggiore che vive in una casa popolare a pochi chilometri da Erba.
30:12Ha molti sogni.
30:15Che lavoro faceva il signor Marzouk? Se lavorava?
30:20Guardi anche qua mia mamma a certe volte tornava a casa e tutta molto contenta
30:26diceva ha trovato questo lavoro, adesso venderà a casa in Tunisia, costruirà uno stello,
30:33ha trovato un lavoro, adesso vendrà a casa in Tunisia, costruirà uno stello,
30:38farà di qua, farà di là, infatti tra me e mio fratello il soprannome era Ricucci,
30:44molto stupidamente però noi eravamo veramente in attesa che le cose evolvessero.
30:50Noi eravamo tutti convinti che Azouz fosse veramente una brava persona.
30:55Probabilmente l'unico peccato che imputiamo lui è il fatto di essere stato molto giovane, ingenuo,
31:01non lo so.
31:04Il comandante Gallorini mi disse bisogna di parlarle, mi portai in caserma e mi chiese
31:10ma lei conosce la situazione? Sì dico, altronde dico comandante,
31:16non tutti siamo, mia figlia è innamorata di questo giovane,
31:21no no che sia innamorata, ci sta, ci mancherebbe altro,
31:25ma sa che ci sono dei problemi, un giro che non era molto chiaro,
31:31le parlai con mia figlia e mi disse papà, no ma guarda che,
31:36io per quello che lo conosco, no assolutamente.
31:40Nell'aprile del 2005 viene arrestato per spaccio e detenzione di 50 grammi di cocaina.
31:46Dapprima si dichiara innocente, poi si arrende,
31:49e patteggia una pena di 3 anni e 7 mesi di carcere.
31:53Esce, grazie all'indulto, nell'agosto del 2006.
31:57Il legame con Raffaella è il punto fermo della sua vita.
32:01Avete mai parlato di avere un altro figlio, di allagare la famiglia?
32:05Sì, ultimamente stavamo cercando di avere un figlio,
32:09quando mi aveva chiamato ultimamente mi aveva chiamato
32:13e mi hanno chiamato e mi hanno chiamato,
32:16quando mi aveva chiamato ultimamente mi aveva detto che avevo ritardo
32:22e stavo aspettando il mio rientro per fare gli accertamenti.
32:25Lei come ha saputo quello che era successo?
32:28Ho saputo tramite telefono verso le 4 del mattino,
32:33mi ha chiamato mia zia che era ospite qua dal mio fratello,
32:38mi ha detto guarda che domani devi tornare in Italia,
32:42gli ho detto perché giovedì devo tornare io,
32:46mi ha detto guarda che devi tornare perché tua moglie e tuo figlio
32:50hanno avuto un incidente con la tua socere e sono in pericolo di vita in ospedale.
32:55Lei l'11 dicembre 2006 dov'era?
32:58Non lo so, da 8 giorni.
33:01Ha sentito sua moglie in quei giorni?
33:04Sì, ogni giorno ci sentiamo.
33:06Anche più volte al giorno o una volta sola?
33:08Anche più volte.
33:09C'è stata qualche preoccupazione sua moglie in quei giorni?
33:13Guarda le dico una cosa, il giorno che stavo partendo
33:17ho ricevuto un sms mentre stavo andando a Genova
33:23che mi dice che si sente insicuro, senza di me si sente insicuro.
33:31Ma questo lei lo collega a un problema di incolumità personale?
33:36No, non è mai accaduto che lei mi scrivesse un messaggio così,
33:42ma non è il suo genere di messaggi.
33:45Mi sento insicuro, mai prima d'ora
33:49Castagna Raffaele gli aveva parlato così, ce l'ho detto lui.
33:54Forse perché come tutti i veri innamorati stravedano e non vedono,
33:58forse perché come dice qualcuno sentiva l'approssimarsi della morte.
34:02Dopo la morte della moglie e del piccolo Youssef
34:05ha un momento di grande popolarità.
34:08Tutti lo cercano, lo invitano, gli offrono opportunità di facili guadagni.
34:13Ma tutto si risolve in una bolla di sapone
34:16e nel dicembre del 2007 viene nuovamente arrestato
34:19per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti.
34:23Attualmente detenuto, ma residente dove risiede?
34:27A Erba in via Diaz.
34:30Attualmente detenuto per quale motivo?
34:33Per spaccio.
34:36Ho sbagliato, ma ho pagato
34:39e sto pagando il mio conto con la giustizia.
34:42Questo però non è il mio processo,
34:45ma il processo degli assassini
34:48che hanno sterminato la mia famiglia.
34:51Per favore, trattate anche me come vittima di un crimine
34:54trattate anche me come vittima di questo orrenda strage.
34:58Una vittima come Castagna, come Frigerio
35:02e non come Azouz lo spacciatore.
35:05Azouz Marzouk, il marito di Raffaella,
35:08è un uomo a rischio, sempre in bilico fra legalità e illegalità,
35:13ma per quella sera ha un alibi di ferro,
35:16si trovava infatti in Tunisia.
35:19Ed è per questo che i carabinieri indirizzano le indagini
35:21a 360 gradi a tutto campo.
35:24Noi abbiamo valutato, ad esempio,
35:27quella di un fatto dovuto a motivi religiosi.
35:30Noi presupponemmo, valutamo la possibilità,
35:33perché si parlava che il bambino, ad esempio Youssef,
35:36fosse stato battezzato.
35:39Questa ipotesi svanì nel momento in cui
35:42il parroco, il Prevosto di Erba, ci disse
35:45che non è possibile che il bambino sia stato battezzato.
35:48A parte, Youssef è stato battezzato
35:51perché non era stato battezzato.
35:54Poi soprattutto perché?
35:57Mentre all'inizio poteva avere un senso,
36:00perché lo sgozzamento, il sangue eccetera,
36:03in tempi successivi, sapevamo dal medico legale
36:06che più che accoltellamento particolare
36:09era un modo abbastanza a no,
36:12cioè sono colpito cogli-cogli.
36:15Abbiamo lavorato sull'ipotesi di un pazzo,
36:18di un maniaco, considerato anche che la ragazza
36:21non è stata, non ha trovato alcun riscontro.
36:24Scartate tutte queste piste investigative
36:27e si ritorna all'interno della corte,
36:30all'interno di quella palazzina, la palazzina del ghiaccio,
36:33perché ai carabinieri era noto che vi erano stati lettigi
36:36con relative denunce tra Raffaella Castagna
36:39e gli inquilini del piano di sotto,
36:42i coniugi Romano, Rosa e Olindo.
36:45E Olindo inizia la sua deposizione spontanea
36:48davanti alla corte d'assistenza
36:51che assise di Como al Presidente
36:54il dottor Alessandro Bianchi,
36:57partendo proprio da quella giornata,
37:00la giornata della tragedia, l'11 dicembre 2006.
37:15Quel lunedì l'ha già accertato il maresciallo Gallorini
37:18che ha timbrato alle 12 e un quarto in ditta,
37:21dopodiché vabbè, arrivo a casa,
37:24sempre mediamente verso un quarto alla una,
37:27pranziamo, porto mia moglie al lavoro,
37:30come sempre per le due,
37:33dopodiché alle quattro vado a riprenderla
37:36e tornando a casa decidiamo di andare a fare
37:39una passeggiata sul lago del Segrino.
37:47Non facciamo molti passi, perché c'era su un'area
37:49abbastanza fredda,
37:52e allora decidiamo di rinunciare.
37:55Mia moglie mi chiese, allora stasera mi porti a Como?
37:58E io gli ho detto, va bene, non c'è un problema.
38:01Niente, dopodiché torniamo a casa.
38:04Torniamo a casa, saranno state le cinque e mezza,
38:07non so di preciso.
38:10Io ho fatto il solito caffè latte con due brioche,
38:13sono uscito in cortile a fumarmi le mie solite
38:16due o tre sigarette come faccio sempre,
38:19che non fumo forse anche troppe,
38:22rientro in casa, a quel punto lì
38:25mi sdraio sul divano e mi sono addormentato.
38:30Mi sono addormentato sino al punto che
38:33mi ha svegliato mia moglie, perché
38:36gli avevo promesso che l'avrei portata a Como.
38:39Facciamo il centro di Come a piedi,
38:42guardando le vetrine, perché mia moglie
38:45era interessata a regalarmi un paio di scarpe per Natale.
38:48Solo che io gli ho detto, lascia stare,
38:51tanto non mi servono, quando ci saranno i saldi
38:54me ne regali e spendi anche meno.
38:57Di vetrina in vetrina, piano piano,
39:00siamo arrivati al McDonald's.
39:03Ecco lì, a me è interessato entrare,
39:06perché io con quei panini lì ci vado matto.
39:09Dopodiché siamo riusciti e torniamo verso casa.
39:12Torniamo.
39:15Arrivati a Erba, però, vediamo che c'era una...
39:18c'era tanta gente, una folla,
39:21una folla di persone,
39:24una folla di persone,
39:27una folla di persone,
39:29scendiamo dalla macchina e troviamo
39:32praticamente Nicola,
39:35che sarebbe il nostro conoscente.
39:38Li ha visti arrivare o li ha visti
39:41quando erano già scesi dalla macchina?
39:44Mentre scendevano dalla macchina,
39:47nell'atto di apertura della portiera della macchina.
39:50Li conoscevo per il fatto che Rosa Bazzi
39:53aiutava mia madre in casa,
39:56e mi ha detto,
39:59vieni a casa a fare le pulizie.
40:02Conoscendo Rosa per una persona diciamo
40:05suscettibile, fragile,
40:08ho preso da parte Romano
40:11e l'ho informato di quel poco
40:14che fino a quel momento sapevo,
40:17e cioè che quattro persone erano state uccise
40:20nei pressi della sua abitazione.
40:23E praticamente ci informa,
40:26sommariamente, da quello che ha saputo lui,
40:29quello che era successo in cortile.
40:32Hanno avuto una reazione particolare?
40:35Io questa informazione gliel'ho data
40:38parlando, interloquendo con il Romano.
40:41Si è mostrato a sua volta stupito
40:44e incredulo.
40:47Li ho visti, sì,
40:50la signora Rosa mi si è avvicinata
40:53e io piangendo l'ho abbracciata
40:56dicendogli signora li hanno massacrati.
40:59Ha detto qualcosa a questo proposito?
41:02Si è girata verso il marito dicendo
41:05ho visto, oh lindo,
41:08qui non si può stare.
41:11Era già arrivato il signor Castagna
41:14perché quando è arrivato dopo che ha saputo
41:17che cosa era successo si è appoggiato
41:20alla mia auto che era lì
41:23ed è rimasto lì fermo per parecchio tempo.
41:26Ed io ho visto il signor Castagna
41:29l'ho visto che praticamente
41:32stava male.
41:35Ho visto un uomo distrutto
41:38proprio io che
41:41abbiamo incrociato anche lo sguardo
41:44per pochi secondi
41:47e in quei pochi secondi lì
41:50mi sono tornati in mente le liti
41:53tutte le banalità che avevo avuto
41:56le discussioni, lo insultavo anche pesantemente
41:59volevo un nodo alla gola
42:02non so come definirlo
42:05volevo avvicinarmi a lui
42:08per dirgli qualche parola
42:11forse anche solo per scusarmi
42:14non lo so però non ce la feci
42:17allora per non infastidirlo
42:20mi sono spostato da un'altra parte del cortile
42:23dopo non l'ho più visto.
42:26Incrociai
42:29un colore salmone
42:32la cui testa poi era quella dell'olindo
42:35quindi vedi questo
42:38non vedi subito la testa di olindo
42:41vedi questo pullover color rosa
42:44comunque un colore salmone un po' maturo
42:47e proprio i miei occhi
42:50fissarono i suoi
42:53forse per un secondo e mezzo
42:56e abbio l'impressione che
42:59proprio a lei signor Castagna
43:02sapessi come mi dispiace
43:05erano occhi quasi che non ne avevo mai visti
43:08così tranquilli
43:11così sereni
43:14al punto che dici ma
43:17e niente poi non pensai più a niente
43:20solo un paio di sere dopo
43:23all'interno di casa mia
43:26nella camera
43:29rischio di essere tacciato dai signori
43:32per essere un cattolico
43:35comunque ero nella mia camera
43:38mi sembra che si usi il termine flashback
43:41mi vidi quella sera lì
43:44il pullover salmone
43:47gli occhi dell'olindo
43:50e pensai
43:53e se fosse no Carlo
43:56e mi dissi un tre o quattro volte
43:59no Carlo assolutamente no Carlo
44:02e feci fatica a prendere sonno
44:05il giorno dopo la visita di due miei amici
44:08di Dierbach e lei la signora Enrica
44:11mi disse ma Carlo ma io non capisco
44:14una corte così bella così piccola così graziosa
44:17nessuno ha visto entrare e uscire nessuno
44:20e lì ebbe un sobbalzo
44:23che però non diedi a vedere
44:26e disse allora io l'ho visto
44:29entrare uscire e a quel momento lì
44:32ho cominciato a avere un senso di presagio
44:35ho capito non vorrei andare oltre
44:46ho incontrato anche il signor Vittorio Ballabio
44:49che con Bartesaghi era salito sopra
44:52era stato uno dei primi a salire sopra
44:55tra l'altro erano quelli che avevano soccorso il frigerio
44:58cioè avevano salvato
45:01diciamo salvato il frigerio
45:04e era scioccato praticamente
45:07io lo vedevo era sconvolto
45:10ma ha detto
45:13peggio dei film dell'orrore
45:16una frase così qualche cosa
45:19io sono rimasto lì ancora un po' in cortile
45:22a sentire anche i discorsi che facevano gli altri
45:24sarò stato lì circa fino a mezzanotte
45:27a quel punto lì mi chiama mia moglie
45:30e mi dice guarda che domani devi andare a lavorare
45:33vedi se riesci a venire dentro e dormire
45:36allora il giorno 12
45:39diciamo all'incirca verso le 6 di mattina
45:42mi accorgo che il mezzo di servizio dell'Olindo
45:45è ancora parcheggiato nel capannone
45:48io provo a chiamarlo al cellulare
45:51per avere sue notizie
45:54mi chiamava libero ma non rispondeva
45:57verso le 15.30 un minuto più un minuto meno
46:00mi chiama lui
46:03aveva una voce che sicuramente non era la sua voce normale
46:06era alterata
46:09non è esatto il termine emozione
46:12ma sicuramente da quello che lui aveva vissuto
46:15ma che però io non avevo la conoscenza di quello che era successo
46:18e mi chiedeva di poter stare a casa alcuni giorni in ferie
46:21perché evidentemente scioccato da quello che era capitato
46:24da quello che aveva accaduto
46:27ma è il risveglio di Mario Frigerio
46:30sfuggito miracolosamente
46:33all'abbraccio della morte
46:36data quasi per certa
46:39che darà una svolta decisiva alle indagini
46:42le sue generalità per favore
46:45Frigerio Mario
46:48nato a Montorfano il 29.6 del 1941
46:51allora quel pomeriggio
46:54eravamo andati
46:57a fare la spesa alle 6 lunga
47:00di Lipumo
47:03poi siamo tornati all'incirca verso
47:06le 5.30 un quarto alle 6
47:09lei parla al plurale mi scusi perché c'era con lei sua moglie
47:12c'era mia moglie sì ero con tutti e due
47:15lei ricorda l'ora della cena
47:18sì alle 7 circa alle 7
47:21poi?
47:24e lei si era preparata per accompagnare
47:27il cagliolino a fare i bisogni
47:30ed era sempre sua madre che lo portava fuori
47:33sì succedeva, cioè mio papà lo portava fuori
47:36giusto se mia mamma non stava bene
47:39altrimenti era sempre mia mamma
47:42e mentre era pronta per uscire
47:45abbiamo sentito un paio di urli
47:48ma uno specialmente il più forte
47:51che ci ha bloccato
47:54è la prima parte della colonna sonora
47:57della strage
48:00cadono nell'ordine Castagno e Raffaella
48:03Galli e Paola Marzucchi e Josef
48:06allora io ho detto guarda aspetta un po'
48:09prima di uscire
48:12e appena si calma tutto
48:15tu scendi
48:18però si è sentito solo l'urlo
48:21e poi silenzio assoluto
48:25mia moglie intanto aveva il cagliolino
48:28che però voleva uscire
48:31abbiamo aspettato circa 5 minuti
48:34credo
48:37poi non sentendo più niente
48:40mia moglie mi ha detto io esco
48:43e in circa un quarto d'ora
48:46mia moglie viene e rientra
48:49e mi dice guarda che c'è un bel po' di fumo
48:52mi sembrava anche un attimino spaventato
48:56e siamo scesi
48:59mi si è aperto la porta
49:02e mi è apparso questa persona
49:05che l'ho riconosciuto
49:08infatti io sinceramente ero andato anche un po' in fiducia
49:11perché vabbè se c'è qua lui
49:14però non capivo cosa ci poteva essere successo
49:17allora ho detto c'è lui
49:19allora vado tranquillo
49:22è andato in fiducia cosa significa?
49:25sono andato perché l'ho riconosciuto
49:28che era il mio vicino di casa signor Olindo Romano
49:31lei questa persona la vede in quest'aula?
49:34
49:37la puoi indicare alla corte?
49:40sì è Olindo Romano con la moglie
49:43loro mi riconoscono benissimo
49:46i due delinquenti mi riconoscono
49:50lei scende e fa gli ultimi gradini
49:53sì scendo e lei è rimasta aperta
49:56sempre la porta e lui era proprio all'entrata
49:59che mi guardava in un modo
50:02proprio due occhi d'assassino
50:05e mi guardava ma fisso
50:08è anche uno sguardo che non riesco mai a dimenticare
50:11perché è uno sguardo strano
50:14però mi fissava dritto negli occhi
50:16e lo guardavo anche per quello che non posso
50:19di essere sbagliato anzi non mi sono sbagliato
50:22sono sì con l'assoluta certezza
50:25che era lui
50:33ero lì e io gli volevo chiedere cosa era successo
50:36mentre a circa un metro
50:39lui mi ha chiuso la porta improvviso
50:42poi mi sarà passato pochissimo
50:44si è aperto la porta all'improvviso
50:47mi sono sentito trascinare dentro
50:50nella porta
50:53giù per terra
50:56io non ero preparato a una cosa così
50:59sono rimasto anche scioccato
51:02lo mi ha preso per il collo e mi ha picchiato fortissimo
51:05con lo zigomo sul pavimento
51:08un colpo ha detto che mi aveva spaccato tutto
51:11poi tenendomi quel collo
51:14sentivo un dolore fortissimo
51:17non so se erano pugni, calci o qualcos'altro
51:20so solo che sentivo un male terribile
51:23e mentre mi teneva giù
51:26io avevo la faccia un attimino girato così
51:29lui era sopra i cavalcioni
51:32e ho visto che tirava fuori qualcosa
51:35dalla tasca che sembrava un coltello
51:38e mentre facevo così
51:41dietro ho sentito mia moglie
51:44che ha gridato un po' di volte
51:47no, no
51:50e lui mi era sopra
51:53e quel coltello a me sembrava di qui
51:56però dopo il taglio me lo sono trovato da questa parte
51:59e mentre mi tagliava ancora
52:02dopo pochissimo mia moglie
52:05ha regridato ancora
52:08aiuto, aiuto, aiuto
52:11e io anche il cagnolino che continuava a baiare
52:14verso la sua gona
52:17e ho visto anche le mani di Olindo
52:20ho capito
52:23che un coltello esce da solo da una tasca
52:26c'è una mano che la tira fuori
52:29ma io ho visto un pezzo di mano
52:32per il poco che potevo vedere in quel momento
52:35perché non erano le condizioni
52:38e ho visto il coltello
52:41e se esce il coltello esce anche una mano
52:44aveva qualcosa di particolare questa mano?
52:47no, catto adesso
52:50perché non mi chiedi se aveva un anello
52:53no, le chiedo di più, se aveva i guanti
52:56no, non ho visto
52:59potevo vedere i guanti chiari, trasparenti
53:02io ho visto la mano e il coltello
53:05il resto non sono sicuro
53:08lei è riuscito a vedere in che posizione era sua moglie
53:11oppure non è riuscito?
53:14non ho capito
53:17so che era lì vicino
53:20oltre agli urli dopo
53:23perché dopo il silenzio il cane mi ha smesso mia moglie
53:26dopo gli aiuto, aiuto
53:29anche lei non ha sentito più niente
53:32e io volevo fra l'altro, c'è la porta di fianco del signor Ramon
53:35volevo come andare, anche se so che è sordo
53:38andare come picchiarlo, ma proprio non riuscivo
53:41più morbido, questa parte era paralizzata
53:44mi sembrava che usciva come un flotto di sangue
53:47poi ho cercato con la mano di picchiare
53:50e anche lì sentivo degli spruzzi
53:53penso che era il sangue
53:56ma io ho cercato in tutti i modi di muovermi
53:59proprio non riuscivo, volevo andare a vedere
54:02se riuscivo ad entrare da mia moglie
54:05ma proprio non ce l'ha fatta muovere niente
54:08è il dolore dell'aggressione subita da Maria Frigiere
54:11quindi è il dolore fisico dallo stesso patito
54:14un senso di impotenza grave
54:17totale dallo stesso percepito
54:20per non aver potuto intervenire
54:23per non essere stato in grado di poter soccorrere la moglie
54:26che imboccava aiuto
54:29ricorda se la luce delle scale fosse accesa
54:32sì era accesa e mentre l'ho appuntato giù
54:35mentre ero per terra si è spenta
54:38perché non vedevo più niente
54:41quindi signor Frigerio quando la porta si è aperta
54:44e lui mi è venuto sopra
54:47era accesa e lo vedevo benissimo
54:50di questo che è lui ho l'assoluta certezza
54:53questo me lo ricorderò fino a quando campo
54:56ho una fotografia qua guarda
54:59non me la dimenticherò mai quella faccia
55:02lei ha avuto la percezione della presenza
55:05di una persona o di due persone?
55:08ma io di due persone
55:11però la cosa sicurissima è lui
55:14guardami guardi
55:17disgraziato
55:20era un dolore che non
55:23avevo mai provato così dappertutto le picchiava
55:26io anche per quello che sono rimasto scioccato
55:29perché non me lo immaginavo
55:32un accadimento così contro me
55:35da una persona che io
55:38conoscendola anche solo di vista
55:41poi specialmente io e mia moglie
55:44con nessuno ma non solo lei
55:47in qualsiasi parte che siamo andati
55:50una bella è stata
55:53l'unica certezza in tutte queste cose
55:56è proprio che ho conosciuto lui
55:59è proprio la certezza che ho assoluta
56:02che lui non mi ha avuto dubbio
56:05fin dal primo momento
56:08è lui non so cosa dire
56:11più cose più che lui
56:14il fuoco veniva anche forte
56:17e mi sentivo anche bruciare di qua
56:20però non riuscivo a muovermi
56:23infatti ho pensato di morire in quel momento
56:26perché vedendo che non potevo muovermi
56:29non riuscivo a gridare
56:32non arrivava nessuno
56:35mi sono detto qui rimango anch'io
56:38e mia moglie non vedeva che
56:41non vedevo muovermi
56:44non parlava di niente
56:47e poi ho visto
56:50c'era la luce spenta
56:53però quel fuoco forte
56:56ho visto salire
56:59che lo conoscevo e erano due
57:02uno era il signor Bartesaghi che l'ho conosciuto
57:05e l'altro invece non lo sapevo
57:08è riuscito a dire qualcosa?
57:11no non riuscivo
57:14a me non mi interessava
57:17io mi interessava più che altro
57:20che andassero da mia moglie
57:23e facevo il segno di andare su
57:26però capivo che non capiva lui
57:29volevo dirgli vai su
57:32ma non riuscivo con la parola
57:35e allora gli ho fatto il segno un po' di volte vai su
57:38e poi infatti dopo un po' ho sentito
57:41che ha detto qui ce n'è un'altra
57:44che mi ha fatto sentire
57:47che diceva che era viva
57:55invece io non ho detto niente
57:58quando lei
58:01vuole fermarsi signor Figlieri?
58:04secondo razza
58:07vogliamo sospendere 5 minuti?
58:10si razza
58:14non sono in traccia del momento
58:17i figlieri in quel momento
58:20erano un pericolo per il futuro
58:23per quello che potevano dire
58:26secondo la tesi dell'accusa
58:29se gli assassini fossero stati estranei
58:32alla corte di via Diaz
58:35alla palazzina del ghiaccio
58:38non avrebbero avuto la necessità
58:41di colpire i coniugi figlieri
58:44che erano portati in carcere
58:47ci troviamo in poche parole
58:50fuori del carcere del Bassone
58:53fuori dalla porta d'ingresso del carcere
58:56a quel punto lì io
58:59ho avuto la sensazione
59:02quando si portano due cani al canile
59:05e si abbandonano
59:08io ho avuto quella sensazione lì
59:11che fossimo due cani da prendere
59:14non ci avevano detto niente
59:17però ormai eravamo lì, cosa dovevamo fare?
59:20niente, il Marcello Gallorini
59:23me lo ricorderò sempre
59:26mi ha augurato buona fortuna
59:29si grazie
59:32dopo l'arresto di Olindo e Rosa
59:35inizia un lungo percorso di confessioni e ritrattazioni
59:38perché ancora oggi Olindo e Rosa si dichiarano innocenti
59:41ma noi per stasera abbiamo terminato
59:44con la seconda e ultima parte di questo processo
59:47e arriveremo fino alla sentenza della Corte d'Appello
59:50quindi arrivederci a sabato prossimo
59:53sempre alle 23.30 circa

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