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Il suo coinquilino l’ha trovata distesa sul letto priva di vita: Valentina Ruatti, 30 anni, psicologa, era originaria della provincia di Verona ma da qualche tempo residente a Roma. Il ritrovamento è avvenuto in un appartamento in via Domenico De Dominicis, a Casal Bertone: aveva infilato in un braccio l’ago di una siringa e per terra c’era cucchiaino con tracce di eroina. Accanto, a vegliarla, c’era il suo cagnolino. Un decesso per overdose, almeno secondo i primi accertamenti della polizia, che potrebbe però nascondere aspetti sui quali gli investigatori stanno ancora lavorando. A partire dalla provenienza dello stupefacente, ora le indagini puntano a risalire a chi gliel’ha ceduta. Stando al racconto della madre, la psicologa non avrebbe mai avuto problemi con la droga. Sul decesso della giovane il pm Francesco Minisci ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia. Gli accertamenti autoptici all’istituto di medicina legale della Sapienza potrebbero confermare il fatto che la 30enne era in realtà una tossicodipendente, senza che nessuno in famiglia fosse a conoscenza di questo fatto, o magari era alla sua prima esperienza con l’eroina e l’overdose le è stata fatale.

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00:00Il suo coinquilino l'ha trovata distesa sul letto priva di vita. Valentina Ruatti, 30 anni, psicologa, era originaria della provincia di Verona, ma da qualche tempo residente a Roma.
00:10Il ritrovamento è avvenuto in un appartamento in via Domenico de Domenici, sa Casalbertone. Aveva infilato in un braccio l'ago di una siringa e per terra c'era un cucchiaino con tracce di roina.
00:20Accanto a vegliarla c'era ancora suo cagnolino. Un decesso peroverdoso, almeno secondo i primi accertamenti della polizia, che potrebbero però nascondere aspetti sui quali gli investigatori stanno ancora lavorando.
00:33A partire dalla provenienza dello stupefacente, ora le indagini puntano a risalire a chi gliela ha ceduta. Stando a racconto della madre, la psicologa, non avrebbe mai avuto problemi con la droga.
00:44Sul decesso della giovane, PM Francesco Minisci ha aperto un'inchiesta e disposto all'autopsia. Gli accertamenti all'Istituto di Medicina Legale della Sapienza potrebbero confermare il fatto che la trentenne era in realtà una tossicodipendente, senza che nessuna in famiglia fosse a conoscenza di questo fatto, o magari era la sua prima esperienza con l'eroina e l'overdose l'è stata fatale.

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