Luigi Garlando analizza la sconfitta dell'Inter nel derby di Milano. Guarda questo video estratto da "La Tripletta", il podcast della Gazzetta.
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SportTrascrizione
00:00L'Inter è riconoscibile quando non è l'Inter, quando entra a molle e questo è
00:06un dato, forse il primo della nostra chiacchierata, sul quale riflettere.
00:09Cinque partite di campionato, tre sono entrate male, tre sono entrate in
00:15pigiama a Genova, a Monza e questa. Quindi quando si vede che camminano, lo
00:23stesso Barella, c'è proprio un'escursione termica dalle Tiad di
00:28mercoledì a ieri e si intuiva subito che l'Inter c'era qualcosa. Poi ci saranno le
00:32scuse, ne parliamo, legittime, perché quella partita ha prosciugato tutti, quella
00:36con il City, lo stesso City ha faticato poi con l'Arsenal, quindi le scuse ci sono,
00:42ha spremuto le gambe e la testa. Però all'inizio no, all'inizio sei fresco e
00:47quindi c'era qualcosa che non andava. In onore del sommo poeta di cui
00:55vesto la maglietta direi più che il valore potè il digiuno, cioè la rabbia
01:00che ci ha messo il Milan, che non vincerà da 750 giorni un derby, due anni e
01:06quella fame lì, l'Inter non ce l'ha messa. Vediamo se sarà in grado di mettercela
01:12durante la stagione, perché appunto già tre indizi le ha dati e quella fame ha
01:16fatto la differenza, oltre che il discorso tattico che affronteremo adesso.
01:19Insomma, bravissimo Fonseca.
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