«La mia preoccupazione non è quella di ritrovarci poveri o soggiogati ad altri dall'oggi al domani. Abbiamo ancora molti punti di forza in Europa ma nel corso del tempo siamo inesorabilmente destinati a diventare meno ricchi, meno equi, meno sicuro e quindi meno liberi di scegliere il nostro destino»: lo ha dichiarato l'ex premier italiano ed ex presidente della Bce, Mario Draghi, nel discorso in plenaria al Parlamento europeo.
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NovitàTrascrizione
00:00Demostra che è da un po' di tempo che non sono venuto più qui, buongiorno a tutti,
00:15Presidente, onorevi deputati, Vicepresidente esecutivo della Commissione europea, innanzitutto
00:23sono onorato di essere stato invitato a intervenire qui in questa plenaria e vorrei ringraziare
00:32la Presidente Mezzola per l'invito e per il suo sostegno continuo al mio lavoro, vorrei
00:40ringraziare anche i rappresentanti dei gruppi politici che ho avuto piacere di incontrare
00:49alcune settimane fa, abbiamo avuto una discussione ampia, franca, proficua che ha contribuito
00:57in modo decisivo alla mia riflessione mentre stavo finalizzando la relazione, la scorsa
01:03settimana ho presentato questa relazione sul futuro della competitiva europea alla Presidente
01:11della Commissione europea, il punto di partenza è che l'Europa è di fronte a cambiamenti
01:20drastici, il rallentamento del commercio internazionale, la fermentazione geopolitica e il cambiamento
01:27tecnologico che sta accelerando, è un mondo in cui modelli aziendali consolidati vengono
01:35messi in discussione e dove alcune dipendenze economiche fondamentali stanno trasformando
01:43in vulnerabilità geopolitiche, l'Europa tra le economie maggiori è l'economia più esposta
01:52a questi cambiamenti, siamo i più aperti, la nostra proporzione commercio Pil supera
02:01il 50% rispetto al 37% in Cina e il 27% degli Stati Uniti, siamo i più dipendenti, dipendiamo
02:14da pochi fornitori per materie prime critiche e importiamo più dell'80% delle tecnologie
02:21digitali, abbiamo i prezzi di energia più alti, le aziende europee devono far fronte
02:29a prezzi di energia che sono due o tre volte maggiori rispetto a Stati Uniti e Cina, siamo
02:39indietro in materia di nuove tecnologie, soltanto 4 delle aziende top, dei 50 aziende top del
02:49digitale sono europee e non siamo ancora pronti a difenderci, soltanto 10 Stati membri spendono
02:57più il 2% del Pil per la difesa rispetto degli impegni della Nato, in questo contesto
03:07tutti noi temiamo per il futuro dell'Europa, la mia preoccupazione non è quella di ritrovarci
03:20poveri o giocati ad altri dell'oggi o di domani, abbiamo ancora molti punti di forza in Europa,
03:29ma nel corso del tempo siamo destinati a diventare meno ricchi, meno equi, meno sicuri e quindi
03:39meno liberi di scegliere il nostro destino, l'Unione Europea esiste per garantire che i valori
03:47fondanti dell'Unione Europea vengano sempre rispettati, democrazia, libertà, pace,
03:54uguaglianza, prosperità e un ambiente sostenibile.