• mese scorso
(LaPresse) «Io sono una persona che non solo è sensibile, io rispetto gli altri e lo stalking con me non c'entra nulla. Io a lei avevo scritto poesie. Si sono attaccati a pochi messaggi in mezzo a 50mila bellissimi per cui è stata fatta una distorsione assoluta». Così il cantautore Marco Castoldi, in arte Morgan, parla con i cronisti al suo arrivo presso il tribunale di Lecco per l'udienza nel processo per stalking nei confronti della sua ex, la cantante Angelica Schiatti. «Oggi finalmente si uscirà dall'incubo, da questa tortura che mi stanno facendo», ha proseguito l'artista che era accompagnato dai suoi legali, Leonardo Cammarata e Rossella Gallo. «Tortura è la parola giusta. I contratti di lavoro vanno malissimo, mi hanno disintegrato», ha concluso.

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Trascrizione
00:00Io sono totalmente una persona che non solo sono sensibile, io rispetto gli altri, ma lo stalking con me non c'entra proprio nulla.
00:09E ma lei cosa le aveva scritto? Poesie. Poesie? Non le sculti sicuro? Poesie.
00:15Ci sono sbagliati tutti? Sì. Quindi i messaggi che abbiamo visto pubblicati?
00:20Erano gli unici in mezzo a 50.000 messaggi bellissimi, per cui è stata fatta una distorsione assoluta.
00:26Quindi dice poche cose che hanno fatto cambiare le cose? Sì, poche cose, scusate. Sicuro?
00:32Molto sicuro, molto più che sicuro, se no non glielo direi. Ho sempre detto la verità.
00:41Si uscirà dall'incubo finalmente. Sicuro anche di questo? Certo. Si uscirà da questo incubo?
00:47Da questa tortura che mi stanno facendo, perché io sono torturato.
00:56Tortura è la parola giusta. E i contratti e il lavoro come vanno? No, non è necessario.
01:02E i contratti e il lavoro come vanno? Malissimo. Sono stato disintegrato. Casca.

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