Roma, 12 set. (askanews) - L'industria degli elettrodomestici in Italia resta un'eccellenza. Il settore conta una filiera estesa che vale l'1% del Pil, arrivando a generare 20 miliardi di euro di valore aggiunto e 114 miliardi di fatturato. Con più di 11.000 imprese dà lavoro a 44mila e 400 occupati diretti e oltre 100.000 indiretti. Per comprendere meglio la portata del settore basti pensare che l'Italia si attesta terza nell'Unione europea per esportazioni di elettrodomestici, con oltre 6,8 miliardi generati nel 2022 ed è seconda per quanto riguarda l'export della componentistica. Le cifre sono state illustrate in occasione della presentazione, alla Camera dei deputati, del rapporto strategico "Il valore della filiera degli elettrodomestici per la competitività e la transizione sostenibile e circolare del Paese", realizzato da The european house Ambrosetti su incarico di Applia Italia - l'associazione confindustriale dei produttori di elettrodomestici. Un'occasione per fare il punto sullo stato di salute del settore e sulle novità che potrebbero esserci perché la filiera sta perdendo competitività nei confronti delle produzioni asiatiche con i cui costi è impossibile competere, come ha evidenziato il presidente di Applia Italia, Paolo Lioy, lanciando un grido d'allarme alle istituzioni perché il calo delle vendite è evidente e pesante e si registra una emorragia verso altri paesi che occorre arginare prima che l'Italia si faccia portare via un settore."Siamo tra i principali attori nella produzione di elettrodomestici in Europa, con un distretto molto grande che vive sì un momento di grande importanza, esporta molto, è il 12 comparto per esportazione su 268 che sono monitorati che però ha bisogno anche di alcuni aiuti, aiuti perché è importante da un punto di vista di occupazione con oltre 140.000 addetti nel nell'indotto, ma anche in termini di transizione di transizione sostenibilità. Oltre il 60% dei consumi energetici nelle case vengono dagli elettrodomestici. Un elettrodomestico nuovo consuma il 60% in meno di un elettrodomestico di 10 anni fa. Quindi sostituire velocemente elettrodomestici o migliora siamo così velocizzare la sostituzione degli elettrodomestici permette di risparmiare energia ai consumatori e all'Italia".Due le richieste che arrivano in maniera specifica alla politica: "Uno, agevolare la sostituzione di elettrodomestici con delle iniziative specifiche, secondo sostenere i distretti specifici per esempio quello della cottura che è leader in Europa con delle politiche a sostegno delle innovazioni della produzione in Italia in Europa".In tale direzione va la proposta di legge presentata dal leghista Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione attività produttive della Camera che auspica un ingresso della norma nella Legge di bilancio anche se le risorse sono scarse ammette: "Allora io ho presentato un progetto di legge proprio per incentivare il ricambio degli elettrodomestici. Questo progetto di legge è stato incardinato nella mia commissione e quindi ha iniziato l'iter. Ho avuto a più riprese interlocuzioni con il governo affinché questo progetto di legge possa entrare a breve nella Manovra di bilancio quindi sono moderatamente ottimista ovviamente bisogna trovare i fondi. Cosa dice questo progetto di legge dice sostanzialmente incentiviamo le famiglie italiane a cambiare il parco elettrodomestici perché è il modo migliore per risparmiare sulla bolletta elettrica".Per il presidente della commissione Finanze della Camera, Marco Osnato, occorre invece puntare sulla qualità del prodotto terreno privilegiato per i marchi italiani su cui la competizione, anche asiatica, diventa più difficile."Io credo che bisogna sostenere ulteriormente lo sviluppo e la ricerca e l'innovazione che già il settore sta facendo in Italia, questo credo sia la grande sfida anche rispetto alla produzione per esempio asiatica sulla quale difficilmente si riesce a contrastare i costi anche perché sappiamo che le produzioni, non solo nel comparto elettrodomestico, in generale in quelle in quelle realtà, spesso non sono così compatibili anche con gli standard di sicurezza di ambientali e quant'altro dell'Occidente: quindi io credo che noi dobbiamo continuare con le politiche di agevolazione rispetto alla nuova occupazione che quindi sviluppa produzione dobbiamo sicuramente dare più potere d'acquisto al mercato interno quindi ai nostri lavoratori e questo è uno degli obiettivi che in parte è riuscito che in parte continuiamo a svolgere nella prossima legge di bilancio evidentemente poi bisogna anche aiutare a far conoscere di più il Made in Italy all'estero e soprattutto nelle nei mercati nuovi che sono le grandi sfide della nostra produzione".
Category
🗞
NovitàTrascrizione
00:00L'industria degli elettrodomestici in Italia resta un'eccellenza. Il settore
00:04conta una filiera estesa che vale l'1% del PIL, arrivando a generare 20
00:09miliardi di euro di valore aggiunto e 114 miliardi di fatturato. Con più di
00:1511.000 imprese da lavoro a 44.400 occupati diretti e oltre 100.000
00:21indiretti. Per comprendere meglio la portata del settore basti pensare che
00:25l'Italia si attesta terza nell'Unione Europea per esportazioni di
00:29elettrodomestici con oltre 6,8 miliardi generati nel 2022 ed è seconda per
00:36quanto riguarda l'export della componentistica. Le cifre sono state
00:40illustrate in occasione della presentazione alla Camera dei Deputati
00:43del rapporto strategico il valore della filiera degli elettrodomestici per la
00:48competitività e la transizione sostenibile e circolare del paese
00:52realizzato da The European House Ambrosetti su incarico di Applia Italia,
00:57l'associazione di confindustria dei produttori di elettrodomestici. Un'
01:01occasione per fare il punto sullo stato di salute del settore e sulle novità
01:05che potrebbero esserci perché la filiera sta perdendo competitività nei
01:10confronti delle produzioni asiatiche con i cui costi è impossibile competere come
01:16ha evidenziato il presidente di Applia Italia Paolo Lioi lanciando un grido
01:21d'allarmi alle istituzioni perché il calo delle vendite è evidente e si
01:25registra un'emorragia verso altri paesi che occorre arginare prima che l'Italia
01:30si faccia portare via un intero settore. Siamo tra i principali attori nella
01:35produzione di elettrodomestici in Europa quindi un distretto molto grande che
01:39vive sì un momento di grande importanza, esporta molto, è il dodicesimo comparto
01:44per esportazione su 268 che sono monitorati che avrà bisogno anche di
01:48alcuni aiuti, aiuti perché è importante da un punto di vista di occupazione
01:53oltre 140 mila addetti nell'indotto ma anche in termini di transizione e
01:58sostenibilità. Oltre il 60% dei consumi energetici nelle case vengono dagli
02:04elettrodomestici, un elettrodomestico nuovo consuma il 60% in meno di un
02:08elettrodomestico di dieci anni fa quindi velocizzare la sostituzione degli
02:12elettrodomestici permette di risparmiare energia ai consumatori e in termini
02:17generali all'Italia. Due le richieste che arrivano in maniera specifica alla
02:22politica. Uno agevolare la sostituzione degli elettrodomestici con delle
02:26iniziative specifiche, secondo sostenere i distretti specifici per esempio quello
02:31della cottura che è l'idea in Europa con delle politiche a sostegno
02:34dell'innovazione della produzione in Italia e in Europa. In tale direzione va
02:38la proposta di legge presentata dal leghista Alberto Gusmeroli presidente
02:43della commissione attività produttive della Camera che auspica un ingresso
02:47della norma nella legge di bilancio anche se le risorse ammette sono scarse.
02:52Allora io ho presentato un progetto di legge proprio per incentivare il
02:58ricambio degli elettrodomestici, questo progetto di legge è stato incardinato
03:03nella mia commissione e quindi ha iniziato l'iter, ho avuto a più riprese
03:10interlocuzioni con il governo affinché questo progetto di legge possa entrare a
03:18breve nella manovra di bilancio quindi sono moderatamente ottimista ovviamente
03:24bisogna trovare i fondi. Per il presidente della commissione finanze
03:28della Camera Marco Snato occorre puntare sulla qualità del prodotto terreno
03:33privilegiato per i marchi italiani su cui la competizione anche asiatica
03:37diventa più difficile. Io credo che bisogna sostenere ulteriormente lo
03:42sviluppo e la ricerca e l'innovazione che già il settore sta facendo in Italia
03:47questo credo sia la grande sfida anche rispetto alla produzione per esempio
03:51asiatica sulla quale difficilmente si riesce a contrastare i costi anche
03:56perché sappiamo che le produzioni non solo nel comparto dell'elettrodomestico
03:59ma in generale in quelle realtà spesso non sono così compatibili anche
04:03con gli standard di sicurezza ambientali e quant'altro dell'Occidente
04:08quindi io credo che noi dobbiamo continuare con le politiche di
04:11agevolazione rispetto alla nuova occupazione che quindi sviluppa
04:14produzione, dobbiamo sicuramente dare più potere d'acquisto al mercato interno
04:18quindi ai nostri lavoratori e questo è uno degli obiettivi che in parte è
04:22riuscito che in parte continuiamo a svolgere nella prossima legge di bilancio
04:25evidentemente poi bisogna anche aiutare nel far conoscere di più il made in
04:30all'estero e soprattutto nei mercati nuovi che sono le grandi sfide
04:34della nostra produzione