Milano, 16 ott. (askanews) - C'è innovazione, quella dell'ultima frontiera dell'intelligenza artificiale, slancio all'internazionalizzazione ma anche tanto made in Italy, che, nel campo dell'ospitalità e del fuori casa, è sul podio del mercato globale. Tra i padiglioni di Host, la fiera in corso a Fieramilano fino al 17 ottobre, le ultime novità del food equipment italiano si misurano con quelle estere, consapevoli che la sfida sui mercati globali si gioca proprio sull'innovazione. Ne abbiamo parlato con alcune delle 2mila aziende che espongono in questa edizione:"Host è una vetrina internazionale che accoglie un pubblico internazionale ma anche grandi gruppi esteri che la scelgono come punto di incontro e di conseguenza per noi è e rimarrà un punto di riferimento - ci ha detto Marco Padelli, chief global commercial officer Gruppo Gimoka - Gimoka come ogni edizione tiene molto all'innovazione di prodotto e questa è l'occasione perfetta per presentare i nostri nuovi prodotti".Per Gimoka, che stima un fatturato 2023 intorno ai 220 milioni il 70% dei quali all'estero, le novità spaziano dalle nuove miscele per l'horeca a alla crema "tascabile" cioccolato e caffè. Prodotti che confermano il cambiamento in atto nel mondo del caffè e del bar, attento alle nuove occasioni di consumo e alle sfide della sostenibilità. Sfide che toccano anche il mondo del gelato: ne è testimone Carpigiani, marchio storico delle macchine per gelato, 227 milioni di fatturato solo il 5% del quale in Italia, che ha scelto una diversificazione ad alto tasso di innovazione per crescere"Le macchine sono tradizionalmente dotate di analisi delle curve frigo stiamo lavorando su qualcosa di nuovo che ci porterà verso qualcosa che possiamo chiamare di machine learning in cui la macchina imparerà da se stessa - ci ha raccontato Federico Tassi, ad e direttore generale Carpigiani - Sul fronte frigo è alle porte la svolta energetica, noi ci siamo mossi in anticipo e pensiamo di introdurre soluzioni a breve".La spinta all'innovazione è anche nella proposta di Alluflon, azienda marchigiana, presente a Host con le pentole Moneta, un marchio con circa 150 anni di storia, che ora, grazie al nuovo rivestimento antiaderente brevettato, FineGRes, ha permesso, per la prima volta all'azienda, di aprirsi al mercato professionale"Sono prodotti a base ceramica, gli stessi componenti del vetro del gres - ha spiegato Giovanni Bruni, direttore generale Alluflon - siamo riusciti a raggiungere un grande livello di antiaderenza pur mantenendo la resistenza all'utilizzo. Questo materiale ha grandi capacità di riscaldamento ma è anche molto ecologico sia in fase di produzione perchè utilizza la metà dell'energia di un normale antiaderente e anche nell'utilizzo ha un risparmio intorno al 12% in termini di trasmissione di calore, L'altro risparmio vero, poi, è che dura nel tempo".Chi questo saper fare italiano è in grado di raccontarlo da tempo è Costa Group, azienda che firma i format della ristorazione più famosi, da Eataly a Lavazza, per citarne solo due, con all'attivo oltre 5.000 realizzazioni in tutto il mondo, efficacemente sintetizzati nel suo stand: "L'italiano è predisposto per il bello e il buono bisogna solo tirarlo fuori e non omologarlo a quello che ci obbliga la situazione attuale - ha sottolineato Franco Costa, presidente di Costa Group - Io credo che il successo dell'italianità all'estero è la ricerca costante degli stranieri verso l'Italia e lo dimostra il turismo di ritorno e l'amore per la cucina italiana".
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