• 3 mesi fa
Lea Polvani, una giovane studentessa del Dams, è scomparsa sotto casa sua a Casalecchio di Reno il 29 novembre 1983. Quattro giorni dopo è stato ritrovato il suo corpo senza vita nella grotta del colle della Croara a San Lazzaro. L'assassino di Lea non è mai stato individuato.

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00:00Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org
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01:10Quella che raccontiamo questa sera è una strana brutta storia di grotte e di lupi.
01:15A raccontarla in questo modo, con una donna che ritorna a casa da sola la notte,
01:20un branco di lupi inaguato e una grotta misteriosa,
01:23la storia di Lea sembrerebbe quasi una favola, una di quelle dei fratelli Grimm o di Perrault.
01:28Ma non è così, perché la storia di Lea, Leonardo Apolvani, è accaduta veramente,
01:33è accaduta in una città e i lupi qui sono lupi cattivi, lupi mannari,
01:37di quelli che fanno paura ai bambini.
01:59Lea. La storia di Lea.
02:18Se fosse una favola, la storia di Lea sarebbe ambientata in una foresta incantata
02:22o in una misteriosa brughiera di un paese del nord e invece è accaduta in una città,
02:27una moderna e solare città italiana.
02:30Siamo a Bologna, a Casalecchio di Reno, in via Serenari numero 5.
02:34È il 29 novembre 1983.
02:39In una favola, Lea sarebbe una principessa o una bambina che si avventura in un sentiero nel bosco.
02:45Qui, nella realtà, Lea è una ragazza di 28 anni che torna a casa verso le 8 di sera,
02:50dopo una giornata di lavoro.
02:58Lea è una ragazza di 28 anni che torna a casa verso le 8 di sera, dopo una giornata di lavoro.
03:08Torna a casa in macchina, in un quartiere tranquillo a 20 minuti dal centro di Bologna,
03:13in una strada tranquilla da residenti e scende nel garage per parcheggiare come fa sempre.
03:19Lascia la macchina nel box, dietro a quella del marito che l'aspetta, di sopra, in casa.
03:24Prende anche un sacchetto che contiene una confezione di uova da 6
03:27e un pentolino con i resti del pranzo e torna fuori.
03:31Da lì, dall'imbocatura del piccolo tunnel che porta ai box
03:35fino al cancello del condominio in cui abita Lea, ci sono più o meno 5 metri.
03:395 metri di strada, di quella strada tranquilla da residenti,
03:43in un quartiere tranquillo a 20 minuti dal centro di Bologna.
03:47In quei 5 metri, Lea scompare.
03:54Scompare, svanisce, come se non fosse mai esistita.
03:58Il cancello non si apre, il portone d'ingresso del condominio non si apre,
04:02Lea non sale le scale, non infila la chiave nella serratura, non torna a casa.
04:07Scompare, in quei 5 metri di stradina tranquilla.
04:11Sembra un film di Roman Polanski,
04:13sembra a Frantic, con il marito che sta aspettando la moglie,
04:16che si è allontanato un momento e poi invece non si trova più.
04:20Il marito di Lea, infatti, è a casa e la sta aspettando
04:23perché sa che deve rientrare da un momento all'altro.
04:26Quando è uscita per andare a lavorare, quella mattina, alle 7 e mezzo,
04:29Lea gli ha detto che sarebbe arrivato un po' in ritardo.
04:32Poco male, anche lui sarebbe rientrato un po' in ritardo per la cena.
04:35Ma adesso sono le 8 passate e a quell'ora Lea avrebbe già dovuto essere lì.
05:00Il marito di Lea si preoccupa.
05:02Chiede ai suoceri che abitano davanti, sullo stesso pianerottolo,
05:05se Lea sia con loro, ma non c'è.
05:07Anche la madre di Lea telefona un po' in giro, ma nessuno ne sa niente
05:11e la preoccupazione del marito comincia a diventare timore.
05:19Poi scende in garage per prendere la sua macchina e andare a cercarla
05:22e allora la sua preoccupazione diventa paura
05:25perché dietro la sua macchina vede quella di Lea
05:28e ne sente il cofano che è freddo sì, ma non ghiacciato.
05:31Dov'è finita Lea? Dovrebbe essere lì. Dovrebbe essere già salita. Dov'è?
05:36Sono quasi le 11, quando il marito di Lea prende il telefono
05:39e chiama i carabinieri per denunciare la sua scomparsa.
05:42Per quattro giorni non succede niente.
05:45Lea è scomparsa, come in quel film di Roman Polanski
05:48o come in quell'altro, l'uomo che sapeva troppo di Alfred Dumbledore.
05:52O come in quell'altro, l'uomo che sapeva troppo di Alfred Hitchcock.
05:56Articoli sui giornali, fonogrammi alle questure e alle caserme,
06:00telefonate agli amici, niente. Lea è scomparsa. Dov'è?
06:06A Bologna c'è una grotta.
06:08Ce ne sono tante sopra San Lazzaro, scavate dai fenomeni carsici dell'Appennino.
06:12Però quella è una grotta diversa.
06:15È una cava di gesso abbandonata, nata 8 milioni di anni fa.
06:19Adesso è una grotta bellissima, ben tenuta,
06:22che serve come percorso didattico per i bambini,
06:25è ricca di minerali ed è anche rifugio per una colonia di chiropteri,
06:29di pipistrelli, tra le più grandi d'Europa.
06:32Allora però, nel novembre 1983, quella grotta era molto diversa.
06:38Proprio perché era così nascosta, fuori mano e tranquilla,
06:42la grotta sul monte della Croara era servita al traffico degli stupefacenti,
06:46al traffico delle armi, ai convegni della malavita
06:49e anche alle messe nere dei satanisti.
06:52Un brutto posto, quello. Un posto da lupi.
06:57Forse proprio per quello, perché è un brutto posto,
07:00la mattina del 3 dicembre due guardi a caccia che battono la zona
07:03si avvicinano alla grotta per controllare
07:05e notano che il filo spinato che chiude le due ante del cancello è stato tagliato.
07:10Tagliato da poco, visto che i due capi del filo sono lucidi e non ancora ossidati.
07:16I due guardi a caccia entrano, superano un primo spiazzo
07:19che delimita l'ingresso della grotta,
07:21entrano in un secondo e lì, poco prima di un piccolo dirupo
07:24che scende in un altro ambiente, più nascosto, vedono una borsa.
07:28Una borsa da donna, di pelle scura, con la tracolla.
07:32Dentro ci sono dei documenti, intestati ad un nome che hanno già sentito.
07:37È quello della donna scomparsa da ormai quattro giorni.
07:41I carabinieri del nucleo operativo di Bologna arrivano verso le 14.30
07:46e quello che vedono non è un bello spettacolo.
07:50Sullo spiazzo davanti al dirupo ci sono quattro gruppi di macchie di sangue
07:55assieme a leggere tracce di pneumatici.
07:58C'è la borsetta e poi, oltre la linea del dirupo,
08:01sparso lungo tutta la discesa c'è tutto il resto.
08:05Ci sono i calzoni che Lea indossava quel giorno,
08:08ci sono le sue scarpe,
08:10c'è il sacchetto con quelle sei uova intatte, ricordiamocelo,
08:14e quel pentolino che conteneva i resti del pranzo.
08:18Ci sono un paio di calzettoni rossi, arrotolati e rovesciati al contrario.
08:22C'è una sciarpa rossa, c'è un fazzoletto piegato a triangolo,
08:26come per indossarlo, fermato da un sasso.
08:29C'è un paio di tronchesi, nuove.
08:33E poi c'è lei.
08:38Lea è a faccia in giù, semicoperta dal pietrisco della cava,
08:42distesa, con le caviglie appena accavallate e nuda dalla cintola in giù.
08:46Sulla testa, infilata in un solo braccio, ha il maglione e un giubbotto.
08:50Lea è una bella ragazza,
08:52con una bella cintura e una bellezza.
08:55Lea è una bella ragazza,
08:58con una bella cintura e una bellezza.
09:01Lea è una bella ragazza,
09:04con una bella cintura e una bellezza.
09:08Ha la camicia, la canottiera e in parte anche il reggiseno strappati sul davanti,
09:13però non è stata violentata.
09:15A parte qualche piccolo ematoma, non ci sono segni di collutazione,
09:19neppure ferite da difesa.
09:21Anche gli orecchini, quelli li ha ancora,
09:23come pure gli anelli, due e una fede,
09:26e anche un orologio d'oro, da donna.
09:30La morte, dice il medico legale,
09:32risale probabilmente alla notte stessa della sua scomparsa.
09:37Stretto attorno al collo, Lea ha un laccio da scarpa,
09:40il laccio di una scarpa da barca,
09:42di un numero compreso tra il 40 e il 45.
09:44Il laccio le ha provocato segni di strangolamento,
09:47ma non è di quello che è morta.
09:49Lea è morta perché qualcuno le ha sparato bruciapelo.
09:52Ha diretto contatto con la pelle della scarpa,
09:54ma non è di quello che è morta.
09:56Qualcuno le ha sparato bruciapelo.
09:58Ha diretto contatto con la pelle nuda.
10:00Un piccolo proiettile calibro 6,35,
10:03che le ha trapassato il cuore.
10:05Sul corpo, poi, ha anche i segni dei morsi dei topi,
10:08che già avevano cominciato ad attaccarla.
10:10Com'è possibile?
10:12Com'è possibile che in una città come Bologna,
10:14in una normalissima sera d'inverno,
10:16una normalissima ragazza di 28 anni
10:18sparisce all'improvviso, a soli 5 metri dalla porta di casa,
10:22e poi la ritroviamo 4 giorni dopo,
10:24in una grotta, abbandonata ai topi,
10:27uccisa e seminuda?
10:30Questa non è una favola dei fratelli Grimm,
10:32questo non è un film di Roman Polanski,
10:34questa è la realtà.
10:36Com'è possibile?
10:38Andiamo a vedere.
10:40Andiamo sul luogo di questa favola nera,
10:42che non è una foresta incantata,
10:44non è una brughiera misteriosa,
10:46ma è una città, una città come Bologna.
10:54È strana questa città.
10:56Basta muoversi appena, cambiare angolazione,
10:58e questa città non assomiglia più neppure a se stessa.
11:01Partire da Via Serenari, per esempio,
11:03da dove abitava Leonardo.
11:05Siamo abituati a conoscerla come una città di portici e tetti rossi,
11:09di negozi e di studenti, di traffico e rumore,
11:11e invece, a girarci attorno, questa città è campagna.
11:15Eppure è sempre lei, è Bologna.
11:17L'autobus che gira qui è quello della linea urbana,
11:19la tariffa dei taxi è quella cittadina,
11:21ma basta spostarsi di poco
11:23e Bologna sembra subito un'altra cosa,
11:25anche un luogo misterioso, da favola.
11:30Poi, svolti un angolo e ci sei dentro di nuovo,
11:32nelle sue luci e nel suo traffico,
11:34in questa piccola, strana metropoli
11:36che si estende oltre le mura,
11:38corre lungo la Via Emilia e diventa grande quasi quanto una regione,
11:41abitata da un popolo migratore che dorme a Modena,
11:43lavora a San Lazzaro e va a ballare a Rimini.
11:46Eppure è sempre lei, è sempre Bologna.
11:54Ma è così strana questa città,
11:56questa città bellissima, è così strana
11:58che non c'è bisogno di girarci attorno per vederla diversa,
12:00basta passarci dentro,
12:02basta seguire i portici di San Luca,
12:04quegli occhielli gialli e silenziosi
12:06che salgono ripidi fino a un monastero misterioso e antico.
12:16Partono dal cuore di Bologna quei portici,
12:18dal centro della città,
12:20ma quando ci sei sotto,
12:22quando ci cammini dentro,
12:24è come se salissi verso un luogo che non esiste,
12:26lungo una prospettiva infinita di archi stretti,
12:28uno dietro l'altro,
12:30un tunnel fantastico e fuori dal tempo,
12:32che potrebbe portarti dovunque.
12:44È strana questa città,
12:46è così strana che riesce ad essere tante città diverse,
12:48sembra una delle città invisibili di Italo Calvino,
12:50così diversa da se stessa che forse,
12:52come per Bologna,
12:54si tratta di città differenti
12:56che solo per avventura hanno avuto lo stesso nome.
13:00Non basta,
13:02questa città non basta a spiegarci
13:04perché Lea sparisca in quella stradina residenziale
13:06e poi finisca in una grotta,
13:08esattamente al capo opposto della città.
13:10Com'è successo?
13:12Chi è Lea?
13:18Lea è una ragazza di 28 anni,
13:20è sposata da un anno e mezzo
13:22e da otto
13:24lavora come disegnatrice di gioielli
13:26in un noto atelier di preziosi di Bologna.
13:28È iscritta all'università,
13:30d'Amsarte,
13:32anche se non frequenta.
13:34Però da un po' di tempo ha ricominciato a studiare
13:36perché vuole finire gli esami.
13:38Gli elementi di studio sono
13:40l'italiano,
13:42l'italiano,
13:44l'italiano,
13:46perché vuole finire gli esami.
13:48Gli ne mancano tre o quattro.
13:50Lea è una ragazza
13:52molto carina e simpatica,
13:54ma molto seria, molto riservata,
13:56riflessiva.
13:58Ce la racconta una sua amica, Anna Mastro Leonardo,
14:00che Alessandro Riva è andato
14:02a intervistare per noi.
14:04Che tipo era Leonardo?
14:06Che passioni aveva?
14:08Che amori aveva?
14:10Era una ragazza
14:12informata,
14:14riflessiva,
14:16meditava sulle cose,
14:18aveva le sue idee,
14:20anche politiche.
14:22A volte sembra un po' contraddittoria,
14:24nel senso che, anche qui,
14:26ha 17 anni, ha tante idee in testa,
14:28tanti sogni da realizzare,
14:30un carattere docile, forse estroverso,
14:32spesso sereno,
14:34ma niente di cui essere fiera
14:36e nulla di cui essere scontenta
14:38in questi ultimi giorni.
14:40Per cui si alternava questi momenti
14:42un po' anche, forse di voluta,
14:44solitudine, anche di malinconia,
14:46di introversione
14:48ad altri, in cui
14:50invece era molto estroversa,
14:52le piaceva ridere, stare in compagnia.
14:54Nei suoi diari,
14:56Leonardo si lamenta
14:58del proprio carattere
15:00troppo chiuso,
15:02che nasconde poi un'anima più sensibile,
15:04in realtà. Era così Leonardo?
15:06Un po' a due facce?
15:08Contraddittoria anche?
15:10Era sempre molto
15:12sensibile, aveva
15:14la sua vena di romanticismo,
15:16aveva anche i suoi...
15:18Forse appunto si
15:20confidava di più su questo diario,
15:22magari diceva che le piaceva un ragazzo
15:24e magari alle amiche non lo confidava.
15:26Amava dipingere,
15:28faceva paesaggi,
15:30soprattutto quando andava
15:32in campagna da lei, dove aveva questa casa.
15:36Lei passava molte ore
15:38a dipingere così.
15:40Estroversa e simpatica,
15:42ma seria,
15:44malinconica e meditativa, romantica,
15:46e in fondo al cuore sempre
15:48quella ansia, sottile di fare qualcosa,
15:50di lasciare un segno.
15:52Un'anarchica alla rovescia, come è stata definita,
15:54ma tranquilla,
15:56senza neanche l'ombra, neppure il sospetto
15:58di una doppia vita, stimata
16:00e apprezzata da tutti anche sul lavoro.
16:02Ce lo racconta Fabiano Martinelli,
16:04un suo collega all'Atelier di Preziosi,
16:06intervistato da Lorenzo Viganò.
16:08Signor Martinello,
16:10da quanto tempo conosceva Leonarda?
16:12Dunque, io ho conosciuto
16:14Leonarda quando lavoravamo
16:16insieme nella ditta Afner,
16:18penso dal 1975
16:20fino all'80,
16:22quando io poi ho lasciato l'azienda.
16:24Quindi vi siete conosciuti sul posto di lavoro?
16:26Sì, io già
16:28lavoravo per quella ditta da
16:30numerosi anni, 10-15 anni
16:32sicuramente,
16:34e poi venne lei come
16:36disegnatrice.
16:38Era soddisfatta Leonarda del suo lavoro?
16:40Sicuramente sì.
16:42Aveva obiettivi, aveva aspirazioni,
16:44cosa voleva fare poi?
16:46La ricordo come una persona
16:48molto riservata,
16:50quindi sicuramente
16:52non avrebbe raccontato
16:54alle persone
16:56un semplice conoscente quelle che
16:58potevano essere le sue ambizioni
17:00professionali. Per quello che la conosco io
17:02nell'ambito dell'azienda
17:04si limitava a fare il suo lavoro,
17:06lo faceva, a mio parere, molto bene
17:08e con un modo di essere
17:10riservati molto gradevole,
17:12secondo me. L'ultimo,
17:14tra gli ultimi ricordi che ho,
17:16oramai, ahimè,
17:18sicuramente diventati vaghi
17:20dal tempo,
17:22però ricordo quando
17:24viaggiavamo insieme,
17:26dovevamo andare
17:28a fare viaggi di lavoro,
17:30l'andavo a prendere la mattina,
17:32presto, molto presto,
17:34quasi notte sicuramente,
17:36ricordo questa sua...
17:38la ricordo come una persona abbastanza
17:40timorosa,
17:42ricordo che andavo sotto casa sua,
17:44gli suonavo, lei scendeva,
17:46si accertava bene,
17:48insomma, prima di salire in macchina,
17:50che tutto andasse bene, come si dice,
17:52dato l'orario notturno,
17:56e poi andavamo.
17:58Potevano passare anche ore senza parlare,
18:00però,
18:02se si voleva, si riusciva
18:04ad arrivare a un dialogo sicuramente.
18:06Se avesse avuto tempo,
18:08Lea avrebbe finito l'università.
18:10Forse avrebbe lasciato quel lavoro che cominciava
18:12a trovare noioso, e forse adesso
18:14starebbe insegnando storie dell'arte come la sua amica.
18:16C'è un passo
18:18nel diario che la famiglia ha fatto pubblicare
18:20per ricordarla, che racconta molto bene
18:22il suo carattere e le sue aspirazioni.
18:24Dopo l'inverno,
18:26finalmente un po' di caldo.
18:28Con il sole è più duro rimanere
18:30in ufficio a disegnare.
18:32Io voglio solo essere felice
18:34per tutto il tempo che mi è possibile.
18:36Il resto è tempo perduto.
18:38Parlo con me stessa perché negli altri
18:40non trovo risposte.
18:42Io voglio solo essere felice
18:44per tutto il tempo che mi è possibile.
18:46Eccole le aspirazioni di Lea.
18:48Sono le aspirazioni di tutti.
18:50Una ragazza normale, senza il minimo
18:52cono d'ombra. E quel giorno?
18:54Cosa c'è in quel giorno
18:56che possa portarci da Via Serenari
18:58fino a quella grotta sul monte?
19:00Cosa è successo quel giorno?
19:02Anna Mastro Leonardo, lei era
19:04amica di Leonardo ed è anche
19:06l'ultima persona che l'ha vista viva.
19:08Ci vuole raccontare quell'ultimo giorno?
19:10Sì, Leonardo
19:12venne da me appunto dopo
19:14esserci messi d'accordo
19:16telefonata
19:18perché doveva
19:20portarmi a vedere
19:22dei piccoli gioielli
19:24che le avevo richiesto.
19:26A che ora venne da lei?
19:28Ma io penso
19:30che arrivò verso le 5 del pomeriggio.
19:32Mi fece
19:34vedere queste cose
19:36e mi scese un paio di orecchini
19:38e poi
19:40siccome diceva che appunto aveva
19:42un po' di tempo libero
19:44andammo insieme da una mia amica
19:46che aveva un negozio di abbigliamento
19:48e era una ragazza che conosceva anche lei
19:50avevamo passato un'estate insieme
19:52conosceva, aveva desiderio
19:54anche di salutarla.
19:56Siamo rimaste un po' da questa mia amica
19:58che aveva un negozio nel quartiere
20:00comprò una sciarpa rossa
20:02e poi torniamo a casa
20:04perché aveva lasciato la sua macchina
20:06vicino a casa mia
20:08poi facciamo altre due chiacchiere
20:10e ci lasciamo su via Mazzini
20:12saranno state
20:14le 7
20:16un quarto di sera.
20:18Mi ricordo che
20:20ci salutammo
20:22tranquillamente
20:24poi disse
20:26adesso vado perché Nerio
20:28non sa neanche dove sono
20:30due o tre giorni dopo
20:32mi telefonò a casa la sorella
20:34chiedendomi appunto se
20:36Leonardo era venuta da me
20:38perché avevano già fatto un giro di telefonate
20:40nessuno l'aveva vista
20:42né sentita.
20:44Una ragazza normale
20:46di Mazzini dove abita la sua amica
20:48Lea attraversa tutta Bologna
20:50fino a Casalecchio dove scompare
20:52perché?
20:54In tutta la vita di Lea, lo abbiamo visto
20:56non c'è la minima traccia di un cono d'ombra
20:58di una doppia vita
21:00il che porta ad escludere completamente
21:02qualunque strana storia di amanti
21:04e di ricatti.
21:06Lea non è stata rapita per essere derubata
21:08nella sua borsa
21:10non aveva molti soldi
21:12quegli orecchini che doveva mostrare
21:14la sua amica e che sono scomparsi
21:16non costavano molto
21:18e addosso ha ancora i suoi assieme agli anelli
21:20e all'orologio.
21:22Un maniaco? Difficile
21:24le modalità dell'omicidio non lo fanno pensare
21:26certo, le hanno tolto i vestiti
21:28quei calzettoni
21:30arrotolati e a rovescio
21:32come se fossero stati sfilati dal basso
21:34e poi quel laccio attorno al collo
21:36ma a parte questo
21:38non c'è nessun segno di violenza
21:40certo
21:42quella del maniaco è la prima cosa a cui si pensa
21:44Bologna in quegli anni
21:46è una città molto strana
21:48ne abbiamo parlato con Riva e Viganò
21:50che per noi hanno raccolto testimonianze
21:52e articoli di giornale
22:02Alessandro Riva e Lorenzo Viganò
22:04sono due giornalisti
22:06particolarmente esperti, tra le altre cose
22:08di crimini e misteri
22:10consulenti ideali per fare da memoria storica
22:12di quello che la cronaca può raccontare
22:14e andare sul campo, a fare ricerche
22:16e raccogliere ricordi, dubbi
22:18e testimonianze
22:32questo è un caso particolarmente misterioso
22:34però anche particolarmente violento
22:36duro e sicuramente inquietante
22:38il primo pensiero di tutti
22:40come logico è quello del mostro
22:42all'inizio tutti pensano al mostro
22:44al maniaco, tutta Bologna
22:46pensa al mostro
22:48e oltre che Bologna
22:50anche gli abitanti di Casalecchio
22:52dove abita Leonardo
22:54noi siamo stati in via Serenari
22:56e abbiamo parlato con molta gente
22:58e tutti ci hanno confermato che in quel momento
23:00dopo la scomparsa e soprattutto dopo il ritrovamento
23:02c'è stata una vera psicosi
23:04tutti avevano paura anche
23:06di andare in macchina, scendere
23:08e soprattutto oltre che da gente
23:10la stampa ha pompato molto la cosa
23:12si parlava, ecco il maniaco assassino
23:14tutti ne hanno terrore
23:16il mostro era solo
23:18e poi parlano in particolare
23:20di mostro del Dams
23:22una vera e propria psicosi
23:24che investe sia la strada che la città stessa
23:26e parlano di questo famoso mostro del Dams
23:28chi è il mostro del Dams?
23:30perché in realtà questo di
23:32Leonardo è il quarto
23:34delitto che coinvolge
23:36studenti del Dams
23:38era cominciato tutto nel dicembre
23:40dell'82 con Angelo Fabri ucciso a coltellate
23:42giugno 83
23:44Francesca Linovi insegnante del Dams
23:46e infine luglio 83
23:48Liviana Rossi non uccisa a Bologna
23:50né nei dintorni ma su una spiaggia
23:52vicino a Catanzaro, infine Leonardo
23:54Polvani, quarto delitto
23:56è ovvio che coinvolgendo
23:58queste quattro persone, tutte persone
24:00dell'Ateneo del Dams
24:02esattamente scatta, dice se c'è un'unica mano
24:04ci sono delle analogie tra questi delitti
24:06è un mostro che colpisce
24:08gli studenti, gli insegnanti del Dams
24:10certo infatti perché Angelo Fabri era uno studente
24:12Francesca Linovi era una professoressa del Dams
24:14Leonardo e
24:16l'altra ragazza erano studentesse del Dams
24:18che in quel periodo, non dimentichiamolo
24:20era una delle facoltà che andavano per la maggiore
24:22a Bologna, disciplina delle arti
24:24musica e spettacolo, la facoltà degli artisti
24:26in sostanza
24:28perché poi in realtà di analogie non ce ne sono
24:30perché allora
24:32pensare ad un mostro del Dams
24:34perché
24:36in realtà negli anni 80
24:38all'inizio degli anni 80 il Dams
24:40è proprio una delle facoltà
24:42con più iscritti, quindi statisticamente
24:44è ovvio che quattro persone
24:46coinvolte in omicidi
24:48che appartengono tutte e quattro al Dams
24:50immediatamente fanno notizia e quindi
24:52si pensa a un unico mostro
24:54che attacca e che uccide
24:56lasciamo da parte il serial killer degli universitari
24:58il mistero della morte di Lea
25:00sta tutto in quella grotta
25:02in quella grotta buia appena un passo fuori Bologna
25:04dove basta svoltare un angolo
25:06allontanarsi un po' e non sei più in una grande città
25:08ma sei in un mondo a parte
25:10il mondo delle favole, di quelle nere, quelle che fanno paura
25:12allora andiamo in quella grotta
25:14e andiamoci assieme al commissario Silvio Bozzi
25:16della scientifica di Bologna
25:18cerchiamo di capirci qualcosa
25:28Ecco, questo è un luogo molto simile
25:30a quello in cui è stato ritrovato
25:32il corpo di Leonardo
25:34abbiamo cercato di ricostruire
25:36i dati a merito del sopraluogo tecnico
25:38cosa è successo qui dentro?
25:40Non è facile stabilirlo
25:42però a mio avviso
25:44la povera ragazza è arrivata
25:46già cadavere qui
25:48trasportata con un'automobile
25:50qua è importantissimo stabilire
25:52le informazioni
25:54quindi non è facile
25:56le informazioni
25:58che ci danno queste quattro
26:00massicce colature matiche
26:02questa è la prima
26:04qua probabilmente
26:06il cadavere di Leonardo
26:08è cominciato ad essere trasportato
26:10per me da due uomini
26:12non da uno
26:14come fai a dire due?
26:16ma dico due per una ragione molto semplice
26:18andiamo a vedere questa goccia, secondo elemento fondamentale
26:20guarda questa goccia
26:22le due persone
26:24che trasportavano Leonardo
26:26e poi vedremo perché due e non una
26:28erano lentissime
26:30lentissime
26:32perché? Dico questo
26:34guarda questa macchia, classica morfologia stellata
26:36perché se fossero stati più veloci
26:38più rapidi, non avremmo avuto
26:40una macchia di questa forma
26:42la macchia sarebbe stata ben più allungata
26:44a forma di punto esclamativo
26:46quindi con la classica clava e il punto
26:48che avrebbe indicato la direzione della corsa
26:50per chi dici due criminali, non uno e non tre per esempio?
26:52altra informazione, dataci sempre dall'analisi
26:54delle macchie di sangue
26:56perché penso che sia stata trasportata
26:58da due persone e come
27:00due persone che la trasportavano così
27:02uno teneva per le caviglie
27:04l'altro per le braccia
27:06se no non potremmo spiegare
27:08in maniera ragionevole questa macchia di sangue
27:10questa strisciata di sangue
27:12formata appunto dai capelli
27:14intrisi di sangue che sono scivolati
27:16lungo questo masso
27:18quindi il corpo era sospeso sia a una certa altezza
27:20quindi non molto alto dal suolo
27:22trasportato così, orizzontalmente
27:24quindi dai due assassini
27:26badando più alla deambulazione
27:28lungo il sentiero
27:30abbastanza scosceso
27:32altra informazione sulla luminosità
27:34ecco perché non tre ti chiedo?
27:36perché probabilmente
27:38se ci fosse stato un terzo in grado di illuminare
27:40quindi due, i due sarebbero stati più veloci
27:42più rapidi e quindi avremmo avuto
27:44una distribuzione
27:46del sangue ben diversa
27:48quindi una morfologia delle macchie è completamente diversa
27:52invece per quanto riguarda il corpo
27:54di Leonardo
27:56il cadavere
27:58la posizione del cadavere non è in grado
28:00di darci delle indicazioni
28:02molto precise sulle intenzioni
28:04degli assassini, l'unica cosa
28:06che ci dice è che c'è stato uno smottamento
28:08ecco di tutto questo materiale gessoso
28:10asciutto, probabilmente dovuto alla risalita
28:12degli assassini e il cadavere
28:14di Leonardo è rotolato
28:16questo ci viene dimostrato
28:18dalla posizione assunta
28:20dagli arti inferiori
28:22leggermente accavallata all'altezza delle caviglie
28:24e del polpaccio
28:26come se avesse rotolato
28:28probabilmente questo rotolamento è stato causato da uno smottamento
28:30quindi non hanno cercato di coprirla
28:32non hanno cercato di seppellirla
28:34con quello smottamento
28:36non c'è stata la volontà di seppellirla
28:38di coprire, occultare il cadavere
28:40ma non c'è stata la volontà di
28:42nascondere o allontanare
28:44da qualche altra parte i vari oggetti
28:46il sacchetto
28:48la tronchese
28:50tutte le altre cose
28:52tutta questa massa di elementi
28:54fornisce un'idea
28:56inghiacciante, cioè di due signori che
28:58agiscono senza
29:00fretta, con enorme determinazione
29:02in maniera dannatamente lucida
29:10non è stata rapita per motivi sessuali
29:12non è stata rapita per essere dirubata
29:14e quando è arrivata in quella grotta
29:16Lea era già morta, perché?
29:18attenzione
29:20a questo punto c'è un elemento nuovo che entra nella nostra storia
29:22come in una favola
29:24come in Capucetto Rosso di Perrault
29:26a questo punto arrivano i lupi
29:28in quei giorni
29:30in quella strada di residenti
29:32c'erano stati dei movimenti strani
29:34strani movimenti in via Serenari
29:36quali sono questi movimenti
29:38e cos'è via Serenari?
29:40noi abbiamo provato ad andare
29:42in via Serenari ci siamo appostati
29:44stando lì a vedere qual è il movimento
29:46proprio nelle due ore
29:48più calde rispetto a questo omicidio
29:50e cioè dalle 18 alle 20
29:52intanto com'è via Serenari?
29:54è una via privata
29:56a T
29:58che finisce
30:00a T
30:02che finisce
30:04in prati
30:06che tra l'altro scendono
30:08e arrivano fino al fiume
30:10e si vedono proprio le colline
30:12ai lati della strada ci sono le case
30:14che sono tutte case basse
30:16con dei piccoli giardini
30:18una via poco illuminata
30:204 lampioni solo sul lato destro
30:22e Leonardo Apolvani abitava sul lato sinistro
30:24della via
30:26le auto sono parcheggiate
30:28ci sono delle auto parcheggiate su entrambi i lati
30:30ma sono poche
30:32perchè quasi tutti gli abitanti
30:34in quella via hanno il garage
30:36quindi il via vai è dato da persone
30:38che arrivano o che escono da casa
30:40ma escono o entrano in un garage
30:42ci sono pochissime persone
30:44che vanno a piedi
30:46scendono direttamente nei box
30:48prendono l'auto o viceversa quando tornano
30:50in genere la via è abbastanza tranquilla
30:52poche le finestre accese
30:54quasi tutte con tapparelle abbassate
30:56e il momento di massimo
30:58via vai si concentra
31:00tra le 7 e le 7 e mezza
31:02ecco quindi
31:04una strada in cui non si sosta
31:06una strada non di transito
31:08quindi una strada che di solito si attraversa per entrare
31:10a casa o da qualche parte
31:12cosa succede quella sera?
31:14qual è il via vai in questa strada?
31:16quella sera per esempio
31:18l'unico elemento strano
31:20che si nota oltre al solito tram tram
31:22che abbiamo visto anche noi
31:24è una macchina, una misteriosa macchina scura
31:26una macchina che viene notata praticamente da tutti gli abitanti
31:28o comunque da molti degli abitanti
31:30la nota un ragazzo
31:32tra le 17 e le 18
31:34con cui tra l'altro abbiamo parlato
31:36che vede prima dalla finestra
31:38questa macchina
31:40misteriosa fermarsi in fondo alla via
31:42vede scendere un uomo
31:44andare fino al campanello
31:46del numero 5 dove abitava
31:48Leonardo, guardare i nomi sui citofoni
31:50e tornare in macchina
31:52la stessa scena è vista da un uomo
31:54sempre alla finestra
31:56vede questa persona sulla trentina con i baffi
31:58guardare nei campanelli, tornare in macchina e andare via
32:00la macchina fa diversi giri
32:02in quel momento
32:04più tardi una donna la vede tornare
32:06accostare a marciapiede
32:08vicino al muretto
32:10vicino alla casa di Leonardo
32:12e fermarsi, dentro ci sono 3 o 4 persone
32:14non si vede bene perché appunto ci sono
32:16è buio e ci sono questi lampioni che non illuminano molto
32:18però vede che ci sono
32:20queste persone che litigano tra loro
32:22e tanto che la signora dice
32:24ma guarda questi qua che vengono a litigare
32:26davanti al mio cancello
32:28e poi la vedono altri
32:30è comunque una presenza inquietante che tutti notano
32:36strani movimenti sotto casa
32:40quella misteriosa auto oscura
32:42ferma l'ingresso del garage di Lea
32:44tra le 17 e le 18
32:46ricordate, un uomo scende addirittura
32:48e va a controllare i campanelli
32:50proprio di casa sua
33:00la stessa macchina scura
33:02alle 18 e 30, sempre lì
33:04che 15 minuti dopo
33:06mette in moto e si allontana
33:14alle 20 circa
33:16l'auto di Lea che imbocca la stradina
33:18da un'auto scura
33:34e poi
33:36quella signora che vede una persona dai capelli lunghi
33:38discutere animatamente con qualcuno
33:40proprio in quella macchina scura
33:48non c'è dubbio
33:50c'è qualcuno in quella stradina
33:52qualcuno che sta aspettando Lea
33:54qualcuno che se la carica in macchina e se la porta via
33:56tra l'altro
33:58in quei giorni
34:00poco prima della scomparsa di Lea
34:02una macchina era stata rubata
34:04in un quartiere di Bologna che si chiama Il Pilastro
34:06e quella notte
34:08la notte della scomparsa di Lea
34:10quella macchina viene data alle fiamme
34:12proprio in quel quartiere, Il Pilastro
34:14l'hanno rapita Lea
34:16ma chi e perché?
34:20c'è un colpo di scena
34:22arrivano tre telefonate anonime
34:24ai carabinieri
34:26la prima arriva alla stazione
34:28dei carabinieri di Casalecchio
34:30a raccoglierla è un giovane carabiniere ausiliario
34:32un uomo
34:34dice di essere passato
34:36davanti alla grotta della Croara
34:38a quella grotta e quella notte
34:40e di aver notato una macchina
34:42dice di aver visto la targa
34:44e di ricordarla benissimo
34:46e la detta al carabiniere
34:48un'ora dopo
34:50arriva un'altra telefonata anonima
34:52a Nucleo Operativo di Bologna
34:54è lo stesso uomo
34:56che dice di temere che il giovane carabiniere
34:58non abbia capito bene
35:00e ripete le stesse cose
35:02la grotta, la macchina, la targa
35:04poi il giorno dopo
35:06una terza telefonata anonima
35:08lo stesso uomo
35:10che aggiunge qualche particolare
35:12i carabinieri
35:14individuano il proprietario della macchina
35:16quella macchina appartiene
35:18al proprietario di una discoteca
35:20poi succede una cosa strana
35:22il proprietario della discoteca
35:24incontra nel suo locale uno di quei carabinieri
35:26quello del Nucleo Operativo
35:28quello che ha ricevuto la seconda telefonata
35:30il proprietario
35:32dice al carabiniere
35:34di sapere perché è stata uccisa
35:36quella ragazza che è stata ritrovata
35:38due giorni prima in quella grotta
35:40dice di conoscerla
35:42e dice che è stata ammazzata
35:44per un motivo
35:46che riguardava il suo lavoro nella gioielleria
35:48il proprietario
35:50viene naturalmente indagato
35:52ma a suo carico non si trova nulla
35:54lui nega tutto, anche di conoscere quella ragazza
35:56i testimoni
35:58quelli della strada
36:00non lo riconoscono in quegli uomini
36:02che sono stati visti in macchina quella sera
36:04e poi quelle telefonate
36:06così insistenti
36:08non si è decisene ricordare un numero di targa
36:10visto di notte a quell'ora con quel buio
36:12e poi perché notarla
36:14una macchina ferma al ciglio della strada
36:16e perché ricordarsi il numero di targa
36:18quelle telefonate sono sospette
36:20i magistrati
36:22avanzano anche il dubbio di un depistaggio
36:24e la cosa finisce lì
36:28passano due anni di silenzio
36:30poi un altro colpo di scena
36:32uno spacciatore che è stato arrestato
36:34per l'omicidio di un altro spacciatore
36:36e dice di sapere chi ha ucciso Lea
36:38accusa
36:40tre pregiudicati della cosiddetta malavita del pilastro
36:42Lorenzo Viganò
36:44è andato a intervistarne uno per noi
36:46Carmelo, lei conosceva Leonardo?
36:48no, assolutamente no
36:50e allora come mai è entrato in questa vicenda?
36:52perché due pentiti
36:54per evitarsi la galera a loro
36:56hanno fatto il mio nome, non so perché
36:58una vicenda un po' così labile
37:00non ha mai pensato
37:02non ha mai trovato una risposta a questa domanda
37:04su come mai abbiano fatto realmente il suo nome
37:06no, questo no
37:08ho provato a pensarci
37:10ma lo sapranno loro sicuramente
37:12lei era in carcere al momento?
37:14quando è successo
37:16quando i pentiti hanno parlato?
37:18
37:20stavo già pagando una rapina
37:22precedente
37:24e i pentiti hanno fatto anche
37:26altri due nomi, quelli di Alboino e Pesci
37:28lei li conosceva?
37:30sì, li conoscevo
37:32sono stato
37:34sono stato in cella con loro
37:36ma li conosceva già prima?
37:38no, li ha conosciuti in carcere
37:40e quindi non ha mai avuto
37:42rapporti oltre il carcere con loro
37:44altri rapporti, diciamo così, d'affari?
37:46no
37:48il pentito fa parte di un giro di spacciatori
37:50che appartiene alla malavita bolognese
37:52dice che un giorno
37:54uno dei suoi compagni
37:56gli ha parlato di una grotta
37:58nella quale sarebbe stato ritrovato il cadavere di una donna
38:00il compagno
38:02gli ha detto
38:04di essere stato avvicinato dai tre pregiudicati
38:06che gli avrebbero chiesto
38:08di aiutarli a rapinare una gioielleria
38:10nella quale lavorava la donna
38:12la donna che lavora nella gioielleria
38:14naturalmente è Lea
38:16il pentito fa di più
38:18dice che uno dei tre pregiudicati
38:20gli ha raccontato esattamente
38:22la dinamica dell'omicidio di Lea
38:24portata nella grotta
38:26legata
38:28e torturata
38:30e uccisa perché non voleva collaborare alla rapina
38:32dopo l'appello cosa è accaduto?
38:34dopo l'appello è accaduto
38:36che ho passato un anno bruttissimo
38:38mi sembrava di
38:40morire
38:42che oramai tutta la mia vita
38:44l'avevo in carcere
38:46poi mi fissarono la Cassazione
38:48avevo questa speranza
38:50sentivo dire in quel periodo
38:52che la Cassazione
38:54poteva anche non la riprocesso
38:56erano dei casi
38:58abbastanza rari
39:00niente la Cassazione
39:02mi annullò l'appello
39:04per mancanza di motivi in sostanza
39:06in Cassazione
39:08le accuse ai tre pregiudicati non reggono
39:10il compagno del pentito
39:12non conferma le sue dichiarazioni
39:14il pentito
39:16quando fa riferimento alla grotta
39:18della Croara si confonde e parla del
39:20Farneto un'altra località
39:22in cui è stato trovato un altro cadavere
39:24ma di Angelo Fabri
39:26un altro dei delitti del Dams
39:28troppa confusione
39:30la Cassazione assolve due
39:32dei tre pregiudicati e attende
39:34che il terzo ritorni dalla Germania
39:36dove è detenuto per rapina
39:38per processare anche lui
39:40le indagini intanto
39:42tornano al punto di partenza
39:44sembra un film
39:46sembra Fargo dei fratelli Cohen
39:48Lea è stata rapita da qualcuno
39:50interessato al suo lavoro nella gioielleria
39:52ma da chi?
39:58Lupi, non quelli delle favole
40:00lupi mannari, quelli dei film dell'orrore
40:02lupi metropolitani
40:04in una città come questa
40:06che ancora più delle altre
40:08non è mai soltanto quello che sembra
40:10una città che basta guardarla
40:12da un altro punto di vista
40:14e non assomiglia più neanche a se stessa
40:18Bologna ha un cuore misterioso
40:20che pochi conoscono
40:22non è lontano e per arrivarci
40:24bastano pochi gradini nascosti
40:26dietro una porta nel centro della città
40:28pochi metri e non c'è più Bologna
40:30niente più portici, niente più traffico o gente
40:32è sottoterra il cuore nascosto di Bologna
40:34sotto le strade, sotto i palazzi
40:36e lì, tra le fognature e i canali
40:38che la percorrono, questa città
40:40sembra ancora più diversa da se stessa
40:42è tenebrosa e sinistra come in un racconto
40:44di Edgar Allan Poe
40:46affascinante e bellissima come in una storia nera
40:48sembra i misteri di Parigi, di Sù
40:50un'altra cosa, qualunque cosa ma non Bologna
40:58e invece è sempre lei
41:00è la città d'acqua che era una volta
41:02con la sua rete di canali navigabili che oggi non si vede più
41:04con le case, le strade che oggi sono scomparse
41:06ma che hanno lasciato un segno sottoterra
41:08negli archi delle fognature
41:10nei mattoni umidi delle fondamenta
41:12che là sotto sono rimasti immobili e nascosti
41:18una città strana
41:20che non assomiglia neppure a se stessa
41:22perché non è solo tante città diverse Bologna
41:24non è soltanto le città di oggi
41:26così differenti le une dalle altre
41:28ma anche tutte le città che è state una volta
41:30indietro, nel cuore del tempo, sottoterra
41:34facciamo un'ipotesi
41:36all'inizio della nostra storia
41:38abbiamo lasciato Lea in qui 5 metri
41:40che vanno dall'uscita del suo garage
41:42al cancello di casa
41:44i 5 metri in cui è scomparsa
41:46torniamo là
41:48in quei 5 metri c'è una macchina che l'aspetta
41:50una misteriosa macchina scura
41:52la macchina dei lupi
42:06la bloccano e la costringono a salire in macchina
42:08Lea non sarebbe mai entrata da sola
42:10in una macchina con degli sconosciuti
42:12quindi devono obbligarla
42:14ma senza troppa violenza
42:16perché nessuno in quella stradina tranquilla
42:18vede o sente niente
42:20forse mostrarle una pistola
42:22è sufficiente per paralizzarla
42:24e tirarla rapidamente dentro
42:26o forse hanno usato un espediente
42:36forse uno dei lupi le ha mostrato un tesserino
42:38un tesserino falso naturalmente
42:40non sarebbe il primo a Bologna
42:42in quegli anni a compiere crimini
42:44con la scusa di far parte delle forze dell'ordine
42:56c'era stato un furto due mesi prima
42:58nell'oreficeria in cui Lea lavora
43:00dobbiamo parlare
43:02per favore ci segua
43:04Lea avrebbe citofonato
43:06al marito che l'aspetta
43:08ma forse i lupi hanno una buona scusa
43:10e dicono che è successo qualcosa proprio al marito
43:12cosa è successo dopo?
43:14che strada hanno fatto?
43:16poco dopo al Bibio
43:18possono aver voltato a destra
43:20e allora c'è la tangenziale
43:22che quando ci sei dentro
43:24puoi arrivare in qualunque parte di Bologna
43:26come in un'autostrada
43:28però attenzione
43:30sono le 8 di sera
43:32e a quell'ora la tangenziale
43:34potrebbe essere intasata
43:36allora puoi voltare a sinistra
43:38e da lì puoi anche scendere
43:40fino a via Saragozza
43:42vicino a dove sta la gioielleria
43:44attraversando quella Bologna
43:46che non sembra più una grande città
43:48ma campagna, montagna addirittura
43:50un altro luogo
43:52una foresta incantata
43:54quella delle favole
43:56perché ci vuole tranquillità
43:58per attuare il piano
44:00tranquillità e isolamento
44:02il piano è quello di costringere a Lea
44:04a dargli le chiavi dell'oreficeria
44:06da lei fino all'oreficeria
44:08suonare, fare scendere l'orefice
44:10e farsi aprire con una scusa
44:12oppure farsi dire
44:14quando l'orefice esce con il campionario
44:16quel campionario che, dicono,
44:18vale almeno un miliardo e mezzo di all'ora
44:20solo che queste cose
44:22Lea non le può fare
44:24Lea non ha le chiavi dell'oreficeria
44:26e non conosce la combinazione della cassaforte
44:28e in quei giorni l'orefice
44:30non è neanche a Bologna
44:32sono cattivi lupi, sono feroci
44:34sono come i personaggi di Fargo
44:36dei fratelli Coen
44:38hanno preso la persona sbagliata
44:40a questo punto
44:42bisogna rimediare
44:44si può riportare Lea a casa
44:46oppure la si può lasciare lì
44:48e invece no
44:50perché c'è un particolare molto inquietante
44:52quelle tronchesi
44:54e poi ce ne sono altre di particolari
44:56torniamo alla grotta
44:58facciamoceli raccontare
45:00dal commissario Silvio Bozzi
45:04a questo punto io mi chiedo
45:06quando hanno ropito Leonardo
45:08i banditi
45:10avevano intenzione di ucciderlo
45:12i banditi hanno dato prova di grande organizzazione
45:14grande capacità organizzativa
45:16capacità organizzativa non solo per commettere
45:18il crimine
45:20ma anche per allestire
45:22una specie di messiscena
45:24io la considero tale almeno
45:26ecco perché dici capacità organizzativa?
45:28ma innanzitutto
45:30la tronchesa
45:32trovata là vicino all'ingresso
45:34è troppo grande e troppo piccola
45:36e poi nuovissima
45:38adatta perfetta per tagliare quel tipo di filo spinato
45:40di rete metallica
45:42poi altro elemento fondamentale
45:44la scelta del posto
45:46questo mi fa pensare che ci sono state
45:48tutta una serie di preventive ricognizioni
45:50di sopralluoghi da parte dei criminali
45:52poi l'elemento fondamentale a mio avviso
45:54è rappresentato dalla scelta dell'arma
45:56la 7.35
45:58piccolo calibro
46:00sembrerebbe inoffensiva
46:02però è micidiale se esplosa
46:04da distanza avvicinata
46:08questa è la cartuccia 7.35
46:10apparentemente innocua
46:12a me sembra un proiettile molto piccolo
46:14che quindi non è adatto ad uccidere
46:16perché dici che la pistola fa pensare
46:18invece che avesse l'intenzione di uccidere?
46:20è importantissimo questa pistola
46:22perché è piccola
46:24facilmente occultabile
46:26che però non poteva rappresentare una minaccia
46:28al buio probabilmente l'hanno uccisa
46:30nella macchina
46:32quindi non poteva costituire
46:34un motivo di spavento
46:36probabilmente era minacciata
46:38quindi sotto tiro da parte di un'altra arma
46:40ben più visibile
46:42al buio così si confonde addirittura con la mano
46:44e poi fondamentale per altri due motivi
46:46l'aspetto acustico
46:48quindi poco rumore
46:50se è stata uccisa nella macchina
46:52come penso
46:54un altro tipo di pistola
46:56un rumore enorme
46:58quindi un fracasso
47:00un rumore che avrebbe sicuramente danneggiato
47:02l'apparato uditivo di tutti i presenti
47:04quindi non solo per non farlo sentire fuori
47:06ma anche perché si avrebbe sentito troppo dentro
47:08certo
47:10e poi rispondeva ad un'altra esigenza
47:12loro contavano sul fatto che il 635
47:14questo piccolo proiettile
47:16non trapassasse
47:18il corpo della povera Leonardo
47:20quindi rimanesse lì
47:22eliminando completamente il rischio di ferimento reciproco
47:24certo
47:26e anche di bucare la macchina ovviamente
47:28lo stesso proiettile rimase incastrato in qualche pezzo della macchina
47:30quindi scegliono
47:32una pistola apposta
47:34che non è quella che useranno per minacciarla
47:36e che è una pistola che per le sue caratteristiche
47:38può essere usata in un ambiente chiuso
47:40non fa tanto rumore
47:42spara un proiettile micidiale ma che non esce non crea danni
47:44allora volevano veramente ucciderla Leonardo
47:46penso proprio di sì
47:50ma perché l'hanno spogliata?
47:52questo è uno degli elementi
47:54che mi fanno pensare a una messicena
47:56è stata spogliata ma non c'è
47:58alcuna traccia di violenza
48:00alcun elemento che ti lascia pensare
48:04a atti di libidino
48:06a violenze varie
48:08niente di niente
48:10perché appunto
48:12è altro elemento importante
48:14la borsetta che hanno lasciato vicino all'entrata
48:16perché è aperta con tutti i documenti della ragazza
48:18dimostrando un totale disinteresse
48:20per il ritrovamento del cadavere
48:22per il tempo del ritrovamento del cadavere
48:24perché avrebbero potuto tranquillamente
48:26per depistare le indagini
48:28disorientare tutti coloro
48:30che cercavano la ragazza
48:32e avrebbero potuto farla trovare dall'altra parte della città
48:34certo, nasconderla
48:36invece non l'hanno fatto
48:38quindi tutti questi elementi mi fanno pensare
48:40a questo
48:42loro sono venuti qua solamente per uccidere
48:44la povera Leonardo
48:46e per garantirci una via sicura
48:48decisi e organizzati
48:50sia per quanto riguarda
48:52l'arrivo
48:54sia per quanto riguarda la via di fuga
48:58le tronchesi pronte
49:00per tagliare il filo spinato
49:02quella pistola di piccolo calico
49:04i lupi, i lupi mannari
49:06avevano già deciso di uccidere Lea
49:08fin dal primo momento
49:10Lea era condannata fin da quando l'hanno fatta salire in macchina
49:12e l'hanno messa a sedere tra di loro
49:14perché?
49:16forse avevano paura
49:18che riconoscesse qualcuno
49:20forse quel falso tesserino
49:22doveva servire ancora
49:24o forse, semplicemente, erano
49:26soltanto feroci
49:34inutilmente feroci
49:36perché anche se la minacciano
49:38anche se le stringono quel laccio attorno al collo
49:40in macchina, in uno spazio ristretto
49:42in cui è facile tenerla ferma
49:44senza che si produca quelle ferite da difesa
49:46che infatti non ci sono
49:48anche se le strappano i vestiti davanti
49:50lei non vuole e non può aiutarli
49:52così le appoggiano la pistola sulla pelle
49:54proprio sul cuore e sparano
49:56poi la portano fuori dalla macchina
49:58le tolgono i calzoni
50:00in un rudimentale tentativo di depistaggio
50:02la scaricano nella grotta
50:04le lanciano dietro tutto quello che le appartiene
50:06e se ne vanno
50:08lasciandola là, ai topi
50:10è un'ipotesi
50:12l'ipotesi può esserci del vero
50:14e possono esserci degli errori
50:16il caso di Leonardo, il caso di Cronaca
50:18non la favola, resta un caso irrisolto
50:20resta il mistero di Lea
50:22finita per errore in quella grotta buia
50:24assieme ai lupi
50:26Lea, che era una ragazza di 28 anni
50:28con un'aspirazione
50:30un'aspirazione molto semplice
50:32un'aspirazione che abbiamo tutti
50:34essere felice
50:36io voglio solo essere felice
50:38per tutto il tempo
50:40che mi è possibile
51:10un'aspirazione
51:12un'aspirazione
51:14un'aspirazione
51:16un'aspirazione
51:18un'aspirazione
51:20un'aspirazione
51:22un'aspirazione
51:24un'aspirazione
51:26un'aspirazione
51:28un'aspirazione
51:30un'aspirazione
51:32un'aspirazione
51:34un'aspirazione
51:36un'aspirazione
51:38un'aspirazione
51:40un'aspirazione
51:42un'aspirazione
51:44un'aspirazione
51:46un'aspirazione
51:48un'aspirazione
51:50un'aspirazione
51:52un'aspirazione
51:54un'aspirazione
51:56un'aspirazione
51:58un'aspirazione
52:00un'aspirazione
52:02un'aspirazione
52:04un'aspirazione