• 3 mesi fa
Elisa Marafini e Patrizio Bovi erano due fidanzati di diciassette e ventitré anni. Furono trovati barbaramente uccisi con un totale di 170 coltellate nell'appartamento di lui a Cori (LT) il 9 marzo 1997.

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21:31Alessandro Riva e Lorenzo Viganò sono andati a comando dei carabinieri di Latina
21:35ad intervistare il colonnello Ilario Baccari, uno dei primi investigatori giunti sul posto.
21:41Avete pensato subito a un delitto nato tra i conoscenti delle vittime
21:45e non a un delitto di qualcuno venuto dall'esterno?
21:48Sì, guardi, questo è un omicidio del tutto particolare.
21:54Non ci troviamo di fronte ad un omicidio classico.
22:00Ad opera della maravita, per intenderci,
22:03dove i criteri di analisi indirizzano le indagini immediatamente
22:10in una certa direzione, in un certo ambiente.
22:14Noi quella notte ci siamo trovati di fronte al cadavere di due ragazzi giovanissimi
22:21la cui morte appariva inspiegabile.
22:25Quindi, per forza di cose, le nostre indagini si sono immediatamente orientate a 360 gradi.
22:33Comunque possiamo dire che per il primo mese di indagini
22:39furono quattro le direzioni di investigazione
22:44che coinvolgevano parte dei familiari della vittima
22:50e altre persone del luogo e non del luogo.
22:54L'ultimo mese di indagini,
22:56in cui le indagini sono le prime,
22:58è il mese in cui il padre di Elisa,
23:01un atto doveroso da parte degli investigatori e della magistratura,
23:05è indagato tecnico.
23:07Ad insospettire gli investigatori
23:09è proprio l'atteggiamento che tiene quella domenica sera.
23:12Perde un sacco di tempo.
23:14Cerca la figlia per il paese
23:16e quando si convince che può essere successo qualcosa
23:19in quell'appartamento in Via della Fortuna
23:21inizia a fare una scala a 8 chilometri di distanza in campagna
23:24e poi manda su Massimiliano.
23:26Dopo la scoperta della morte della figlia,
23:29quando sono già arrivati i carabinieri e il magistrato
23:31e c'è una gran confusione,
23:33sembra che la sua unica preoccupazione
23:35sia quella di riportare a posto la scala,
23:37cosa che fa poco dopo.
23:39Un momento però.
23:41Il modo di reagire di fronte ad una tragedia è soggettivo.
23:44Lo shock gioca brutti scherzi
23:46e non è raro trovare persone che di fronte a un momento di grande tensione
23:49si attaccano alle abitudini, anche le più assurde,
23:52per resistere all'emozione.
23:54E poi non dimentichiamolo.
23:56Il padre di Elisa è un ex carabiniere
23:58e non un carabiniere qualunque.
24:00È un maresciallo dell'arma
24:02che ha avuto a suo comando anche 30 uomini
24:04e ha svolto incarichi molto delicati
24:06prima di andare in pensione a 44 anni.
24:09Per tutto il processo che si terrà in seguito,
24:12il padre di Elisa continuerà a prendere appunti
24:15con zelo e con freddezza.
24:17Quando gli chiede cosa stia facendo, dice
24:19sono un ex carabiniere, indago sulla morte di mia figlia.
24:23A parte questo, c'è un altro problema che riguarda il padre
24:26ed è un problema di orari,
24:28evidenziato da un'indagine parallela condotta non dai carabinieri
24:31ma dalla Questura di Latina.
24:33Il padre dice di essere uscito attorno alle 20.15 assieme al figlio
24:37e di essere andato subito in piazza Signina al bar Valentino.
24:41Ma alcuni testimoni dicono alla polizia
24:43che questo sia avvenuto più tardi, alle 22 e non prima.
24:46Il padre dice di essere andato a cercare Massimiliano
24:49per avere notizie sulla figlia
24:51attorno alle 20.45 senza trovarlo
24:54ma la madre di Massimiliano colloca questa visita più tardi.
24:57Il padre dice di essere andato a prendere la scala verso le 21 di sera
25:01ma un testimone racconta alla polizia
25:03di averlo incontrato in piazza, in macchina, alle 22.30
25:07e sulla macchina non c'era nessuna scala.
25:10C'è un po' di confusione sugli orari.
25:13Certo, alcuni testimoni possono essersi sbagliati.
25:16In questo caso tra polizia e carabinieri
25:18sono state ascoltate centinaia di testimonianze
25:21ed è facile trovare qualcuno che ricordi un orario piuttosto che un altro.
25:25Lasciamolo stare il padre, mettiamolo da parte.
25:28Abbiamo detto che i carabinieri stanno seguendo quattro piste
25:32una è quella del padre.
25:34Quali sono le altre?
25:36Le altre sono tre amici di Patrizio
25:38accomunati dal fatto che proprio quella sera
25:40dovevano andare a casa di Patrizio per una festa
25:43ma poi per un motivo o per un altro non ci sono andati.
25:46Il primo è Massimiliano
25:48quel ragazzo che il padre di Elisa manda sulla scala
25:51a vedere cosa è successo in quell'appartamento.
25:53Massimiliano è forse il migliore amico di Patrizio.
25:56Massimiliano Placidi, lei era molto amico di Patrizio Bovi.
26:00Sì.
26:01Come vi eravate conosciuti?
26:03C'eravamo conosciuti all'incirca quattro mesi
26:06prima che lui venisse assassinato insieme alla sua fidanzata Elisa.
26:12C'eravamo conosciuti in un bar qui a Cori
26:15una sera.
26:17Diciamo che man mano che passavano i giorni
26:20la nostra amicizia andava rafforzandosi sempre di più
26:25perché diciamo che avevamo molte cose in comune
26:29che ci tenevano legati
26:31soprattutto la nostra situazione familiare
26:34quale condizione di figlio adottivo lui
26:37e anche io.
26:38Quindi c'era questo fatto che vi univa in qualche modo.
26:41Sì, sì, sì.
26:42Problemi familiari proprio che avevamo in comune
26:45quindi che altre persone logicamente
26:48non avendo questa...
26:50senza questa situazione non poteva capire.
26:53Patrizio ed Elisa
26:54che tipo di rapporto c'era tra loro due?
26:57C'era un rapporto molto buono.
27:01Quando si erano conosciuti?
27:04Quando ve l'ho conosciuto io
27:06già erano sette mesi che loro si conoscevano.
27:09E andavano d'accordo?
27:11Sì, sì.
27:12Erano una coppia diciamo molto affiadata.
27:15Cosa si ricorda della scena?
27:17Com'era la scena?
27:18C'era qualcosa di strano?
27:20Era tutto spento, non c'era nessuna luce accesa
27:23e particolare e molto...
27:27mi rimase impresso diciamo
27:29era il fatto che lui solitamente
27:31quando usciva da casa
27:33lasciava acceso l'acquario
27:35e invece quella sera
27:37l'acquario diciamo
27:39la luce, il bagliore non si vedeva
27:42e quindi già
27:44era una cosa diciamo
27:46che a me parve subito strana.
27:48Quindi lei aprì la porta
27:50entrarono il papà e il fratello di Elisa
27:53e poi che cosa accadde?
27:55Io salì sopra diciamo
27:57attraverso una scalacchiocciola
27:59che porta al piano superiore
28:03e finito diciamo l'ultimo gradino
28:06vedi di fronte a me dove c'era la camera da letto
28:09il corpo di Elisa
28:11riverso a terra in una pozza di sangue
28:16e quasi contemporaneamente
28:18vedi anche il corpo di Patrizio
28:20che giaceva anche lui riverso a terra nel bagno.
28:23Il miglior amico di Patrizio
28:25tanto che è sempre a casa sua
28:27e ogni tanto gli presta anche dei soldi.
28:29E allora perché Massimiliano
28:31era nell'indagine?
28:32Lei è stato uno dei primi sospettati
28:34è stato arrestato il 15 marzo
28:36ed è stato in carcere 24 giorni.
28:38Come mai proprio lei?
28:41Diciamo questo perché
28:43è stato dovuto a diversi errori
28:46da parte dei carabinieri
28:48soprattutto perché i primi rilievi
28:50che fecero nel mio studio
28:53risultavano che ci fossero
28:56tracce matiche
28:58cosa poi smentita dal CIS dei carabinieri
29:02Centro di Investigazione Scientifiche
29:04dove il risultato era soltanto muffa e ruggine
29:08sui vari oggetti repertati.
29:11Noi abbiamo studiato
29:14analizzato la posizione di Massimiliano Placidi
29:18perché proprio costui
29:20assieme al papà di Elisa
29:22ritrovò per primo
29:26i cadaveri nella casa di Via della Fortuna
29:29dei due ragazzi uccisi.
29:33Poi il comportamento di questo ragazzo
29:36ci ha indirizzato
29:40parte delle indagini in alcuni settori
29:43a Taranto
29:47in alcuni paesi del Napoletano
29:50paesi di origine di
29:52di Patrizio Bovi, detto Gianni
29:55questo ragazzo sosteneva
29:57di essere al corrente
29:59di tutto quello che noi gli chiedevamo
30:02e per molti giorni
30:05ci ha tenuti impegnati
30:08su un largo fronte di indagini.
30:12Per quella sera Massimiliano non ha un alibi
30:15dice di non essere andato a quella festa
30:18dice di aver chiamato Patrizio
30:21per disdire perché il giorno dopo
30:23aveva un esame al corso di infermiere
30:25che sta facendo e voleva studiare
30:27e poi cosa ha fatto?
30:29Fino alle sette e mezza
30:31sono stato nel mio studio
30:33poi sono risalito a casa mia
30:36perché il mio studio è sottostante
30:38alla mia abitazione
30:40quindi non è strettamente collegato
30:42e ho preso tutto l'occorrente
30:45per fare una doccia
30:49quindi intorno alle otto
30:52ho iniziato a farmi questa doccia
30:55e sono risalito a casa
30:58verso le nove
31:01poi verso le nove e mezza
31:03sono uscito da casa
31:06e sono andato un po' in giro
31:09al bar sopra in piazza
31:13I carabinieri contestano a Massimiliano
31:15che l'essere rimasto per un'ora sotto la doccia
31:17non è un alibi sufficiente
31:19gli contestano il suo indicare piste alternative
31:21in un modo che loro definiscono
31:23in vero perfido
31:25come se volesse depistare
31:27parlano dei suoi problemi di droga
31:29simili a quelli di Patrizio
31:31dei suoi debiti di denaro
31:33e poi ipotizzano anche
31:35un morboso attaccamento
31:37nei confronti di Patrizio
31:39così ossessivo da far litigare Patrizio con Elisa
31:41che a questo proposito
31:43scrive una lettera al fidanzato
31:45credendo che nella tua vita
31:47un amico valesse più di me
31:55Massimiliano ovviamente nega
31:57poi il 14 marzo
31:59un colpo di scena
32:01durante un interrogatorio
32:03al comando dei carabinieri di Latina
32:05Massimiliano prima si informa
32:07su cosa succeda
32:09a chi ha commesso un emicidio
32:11in stato di infermità mentale
32:13Massimiliano riflessa
32:15tutti e due gli omicidi
32:17caso chiuso, è finita
32:19no, perchè subito dopo
32:21Massimiliano ritratta
32:37Nella sua confessione ai carabinieri
32:39Massimiliano indica alcuni particolari
32:41dice che ha aggredito i due ragazzi di spalle
32:43dice che quando è entrato in quell'appartamento
32:45nella stanza d'ingresso
32:47c'era il sacchiello della spazzatura
32:49ma non c'era il sacchetto
32:51dice che quando è entrato
32:53Elisa è racchina sul tavolo a scrivere
32:55sì però sono particolari
32:57di relativa importanza
32:59e soprattutto sono facilmente deducibili
33:01dagli articoli sui giornali
33:03il tribunale del riesame giudica
33:05dopo 28 giorni di carcere
33:07che non ci siano sufficienti elementi
33:09Massimiliano lo rimette in libertà
33:11lasciamolo stare
33:13mettiamolo da parte anche noi
33:15terza pista
33:17Piero
33:19Piero ha 34 anni
33:21fa l'agricoltore
33:23e prima che arrivasse Massimiliano
33:25era lui il miglior amico di Patrizio
33:27Piero è una persona molto semplice
33:29non ha molti amicizi
33:31e ultimamente sembra che sia particolarmente attratto da Elisa
33:33tanto che questa se ne lamenta con Patrizio
33:35provocando un litigio tra i due amici
33:37anche Piero doveva andare a quella festa
33:39quella sera
33:41e anche lui non ci va
33:43il suo alibi è costituito da sua madre
33:45nel corso di quel pomeriggio
33:47e di quella sera
33:49molte persone sono andate a cercarlo
33:51e nessuno l'ha trovato
33:53la madre però dice che Piero era in casa
33:55non stava molto bene
33:57e si faceva negare perché non voleva parlare con nessuno
33:59altro a carico di Piero non c'è
34:01lasciamolo stare
34:03mettiamolo da parte
34:05Marco
34:07Marco è un ragazzo di 27 anni
34:09fa l'operaio e vive a Cisterna
34:11un paese vicino a Cori
34:13ha anche lui problemi di droga
34:15qualcuno in più
34:17perché durante le indagini viene indicato come un piccolo spacciatore di zona
34:19anche lui deve andare a quella festa
34:21e anche lui non ci va
34:23Marco però
34:25non ha un alibi
34:27noi poi abbiamo analizzato
34:29profondamente
34:31l'alibi fornito da Marco Canale
34:33e abbiamo avuto
34:35la capacità e la fortuna
34:37di portare alla corte d'assise
34:39testimonianze
34:41ed elementi tali
34:43che hanno consentito di appurare
34:45che l'alibi fornito
34:47da Canale
34:49non aveva la possibilità di riscontri
34:51Che cosa avete trovato quella notte a casa di Marco Canale?
34:53La notte
34:55anzi per la precisione
34:57il mattino successivo
34:59alle 6 del mattino
35:01i generi di Cisterna
35:03si recarono
35:05a casa di Canale
35:07a Cisterna
35:09e operarono una perquisizione
35:11nell'abitazione di Marco Canale
35:13tra l'altro di minore interesse
35:15gli investigatori
35:17ritennero di porre sotto sequestro
35:19un paio di pantaloni
35:21che
35:23furono trovati nel piatto di una doccia
35:25che presentavano
35:27qualche anomalia
35:29una macchia
35:31che suscitò la curiosità
35:33investigativa e quindi
35:35questi pantaloni furono
35:37posti sotto sequestro
35:39Secondo colpo di scena
35:41il CIS, la scientifica dei Carabinieri
35:43analizza le macchie di sangue
35:45trovate sui jeans di Marco
35:47e dimostra che appartengono a Elisa e Patrizio
35:49Marco viene immediatamente
35:51arrestato e accusato
35:53dell'omicidio dei due ragazzi
35:55però qualche mistero resta
35:57un litigio per questioni di droga
35:59non sembra un movente sufficiente per un massacro simile
36:01non sono così gli omicidi di Mala
36:03a meno che non si riesca a dimostrare
36:05che Marco è uno squilibrato
36:07o agito sotto influsso della droga
36:09e poi
36:11quelle macchie di sangue trovate sui suoi jeans
36:13dimostrano indubbiamente
36:15che Marco è stato in quell'appartamento
36:17però sono di scarsa entità
36:19troppo poco
36:21per quanto la dinamica di quell'omicidio
36:23possa far pensare
36:25poi succede qualcosa di strano
36:27Marco fa qualcosa di stranissimo
36:29veramente inspiegabile
36:31quando sa che il CIS dei Carabinieri
36:33sta per dimostrare che quelle macchie
36:35sono di Elisa e Patrizio
36:37ammette di essere stato in quell'appartamento
36:39ma di averli visti già morti
36:41però dice di esserci stato alle 5 del pomeriggio
36:43ora
36:45ci sono 5 testimoni
36:47che hanno visto vivi Elisa e Patrizio
36:49fino alle 19.35
36:51alle 5 del pomeriggio
36:53anche Marco
36:55dice di essere stato visto
36:57ci sono 3 signore
36:59che lo hanno visto alle 17.30
37:01vicino alla casa di Patrizio
37:03attorno al cassonetto
37:05certo
37:07dicono le signore
37:09abbiamo visto un giovane
37:11che cercava un cassonetto
37:13in cui gettare un sacchetto nero
37:15ma dicono le signore
37:17e lo dicono con decisione
37:19quel giovane
37:21non era Marco
37:23che fa Marco?
37:25mente?
37:27in una maniera così assurda?
37:29e perché?
37:31certo la sua posizione è grave
37:33quel sangue sui suoi calzoni
37:35è una prova schiacciante
37:37e infatti il 14 dicembre 1998
37:39la corte d'assise di Latina
37:41condanna Marco per l'omicidio di Elisa e Patrizio
37:43qualche giorno prima
37:45il pubblico e il ministero
37:47scagionano gli altri imputati
37:49Massimiliano e Piero
37:51tornano ad essere il padre di una ragazza uccisa
37:53e i migliori amici di Patrizio
37:55e Marco quello che ha ucciso i due ragazzi
37:57caso chiuso
37:59può darsi
38:01però Marco continua a dichiararsi innocente
38:03anche dopo la condanna
38:05che comunque dovrà aspettare
38:07gli altri due gradi di giudizio
38:09per dirsi definitiva
38:11qualche mistero poi resta ancora
38:19alcune cose che non ci sono chiare
38:21andiamo alla scientifica di Bologna
38:23dal commissario Silvio Bo
38:25per approfondire assieme a lui
38:27alcuni aspetti delle indagini
38:35ciao Lorenzo
38:39allora so che avete fatto
38:41una ricostruzione interdimensionale
38:43sui dati che sono emersi dall'indagine
38:45fatta dai carabinieri di Latina
38:47e dal medico legale
38:49cos'è saltato fuori?
38:51se diamo un'occhiata alle immagini
38:53tentiamo di capire un po' meglio
38:55abbiamo costruito
38:57magari ruoto un po' l'immagine
38:59così lo vediamo dall'alto
39:01quasi planandoci
39:03il locale piccolo per il resto
39:05in cui sono stati uccisi i due ragazzi
39:07questo è il piano di sopra quindi
39:09il piano superiore
39:11quali sono le prime impressioni
39:13da questo caso?
39:15sono stati uccisi due persone
39:17due giovani ragazzi
39:19barbaramente massacrati
39:21c'è un accanimento lesivo impressionante
39:23175 coltellate
39:25distribuite 51 sul corpo del ragazzo
39:27che vediamo qua
39:29nel piccolo vano del bagno
39:31e ben 124
39:33sulla povera ragazza
39:35su Elisa Marafini
39:37al cui testa quasi non si vede sotto il letto
39:39e poi il locale è molto piccolo
39:41locale superiore è molto piccolo
39:43come può essere andata?
39:45cosa può essere successo?
39:47ma non è facile
39:49perché è un delitto che presenta
39:51molti elementi contraddittori
39:53la sensazione
39:55ecco innanzitutto sgomberiamo il campo
39:57da quello che secondo me potrebbe essere
39:59un equivoco
40:01il fatto che il ragazzo
40:03abbia subito 51 colpi
40:05e la ragazza 124
40:07non vuol dire necessariamente
40:09che l'oggetto principale
40:11dell'odio dell'assassino
40:13sia stata la ragazza
40:15la sensazione
40:17è che ci sia stato proprio
40:19un trasferimento della furia omicida
40:21dal ragazzo
40:23alla ragazza in un'unica soluzione
40:25senza soluzione di continuità
40:27l'omicidio si è cominciato
40:29col primo colpo
40:31alle spalle
40:33al ragazzo
40:35e si è terminato col 175
40:37dato alla ragazza
40:39quindi praticamente è come se fosse
40:41quasi un unico omicidio
40:43di nuovo Elisa e Patrizio assieme
40:45si quasi sdoppiato
40:47e poi c'è un'altra caratteristica
40:49la stessa posizione
40:51quasi che la cinematica
40:53proprio dell'aggressione
40:55sia stata la medesima
40:57lo stesso sviluppo
40:59stessa posizione
41:01posizione da decubito laterale sinistro
41:03sul fianco sinistro
41:05si vede perfettamente in queste immagini
41:07che il ragazzo è stato aggredito
41:09ma lo ritengo altamente probabile
41:11in questo concordo perfettamente con la
41:13versione dei fatti fornita dai colleghi carabinieri
41:15pensa, due omicidi
41:17sullo stesso piano
41:19il ragazzo avrebbe dovuto assistere
41:21senza alcun tipo di reazione
41:23all'omicidio della fidanzata
41:25e se no perché sarebbe stato aggredito qui
41:27poi con un colpo alle spalle
41:29come ritengo probabile
41:31considera che anche qua ci sono
41:33elementi di contraddizione
41:35a parte delle ferite e delle lesioni
41:37da difesa, cosa vuol dire
41:39ferite da difesa? Vuol dire una cosa
41:41molto semplice e importantissima che c'è stata
41:43una posizione, un numero
41:45di secondi in cui l'aggressore
41:47e l'aggredito stavano frontalmente
41:49in posizione pronto laterale
41:51e però la maggior parte dei colpi
41:53li troviamo
41:55sulla superficie posteriore del torace
41:57nelle mie torace
41:59destro
42:01questa è una cosa che mi fa pensare
42:03perché i colpi probabilmente sono stati dati
42:05a ragazzo alle spalle, ci sia stata
42:07una rotazione, non colpi
42:09che hanno provocato immediatamente la morte
42:11una rotazione, colluttazione
42:13il contatto fisico ci deve essere stato
42:15come nei casi d'omicidio d'arma bianca
42:17colluttazione, tentativo
42:19di difesa
42:21progressivo scemare
42:23delle capacità reattive e quindi
42:25di difesa della vittima
42:27nuova rotazione sul fianco sinistro
42:29che è l'ultima posizione poi assunta
42:31dal povero ragazzo
42:33e qui sono stati
42:35inferti colpi veramente devastanti
42:37quindi a questo punto dell'omicidio, quando Patrizia
42:39è a terra, arriva la ragazza
42:41sì, la ragazza ha la sfortuna di
42:43salire dal piano inferiore
42:45a quello superiore, probabilmente anche
42:47insospettita
42:49spaventata da rumori strani, da gemiti
42:51dal rotolamento dei corti
42:53sale le scale, ecco si avvicina
42:55ed entra nella stanza, e cosa vede? Niente
42:57per il momento, non vede né
42:59il fidanzato ucciso, ecco Lorenzo solleva
43:01l'immagine, né probabilmente
43:03neanche l'assassino, a un certo punto l'assassino
43:05esce, la ragazza si vede l'assassino di fronte
43:07a lei, che le va incontro
43:09col coltello pieno di sangue
43:11altra domanda, potrebbero
43:13essere in due gli aggressori, due gli assassini
43:15per esempio, due persone a colpire?
43:17Allora ritengo altamente improbabile
43:19per tre motivi, innanzitutto lo spazio
43:21ristretto, quindi ci sarebbe stata
43:23una
43:25colluttazione a tre, e non c'è
43:27assolutamente traccia di colluttazione
43:29a tre, e poi
43:31due
43:33assassini che sparano una granuola
43:35di colpi così violenta, così numerosa
43:37multidirezionale avrebbero rischiato di
43:39perirsi a vicenda, e poi
43:41due persone avrebbero sicuramente
43:45ridotto all'impotenza
43:47entrambe le vittime in un tempo
43:49decisamente più ristretto, non ci sarebbe stata
43:51tutta questa reazione
43:53Mentre è molto probabile
43:55che il ragazzo sia stato aggredito
43:57inizialmente alle spalle, invece
43:59per la ragazza si
44:01pensa a una dinamica completamente diversa
44:03ecco questo è un manichino della modena
44:05soccorso che ci hanno gentilmente prestato
44:07che ci può aiutare, perché dico diversa
44:09che probabilmente la ragazza
44:11aveva di fronte l'assassino
44:13è retrocessa
44:15spaventata, forse è scivolata ed è caduta
44:17seduta sul pavimento
44:19se l'aveva di fronte questo lo dimostra
44:21le molteplici ferite da difesa
44:23e tutti quei piccoli tagliettini
44:25le piccole ferite che ha avuto al volto
44:27adesso ti faccio vedere come probabilmente è andata
44:29ecco, in questo modo
44:31retrocede, cade
44:33si mette in questa posizione, appunto
44:35e qui comincia tutta una girandola impazzita di colpi
44:37ecco, tutta la parte
44:39posteriore del torace e quella terribile
44:41quel colpo alla nuca
44:43quel terribile colpo alla nuca
44:45che fracassa l'articolazione ocipito a tanto idea
44:47recidendo addirittura il midollo
44:49dopo di che la ragazza
44:51assume questa posizione
44:53se mi aiuti
44:55di decubito laterale sinistro
44:57coricamente sul fianco sinistro
44:59in questa posizione come c'è finita?
45:01a mio avviso non è la posizione
45:03che naturalmente avrebbe dovuto
45:05assumere la ragazza
45:07proprio ho la sensazione
45:09che l'assassino abbia
45:11esercitato questo movimento
45:13per effettuare questa rotazione del corpo
45:15e si sia proprio sistemato
45:17sistemato, uso questo termine
45:19che è fondamentale ma efficace
45:21nel migliore dei modi
45:23per poterla pugnalare in questo modo
45:25ed è appunto la concentrazione
45:27di colpi in questa zona
45:29quindi nella parte del torace destro
45:31che mi fa pensare
45:33come i carabinieri del resto
45:35che l'assassino possa essere un mancino
45:37ecco, dimmi una cosa
45:39quanto può essere durato un omicidio come questo?
45:41ma è difficile dirlo
45:43però penso anche 5-6 minuti
45:455-6 minuti quindi per colpirli tutte quelle volte?
45:47175 colpi
45:49ecco ti chiedo una cosa
45:51come si fa a dare 124 coltellate a una persona
45:53e 51 su un'altra?
45:55la sensazione è che lui abbia colpito
45:57fino all'esaurimento delle forze
45:59proprio in preda a un meccanismo compulsivo
46:01io non sono uno psicologo
46:03ma tutta la dinamica mi fa pensare
46:05a una sorta di coazione a ripetere
46:07estremamente distruttiva
46:09quindi un raptus che ti porta a continuare a colpire
46:11sempre in continuazione
46:13finché non si esauriscono le forze
46:15siamo in preda ad un raptus
46:17forse un mancino
46:19siamo tornati al romanzo giallo
46:21allora lasciamo la cronaca di quella sera a Cori
46:23lasciamo la cronaca nera
46:25anche la tragedia greca
46:27e torniamo ad Agatha Christie, a Stephen King, a Sherman Enco
46:29sì, perché se fosse un romanzo giallo
46:31l'omicidio di Elisa e Patrizio
46:33sarebbe un noir particolarmente torbido e duro
46:35perché questo è un omicidio passionale
46:37quasi 200 coltellate
46:39e nessuna in parti intime
46:41questo non è un omicidio a sfondo sessuale
46:43è l'omicidio passionale
46:45compiuto da una persona in preda ad un raptus incontrollabile
46:47allora cerchiamo di immaginarlo
46:49facciamo come se fosse un romanzo giallo
46:51o la scena di un film
46:53e cerchiamo di immaginare come è andata
46:55quella sera
46:57dopo essere stati in giro per la piazza mano nella mano
46:59Elisa e Patrizio vanno in Via della Fortuna
47:03sono già le 19.35
47:05Elisa è in ritardo, allora che cosa fa?
47:07telefona a casa
47:09è questo quello che fanno
47:11sono visti armeggiare col telefonino di Patrizio?
47:13può darsi
47:15è un'ipotesi
47:17ma seguiamo l'ipotesi
47:19come se fossero realmente accadute
47:21Elisa chiama per avvertire del ritardo
47:23ma a casa non risponde nessuno
47:25i suoi sono fuori a comprare una pizza
47:27se a casa non c'è nessuno
47:29allora Elisa può tardare ancora un po'
47:31restare ancora con Patrizio
47:33entrano in casa e cenano assieme
47:37tagliatelle, carne, piselli, mandarini
47:39in fretta
47:41perché ogni tanto provano a chiamare a casa
47:43il padre può rispondere da un momento all'altro
47:45e allora bisogna correre subito
47:49mettono anche in ordine la cucina in fretta
47:53e in quel momento
47:55arriva qualcuno
47:57questo qualcuno deve parlare con Patrizio
48:01Elisa deve andare a casa ma dopo
48:03prima lui deve parlare con Patrizio
48:05e allora Patrizio cosa fa?
48:07parla di sopra con lui ma prima
48:09come fa sempre quando deve parlare di cose
48:11che non vuole che i vicini sentano
48:13accende lo stereo e alte il volume
48:15Elisa dovrà avere pazienza per un momento
48:17e continua a scrivere
48:19a ricopiare in bella quella poesia che parla di loro due
48:27di sopra succede qualcosa
48:29per qualche motivo la persona che è su con Patrizio
48:31si sente ribollire il sangue nelle vene
48:33si sente avvampare di un odio feroce
48:37Patrizio è in bagno
48:39gli sta voltando la schiena
48:41e da allora lui scatta, estrae un coltello
48:43e colpisce Patrizio e continua a colpire
48:45spinto da un raptus incontrollabile
48:47anche quando è a terra
48:51di sotto, mentre sta copiando quella poesia
48:53Elisa sente qualcosa
48:59arrivata alla fine della scaletta interna
49:01entra nella camera da letto e su un momento non vede niente
49:03non può
49:05l'assassino è dietro, è ancora nel bagno
49:07e allora salta fuori e aggredisce anche lei
49:09e continua a colpirla anche se lei si difende
49:15colpisce 175 volte
49:17la prima su Patrizio e l'ultima su Elisa
49:21aggiungiamo un altro elemento al nostro giallo
49:23un'ipotesi, un'ipotesi da romanzo giallo
49:25forse l'assassino non è solo
49:27forse con lui c'è qualcuno
49:29che non lo aiuta perché la dinamica delle ferite
49:31non lo ammette
49:33l'assassino si sente terrorizzato e attonito
49:35a quello scoppio incredibile di violenza
49:39poi tutto finisce
49:41l'assassino pulisce la lama del coltello
49:43sul tappetino giallo del bagno
49:45fa sparire l'arma e altri oggetti compromettenti
49:47nel sacchetto della spazzatura
49:53poi stacca la spina
49:55spegne tutto e se ne va
49:57se fosse un romanzo giallo
49:59chiuderemmo l'ultima pagina
50:01il nostro mistero sarebbe soltanto un ricordo
50:03un ricordo piacevole
50:05invece questa è cronaca
50:07e nella cronaca i ricordi non sono mai piacevoli
50:09ma fanno paura
50:11a Cori, in via della Fortuna 41
50:13c'è ancora il ricordo di quei due ragazzi
50:15massacrati con quasi 200 coltellate
50:19preferiamo immaginarli in un altro modo
50:21Patrizio a inseguire i suoi sogni di cantante
50:23ed Elisa
50:25seduta sotto quell'arco
50:27con la gamba sollevata sul muretto
50:29e poi
50:31un'altra cosa
50:33un'altra cosa
50:35un'altra cosa
50:37un'altra cosa
50:39un'altra cosa
50:41un'altra cosa
50:43un'altra cosa
50:45un'altra cosa
50:47un'altra cosa
50:49un'altra cosa
50:51un'altra cosa
50:53un'altra cosa
50:55un'altra cosa
50:57un'altra cosa
50:59un'altra cosa
51:01un'altra cosa
51:03un'altra cosa
51:05un'altra cosa
51:07un'altra cosa
51:09un'altra cosa
51:11un'altra cosa
51:13un'altra cosa
51:15un'altra cosa
51:17un'altra cosa
51:19un'altra cosa
51:21un'altra cosa
51:23un'altra cosa
51:25un'altra cosa
51:27un'altra cosa