• 3 mesi fa
Trascrizione
00:00Benvenuti a questo importante incontro, uno dei momenti più alti della vita di Fondazione Ente e dello spettacolo,
00:08il momento in cui la Fondazione che ho l'onore di presiedere, la Fondazione della Chiesa Italiana, la Conferenza Episcopalia Italiana,
00:15assegna il premio Bresson. Vorrei subito dare la parola al, mi perdonerà il termine,
00:21l'espressione un po' grossonana, ma simpatica e cordiale, a quadro di casa, al Presidente del Consiglio del Dipartimento.
00:31Uno dei riferimenti a cui faccio sempre lepito e credito, ci ha insegnato, sto parlando di Enrico Orbella,
00:41a sapersi esercitare nell'immaginare, cioè nell'andare a convocare, a evocare e a offrire,
00:50una compiuta opera d'arte qual è il film, tutto ciò che nell'invisibile si mostra visibile.
00:58Ed è un camminamento, un attraversamento, un passaggio, un transito che ci dispone,
01:05con il cuore, con la riflessione, perfino arretrandoci, perfino fermandoci, perfino costringendoci ad un'attesa,
01:17che la maestria di Pellocchio l'ha dimostrata proprio in questa capacità, un passaggio sempre ulteriore.
01:26Il mio saluto e il mio benvenuto a tutti voi, l'orgoglio e la gioia della Viennale di Venezia,
01:32nella vostra telecinema, un grazie a tutti voi, grazie, non dimenticarevi, e buon lavoro.
01:42Invito ora per un saluto il direttore dell'assessore di cinema della Viennale, Alberto Orbella.
01:48Io c'ero, posso dire che c'ero, alla prima edizione del premio del soldo di Daniele Villa,
01:54perché ero qua, per Giacomo, direttore della nostra telecinema, e quindi ho seguito,
01:58ho seguito, non tutte, perché poi Giacomo mi aveva dato, però gran parte di me.
02:04La segnazione di premio ai registi che è davvero, in qualche misura,
02:08ha costegnato il cinema contemporaneo della nostra telecinema della seconda metà del Novecento.
02:14A Pellocchio sono particolarmente legato, non voglio portarvi dietro un po' di tempo,
02:18perché sarebbe per me ridurre un po' di anni da lì.
02:21Io ero giovanissimo, ho avuto i registi di cinema, sognavo di occuparmi di cinema da grande.
02:27Una delle prime cose che ho letto era un'intervista a Marco Bellotto, quando fece Pugni in Tasca,
02:31e c'era una sua fotografia con un parco militare che all'epoca tutti mi tossavano,
02:37e che lui mi tossava durante, credo, sul set delle film.
02:41La prima cosa che ho fatto, arrivando a Torino per andare all'università,
02:44sono andato a Porto Palazzo, al Mercato del Pucci, dove ho fatto un parco.
02:48E' un grandissimo piacere, davvero, che ci sia questa tradizione,
02:54questo premio così importante, che lei all'interno dello spettacolo e della mozza del cinema
02:58mi renda insolubile, e che il premio quest'anno vada a un maestro come Marco Bellotto.
03:03Grazie.
03:04Grazie, grazie.
03:05Il premio è assegnato con il patrocinio del Dicastero della Cultura e dell'Educazione,
03:11della Santa Sede, il Dicastero Presiduto dal Cardinale Roseto Nettino di Mendoza,
03:16e dal Dicastero della Comunicazione, retto da Paolo Ruffini.
03:22Ho l'onore di invitare sul palco il primo premiato, che consegnerà al premiato il premio,
03:27il maestro Giuseppe Tormatore.
03:29Ho avuto l'onore di ricevere questo premio importantissimo, il premio Bresson.
03:36All'epoca mi sorprese che l'avessero assegnato a me,
03:40poi mi spiegarono che era specificamente per uno dei miei film, non per l'opera intera,
03:46anche se all'epoca era un'opera ancora misera perché avevo fatto pochi film.
03:50Loro avevano deciso di darmi questo premio per il mio film in una pura formalità,
03:56quindi fu veramente un grandissimo onore per me.
03:59Adesso, venticinque anni dopo, sono stato chiamato anche a segnare questo venticinquesimo anniversario
04:06a consegnare il premio a Marco Bellocchio e l'ho fatto molto volentieri
04:11perché Marco Bellocchio è un grande maestro, forse avrebbero dovuto già assegnarglielo molti anni prima,
04:19però sono contento che l'abbiano deciso adesso perché ho potuto accettare l'invito e consegnarglielo.
04:25Vi prometto di leggervi la lettera che il cardinale, Osato Lentino di Mendoza,
04:30semplificato in Ministro della Cultura e dell'Educazione della Santa Sede,
04:33indirizzava al premiato, che appunto è già stato detto, che è Marco Bellocchio.
04:38La sua è una voce che risuona forte in un mondo che ha sempre più bisogno di autori coraggiosi e indipendenti.
04:46In questo momento di celebrazione, desidero esprimere la mia ammirazione e la mia gratitudine a Marco Bellocchio.
04:52Il premio Robert Bresson è un riconoscimento alla sua dedizione all'arte cinematografica.
04:58Congratulazioni maestro, continueremo a guardare i suoi film con occhi attenti e cuori aperti,
05:04certi che il suo percorso continuerà a ispirarci e a interrogarci per gli anni a venire.
05:1125 edizioni di premio Robert Bresson. Abbiamo cominciato nel 2000,
05:15Fondazione Pietrospettacolo ad assegnare questo premio a un regista che sa guardare la verità della realtà,
05:20cioè la realtà presa oltre l'oggettività, presa nella sua dimensione spirituale.
05:24Fu Giuseppe Tornatore il primo premiato nel 2000 ed è stato bello oggi, 25 anni dopo,
05:30incontrare ancora il maestro Tornatore per assegnare il premio a Marco Bellocchio.
05:34Marco Bellocchio, il regista che vince la 25esima edizione del premio Bresson,
05:40assegnato nell'ambito dell'81esima Mostra Internazionale di Arte Cinematografica di Venezia.
05:45Perché? Perché Marco racconta la realtà nelle sue fessure, nei suoi drammi,
05:51nelle vicende piccole e grandi della storia, ma ogni volta cercando di andare dentro la faglia,
05:59inabissandosi alla ricerca della verità, anche scomoda, ma sempre con grande onestà,
06:05mettendosi in gioco in prima persona.
06:13Lo gratisco molto, proprio perché è nel nome di un grandissimo maestro
06:22che temono, purtroppo le nuove generazioni conoscono poco, però è un classico.
06:30Io suggerisco a chi vuole fare il cinema di vedere i film di Bresson.
06:34Poi un uomo di grande genio, ma anche di grande rigore, che non ha mai rinunciato alle sue idee,
06:45al suo stile, alle sue immagini, è raro. Anche grandi registi a alcune volte si concedono delle assenze.
06:55In questo senso mi viene in mente un po' Kubrick, in modo totalmente diverso, oppure pochi altri.
07:05Ci sono vari capolavori fatti con una essenzialità, un film come Pickpocket, mi chiamo,
07:14non c'è un'inquadratura inutile e mi colpisce che ogni cosa ha una sua necessità espressiva.
07:24E poi anche i temi, perché non dimentichiamo un altro grandissimo capolavoro di Bresson,
07:31Il condannato morto e fuggito, aveva in sé anche una tematica che andava oltre qualsiasi pensiero religioso,
07:40che era proprio quella di non arrendersi mai. Il condannato è condannato a morte, ma riesce a costruire la sua libertà
07:54e fuggire da una prigione dove sarebbe stato impossibile poter fuggire.
08:02Questa idea di non arrendersi mai è per me stata rovinata.
08:08Io ho il sentimento che non c'è altra strada oggi, in questo mondo veramente difficile,
08:16che è quello di dialogare, di capirsi, di combinare idee diverse, ma trovare un terreno comune per aiutarci un po'.
08:28In questo senso ci sono molti motivi per avere apprezzato molto il riconoscimento di questo premio.