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Roma, 5 set. (askanews) - Dopo essere stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, nell'ambito di Notti veneziane - Giornate degli autori, dove è stato accolto calorosamente, arriva nelle sale "Quasi a casa", esordio alla regia della giovane Carolina Pavone.Un film di prime volte: per la regista, che aveva già lavorato come assistente di Nanni Moretti, tra i produttori del film, per una delle protagoniste, Maria Chiara Arrighini, per la prima volta sul grande schermo e per la musicista Coca Puma che ha curato la colonna sonora. Un film, infatti, che mette al centro la musica insieme al rapporto tra Caterina e Mia, aspirante cantante e musicista la prima, artista già arrivata e suo idolo la seconda, interpretata dalla bravissima attrice, musicista e modella franco-britannica, nonché figlia di Jane Birkin, Lou Doillon. La ventenne Caterina sogna di sfondare, ma è bloccata da insicurezze, dubbi e paure. La regista: "Sono partita dal sentimento che stavo vivendo io in quel momento, mi sono trovata a dover immaginare quale sarebbe potuto essere il mio ipotetico primo film e mettendomi a scrivere sentivo in me la stessa paura, la stessa angoscia e le incertezze che sente il personaggio di Caterina".Lo spunto è stato anche l'aver potuto lavorare con un regista che amava e stimava come Moretti. Come Mia è l'idolo per la protagonista. "Abbiamo capito che sarebbe stato bello e giusto avere per Mia non solo un'attrice ma qualcuno che fosse anche dentro la musica, che sapesse strare nella musica anche con il corpo, perché c'erano molte scene musicali".E Lu Doillon è perfetta, l'incontro e il rapporto tra Mia e Caterina vive di musica, silenzi, sguardi e poche parole. Con un messaggio semplice. "È normale avere paura, essere spaventati, non sentirsi all'altezza delle cose in generale e di quello che vogliamo fare, la soluzione che cerca di dare il film e credo di sentire anche io è che questa paura c'è ma va sconfitta, perché non si finisce mai di sentirsi così". "Non si finisce mai di avere paura, non dobbiamo sconfiggerla ma metterla da parte, come una compagna che dobbiamo cavalcare".

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00:00Sei qui in vacanza? Sì. Con la tua famiglia? No, da sola. E qual è il mio disco che ti piace di più?
00:09Dopo essere stato presentato alla mostra di Venezia, nell'ambito di notti veneziane e
00:14giornate degli autori dove è stato accolto calorosamente, arriva nelle sale quasi a casa,
00:19esordio alla regia della giovane Carolina Pavone. Un film di prime volte per la regista che aveva
00:25già lavorato come assistente di Nanni Moretti, che figura tra i produttori del film, per una
00:31delle protagoniste Maria Chiara Arrighini, per la prima volta sul grande schermo, e per la musicista
00:37Coca Puma che ha curato la colonna sonora. Un film infatti che mette al centro la musica insieme al
00:42rapporto tra Caterina e Mia, aspirante cantante e musicista alla prima, artista già arrivata e suo
00:48idolo la seconda. Interpretata dalla bravissima attrice, musicista e modella franco-britannica,
00:54nonché figlia di Jane Birkin, Lou Douillon. La ventenne Caterina sogna di spondare ma è
01:00bloccata da insicurezze, dubbi e paure. La regista. Sono partita per scrivere la storia
01:07praticamente dal momento e dal sentimento che stavo vivendo proprio io in quel momento,
01:13perché mi sono trovata appunto a dover immaginare quale sarebbe potuto essere il
01:19mio ipotetico primo film. Insomma mettendomi a scrivere, cercando di capire cosa avrei voluto
01:26raccontare, sentivo dentro di me la stessa paura, la stessa angoscia e le stesse incertezze che
01:33sente proprio il personaggio di Caterina. Lo spunto è stato anche l'aver potuto lavorare
01:37con un regista che amava e stimava come Moretti, come Mia e l'idolo per la protagonista. Abbiamo
01:43capito che sarebbe stato bello e giusto avere per il ruolo di Mia non solo una persona che
01:51fosse un'attrice, ma qualcuno che fosse veramente anche dentro la musica, che sapesse cosa significava
02:02stare dentro la musica, non solo con la testa ma anche proprio col corpo, perché avevamo molte
02:08scene musicali. E l'audwayon è perfetta, l'incontro e il rapporto tra Mia e Caterina vive di musica,
02:14silenzi, sguardi e poche parole con un messaggio semplice. È normale avere paura, è normale
02:20essere spaventati, lo siamo tutti, è normale non sentirsi all'altezza delle cose in generale di
02:30quello che vogliamo fare e in particolare è insomma la soluzione che cerca di dare il
02:37film e che credo di sentire anch'io. Questa paura c'è ma a un certo punto va sconfitta,
02:42perché non si smette mai, non si finisce mai di sentirsi così, non si finisce mai di avere
02:47paura, ma non dobbiamo sconfiggerla, dobbiamo semplicemente metterla da una parte e capire
02:56che insomma che sarà una compagna che non dobbiamo combattere ma dobbiamo un po' cavalcare, ecco.

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