Introduzione allo studio e/o ripasso della Scolastica e San Tommaso d'Aquino (Lezione n. 1). Dispense, analisi dei testi e altri materiali su www.integrationes.wordpress.com
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ApprendimentoTrascrizione
00:00Eccoci, benvenuti in questo nuovo video. Facciamo un quadro generale del 200, quindi l'età della
00:16scolastica. Siamo nel basso medioevo. Adesso non siamo qui, alto medioevo, medio medioevo,
00:23basso medioevo, le varie periodizzazioni che in storia ci aiutano a inquadrare meglio i fenomeni,
00:29da studiare. Qui invece insomma le rassumiamo al minimo e andiamo senz'altro ad Alberto Magno e a
00:35Tommaso d'Aquino, partendo da un quadro di repilogo delle filosofie nelle università. Siamo nel corso
00:42del XII secolo. L'Europa ha conosciuto in questo periodo una rivoluzione intellettuale, una
00:51rivoluzione culturale enorme, che ha influenzato in modo assolutamente straordinario la società e il
00:59mondo accademico. Questo periodo è importantissimo, cerchiamo di studiarlo bene. È in questo periodo
01:08che si vede la nascita delle prime università, quindi l'emergere anche di nuovi, il diffondersi
01:16anche di nuovi ordini religiosi, dimenticanti in questo caso, e naturalmente con tutto quel
01:21lavoro enorme di importazione, di traduzione, di conservazione, di circolazione di testi che
01:32vengono tradotti in latino, questi testi provengono molto spesso dal mondo greco. E quindi è
01:38sostanzialmente grazie all'opera di questi ordini e di queste università che noi riusciamo, forse è
01:45una sfortuna, non lo so, che noi riusciamo a leggere di prima mano i testi classici.
01:53Cerchiamo di vedere in breve un po' la situazione per fare un quadro di riepilogo. Abbiamo detto la
02:02nascita delle università, bene, le città europee nel XII secolo cominciano a ospitare, diciamo così,
02:13le prime università. Le prime università sono dei centri di formazione professionale. Adesso
02:20c'è una grande discussione in ambito pedagogico, ma i licei, ma le scuole professionali, riduciamo
02:27a quattro, i vari tentativi di riforma. L'università nasce così come un rapporto, un incontro tra una
02:36domanda di formazione, di addestramento, anche se questa parola non piace in ambito pedagogico,
02:41ma l'addestramento, la sua etimologia è rendere a destra, cioè rendere competente un soggetto in
02:47un ambito specifico, che sia la medicina, che sia la teologia, che sia la giurisprudenza come accade
02:54nelle prime università, ma questo è un altro discorso. Certamente perché l'addestramento oggi
03:00viene ridotto alla dimensione canina, si addestra il cane, si addestra un animale, invece no,
03:09è una parola che non va così svalutata. Comunque, tornando a noi, c'è un incontro tra una domanda
03:18e un'offerta, c'è una domanda di formazione e c'è un'offerta da parte di questi, che saranno poi
03:24futuri professori universitari, che sono competenti questi personaggi, che hanno acquisito una
03:29competenza e che sono pronti, dietro compenso naturalmente, a trasmetterla e a rendere
03:34competenti anche gli alunni. I centri più importanti sono naturalmente Parigi, Oxford,
03:41Bologna è importantissima per la giurisprudenza, Parigi per la teologia e Oxford per le scienze,
03:48soprattutto. Comunque, ogni università ha la sua specializzazione, ha i suoi metodi di
03:54insegnamento, ha il suo tipo particolare di accordo e c'è tutto un lavoro molto importante
04:03di riconoscimento di queste università, naturalmente. Le prime università non sono
04:10soltanto delle scuole superiori di formazione, sono istituzioni, sono istituzioni completamente
04:17nuove. Questo è l'aspetto importantissimo da tenere presente in questo discorso.
04:22Cioè, che cosa voglio dire? Voglio dire che hanno delle strutture organizzative,
04:29hanno dei curriculum specifici e con alcuni aspetti importantissimi, per esempio,
04:38sono centri di studio, ma anche di ricerca. Le prime università sono luoghi in cui si studiano
04:46le arti liberali, la teologia, il diritto alla medicina. I studenti possono apprendere dai
04:54maestri di quello che fanno, dai maestri più esperti, i paradigmi essenziali, i momenti
05:02essenziali, proprio pediotici e formativi delle singole discipline, ma prendono sparte a
05:09discussioni accademiche. Poi andiamo a vedere come veniva fatta una lezione di teologia e di
05:15filosofia in università, c'è una question, no? E gli studenti spesso e volentieri intervenivano,
05:20proponevano di si stessi delle domande ai loro docenti, delle questioni da discutere e quindi
05:27c'è un grande stimolo alla ricerca, alla riflessione, che forse oggi in certe facoltà
05:34si è un po' perduto, questo poi direte voi se sono io rimasto indietro a quei tempi o se
05:40forse ancora così, soprattutto per alcune facoltà. E poi ci sono nuove strutture organizzative,
05:46le università hanno delle strutture ben definite che comprendono appunto questo rapporto tra
05:52docenti e studenti, spesso sono gestite da corporazioni, da corporazioni di maestri,
06:00di docenti, di alunni e stabiliscono delle regole interne, come avviene anche oggi,
06:06hanno degli statuti per la didattica, per la vita accademica, insomma c'è un grande movimento anche
06:14dal punto di vista istituzionale. L'importanza di queste università, i sedi di queste prime
06:22università, le prime università nascono a Bologna, abbiamo detto a Parigi, a Oxford e c'è questa
06:33grande attenzione e si diffondono poi naturalmente in tutta Europa e c'è questa grande intenzione che
06:39ve l'ho detto alla traduzione, alla traduzione, alla conservazione, alla circolazione di questi
06:44testi che vengono copiati naturalmente, veniva già fatto questo nei monasteri, ma adesso vengono
06:49proprio diffusi e vengono tradotti i testi greci, classici e questo naturalmente contribuisce alla
06:58scoperta, in qualche caso riscoperta, ma molto spesso è proprio una vera e propria scoperta
07:04della filosofia, della scienza antica che non era così diffusa, non era così, per esempio il
07:10lavoro di Platone e di Aristotele, per citare due esempi enormi, vengono insieme ad altre opere
07:19scientifiche, adesso naturalmente l'elenco sarebbe lunghissimo, vengono tradotti, vengono studiati
07:23nelle università e qualcuno viaggia per la prima volta, anzi quasi tutti, sono testi nuovi, nel
07:291200 ancora non erano così diffusi e questo naturalmente ha dato un fortissimo impatto alla
07:36cultura, alla scienza, queste traduzioni hanno permesso agli studiosi medievali di accedere
07:42diciamo così a una vasta gamma di conoscenze che prima erano del tutto sconosciute e questo
07:48influenza naturalmente lo sviluppo della scienza, della filosofia, della teologia, questo in tutta
07:53Europa. Le opere di Aristotele ad esempio diventano fondamentali per il pensiero scolastico, come mai
08:00e ma perché sono copiate, diffuse, sono studiate, altrimenti Aristotele sarebbe rimasto conosciuto
08:06da qualche rudito, da qualcuno che aveva in qualche angolo di casa una copia chissà come copiata,
08:15chissà come arrivata, chissà come. L'altro grande elemento di cui vi avevo dato cenno all'inizio di
08:23questa lezione è quello della nascita di nuovi ordini, in particolare degli ordini mendicanti.
08:27Nel XIII secolo emergono due importanti ordini religiosi mendicanti, quello dei
08:39Dominicani e quindi dei Francescani e questi svolgono un ruolo importantissimo, un ruolo
08:45cruciale diciamo per tutto il lavoro che riguarda la vita religiosa, la vita intellettuale di questo
08:59periodo. I Francescani, fondati da Francesco D'Assisi, sto parlando dell'ordine dei frati
09:07minori, quelli con il cappuccio, con il saio marroncino. Questi si caratterizzano per una
09:17vita di totale povertà, di impegno missionario, soprattutto sono noti per questa loro dedizione
09:26ai poveri, per la grande semplicità, per la rinuncia ai beni materiali, ma anche per lo
09:35studio, non c'è solo la cura dei malati, ma c'è lo studio, ci sono fiorfiori di filosofi,
09:40ci sono fiorfiori di teologi, fiorfiori di scrittori, di pensatori. La stessa cosa è anche
09:46di più forse per i Dominicani, fondati da Domenico di Guzman, l'ordine dei predicatori fortissimo e
09:56infatti si concentrano soprattutto sull'insegnamento, sulla predicazione. La loro idea era quella di
10:03combattere l'eresia e per combattere l'eresia bisogna, avevano studiato più dei filosofi e dei
10:11teologi che assumevano posizioni eretiche, quindi questi Dominicani, i cani del Signore, recita una
10:20interessante ideazione etimologica, i mastini, i cani da guardia della dottrina corretta,
10:33diciamo, dell'ortodossia, si dedicavano appunto a questo studio approfondito delle scritture,
10:41erano molto coinvolti nell'università e qui insegnavano la teologia scolastica e sviluppavano
10:50la teologia scolastica e quindi, concludendo questo discorso, diciamo che l'emergere dell'università,
10:56la traduzione di testi classici, scientifici, la nascita degli ordini dominicanti, tutti questi
11:02sono elementi fondamentali per il progresso culturale, intellettuale dell'Europa medievale.
11:09Questi sviluppi contribuiscono alla rinascita del sapere di questo periodo, una maggiore
11:14integrazione della conoscenza antica, orientale soprattutto, e della tradizione cristiana
11:21dall'altra parte e queste università diventano dei centri vitali per l'educazione, per la
11:28ricerca e sono influenzati dagli ordini dominicanti che influenzano, abbiamo detto profondamente,
11:35la vita religiosa e la vita accademia dell'epoca. Adesso andiamo a vedere il nostro grandissimo
11:42Alberto Magno, Alberto di Lalinghen. Ecco veniamo così ad Alberto Magno, Alberto Magno è una figura
11:48importantissima, gigantesca, non so veramente da dove partire. Diciamo che è una figura centrale
11:58per tutta la teologia medievale e direi per tutto il pensiero filosofico europeo che si
12:07sta muovendo in centri diversi in tutta Europa in questo in questo periodo. Il pensatore ha vissuto
12:15nel XIII secolo, quindi nel 1200, ha avuto un impatto enorme sulla cultura filosofica europea,
12:26ecco soprattutto per il suo gigantesco lavoro di commento, di traduzione, di commento su
12:36Aristotele e anche però naturalmente molto famoso per il suo, aveva avuto questo incarico,
12:43adesso ci arrivo, il suo ruolo di fondazione nella storica fondazione dell'Università di
12:51Colonia, un'università importantissima, non sto neanche a, come dire, a sottolineare il caso più
12:59di tanto. Vediamo adesso, senza entrare troppo nel dettaglio, qualche suggestione, qualche idea,
13:08spero di non fare casino, sulla sua vita, sul suo lavoro e a partire proprio dalla fondazione
13:18dell'Università di Colonia. Siamo nel 1248, nel 1248 Alberto Magno è incaricato di fondare questo
13:25Studium a Colonia che in seguito diventa appunto l'Università di Colonia, è un'università
13:32importantissima perché rappresenta diciamo un importantissimo centro di apprendimento,
13:41ecco di apprendimento, di studio, di ricezione, duplicazione, conservazione dei testi di cui
13:50parlavamo prima, ma anche rielaborazione e quindi una diffusione proprio di quest'idea,
13:57di un sapere inteso come non un copia e incolla, un ctrl c, ctrl v, ma una conservazione e a margine,
14:10a cornice, a nota, a piedi pagina diciamo di questa conservazione, l'idea di una rielaborazione
14:17di sapere. Alberto Magno ha avuto un ruolo di primo piano in questo processo, tanto che appunto nel
14:28dar vita a questa istituzione, non soltanto l'istituzione come dire in quanto tale,
14:37ma come modus operandi che ha avuto una lunghissima e cospicua influenza diciamo
14:43nel panorama accademico europeo. Alberto Magno è noto non solo per la sua vasta produzione scritta,
14:53si occupava un po' di tutto, ma anche e soprattutto per la sua grande capacità di interpretazione,
15:01di compenetrazione, di analisi e poi anche di insegnamento di questi testi fondamentali. Ci
15:10sono alcune direttive principali del suo lavoro, ci sono i commenti ai testi biblici, prima di tutto
15:15Alberto Magno scrive una serie, non so dire quanti sono, di commenti biblici e naturalmente
15:24è fondamentale il suo lavoro per là, insieme a tutta la patristica, che però si va un po' più indietro,
15:30soprattutto quella greca, origene giù giù fino a Sant'Agostino. Scrive numerosi commenti,
15:40ecco ci sono i testi con il commento e in questo modo aiuta e contribuisce molto
15:46alla comprensione dei testi sacri all'interno appunto di questo grande contesto in grande
15:53movimento che è il contesto cristiano medioevale. Il suo lavoro in questo ambito è mirato a chiarire
16:00il significato delle scritture, cioè il senso delle scritture, l'interpretazione allegorica,
16:04tutti i vari gradini, i vari scali, i vari livelli di interpretazione che appunto deriva
16:16dalla grande scuola dei padri della chiesa che hanno dato un primo quadro concettuale
16:26entro il quale va analizzato e interpretato il testo. Ovviamente tutti sanno che non si
16:31può dare una lettura come dire così immediata letterale del testo, anche perché evidentemente
16:42si andrebbe subito in contraddizione, sono dei testi, se noi leggiamo l'Antico Testamento è un
16:47testo violentissimo con cose incredibili, padri che vanno con i figli delle cose spaventose,
16:52ma ci vuole naturalmente un occhio allenato e in questo caso Alberto Magno ha dato un contributo.
16:58Adesso non voglio aprire la parentesi teologica, sarebbe interessantissimo, ma non è quel caso,
17:03noi facciamo in questa video lezione almeno storia della filosofia, il discorso teologico
17:10lo lasciamo a margine. Ecco, in questo quadro vi ricordo solo una cosa le opere dello Pseudo
17:20Dionigi, lo Pseudo Dionigi è l'Aureopagita. L'Aureopagita è un pensatore molto influente
17:27in questa fase, molto importante in questa fase, pensatore molto influente nel primo cristianesimo
17:34e le sue opere hanno un impatto significativo sulla teologia medievale e Alberto commenta
17:42proprio queste opere cercando di spiegare e chiarire il loro contenuto, che è un contenuto
17:48complesso e anche mistico e quindi c'è tutto un lavoro di ermeneotica molto interessante.
17:54Poi un altro grande livello di lavoro è quello del commento all'opera di Aristotele, Alberto
18:02Maglio è particolarmente noto per i suoi commenti ad Aristotele che rappresenta una
18:08delle principali fonti di conoscenza filosofica per poter attrezzarsi dal punto di vista filosofico
18:16e supportare, un grande lavoro che farà poi Tommaso d'Aquino, supportare il cristianesimo
18:22soprattutto contro le eresie, contro i filosofi atei e quant'altro. Questo lavoro di Alberto
18:34Maglio è il lavoro che rende conoscibile Aristotele, rende conosciuto Aristotele,
18:40riscoperto e conosciuto Aristotele durante tutto il medioevo e più avanti nell'età moderna.
18:49Aristotele era stato riscoperto grazie alla traduzione dei testi dal greco e dall'arabo,
18:56non dobbiamo dimenticarci l'importantissimo contributo della filosofia araba e Alberto
19:03in questo contesto si rende, si propone diciamo, come il mediatore per far capire,
19:11per rendere comprensibile il suo pensiero ai lettori che però sono latini. Non è un passaggio
19:17da poco, l'Aristotele è scritto in greco, l'Aristotele che proviene dalla tradizione araba,
19:22quindi tradotto in arabo, tutta questa grande massa culturale di scritti portata al lettore
19:30latino, quindi con tutto un impegno di traduzione pazzesco, immaginate questi lavoranti a sole,
19:39cose che oggigiorno non si riuscirebbero a fare probabilmente neanche con delle
19:43equip di superlavorati. E poi Alberto si dedica con particolare impegno non solo a
19:51rendere accessibile il pensiero di Aristotele ai lettori latini, ma anche a far circolare,
20:00anche a renderlo, come dire, a divulgarlo nel senso alto del termine. Per tutto il medioevo
20:10il pensiero di Aristotele circola in qualche modo, ma non è ben compreso. Perché? Perché
20:16ci sono delle difficoltà. Allora Aristotele è difficile, l'abbiamo già visto, Aristotele è una
20:20mina pazzesca, è molto difficile, ma il testo greco è molto difficile, è molto difficile per chi
20:29conosce il greco, anche per chi conosce il greco, poi tradurlo in latino è un'operazione ancora più
20:38complicata. Ci sono differenze culturali, linguistiche, proprio dal punto di vista semantico
20:46delle parole, della sintassi anche, che rendono molto difficile quest'operazione. E Alberto fa
20:53questo lavoro incredibile per spiegare le opere di Aristotele, riuscendo a collegarle con la
20:58tradizione cristiana e chiarendo le sue teorie nel contesto appunto della filosofia medievale,
21:04che come tutti noi sappiamo è una filosofia impuntata a uno sguardo religioso, non soltanto
21:12ma soprattutto religioso, e capace di cogliere, di fare una specie di operazione di sincretismo,
21:18diciamo, di cogliere un sacco di elementi da filosofie, da flussi culturali diversi che,
21:24insomma. Tant'è vero che Alberto Magno veniva poi chiamato, venne poi chiamato Doctor Universalis,
21:32il suo grande esoprandolo, un titolo incredibile, il dottore di tutto universale, una serie di
21:42interessi e di capacità e di abilità spaventose, una capacità impressionante di trattare e integrare
21:48conoscenze provenienti da campi diversi alla filosofia, alla teologia, ma anche le scienze.
21:54Alberto si occupa di metafisica, di logica, di filosofia naturale, riflette sulla filosofia
22:01aristotelica, come vi ho già detto, i suoi commenti e testi biblici sono diventati importantissimi
22:07dal punto di vista teologico, ha dimostrato una comprensione profonda, completa delle sacre
22:12scritture, della dottrina cristiana, anche dal punto di vista delle scienze naturali,
22:17ha scritto su questioni che riguardano la natura, con questo approccio incredibile,
22:24enciclopedico. Su questo punto, se mi consentite un'osservazione, c'è da dire che all'epoca era
22:32possibile, oggi non lo è più, questa possibilità è completamente sfumata, ma da un pezzo, però
22:41diciamo forse fino al settecento, l'ottocento, penso a Hegel per esempio, era possibile per un
22:46grande pensatore conoscere, anche forse magari non nel dettaglio, ma avere una conoscenza
22:54decisamente precisa e senz'altro molto buona, non solo del proprio campo, poniamo un filosofo,
23:02non solo della filosofia, ma anche della scienza, quindi della chimica, della matematica, della
23:06biologia, della fisica, dell'astronomia, della musica, che cosa ne so, della scienza dell'educazione,
23:13una volta si chiamava pedagogia, ecco, era possibile. Questo fatto che sia possibile non
23:20significa mica che sia una cosa alla portata di tutti, era possibile in linea teorica, di fatto,
23:26si possono contare sulle dita di una mano quelli che ci sono usciti, Alberto Magno è uno di questi,
23:30l'altro naturalmente è Tommaso Alguino, ma Alberto Magno è uno di questi, cioè uno di
23:34quelli che le conoscenze dell'epoca le padroneggiava sostanzialmente tutte, tutte.
23:41Oggi assolutamente è impossibile, è già tanto, se uno specialista, un astrofisico conosce bene
23:46la sua, non so, un fisico in generale diciamo, che fisico sei? Sono un fisico della materia,
23:54cosa studi in particolare? Studio questo aspetto, se quell'aspetto viene studiato bene è già tanto,
24:02perché ormai il numero delle pubblicazioni si è moltiplicato in un modo per cui nessuna mente
24:08umana riesce ad abbracciare più di tanto. Oggi va già bene se ciascuno dei grandi specialisti
24:14nel proprio settore riesce a fare bene, è già tantissimo. Invece in questa epoca era ancora
24:20possibile abbracciare tutto, questa possibilità, ripeto però, non significa mai, cioè è un caso
24:26comunque eccezionale, soltanto in pochissimi riuscirono, dei geni spropositati, dotati di
24:32una capacità, di un'intelligenza fuori dal comune. Tant'è vero che l'impatto del lavoro
24:38di Alberto Magno sulla filosofia, sulla teologia medievale è stato impressionante, è stato molto
24:43duraturo e non solo ha aiutato a integrare diciamo il pensiero aristotelico nel contesto cristiano,
24:51utilizzando il pensiero aristotelico per fare una cornice filosofica dei concetti fondamentali
24:56della visione del mondo cristiano diciamo, ma ha fatto anche un altro lavoro, ha contribuito
25:03alla crescita, allo sviluppo delle università medievali, intesi come centro di apprendimento.
25:08Era già convinto, come sarà poi convinto Tommaso d'Aquino, che la ragione umana è data da Dio e
25:17quindi questa si deve sviluppare, Dio non ci dà le cose, è negativo il modo con cui si usano le
25:24cose che il Signore ci dà, non le cose in sé, e quindi la sua idea è un'idea molto ottimista,
25:31io non so fino a che punto la condivido, questo non interessa a nessuno, interessa forse a me,
25:36però questa è l'idea, l'idea che da un centro di discussione non può che uscire del bene perché
25:43alla fine gli errori si correggono, poi c'è anche il discorso della provvidenza e si mostra che i
25:50buoni risultati della buona filosofia sono concordi con quello che la parola rivela,
25:56con quello che è la religione, con quello che ci dice Dio dal punto di vista della rivelazione
26:01del messaggio rivelato. E allora adesso poi chiudiamo questo discorso, l'eredità di Alberto
26:09Magno, un'eredità enorme, è un'eredità che non si sa bene quando finisca esattamente,
26:18e non è solo perché è stato il grande maestro di Tommaso d'Aquino, non è ovviamente solo per
26:23questo, c'è tutta la tradizione della scolastica influenzata dall'aristotelismo che deve il proprio
26:32lavoro al lavoro procedente di Alberto Magno, e quindi insomma diciamo che questo in sintesi va
26:44come dire ricordato questo grande teologo, grandissimo filosofo, grandissimo pensatore,
26:51grandissimo collezionista in qualche modo, perché questi sono tutti collezionisti, è stato uno dei
26:57più grandi geni del Medioevo, con una erudizione pazzesca e ha avuto diciamo un ruolo fondamentale
27:07per la diffusione del pensiero aristotelico e per la creazione di quest'idea educativa di fatta di
27:13lavoro di conservazione della bellezza dei testi, di confronto, di dialettica, di scambio, e non un
27:21lavoro appunto di ascolto e di soltanto come dire erudizione fatta sulla trasmissione di un
27:30sapere, ma l'idea di una rielaborazione critica del sapere, e quindi l'idea fondamentalmente
27:36filosofica, quella di farsi delle domande e essere pronti a dare delle risposte che possono
27:43essere contestate, e proprio lì in questa contestazione, nell'accettare la contestazione
27:48e di lavorare per migliorarsi, sta uno degli aspetti fondamentali del sapere filosofico che
27:53adesso andiamo a studiare andando a vedere Tommaso d'Aquino. Eccoci, benvenuti ragazzi,
28:02cerchiamo di fare un po' un'introduzione e o un repilogo, qualora questo video venisse utilizzato
28:11per il ripasso, del grande grandissimo Tommaso d'Aquino, uno dei più grandi filosofi di sempre,
28:18un gigante del pensiero, non solo per la chiesa cattolica, non a caso è ben inserito nei manuali
28:23di storia della filosofia, è un filosofo studiatissimo e importantissimo, adesso vedremo
28:30tra l'altro l'edizione critica, ma ancora finita, delle sue opere, quindi insomma c'è ancora molto
28:34da vedere, perché ha scritto veramente tantissimo. Noi vedremo alcune cose, cominciamo a dire
28:40qualcosa con la vita e con le opere, appartiene a una famiglia nobile, nasce in un castello,
28:45nel castello di Roccasecca, nel 1224-25, poi insomma una vita abbastanza movimentata,
28:52viene addirittura rapito dalla famiglia, poi vi dico. Comunque in generale, Tommaso appartiene
28:57a quella generazione di filosofi, diciamo, che si confronta con la tradizione araba,
29:03con la tradizione greca, soprattutto con Aristotele, Aristotele viene pensato come
29:08il genio totale dell'umanità, il massimo, il punto culminante, l'approdo finale delle
29:15possibilità della ragione umana. E diciamo che lo sforzo teoretico di Tommaso si concentra nel
29:25cercare di riformulare e rivedere, risistemare, aggiustare, come dire, tutta questa grande
29:32tradizione, quindi uno sforzo immenso, questa grande tradizione che è araba e greca, soprattutto,
29:39proprio all'interno delle coordinate, del quadro concettuale, della cornice, diciamo così,
29:45del mondo cristiano, della filosofia cristiana, della visione cristiana. Cerco di riassumervi
29:57proprio ai minimi termini comunque, insomma, c'è una tradizione storiografica che presenta
30:04Tommaso come quello con il quale ha avuto quella forma di pensiero che è arrivata a integrare
30:11addirittura in modo perfetto la rivelazione e la filosofia che deriva dal mondo pagano. Insomma,
30:21bisognerà forse anche rivedere questo punto, ma tant'è. Allora, diciamo qualcosa sulla vita,
30:33vi dicevo che nasce nel castello di Rocasecca nel 1224-1225 in una famiglia nobile, i genitori
30:41vogliono che entri nell'ordine benedettino, scusate, perché i benedettini sono forti,
30:46sono ricchi, sono potenti, quindi nobili, ma Tommaso vince le resistenze dei familiari,
30:52viene addirittura fatto rapire, ma lui resiste dalla famiglia e alla fine entra nell'ordine
30:57dominicano, un ordine nuovo dove trova uno spazio tutto suo, dove riesce a mettere a frutto le sue
31:07doti intellettuali anche perché è sotto la guida del grandissimo Alberto Magno. Studia a Napoli,
31:14a Parigi, proprio sotto la guida di Alberto Magno, poi Alberto Magno si sposta a Colonia,
31:19siamo nel 1248 e Tommaso qui non lo segue perché bisogna fondare lì un nuovo studium generale dei
31:27dominicani. Poi rientra a Parigi nel 1252, diventa maestro di teologia nel 1256, questo per volontà
31:37di Papa Alessandro IV, poi torna in Italia e poi insegna nel convento dominicano di Orvieto,
31:47e poi a Roma, siamo nel 1265 se non ricordo male, dove fonda a sua volta uno studium,
31:53poi viene richiamato a Parigi nel 1268, assume ancora una volta la regenza della
32:00catreda di teologia in un ambiente molto difficile, un ambiente conflittuale, e trascorre
32:06diciamo così l'ultimo periodo della sua vita in Italia, particolarmente a Napoli,
32:14e riceve anche qui l'incarico, siamo nel 1272, di fondare un nuovo studium e muore poi nel 74
32:27mentre si sta spostando, in viaggio muore, si sta spostando a Lione, al concilio di Lione,
32:32indetto da Papa Gregorio X, e questo è proprio la sintesi, nel manuale poi trovate qualche
32:41dettaglio in più magari. Quindi muore giovanissimo, poco meno di 50 anni, appunto a meno di 50 anni
32:52Tommaso scrive una quantità di libri incredibile, una quantità impressionante di testi. Le opere
33:04più note, più famose sono quelle che sono sui manuali, la Somma contro Gentile, la Somma di
33:10Teologia, che è rimasta tra l'altro incompiuta, viene poi canonizzato, il processo di canonizzazione
33:18si include nel 1273 da Papa Giovanni XXII, viene proclamato santo e nel 1567 viene poi nominato
33:33dottore della Chiesa e nel 1879 con l'enciclica Eterni Patris, Leone XIII, sancirà appunto la
33:42filosofia di Tommaso da Quino, cioè il tomismo, si dice così, come modello, come punto di approdo
33:48del pensiero cristiano. C'è una citazione che vi voglio leggere, molto bella secondo me, che riguarda
33:54proprio questo punto dell'enciclica del 1879, leggo tra virgolette, ora tra i dottori scolastici
34:05capo e maestro di tutti si innalza di molto Tommaso da Quino, che per il fatto di aver tenuto in
34:16altissime considerazioni i sacri dottori del passato, gli autori della patristica, in particolare
34:21Sant'Agostino, in certo senso ha ottenuto l'intelligenza di tutti loro, bellissima questa
34:27immagine, cioè una sorta di sincretismo dove Tommaso da Quino è riuscito a trattenere il meglio degli
34:35autori precedenti, dei padri della Chiesa. Ha unificato e strutturato le loro dottrine,
34:43le ha spiegate in un ordine meraviglioso e le ha arricchite di nuovi rilevanti sviluppi,
34:48omissis, così che la ragione innalzata l'avetto umanamente più alta sulle ali di Tommaso non si
34:56vede come potrebbe andare oltre, né si vede in che modo la fede potrebbe attendersi da parte
35:01della ragione aiuti più numerosi, più validi, di quelli che ha già ottenuto l'opera di Tommaso.
35:07Come vedete è in qualche modo una sorta di benedizione, direi quasi, esaltata ed esaltante,
35:20di quest'opera che in effetti è straordinaria e che in effetti merita la massima attenzione,
35:25e non solo perché riguarda i temi della fede, ma per il modo soperandi di Tommaso,
35:33per vedere il succo del movimento filosofico, cioè l'analisi, la critica, la riflessione,
35:43la deduzione, date certe premesse, un rigore che io direi matematico, di tipo matematico.
35:49Dopo l'enciclica di Leone III nel 1882 viene avviato il progetto di edizione critica,
35:56vi dicevo poc'anzi, che è tuttora in corso. Questa è l'edizione leonina, appunto per Leone
36:03XIII, il Papa, che dà impulso a questo studio, e dopo questa edizione si avvia nell'università
36:13cattolica, ma non solo, un movimento che viene denominato neoscolastico, o neotomismo anche.
36:20L'opera principale di Tommaso, della quale citeremo senz'altro qualche passaggino e
36:26cercheremo di vedere qualcosa, la Somma, la Somma Teologica, viene pubblicata in nove volumi tra
36:33il 1888 e il 1906, se non ricordo male, e nel 2014, quindi pochi anni fa, l'edizio leonina
36:41comprendeva 39 volumi, e questo siamo più o meno a metà, adesso non sono più aggiornato,
36:47devo andare a vedere, ma credo che si stia procedendo ancora, cioè 39 volumi corrispondono
36:54alla metà della produzione di Tommaso da Quino, quindi si deve tradurre e fare l'edizione critica
36:59dell'altra metà. E poi anche il movimento della neoscolastica, che ha avuto una fortuna notevole,
37:06è stato molto importante nella storia della filosofia ed è importante tuttora. La neoscolastica
37:12come obiettivo principale, certo, è il rilancio del pensiero di Tommaso, ma non solo. Il sistema
37:20di Tommaso è un sistema piuttosto rigido, è un sistema piuttosto rigido perché, ripeto, almeno
37:24il mio giudizio, non credo di essere in brutta compagnia, è un sistema assolutamente razionale,
37:30di tipo matematico, cioè assiomi, deduzioni, definizioni iniziali, ragionamento, deduzione,
37:38conclusione, punto. C'è stato poi un periodo di temporanee eclissi, diciamo così, dovute in gran
37:43parte alla reazione contro questo approccio che per qualcuno era anche un po' dogmatico del
37:48neotomismo e lo studio di Tommaso ha avuto poi un nuovo interesse, una nuova fioritura, diciamo,
37:55non solo all'interno del mondo cattolico, anche in altri ambiti accademici, diciamo più ampi,
38:05e soprattutto grazie anche a questa edizione leonina, questa edizione critica che continua
38:13ad andare avanti e quindi si continua a leggere e studiare Tommaso, quindi saltano fuori sempre
38:18nuovi aspetti di interesse, sempre nuove cose interessanti. Questa definizione iniziale che
38:26vi ho dato, esaltante ed esaltante, quella di un Tommaso che viene raffigurato quasi una specie
38:33di pensatore fuori dal tempo. I papi dicevano questo, Tommaso Aquino, oltre a questo non si
38:41può andare, questo è il fondamento, è la pietra, è un po' un peso, un fardello, è liberato da questo
38:47fardello, cioè di colui che avrebbe scoperto la verità una volta per tutti. Adesso si può davvero
38:53forse studiare Tommaso Aquino con un interesse un po' più genuino, può essere apprezzato davvero
39:00in fondo, perché ha dato davvero soluzioni innovative, sempre inserite nel contesto della
39:05storia della filosofia che stiamo studiando, ma davvero ha dato qualcosa di nuovo. Qualcosa nuovo
39:11riguarda il metodo, riguarda il modus operandi, il modo di argomentare di Tommaso Aquino, questo è
39:17il grande insegnamento che è davvero perenne, non forse tanto i risultati quanto il modo. Molti dei
39:25risultati sono naturalmente relativi all'epoca storica in cui ha lavorato. Cominciamo con il
39:33primo punto allora, siamo nella diapositiva, nella slide numero 9, se non ricordo male,
39:39che riguarda il rapporto tra ragione e fede. A cosa si deve questa vitalità del pensiero di
39:44Tommaso Aquino? C'è la testimonianza di questa vitalità, prima di tutto data dal fatto che chi si
39:57vuole confrontare con la Chiesa sostanzialmente si confronta con il suo principale dottore,
40:03che è Tommaso Aquino, e quindi in qualche modo la Chiesa, la dottrina cattolica, ha questo
40:12vantaggio che quando dice qualcosa e quel qualcosa nove volte su dieci, Tommaso Aquino l'ha già
40:17discusso, ne ha già trattato, ne ha già parlato e ne ha già parlato molto bene in modo approfondito,
40:23quindi in che modo? Eccolo qua il modo. Tommaso cerca di stabilire una sostanziale armonia tra
40:31ragione e fede, questo è il punto. C'è un passo famoso, molto importante, della Somma contro i
40:37gentili, dove Tommaso afferma proprio questa necessità, dice ci vuole una concordia tra i
40:44risultati del nostro intelletto e la ricerca filosofica, cioè l'idea è quella di fare un
40:53lavoro in parallelo, dove in questo binario entrambi i lati di queste due rette hanno la
41:09loro autonomia, ma l'idea di Tommaso è questa, se facciamo un lavoro onesto, fatto bene, con la
41:19necessaria credia, con la necessaria intelligenza, rimangono parallele e non che ciascuna va per la
41:26sua strada. Allora il nostro intelletto può essere guidato, deve essere guidato, ce l'ha dato Dio,
41:35dice Tommaso Aquino, non si vede perché Dio debba dare un intelletto che porta da una parte,
41:39puoi dare una rivelazione che porta da un'altra e quindi quello che noi conosciamo tramite la
41:44Bibbia che è una verità rivelata dai profeti, dall'annuncio di Gesù, il nostro intelletto se
41:52ben guidato lo conferma, cioè il nostro intelletto creato da Dio contiene in sé come verità evidenti
41:58i principi primi che sono ispirati da Dio e quindi questi principi sono come una sorta di matematica,
42:03i conti devono tornare in qualche modo, se si fa la stessa aritmetica i conti tornano e quindi
42:11la scienza per esempio che si costituisce in base a questi principi primi, che dà dei risultati
42:15ottimi e che vengono continuamente aggiornati, che vengono in base alle conoscenze, è chiaro
42:21che una cosa che in un tempo la ragione ben condotta considerava vera, poi sempre con la
42:31ragione che approfondisce, trova nuove motivazioni, nuove o nuove controprove eccetera, insomma c'è un
42:38progresso, quindi il paragone con la matematica funziona fino a un certo punto. Il nostro
42:45intelletto dicevo contiene in sé verità evidenti e sulla base di queste verità, di questi principi
42:53evidenti può lavorare molto bene e può confermare la verità della rivelazione sostanzialmente.