La Scolastica e S. Tommaso (Lezione n. 2)

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Introduzione allo studio e/o ripasso della Scolastica e San Tommaso d'Aquino (Lezione n. 2). Dispense, analisi dei testi e altri materiali su www.integrationes.wordpress.com

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00:00:00L'idea è sostanzialmente questa, che la verità sia unica, la fonte unica e quindi
00:00:15l'aspirazione alla conoscenza, che è una caratteristica fondamentale dell'essere
00:00:21umano, e in questo Tommaso prende senz'altro molto da Aristotele, deve essere soddisfatta.
00:00:29Non ci si può basare solo sulla rivelazione, altrimenti Dio non ci avrebbe dato l'intelletto
00:00:34per capire, per decidere, e soprattutto la libera volontà, la libera scelta, questa
00:00:39grande libertà.
00:00:41E quindi è assolutamente naturale, dice Tommaso, ricercare costantemente la verità con tutti
00:00:49i mezzi a disposizione e fare dei ragionamenti che, se ben corretti, conducono a concordare
00:00:56con la religione rivelata.
00:01:00Se non c'è questa concordia, evidentemente c'è qualcosa che non va nelle conoscenze
00:01:05o nel modello di ragionamento, abbiamo sbagliato qualcosa o ancora qualcosa non sappiamo bene,
00:01:09e quindi bisogna sviluppare maggiormente la nostra capacità razionale, le nostre conoscenze,
00:01:15la nostra scienza e tutto il resto.
00:01:17Mi sembra una posizione assolutamente razionale e condivisibile.
00:01:21Saltiamo a una nuova diapositiva, andiamo alla diapositiva numero 10, se non ricordo
00:01:28male.
00:01:29La sintesi è questa, la ragione umana, se ben condotta, non solo non scalfisce, non
00:01:40indebolisce la fede, ma la rafforza, perché ci guida nel cammino verso Dio.
00:01:46L'essere umano può giungere alla dimostrazione dei preamboli della fede, cioè a quelle verità
00:01:51che la fede proclama e che di fatto, secondo Tommaso, anche la filosofia riesce a raggiungere,
00:01:58riesce a condividere.
00:01:59Per dare un esempio, l'esistenza di Dio, l'esistenza di Dio la dimostra anche la filosofia.
00:02:06Noi lo crediamo per fede, ma all'esistenza di Dio ci si arriva con il ragionamento filosofico.
00:02:11Non conosceva Goedel, conosceva Anselmo e su Anselmo secondo me Tommaso ha scivolato
00:02:19un pochino, ma Tommaso dà 5 prove in modo assolutamente razionale, senza fare appello
00:02:29alla rivelazione per arrivare a Dio.
00:02:32Però ci sono anche delle altre verità, non ci sono solo queste verità, ci sono anche
00:02:38delle verità alle quali l'intelletto umano non può arrivare da solo, con le sue forze,
00:02:44e queste verità sono verità che devono essere acquisite come articoli di fede, perché ce
00:02:50lo dice la fede, punto.
00:02:51Cioè principi che non possono essere dimostrati, che vanno creduti liberamente per fede, chi
00:02:57ha fede ci crede, chi non ha fede non ci crede, non c'è nessun problema, arriverà fin dove
00:03:01arriva con la ragione.
00:03:02Ragione e fede, quando tra fede e ragione c'è un contrasto cosa succede?
00:03:10Succede che il procedimento razionale non è corretto, quindi bisogna aumentare la perfezione
00:03:16del procedimento razionale, aumentare le conoscenze evidentemente.
00:03:19Le ragioni che si adducono contro il dato di fede, dice Tommaso, sono o dialettiche
00:03:24o sofistiche.
00:03:25Le ragioni dialettiche sono quegli argomenti che hanno una forza, questa forza in che cosa
00:03:33consiste?
00:03:34Consiste nella capacità di prevalere in una disputa e quindi nella dialettica, sono ragioni
00:03:42probabili, non necessarie, non vere.
00:03:46Le ragioni sofistiche invece sono argomenti proprio sbagliati, intrinsecamente fallaci
00:03:53dice Tommaso, ingannevoli e quindi questi si possono facilmente risolvere con l'analisi
00:04:00logica del linguaggio.
00:04:01È molto avanti Tommaso, è molto avanti e quindi tutto questo enorme sforzo speculativo
00:04:07di Tommaso consiste proprio in questo movimento direi, cioè nel tentativo di dissipare questi
00:04:16dubbi, di risolvere i contrasti e mostrare che alla fine se scavi bene trovi una coerenza
00:04:22profonda tra la rivelazione, la creazione che noi studiamo con la scienza, la ragione
00:04:29umana, cioè se c'è qualcosa che non va bene, che non funziona è perché non l'abbiamo
00:04:35scavato abbastanza in fondo e perché non l'abbiamo ragionato abbastanza bene, ragionare
00:04:39meglio le cose si capiscono e concordano con quello che dice la rivelazione e quindi è
00:04:45in linea con Alberto Magno e quindi attribuisce alla filosofia una sostanziale autonomia,
00:04:52non c'è motivo dice Tommaso di respingere la filosofia pagana anche quando dà dei risultati
00:05:02che sono problematici per un cristiano, no, no, no, va bene la filosofia, qui è un grandissimo
00:05:07Tommaso, va presa, analizzata, si tratta di dare una lettura corretta, bisogna studiarla
00:05:14fino in fondo, trovare eventualmente gli errori e soprattutto cercare di capire che cosa c'è
00:05:20di buono perché possa essere legittimato, che possa essere studiato e d'aiuto, senz'altro.
00:05:30Allora da questo punto di vista la strategia fondamentale è quella di trovare questa linea
00:05:39di demarcazione tra ciò che è dimostrabile razionalmente e ciò che non lo è. L'essere
00:05:44umano può arrivare alla dimostrazione dei preamboli della fede, dicevamo, cioè di quelle
00:05:49verità che la fede proclama e che di fatto secondo Tommaso anche la retta filosofia condivide,
00:05:57ci si arriva anche con il ragionamento filosofico, se ben condotta la ragione non indebolisce
00:06:02la fede ma la rafforza, anche qui grandissimo Tommaso, grande Tommaso e grande lettore di
00:06:11Sant'Agostino perché la ragione ci guida verso Dio e quindi se viene utilizzata bene
00:06:18ci fa scoprire delle cose che la religione ci dice in modo pieno. Quando c'è un contrasto
00:06:24tra ragione e fede è perché c'è un procedimento razionale non corretto. Tommaso dice allora
00:06:34questa cosa, abbiamo detto le ragioni dialettiche e le ragioni sofistiche, le ragioni contro
00:06:40la fede, quelle dialettiche sono argomenti che prevalgono in una disputa ma sono probabili
00:06:45non necessariamente vere e vanno smontate e le ragioni sofistiche invece sono facili
00:06:50perché si possono sempre risolvere, contengono degli errori e Tommaso cerca di fare questo
00:06:55lavoro, scusate se mi ripeto un po' in questo momento ma è importante insistere secondo me
00:06:59su questi, cerca di risolvere i dubbi, risolvere i contrasti, mostrare, questo è un lavoro
00:07:06incredibile, se voi leggete la summa è una cosa pazzesca, è un continuo, allora dicono che questo
00:07:11io vi faccio vedere che è punto numero uno, punto numero due, punto numero tre, cioè proprio è un
00:07:18panzer della filosofia, distrugge le argomentazioni degli avversari in un modo splendido secondo me.
00:07:24L'essere umano può dimostrare dicevamo i preamboli della fede, esistono anche verità
00:07:32che l'intelletto umano non può dimostrare che devono essere accettate come articoli di fede,
00:07:36come per esempio l'inizio del mondo, nel tempo o fuori dal tempo, la trinità divina,
00:07:42queste sono verità che sono conosciute per la rivelazione e non sono dimostrabili perché la
00:07:52ragione umana non arriva a tutto, ma fin dove arriva, questo è il discorso di Tommaso, ci
00:07:59deve arrivare bene, e fin dove arriva rettamente sviluppata la ragione umana concorda con quello
00:08:07che dice la rivelazione. Rivelazione che è oggetto di studio della teologia e non della filosofia,
00:08:13allora vediamo qual è il rapporto tra filosofia e teologia, la teologia secondo Tommaso da qui non
00:08:18è un sapere razionale, ma è un sapere che è investito nel sistema aristotelico, deve usare
00:08:27il metodo aristotelico, il metodo scientifico aristotelico, Tommaso cerca di presentare un
00:08:32discorso teologico, quindi un discorso sul divino, in continuità con Aristotele, in continuità con
00:08:40il sistema aristotelico, con il rigore dell'organizzazione aristotelica, se vi ricordate
00:08:46il dio di Aristotele rientra nella metafisica, cioè rientra nella fisica il primo movense,
00:08:51il primo motore immobile, allora adotta Tommaso da qui nel metodo degli analitici di Aristotele
00:08:58e partendo da premesse vere e fondamentali arriva a dimostrazioni attraverso un ragionamento
00:09:03deduttivo, questo è il modo di far filosofia, il resto è discutibile, bellissimo discutere,
00:09:08ma il resto ricade nell'ambito dell'interpretazione della probabilità, non c'è una dimostrazione,
00:09:15ma se noi diamo certe premesse e facciamo un ragionamento con i passaggi ben corretti,
00:09:21ben sviluppati, arriviamo a certe conseguenze necessarie, lì non si tratta di interpretazione.
00:09:26Allora anche le scienze appunto sono ordinati in una gerarchia, le scienze più universali,
00:09:32quelle più ampie stanno al vertice, sono sopra, la metafisica per esempio, e quelle meno generali
00:09:38stanno via via sotto, sono subordinate, per esempio l'aritmetica è superiore alla musica,
00:09:44perché la musica si basa su proporzioni numeriche, la musica prende dell'aritmetica un pezzetto che
00:09:50lei non ha e che usa, ma l'aritmetica ce l'ha e ce n'ha di più, e quindi ogni disciplina superiore
00:09:56fornisce i principi a quella inferiore, e quindi si capisce perché la metafisica dia i principi a
00:10:02tutte le altre scienze, e quindi qui siamo dentro il quadro di Aristotele, è un sistema di
00:10:09conoscenze interconnesse tra di loro con un sistema di rapporti stabiliti in base a un
00:10:15criterio logico, e quindi ci sono dei sistemi di validità che interconnettono i vari, come un
00:10:22mosaico, ogni parte sta lì, non può stare altrove altrimenti non funziona, e al vertice di tutto
00:10:31questo sistema superiore alla metafisica c'è la teologia, perché la teologia parla direttamente
00:10:38di Dio, l'oggetto più nobile, il fine ultimo di tutte le creature, e allora ogni altra conoscenza,
00:10:43compresa quella filosofica, è subordinata alla teologia, perché la teologia parla del principio
00:10:49primo in assoluto. I principi della scienza teologica sono naturalmente quali? Beh, gli articoli di
00:10:57fede ovviamente, che derivano dalla Bibbia, che non sono dimostrabili razionalmente, ma che ogni
00:11:02cristiano accetta e dall'in poi il cristiano fa il discorso teologico, ma è anche un discorso
00:11:07scientifico, ma c'è il problema dell'accettazione per fede degli articoli di fede, scusate l'abbidizione,
00:11:14e quindi usando le verità rivelate come principi si può costruire, dice Tombaso, una scienza
00:11:20teologica superiore alla metafisica che si basa proprio sui principi del proprio intelletto per
00:11:26ragionare, perché come viene fatto il ragionamento su Dio se non con la ragione? E se la ragione
00:11:32abbiamo detto il presupposto è questo, se la ragione viene ben condotta concorda con quello
00:11:39che Dio ci dice attraverso la rivelazione. La teologia può essere considerata allora una
00:11:45scienza? Sì, no, in che modo? Beh, per Tombaso sì, la teologia può e deve essere considerata una
00:11:52scienza per il metodo, per i principi, per il metodo, per il modus operandi e per il fatto
00:11:59che naturalmente tratta dei principi primi in assoluto. Ci ricordiamo di Aristotele,
00:12:06secondo Aristotele una scienza è tale solo se procede da principi evidenti e utilizza il metodo
00:12:12dimostrativo per passare dal noto, dall'evidente all'ignoto e renderlo noto anche lui e quindi
00:12:18creando in questo modo un sapere di tipo universale, che sia complessivo, che sia...
00:12:24Tombaso pensa che la teologia soddisfi questi criteri e che quindi sia una scienza vera,
00:12:30si passa, quando si fa teologia, si passa dal noto all'ignoto. Lo dimostra questo attraverso
00:12:41la teoria aristotelica della subalternatio. Allora anche qui apro una parentesi, la teoria
00:12:49della subalternatio delle scienze, delle scienze che devono i loro principi ad altro. Anche qui
00:12:55bisogna conoscere Aristotele perché, ripeto, Tommaso d'Aquino è il più grande aristotelico
00:13:00di sempre in qualche modo. Cioè la teoria aristotelica della subalternatio, subalternazione,
00:13:11meglio direlo in latino forse, delle scienze l'una rispetto alle altre, naturalmente non si può andare
00:13:16indietro all'infinito, ci vuole una scienza prima. Cosa dice questa teoria? Dice che una
00:13:21scienza inferiore è subordinata a una disciplina più universale, che la comprende in qualche modo,
00:13:26e quindi è la scienza subalternante, una è subalternata e l'altra è subalternante. La
00:13:34scienza subalternata dipende dai principi della scienza superiore, della scienza subalternante.
00:13:41Li tratto come evidenti perché ne ha già parlato la scienza precedente, non li deve dimostrare. Un
00:13:49esempio per esempio è la farmaceutica che dipende dalla medicina. La farmacia dipende dalle
00:14:00conoscenze che abbiamo della medicina, non è che quello che fa farmacia deve stare lì a studiare
00:14:06e dimostrare che non fa medicina, fa un'altra cosa. E allora da questo punto di vista Tommaso
00:14:13distingue due forme di teologia. C'è una teologia intesa come conoscenza che Dio ha di sé, che è
00:14:24condivisa almeno in parte dai beati dopo la morte, e una teologia che l'uomo può sviluppare in questa
00:14:34vita. Tommaso la chiama teologia nostra, cioè ci sono due livelli di conoscenza di Dio, quello che
00:14:46Dio ha di sé è una cosa che in parte chi va in paradiso vede come Dio, l'altra invece è in questa
00:14:55vita dove Dio non lo vedi. Allora la teologia dei beati in questo quadro è la scienza subalternante,
00:15:03la teologia nostra è la scienza subalternata. Vedete adesso al di là del merito dell'oggetto,
00:15:10a me interessa che se riesco che si veda il modo di operare di Tommaso d'Aquino, cioè il modo di
00:15:20ragionare di Tommaso d'Aquino. Se siamo d'accordo su questa cosa, allora se è vera questa, allora è
00:15:25vero anche quest'altro qua. Cioè i principi evidenti della scienza subalternante che sono
00:15:31utilizzati da scienza subalternata sono le verità comunicate dalla Bibbia in questo caso e dalla
00:15:37Rivelazione Divina. Ed è in questo modo che la scienza teologica, la ricerca teologica ha
00:15:47una qualità scientifica, proprio perché procede per dimostrazioni da dati diciamo non evidenti
00:15:58per passare alla teologia nostra. Non sono evidenti per la teologia nostra, ma sono evidenti
00:16:07per la teologia superiore, quella dei beati. E allora ecco che si avvia il discorso sulla
00:16:16metafisica. In questo quadro la metafisica dove sta? Andiamo a questo punto alla diapositiva 14,
00:16:22sempre se non ho fatto mai i conti. La metafisica, che è la scienza filosofica eminente,
00:16:28non può che avere una posizione inferiore rispetto alla teologia nostra e soprattutto
00:16:37alla teologia propria, che è quella di Dio e in parte dei beati. Quindi la metafisica è
00:16:46immediatamente subordinata alla teologia. È proprio in ambito metafisico e in stretta
00:16:51connessione con l'ambito logico, sottolineo questo, che Tommaso porta il suo contributo più
00:16:56importante, il suo contributo filosofico più originale, più notevole, più importante,
00:17:03che si comincia a vedere con questo con questo puscolo giovanile che è il dente et essenzia,
00:17:10l'ente e l'essenza. Il concetto di essere qui è fondamentale, il concetto di essere riveste un
00:17:16ruolo centrale in questo primo scritto, ma in generale nel pensiero di Tommaso d'Aquino. È uno
00:17:23scritto del 1256, quindi Tommaso è molto giovane, un Tommaso appena trentenne se non sono fatto
00:17:29male i conti, non ancora maestro di teologia, una specie di tesi di laurea, diciamo una cosa del
00:17:34genere. L'ente e l'essenza. Cosa fa l'ente e l'essenza? L'ente e l'essenza esamina la struttura
00:17:42degli esseri in relazione ai loro principi. E come fa, anche qui mi interessa che si veda il
00:17:48punto, lo fa usando considerazioni logiche e considerazioni ontologiche. Tommaso è il maestro
00:17:56dell'ontologia, il maestro della logica. Se sono vere queste premesse, il ragionamento di Tommaso è,
00:18:02a mio giudizio, poi naturalmente sicuramente mi sbaglierò io, chiedo venghi immediatamente e in
00:18:13anticipo. Solo che io sappia, solo nel caso della prova ontologica di Anselmo d'Aosta c'è un piccolo
00:18:19problema, di cui vi darò, non voglio adesso mettere troppa canna al fuoco, c'è in un momento
00:18:27a parte. C'è un problema che però forse non era neanche chiaro da Anselmo, forse, ma senz'altro
00:18:38dopo Cartesio, dopo Leibniz, dopo Barclay non ci sono dubbi su questo, almeno secondo me,
00:18:47ma come ho già detto ve ne parlerò più avanti. Comunque, l'ente e l'essenza. Tommaso qui sta
00:18:52lavorando in questo scritto e sta distinguendo tra due modi di intendere l'ente. Abbiamo un ente
00:19:00logico e un ente reale, cioè un modo logico di intendere l'ente e un modo di intenderlo come ente
00:19:07reale. In senso logico l'ente è ciò che può essere oggetto di una proposizione affermativa,
00:19:12questo significa che posso fare affermazioni anche su cose che non esistono realmente,
00:19:16come nel caso della frase la cecità è nell'occhio, dove la cecità indica una mancanza di vista,
00:19:23non c'è una cosa reale, non posso dirti ecco guarda, ecco la cecità. La cecità è una definizione
00:19:32che noi diamo quando manca la vista. In senso reale invece l'ente, l'ente reale, l'ente che
00:19:40esiste davvero, eccolo qua, il bicchiere, non so se è chiaro l'esempio, cioè o una sostanza o un
00:19:49accidente, utilizzando le categorie aristoteliche. Anche gli accidenti come il bianco lungo due metri
00:19:56sono considerate realtà vere per Aristotele e non solo termini linguistici, perché è sempre
00:20:02l'accidente di una sostanza, di qualche cosa, quindi una proprietà reale. E andiamo così al
00:20:11nuovo passaggio di positiva 14 e vediamo che ogni ente così inteso, sostanza o accidente che sia,
00:20:19deve possedere un'essenza. L'essenza è ciò che fa sì che quel to de ti, come diceva Aristotele,
00:20:26quella cosa lì, quel dato ente, sia ciò che è. Tommaso dirà materia assignata a quantitate,
00:20:37quella cosa lì e non un'altra, sia un bicchiere, questo bicchiere qui e non questa tazzina e non
00:20:47un'altra cosa. L'essenza è ciò che è espresso nella definizione dell'ente, la definizione è la
00:20:54risposta alla domanda qui d'est tst che cos'è, tst in greco qui d'est in latino, qui d'est da
00:21:03cui il latino qui ditas, il contenuto della definizione cioè l'essenza. Ecco allora stiamo
00:21:11facendo questo discorso sull'ente logico e sull'ente reale. Nella diapositiva ente in senso
00:21:18logico ciò che fa da soggetto una proposizione affermativa e ente in senso reale ciò che è
00:21:24classificabile realmente sotto una delle categorie che corrispondono la realtà e che
00:21:33quindi si riferiscono a sostanza o a accidente. Il nostro discorso va inquadrato pensando che
00:21:45questa distinzione tra ente logico e ente reale è funzionale certo senz'altro alla chiarificazione
00:21:52del quadro ontologico di Tommaso d'Aquino, che Tommaso d'Aquino sta proponendo, ma in ordine
00:21:59soprattutto alla giustificazione delle definizioni che dà la teologia, che la metafisica prende
00:22:05dalla teologia e via dicendo. L'ente reale possiede un'essenza, ogni ente reale possiede
00:22:13un'essenza, questo significa che l'ente reale di per sé si costituisce a partire da questa essenza,
00:22:22cioè dall'essenza della sua natura specifica, ma c'è qualcosa in più di questa semplice essenza,
00:22:29perché? Perché in realtà l'ente reale non ha l'essere di per sé, nella sua essenza non c'è
00:22:39l'essere di per sé, nessuno è causa sui, come dicevano i latini, nessuno è causa di se stesso,
00:22:49nessun ente è necessario, nessun ente è autosufficiente, nessun ente spiega da sé
00:22:56il passaggio dal possibile, dalla potenza all'esserci, dalla potenza all'atto,
00:23:01dal possibile all'esserci realmente e quindi c'è qualcosa in più di questa essenza e questo
00:23:10qualcosa è l'essere, l'essere che gli enti hanno, ricevono, tutti gli enti che io vedo l'essere di
00:23:18questo bicchiere è un essere che il bicchiere riceve, che non ha di per sé, riceve e con il
00:23:26solito modus operandi diciamo così che Aristotele ci ha già mostrato, cioè il rapporto di causa
00:23:33d'effetto da un effetto, una causa precedente, quella causa che ha un effetto precedente e via
00:23:38dicendo, non si può andare indietro all'infinito perché altrimenti occorrerebbe un tempo infinito
00:23:43per arrivare al presente, cioè non ci sarebbe mai, arriverebbe mai, scusate, ma in realtà ci siamo,
00:23:48quindi bisogna mettere un regresso all'infinito, non è possibile, quindi bisogna mettere un punto
00:23:53di partenza e questo punto di partenza naturalmente è Dio. Il bicchiere, il tavolo, il tablet, la matita,
00:24:04la penna sono qui davanti ai miei occhi perché possiedono l'essere, esistono, ma l'esistenza
00:24:14da capo non è un qualcosa che gli enti possiedono di per sé, per la loro natura, e allora il loro
00:24:21essere dice Tommaso è semplicemente ricevuto da Dio. Allora c'è questo discorso che tutte le
00:24:31sostanze, tutte le sostanze semplici, tutte le sostanze composte derivano dall'unione della loro
00:24:41essenza. Con chi? Dall'unione della loro essenza con l'essere che è loro conferito da Dio, non
00:24:49basta l'essenza, l'essenza rimanerebbe pura potenzialità. Nel caso delle sostanze composte,
00:24:56forma e materia, nel caso delle sostanze semplici pura forma, gli angeli, ma in ogni caso ci vuole
00:25:05un'unione di questa essenza, forma e materia o solo forma, con l'essere, ma l'essere non è per
00:25:11questi enti dentro la loro essenza perché nessuno di questi enti si autogiustifica, allora l'essere
00:25:18è conferito da Dio e quindi questo significa, detto in altri termini, che l'essenza di ogni
00:25:24sostanza, semplice o composta che sia, è in potenza rispetto all'essere, in potenza rispetto
00:25:33all'essere. Tutte le sostanze sono, cioè esistono, in atto, dalla potenza passano all'atto perché Dio
00:25:44le porta all'essere, le trae dalla potenza e le sposta sul piano dell'atto, cioè dell'essere
00:25:54dell'esserci davvero, dell'esserci realmente, e quindi Dio le fa esistere sostanzialmente.
00:26:03Allora questo naturalmente è il passaggio del panno sulla polvere, non abbiamo neanche guardato
00:26:14in profondità, nella minima profondità il pensiero di Tommaso d'Aquino che su questo punto è
00:26:21bellissimo, ma richiederebbe ore di spiegazione perché è impegnativo, profondo e non è uno scherzo.
00:26:30Allora se vogliamo ricostruire in breve il senso di questo argomento di Tommaso, diciamo che,
00:26:42allora secondo Tommaso, la forma è il solo principio di determinazione della natura
00:26:51specifica di quel lente lì, ma non è di per sé capace di portare quel lente a esserci, cioè la
00:27:06forma non è capace di far essere, la forma da sola, menchemeno la materia nel caso degli enti
00:27:13reali concreti, la forma da sola non possiede l'essere, non è in grado, allora come mai lente,
00:27:22tra l'altro dal latino ens, entis, ciò che è, allora come mai lente è? Perché riceve l'essere,
00:27:33riceve l'essere da Dio. Qui siamo sostanzialmente a un punto, diciamo verso la fine del ragionamento
00:27:45sull'intellessenza, il dente d'essenza, quest'opera straordinaria di questo Tommaso giovanissimo che
00:27:52già mostra di avere chiarissimo come si procede, come si lavora, qual è il modo di operare,
00:28:01tutto questo discorso ed è un piano ontologico trattino metafisico, a cosa serve, qual è il suo
00:28:10telos, il suo scopo, il suo fine? Il suo fine è naturalmente Dio, è chiarire la concezione di Dio,
00:28:17come verrà concepito Dio se le cose stanno così? Risponde Tommaso se le cose stanno così Dio allora
00:28:25è l'unico ente che non presenta alcun grado di composizione, è assolutamente semplice,
00:28:33nell'essenza di Dio non c'è composizione tra forma e materia, Dio è assolutamente immateriale come
00:28:41gli angeli, sono immateriali, ma non c'è neppure la composizione che c'è negli angeli tra essenza
00:28:47ed essere. Abbiamo detto che l'essenza non ha di per sé l'essere negli angeli, nelle pure forme,
00:28:53riceve l'essere da Dio. Perché Dio è così? Perché Dio per definizione trova nella sua
00:29:03definizione la coincidenza di essere ed essenza, di essenza ed essere. Che cosa significa questa
00:29:12affermazione? Significa che l'essere divino è un essere assoluto, ci vuole un essere assoluto
00:29:20all'inizio della catena, questo essere assoluto, assoluto, sciolto da qualsiasi condizionamento,
00:29:28è proprio dell'essenza divina, non è ricevuto, non è un essere ricevuto come avviene in tutte
00:29:39le altre creature semplici, composte che siano, non ci interessa più questo punto.
00:29:45Quindi Dio, se vogliamo dire, questo discorso lo legge la prima volta, è bellissimo, non si capisce
00:29:51niente naturalmente, è meraviglioso e bisogna avere la pazienza di, adesso io faccio questa
00:29:57roba qua, per questi video qua, per introdurvi allo studio o quando uno ha già studiato sentire
00:30:03il ripasso, magari sentire la voce amica del professore, si spera, ma naturalmente uno deve
00:30:10leggere, rileggere, riprendere, rifare, ricostruire i passaggi, perché anche a questo livello, che è
00:30:16il livello proprio, come dire, ci sono diversi gradi di lettura in profondità, qui siamo proprio
00:30:26in livello iper superficiale, la lettura del testo così com'è, poi approfondendo si trovano tutte le
00:30:32relazioni, tutte le spiegazioni, diventa molto complicato, molto complicato anche per chi lo fa
00:30:38di mestiera, si intende, non solo per gli studenti, è molto complicato, molto bello ma molto complicato,
00:30:43richiederebbe molto tempo. Allora volendo sintetizzare tutto questo discorso, dicevamo
00:30:50come quel panno famoso che passa sulla superficie, Dio non ha l'essere, Dio non ha l'essere, Dio è
00:30:58l'essere. Da qui la definizione di Dio come Ipsum esse per sé subsistens,
00:31:08Ipsum esse per sé subsistens, quell'essere che solo tra tutti gli altri esseri è per sé subsistens,
00:31:20esiste di per sé, c'è per sé, in sé e per sé, non dipende da nulla, non necessita di nient'altro
00:31:32per esistere, quindi ente ed essenza sono in un rapporto necessario in Dio e contingente
00:31:42nelle creature, necessità, contingenza, contingente per Dio, chiedo scusa, contingente
00:31:52per la natura, necessario per Dio. In Dio c'è un rapporto con l'essere che è quello della necessità,
00:32:00Dio è necessariamente. L'essenza delle creature invece non implica l'esistenza, ma siccome le
00:32:10creature ci sono bisogna chiederci come mai ci sono, se la loro essenza non implica l'esistenza.
00:32:16Occorre che qualcuno, questa è una delle prove, una delle cinque vie che Tommaso Daquino utilizza,
00:32:22poi lo vedremo dopo, per dimostrare l'esistenza di Dio, occorre che qualcuno, un ente sufficientemente
00:32:28potente, abbia tratto questi enti che noi vediamo esistere dal nulla, dal non essere,
00:32:37e li abbia portati all'essere, dalla potenza all'atto. E un essere che ha una potenza di questo
00:32:44modo altri, di altri non può darsi se non di Dio. Allora attenzione perché non è che Tommaso dice
00:32:54ah vabbè ok allora Dio non ha un'essenza, no non è questo il punto, ovviamente Dio l'essenza ce
00:33:01l'ha è che è quella di Dio e quindi tu non la capisci, non si capisce niente in generale, figurati
00:33:08si capisce qualcosa dell'essenza di Dio, la sua essenza ci sfugge. Nella dottrina cattolica c'è
00:33:15quest'idea della provvidenza, la provvidenza cosa fa? La provvidenza fa dei casini pazzeschi,
00:33:20tu non capisci niente della provvidenza, perché i piani sono quelli di Dio, non sono i tuoi.
00:33:26Se tu riesci a, sto sintetizzando, se c'è qualche religioso che mi ascolta non mi denuncia
00:33:34l'inquisizione, sto sintetizzando, sto scherzando, sto sintetizzando ai minimi termini. Se tu riesci
00:33:40a elevarti con la tua ragione fino al livello di Dio e comprendere il quadro che lui ha nei
00:33:50causi ed effetti, tutte le cose che succedono che a qualcuno addirittura ha fatto utilizzare
00:33:58i termini di predestinazione. Questa provvidenza, per chi naturalmente ha fede, è così presente nel
00:34:08mondo che comunque fa andare le cose come Dio vuole. Alla fine ci lascia la libertà,
00:34:13ma non è la libertà assoluta. Esempio io non ho la libertà di annullare il passato,
00:34:20non ho la libertà di programmare il futuro, cioè ho la libertà di programmarlo ma non di
00:34:25attualizzarlo come ne voglia io, altrimenti auguri tutti noi avremo una vita diversa. Non ho la
00:34:31possibilità di decidere della mia morte, di decidere della mia malattia, di decidere le
00:34:35cose che succedono. Non ho nemmeno la libertà a volte di incazzarmi o di non incazzarmi,
00:34:43scusate il termine, di arrabbiarmi, a seconda di come ci sono dei condizionamenti. Non ho la
00:34:49libertà di non incontrare la persona che ho incontrato che magari mi ha cambiato la vita,
00:34:53nel bene o nel male. Non ho questa libertà. Allora, la provvidenza nello sguardo cristiano
00:35:02cattolico lascia una libertà, che è la libertà per esempio di dire sì o no a Dio, ma comunque
00:35:11Dio porta avanti il suo piano e tu non lo capisci questo piano, l'essenza di Dio non la conosce,
00:35:16i piani di Dio non li conosce. Ci sono trilioni di scritti che fanno riferimento a questa cosa,
00:35:27poi Lutero la riforma, adesso poi non voglio, su questo punto ha preso, dopo la tour Merlebè,
00:35:34l'esperienza dell'attore, ha preso poi Calvino, poi Zwingli, poi tutti gli altri. Una strada molto
00:35:43diversa da quella del cristianesimo, molto più limitante in seno al problema delle libertà,
00:35:49del servo arbitro, il libero arbitro, del servo arbitro. Comunque, chiudiamo tutto questo
00:35:55discorso. Noi non riusciamo a classificare Dio, non si può, l'assenza di Dio sfugge
00:35:59alla classificazione di genere e di specie. Sotto queste classificazioni ci stanno bene le creature
00:36:05che noi conosciamo, che tocchiamo, che possiamo misurare, che possiamo dire a lungo così, ci sta
00:36:11tot volume, è pesante tot, ha un grado di luminosità di quello che è, eccetera eccetera.
00:36:19Per Dio tutte queste cose ovviamente non possono funzionare e non avrebbe senso pensare che
00:36:27possano andare. Quindi per la sua definizione è un casino, Dio non si definisce, la teologia è una
00:36:36bella scienza ma è un bel casino, perché definire Dio non è uno scherzo, si può definire a modo
00:36:41logico Gödel per esempio, in modo molto semplice per dare una dimostrazione otologica a Selmo,
00:36:47si possono dare diversi tipi di definizione diciamo, in ogni caso è un casino. E quindi per
00:36:54questa sua definizione Dio supera ogni determinazione specifica, non riusciamo a
00:37:00determinarlo, essendo infinito non si può determinare. Se non appunto diciamo così,
00:37:07non a caso diciamo nella tradizione islamica Dio è l'alpissimo, non si danno i nomi,
00:37:14dare il nome a Dio è un problema, è un problema perché Dio non può essere nominato in un modo,
00:37:21ed essendo un problema nella teologia cattolica non a caso Dio si incarna, perché altrimenti non
00:37:26capisci proprio niente, lo devi vedere, Gesù Cristo è il volto della misericordia di Dio,
00:37:32il Dio misericordioso, il Dio che è amore, che perdona, che va in croce, ok? Detto sempre in
00:37:39modo miserrimo, scusateselo, ma questo ha un senso in questo quadro e ha una sua logica ferrea,
00:37:47e quindi l'essenza di Dio dicevamo coincide con il suo puro essere da cui tutte le creature
00:37:54traggono la loro esistenza, perché Dio gliela dona, perché Dio le rende partecipi. Quindi la
00:38:01traduzione in termini di potenzialità e attualità del rapporto ens-essenza spiega a questo punto
00:38:13il ruolo ontologico, potremmo dire, di Dio nei confronti dell'universo, della realtà cosmica.
00:38:21Siccome le realtà create sono potenziali, sono un essere potenziale, non è attuale di per sé,
00:38:29solo un essere perfetto, se le cose stanno così, e le cose stanno così, allora solo un essere
00:38:35perfettamente in atto può donare, può rendere possibile il loro passaggio dallo stato potenziale
00:38:42a quello di attualità reale, non mentale. Mentale è un tipo di essere, la realtà mentale,
00:38:53ma non è l'ente reale di cui noi facciamo esperienza, è l'ente reale di cui noi facciamo
00:38:58esperienza un'altra cosa. Io posso pensare, questi miei pensieri sono reali nella mia mente,
00:39:08non nella realtà fuori di me. Sono reali nella mia mente perché io li ho pensati,
00:39:13lo stesso viene per Dio. Io potrei essere stato un pensiero di Dio prima della creazione,
00:39:23ma mica per questo essere ente reale, materiale, ente reale di pensiero, di pensiero di Dio. Sì,
00:39:32un ente come oggetto è il pensiero di Dio, certamente, ma non un ente in carne ed ossa,
00:39:36che respira, che si sta cervellando per semplificare Tommaso d'Aquino e via.
00:39:43Allora, in questo modo Dio è l'essere in atto, dicevamo, che rende possibile il passaggio
00:39:51dalla potenza all'atto, dalla possibilità all'attualità del mondo, delle creature,
00:39:56che in realtà prese così di per sé sarebbero soltanto un puro essere, una pura potenzialità
00:40:06e niente di più. Allora, Tommaso quindi a questo punto realizza una definizione di Dio come colui
00:40:14che è l'essere e quindi esiste per essenza, questa è la definizione che Tommaso dà, Dio è l'essere
00:40:20in atto, il mondo è potenza, appunto, e viene quindi così garantita, diciamo così, una perfetta
00:40:29distinzione tra Dio e le creature, le creature tutte, sia quelle materiali, sia quelle immateriali,
00:40:36gli angeli, quelle materiali l'uomo e tutto il resto. Allora, andiamo alla diapositiva successiva,
00:40:44ecco questo qua l'ente reale, questo punto l'ente reale, possiede l'essenza, possiede l'essere,
00:40:55l'essere nelle sostanze composte è donata da Dio, solo in Dio l'essere è uguale all'essenza,
00:41:02l'essenza è uguale all'essere, diriamola come vogliamo. A questo punto andiamo a discutere
00:41:10del tema dell'analogia dell'essere. L'essere di Dio è analogo a quello delle creature ma non
00:41:19identico, in quanto l'esistenza di Dio deriva necessariamente dalla sua essenza, non dalle cose,
00:41:27e quindi quella delle cose non è necessaria ma invece deriva da Dio. Allora, naturalmente tutto
00:41:37questo punto, questa definizione che Tommaso ha dato della natura divina come ciò che è l'essere
00:41:45per essenza, ce lo dà non in base a una conoscenza diretta, una conoscenza diretta è impossibile,
00:41:52una conoscenza diretta è impossibile perché Dio nessuno lo conosce direttamente. Noi abbiamo
00:41:58una conoscenza indiretta di Dio e quindi come si fa a conoscere Dio indirettamente? Si deduce
00:42:09razionalmente, cioè partendo dalla contingenza delle realtà create, delle realtà materiali,
00:42:20noi andiamo a dire che allora c'è un essere necessario, come abbiamo detto, che è quello
00:42:28che porta dalla potenza all'atto, dal poter essere all'essere davvero. Tra parentesi Tommaso dà in
00:42:37questo modo una bella interpretazione e trova riscontro dell'autorità biblica alla quale
00:42:44naturalmente Sant'Tommaso, ripeto, deve attenersi. Quella particolare del libro dell'Esodo capitolo 3,
00:42:52se non mi ricordo male, dove Dio dice a Mosè, dimmi chi sei, io sono colui che sono. Bello,
00:43:00non si capisce niente anche qua. Io sono colui che sono cosa vuol dire? Una tautologia ridicola,
00:43:05no? Tommaso invece interpreta questo versetto proprio anche alla luce della lettura di Sant'Agostino,
00:43:12di Severino Boezio, poi con tutta la scia del neoplatonismo, proprio in quest'idea. Io sono
00:43:21colui che sono vuol dire io sono colui che è. La sua prima caratteristica, la sua prima essenza è
00:43:29l'essere, l'esserci. Gli altri no. Se uno dovesse dire chi sei tu, io sono Alessandro, sono nato a
00:43:39Mantova il 21 luglio del 69, sono professore, sono musicista, quello che è. Io non posso dire io sono
00:43:49colui che sono, o meglio lo posso dire intendendo io sono colui che sono in questo momento, ma non
00:43:54sono l'essere. Il senso di questo passo biblico è naturalmente io sono l'essere, io sono colui che
00:44:01è per eccellenza, nessuno me lo può togliere perché io sono questa cosa. Allora, questa
00:44:09dottrina dell'essere, stavamo dicendo, comprende il discorso sull'analogia e adesso sull'analogia
00:44:15dobbiamo avere un po' di pazienza, dobbiamo fermarci un attimo. Eccoci allora stavamo dicendo il
00:44:21discorso sull'analogia, teoria dell'analogia dell'essere. L'essere di Dio è analogo a quello
00:44:28delle creature, ma non identico, in quanto l'esistenza di Dio deriva necessariamente
00:44:36dalla sua essenza. Quella delle cose non è necessaria, ma deriva invece da Dio. Ecco,
00:44:43allora questo discorso dell'analogia naturalmente viene inserito nel quadro ontologico,
00:44:51perché ci aiuta a capire in che senso noi parliamo di essere. Lo diceva già Aristotele,
00:44:58essere, einaia, polla, cosle, gomme, non si dice in molti modi. Seconda, anzitutto di chi
00:45:04stiamo parlando, di qual è il soggetto di cui abbiamo intenzione di parlare. Un conto è applicare
00:45:14questo concetto a Dio, un conto è applicare questo concetto alle creature. Le creature sono,
00:45:21certamente abbiamo detto, ma sono solo nella misura in cui Dio le fa essere, le consente
00:45:27loro di essere. Che cos'è allora questa analogia? Allora in termini generali l'analogia con questo
00:45:38termine si indica una relazione di somiglianza tra due o più elementi che hanno dei punti in
00:45:47comune, si richiamano l'un l'altro per questi caratteri che hanno in comune. In logica esiste
00:45:57anche la fallaccia logica di falsa analogia, una fallaccia tremenda, quando uno dà un caso poi
00:46:02ne utilizza un altro per spiegare quello lì o sostenere quello lì, ma non hanno molti punti in
00:46:08comune, quindi non c'è tanta analogia. Allora in logica che cos'è l'analogia? L'analogia è una
00:46:15argomentazione, una parte di un'argomentazione, che può anche essere sbagliata, infatti vi dicevo
00:46:21c'è la fallaccia logica di falsa analogia, che una volta che ha appurato la somiglianza di due o
00:46:28più punti, di alcuni punti, di alcuni aspetti tra due cose, tra più cose, allora ne inferisce la
00:46:37somiglianza anche per altri aspetti, quindi c'è un passaggio, un passaggio che però deve essere
00:46:46giustificato perché l'analogia non basta, cioè è un passaggio che costituisce un'estensione di
00:46:52conoscenza. Bisogna vedere se questa estensione di conoscenza è supportata solo dell'analogia,
00:47:01con altri casi simili, o se c'è invece qualche motivo razionale, logico o concreto, materiale
00:47:11in più per sostenere e quindi per passare a un grado di probabilità maggiore. Va ricordato
00:47:19questo dell'analogia? L'analogia ci dà un'estensione di conoscenza che però è sempre solo probabile,
00:47:26non siamo nel campo della necessità, non siamo nel campo della logica che dimostra in modo
00:47:33come dire matematizzante, siamo nel campo della argomentazione che sta in piedi ma, come diceva
00:47:41Popper per la scienza, su palafit e poi insomma se qualcosa va bene si può andare un po' più a fondo,
00:47:48ma si può sempre anche abbandonare perché si dimostra in realtà un edificio traballante.
00:47:53Allora questa teoria dell'analogia viene utilizzata da Tommaso per spiegare appunto in che modo
00:48:06l'essere è sempre essere, ma un conto è parlare dell'essere di Dio e un altro conto è parlare
00:48:16dell'essere delle creature. Viene preso da Aristotele questo discorso. Quando parliamo
00:48:26dell'essere di Dio e delle creature concepiamo l'essere di Dio come analogo a quello delle
00:48:32creature, analogo. Le creature possiedono un essere che è analogo a quello di Dio, non è identico e
00:48:43quindi insomma bisogna vedere se come quando l'essere di Dio è necessario, l'essere delle
00:48:52creature è possibile, occorre Dio perché questa possibilità diventi un'attualità e quindi questo
00:49:01lo vediamo particolarmente nel discorso della creazione. Andiamo così, ci siamo sbogliati un
00:49:09po' velocemente sull'analogia magari poi ci torniamo su. Andiamo nell'altra diapositiva che
00:49:14è quella della creazione ed eternità del mondo. Per Tommaso, leggo la diapositiva così vi ritrovate
00:49:21poi, la tesi secondo cui il mondo è stato prodotto da una casa prima può essere razionalmente
00:49:27dimostrata, mentre quella secondo cui il mondo ha avuto un inizio nel tempo o fuori dal tempo,
00:49:34in eternità, è solo un articolo di fede quindi è indimostrabile. La tesi sulla creazione del
00:49:41mondo non è in conflitto con quella aristotelica dell'eternità. Qui Tommaso è pazzesco,
00:49:50vediamo subito anche magari la diapositiva dopo così poi chiudo e magari poi nel video,
00:49:56nel montaggio ve le metto, se non volete vedere il pdf o la presentazione con tutte le slide,
00:50:04il mondo pur essendo stato creato da Dio avrebbe potuto non avere un inizio,
00:50:09Dio avrebbe potuto creare il mondo nell'eternità fuori dal tempo, ma questa possibilità non si è
00:50:15realizzata perché il mondo come cittistimogna alla bibbia ha cominciato ad essere per libera
00:50:19e imprescutabile volontà divina. Aristotele questo non poter sapere, quindi il discorso
00:50:24finisce lì. E' un discorso, c'è un opuscolo, un libretto che Tommaso scrive, cerchiamo di
00:50:30anche questo, molto bello, molto interessante, ma non tanto per la questione della creazione
00:50:34del mondo, il Big Bang, della teoria delle stringhe, della fisica, dell'astrofisica,
00:50:40delle teorie aristoteliche sull'eternità del mondo, dei confronti, non tanto per questo,
00:50:49ma per vedere il Tommaso al lavoro che fa un'opera delle distinzioni proprio come dire,
00:50:58mette sotto un microscopio i concetti di sviscere in tutte le loro potenziali conclusioni e fa questo
00:51:11lavoro spettacolare che secondo me rappresenta proprio il lavoro del filosofo con la F maiuscola
00:51:18che fa un lavoro sopraffino. Poi si può argomentare, contro argomentare, ma la tecnica è questa,
00:51:24come il grande atleta, penso a Maradona, può fare tutto quello che fa, può inciampare sul
00:51:29pallone, ma questo nulla toglie che tutto il suo gesto atletico sia stato un qualcosa di meraviglioso,
00:51:36scusate, io dico Maradona, sono un vecchio, conosco solo quello, sono ignorantissimo nel
00:51:41calcio. Allora parliamo allora di appositiva 16, mi sembra di aver visto, creazione e eternità
00:51:46del mondo. Per Tommaso, risumiamo ai minimi termini, il mondo è stato creato perché la Bibbia
00:51:55ci dice così, ma attenzione ecco il filosofo, ecco non il dogmatico, ma il filosofo in azione,
00:52:02ma la tesi di Aristotele può benissimo essere sostenuta. Il mondo ha avuto un inizio perché la
00:52:08Bibbia nella Genesi ci dice che il mondo ha avuto un inizio, in principio Dio creò il cielo e la
00:52:13terra, ma bisogna fare delle distinzioni, perché a questo proposito per esempio Tommaso prende in
00:52:22considerazione due tesi, no? Molto interessante questa cosa qui. Prima tesi, il mondo è stato
00:52:28interamente prodotto da un principio primo, Dio. Seconda tesi, il mondo ha avuto un inizio nel tempo,
00:52:36sono due tesi che vanno prese e sviscerate. Dopo questo lavoro cosa si vede? Che la prima tesi può
00:52:44essere dimostrata razionalmente e ci sono le cinque vie che Tommaso propone, cinque prove
00:52:51che garantiscono secondo Tommaso la conoscenza razionale, la conoscenza filosofica di Dio,
00:52:58cioè si capisce con la ragione che Dio è alla base, a fondamento del creato di quello che noi
00:53:06vediamo, e tutto questo si muove nel seno, nel solco diciamo del grande tema del rapporto tra
00:53:18cause ed effetto, la dipendenza causale della realtà si diceva una volta. La seconda tesi
00:53:27invece ci dice, può essere solo accettata come articolo di fede, perché ci dice una cosa che
00:53:34potrebbe anche non essere così, che il mondo è stato creato da Dio tutto intero per un solo
00:53:39liberato nel tempo. Infatti Tommaso fa questo lavoro interrogandosi su Aristotele, cioè per
00:53:49dire, ma si rifà ad Aristotele perché? Perché ancora una volta Aristotele è ritenuto il grande
00:53:55maestro, il grande filosofo, il grande da Tommaso, da Tommaso prima di tutti. Noi impazziamo, non
00:54:04capiamo niente quando leggiamo Aristotele, è una roba da matti. Chi di voi farà filosofia all'università
00:54:09si ritroverà di fronte a dei passaggi, ma interi penso al libro quarto della Metafisica e capisce
00:54:14niente. Bisogna leggerlo, rileggerlo, rileggerlo, poi è un casino lo stesso. Non nel senso che è
00:54:20confuso, nel senso che è durissimo, cioè bisogna veramente riflettere e pensare molto. Un bel
00:54:28esercizio di palestra mentale. E Tommaso quindi guarda ad Aristotele, guarda da Vicenna, ma guarda
00:54:37ad Aristotele, guarda ad Aristotele e dice, beh Aristotele ha detto delle cose che insomma prima
00:54:42di dire no ti sei sbagliato, diciamo che Aristotele è arrivato fin dove si poteva arrivare senza la
00:54:47rivelazione. E quello che ha detto Aristotele non va poi così male, anche perché se si guarda bene
00:54:57dice a Tommaso d'Aquino in fondo la posizione di Aristotele non mette in discussione la Bibbia.
00:55:05Ci sta. Siamo nei capitoli 32 e 34 della Somma contro i Gentili. Sant'Omaso qui ci dà un panorama
00:55:18completo delle ragioni fornite da quelli che sostengono l'eternità del mondo partendo da
00:55:26Dio come causa stessa della produzione delle creature, partendo dalle creature ritenute
00:55:33eterne perché nate in questa relazione con Dio indipendentemente dal tempo e c'è un po' tutto
00:55:40questo discorso. Poi si parla della produzione delle cose in quanto potenzialmente eterne
00:55:46nell'essere e ci dà poi delle soluzioni ai vari problemi. Vi ricordate c'è una question,
00:55:53tutta una serie, e poi le varie conclusioni che seguono le varie argomentazioni dove si
00:56:00contesta, si accetta, si fa un lavoro di fino. Nelle sue conclusioni Tommaso d'Aquino ci dice
00:56:09che non sono argomenti apodittici, cioè non sono argomenti definitivi, non sono argomenti che ci
00:56:17portano a dire non è ragionevole. Coloro che pensano che il mondo sia eterno sono fuori di
00:56:24testa, stanno dicendo delle sciocchezze. No, a partire da argomenti di ragione ci si può anche
00:56:33accomodare in questa tesi, una tesi dell'eternità del mondo. A me quello che interessa sottolinearvi
00:56:41qui in questo passaggio non è tanto la tesi in sé che viene sostenuta, che viene attaccata,
00:56:47ma il modo di ragionare di Tommaso. Qui Tommaso ci fa vedere un sentiero, un itinerario di pensiero,
00:56:59non so come dirlo, pazzesco, poi il modello, il canone esemplare. Non si tratta qui di dimostrare
00:57:07la fede con la ragione, cioè non è che tu utilizzi la ragione per dimostrare che non
00:57:15poteva essere che così, si tratta invece di dimostrare con la ragione la irragionevolezza
00:57:23di chi vuole confutare la fede. E come in questo modo, come succede questo? Proprio perché c'è
00:57:33questa possibilità, c'è questa possibilità che non esclude l'altra, cioè che il mondo sia
00:57:40creato nel tempo, sia creato fuori dal tempo. Questo è un discorso che attiene proprio allo
00:57:54stile dell'atteggiamento anche mentale che ha Tommaso d'Aquino. C'è una proposizione,
00:58:05prima di un articolo di fede, prima di tutto vediamo quelli che l'attaccano. Quelli che
00:58:13l'attaccano dicono qualcosa di conclusivo quando negano questo articolo di fede? No. Molto bene,
00:58:22questo significa che solo questo articolo di fede sia il frutto di un percorso razionale? No,
00:58:30è correttissimo, perché uno può arrivare anche a un'altra conclusione utilizzando sempre la
00:58:37ragione. Il punto è che però l'articolo di fede dice qualcosa di più comprensivo. La fede,
00:58:46proprio perché è fede, abbraccia una realtà più grande di quella che tu riesci a conquistare solo
00:58:53con l'uso della ragione. Questo è uno dei motivi, si apre una parentesi secondo me, per cui quella
00:59:03con la duplice posizione comprendo per credere o credo per comprendere, a mio giudizio e sottolineo
00:59:10mio insignificante giudizio però, credere per comprendere più forte. Perché quando uno abbraccia
00:59:18uno sguardo di fede ha tutta una serie di tasselli del grande mosaico della conoscenza,
00:59:27delle cose che devono essere a posto che vanno a posto. Con la ragione non si arriva a quel punto
00:59:33lì, vanno a posto altre cose. Con la fede vanno a posto quelle cose lì più quelle che con la ragione
00:59:39non vanno a posto. E' più largo lo sguardo di comprensione. E quindi questo grande percorso,
00:59:47questo grande sentiero vi dicevo, questo grande itinerario porta a dire l'eternità del mondo sia
00:59:55partendo da Dio come causa stessa della produzione delle creature, sia partendo dalle creature come
01:00:01amate fuori dal tempo da Dio. Non c'è niente di problematico. E quindi Tommaso in sintesi diciamo
01:00:14difende la coerenza, la logica, questo grande elemento che viene sempre dimenticato. La
01:00:22filosofia può dare delle grandi visioni anche poetiche se vogliamo. Io penso a Heidegger,
01:00:35secondo Heidegger, Schopenhauer, delle grandi visioni. Poi l'argomentazione deve essere
01:00:43fondata su una logica che non dimentica la lingua, l'uso che noi facciamo dei termini,
01:00:51che non dimentica le sequenze, le regole dell'argomentazione corretta. Per cui quando si
01:01:00dice la filosofia che disciplina è? L'amore per il sapere. L'amore per il sapere non vuol dire
01:01:06niente, si capisce niente quando si dice, quando si definisce la filosofia in questo modo. L'amore
01:01:10per il sapere. L'amore per il sapere c'è anche il mio vicino che fa il panettiere, cioè fa benissimo
01:01:15il pane, è filosofo. Lui vuole sapere. Allora dopo c'è l'analisi di Severino, La meraviglia,
01:01:23questo Zauma che potrebbe voler dire anche sconcerto, paura, qualcosa del genere. Io
01:01:32sinceramente sono un po' più terra a terra, andrei molto più, e direi filosofia è la scienza
01:01:38dell'argomentazione. Non come si vincono le dispute in un dialogo dove è bravo quello che
01:01:50è più sveglio nel far credere a delle cose. No, no, no. Quella è sofistica, direbbero gli antichi.
01:02:00No, scienza dell'argomentazione, una volta che ci siamo messi d'accordo sui termini,
01:02:05regole dell'argomentazione come in matematica, siamo postulati regole deduttive. Solo che non
01:02:10c'è l'habitus linguistico, quindi bisogna stare molto attenti ai termini. In questo senso,
01:02:16torniamo noi, in questo senso Tommaso è un grandissimo filosofo, grandissimo filosofo,
01:02:24perché fa esattamente questo e quindi difende la coerenza logica di coloro i quali dicono il
01:02:33mondo è eterno, creato da Dio dall'eternità, fuori dal tempo. La fede ci dice che Dio lo ha
01:02:42creato in un determinato momento temporale, all'inizio della storia, ma questo non vuol
01:02:48dire che il fatto che Dio abbia creato il mondo non significa naturalmente che prima non esistesse
01:02:57nulla. Anche lì bisogna dire che esiste per creazione. Il mondo potrebbe esserci fuori dal
01:03:05tempo, in una sorta di bolla di perfezione, e può essersi manifestato nel tempo, ma non solo
01:03:14nella mente di Dio, ma prima del tempo. Dio è semplicemente la causa del mondo,
01:03:20questo è discutibile. Per Tommaso il mondo, pur essendo creato da Dio, avrebbe potuto esistere
01:03:27da sempre senza un inizio del tempo. Tommaso pensa che Dio avrebbe potuto creare il mondo
01:03:34dall'eternità senza problemi, perché vuoi mettere dei limiti alla potenza di Dio? Non esiste. Il
01:03:42mondo potrebbe essere stato mantenuto nell'essere da Dio fin dall'eternità. Questo significa che il
01:03:50mondo potrebbe essere un effetto eterno di una causa eterna, senza perdere il suo carattere
01:03:56creaturale, perché comunque dipende da Dio. E' come la luce, la luce è istantaneamente. Il
01:04:04fatto che noi vediamo le cose deriva dalla luce, ma non dopo. Quando c'è la luce tu vedi
01:04:11istantaneamente. Le sacre scritture ci dicono un'altra cosa e va bene, le sacre scritture se
01:04:18ci dicono un'altra cosa è perché le cose sono andate così, ma con la ragione questo non nega
01:04:25quell'altro punto. Le sacre scritture ci dicono che Dio ha creato il mondo con una volontà libera,
01:04:33ogni potenza di Dio è libera, non per necessità. La creazione è un atto di una causa volontaria,
01:04:42di una causa libera. Aristotele non aveva accesso alla rivelazione ovviamente, quindi non poteva
01:04:49sapere di questa rivelazione e quindi ha sostenuto l'idea dell'eternità del mondo perché egli
01:04:54sembrava la più forte. Il filosofo fa così, come il matematico. Qual è la tesi più facile da
01:05:02sostenere? Quella che pone meno problemi e poi ne arriva un'altra migliore che risolve ancora più
01:05:09problemi, perfetto, si butta la vecchia e si prende la nuova, non è un problema. La filosofia
01:05:14si fa così. La fede è un altro discorso perché la fede si basa su una rivelazione, la rivelazione è
01:05:19quella emica, la cambi tu. E quindi Tommaso in sintesi afferma che l'idea che il mondo abbia
01:05:26avuto un inizio nel tempo è un articolo di fede, una verità che la ragione umana, anche la più
01:05:32eccessa, la più alta che è quella di Aristotele, non può raggiungere da sola e quindi l'idea
01:05:37dell'eternità ci sta se noi lavoriamo solo con la ragione. E c'è questo opuscolo di cui vi
01:05:43parlavo prima che è il De Eternitate Mundi, sull'eternità del mondo, dove Tommaso appunto
01:05:52si attiene alla regolazione divina, non dimentichiamoci questo che Tommaso è sempre molto fedele a quello
01:05:57che è il testo sacro, ovviamente. E dice che noi non dubitiamo che il mondo sia stato creato nel
01:06:10tempo perché così ci dice la parola revelata che non si discute ovviamente, però chiunque si voglia
01:06:17chiedere se razionalmente si debba per forza decidere, razionalmente si debba per forza,
01:06:24sottolineo, razionalmente si debba per forza arrivare a questa conclusione, la risposta è no,
01:06:28non c'è nessuna contraddizione logica e razionale nel pensare che il mondo sia eterno. Affermare
01:06:37che le cose sono create dal nulla non significa necessariamente che siano create dopo il nulla,
01:06:43in questo caso il termine ex ex nihilo indica l'origine, cioè più precisamente diremmo
01:06:51l'ammaccato origine e non una successione temporale. Andiamo alle dimostrazioni, anche
01:07:00questo ve l'ho già detto in classe, se non ve l'ho detto in classe, perché avete visto questo
01:07:05prima della lezione, farò un ampio giro su queste cinque vie, le guardiamo molto velocemente. Qui
01:07:13è anche il punto dove secondo me Tommaso presenta un margine di, almeno secondo me
01:07:23abbastanza discutibile, cioè quando critica Sant'Anselmo d'Aosta. Allora le cinque vie,
01:07:30Tommaso sostiene che la ragione umana possa dimostrare tranquillissimamente l'esistenza di
01:07:38Dio e, diciamo così, diversamente da Anselmo d'Aosta, che usa una definizione di Dio per
01:07:47dimostrare l'esistenza, prova ontologica a priori, Tommaso afferma che è necessario invece lavorare
01:07:56a posteriori, cioè partire dagli effetti per arrivare alla causa. E' un metodo appunto a
01:08:03posteriore, cioè che parte dagli effetti, che si sviluppa, diciamo così, in cinque vie. Tutte più
01:08:10o meno seguono lo stesso criterio. La prima via è quella del movimento, Aristotelica ex motu. Tutto
01:08:18ciò che si muove è mosso da qualcos'altro, poiché non possiamo risalire all'infinito in questa
01:08:23catena di movimenti, occorre postulare, dice Aristotele, un primo motore immobile e questo
01:08:29che vuoi che sia se non Dio. La seconda via è quella ex causa, la causa efficiente, ogni effetto
01:08:37ha una sua causa, questo è ancora più generale della prima. Nella prima si può considerare una
01:08:41sottospecie della seconda in qualche modo. Ogni effetto ha la sua causa, ci sono tanti effetti,
01:08:50quindi ci sono tante cause una dietro l'altra e anche qui per via dell'impossibilità di andare
01:08:55dietro una catena infinita, si può tranquillamente pensare che la causa prima, incausata ma causante,
01:09:01si diceva una volta, sia Dio. Poi la terza via è quella della necessità e possibilità,
01:09:09ex possibile e necessario. Nel mondo ci sono enti che possono esistere o non esistere. Se tutto fosse
01:09:15possibile ci sarebbe stato un momento in cui nulla era in esistenza, se voi ci pensate è
01:09:23perfettamente logico, ma siccome qualcosa esiste allora bisogna capire se ha in sé la caratteristica
01:09:32della necessità. Non la si trova, nessun ente ha in sé la caratteristica della necessità,
01:09:37nemmeno il mondo, nemmeno l'universo, e allora bisogna che qualcuno l'abbia portato dalla
01:09:41possibilità all'atto. L'abbiamo già visto quando parlavamo dell'essere delle creature,
01:09:46del dente, d'essenza. La quarta via è ex gradibus, dei gradi di percezione. Cosa meno perfetta è
01:09:58questa matita, non è perfetta, la matita nuova è più perfetta, è più perfetta,
01:10:03è un po' a platone, ma più perfetta si arriva al grado di perfezione assoluta. Al grado di
01:10:08perfezione assoluta è questo grado di perfezione assoluta, è Dio, che comprende in senso proprio
01:10:15piramidale tutte le perfezioni che pian piano diventano meno perfette fino a scendere giù nel
01:10:21mondo materiale dove di perfetto c'è veramente molto poco. E poi la quinta via è ex fibus,
01:10:28quella dei fini, l'impianto teleologico, questa è quella che piaceva di più a Kant tra l'altro.
01:10:34Si vede che in natura gli enti seguono un ordine diverso a seconda del loro fine,
01:10:43questo ordine, il fatto che gli enti presentino delle caratteristiche perché possano svolgere
01:10:54fino in fondo quello che sembra essere il loro compito, indica la teoria del disintelligente,
01:11:02beh allora c'è un progetto, c'è un progetto perché il pesce deve fare così, perché l'uomo,
01:11:07perché l'anima, perché il cinghiale deve correre, alla fine si scopre che c'è un motivo per cui,
01:11:14e il fatto che ci sia questa teleologia diffusa in tutto il mondo indica il fatto che qualcuno
01:11:21abbia pensato il mondo perché fa in un certo modo, perché funzioni in un certo modo. Le regole
01:11:29della fisica, le regole della chimica, le regole della biologia, le regole prima ancora della
01:11:34matematica sono quelle e non sono caotiche, il caso, il caos, no no no no, è tutto assolutamente,
01:11:43e tutto questo è a fondamento del nostro mondo, l'etologia, le basi sono le basi della fisica,
01:11:51della chimica, della biologia, che sono ferree, una volta sì, una volta no. Allora sembra che ci sia
01:12:00stato un ordinamento, un'intelligenza suprema che diriga il tutto, che organizzi il tutto e diriga
01:12:07il tutto. Queste cinque vie, secondo Tommaso, le ho riassunte in breve, poi lo vediamo meglio o lo
01:12:13studiate meglio sul manuale se l'ho già spiegato e adesso si tratta solo di ripassarlo o studiarlo.
01:12:22Un passaggio molto delicato questo, queste cinque vie dimostrano l'esistenza di Dio,
01:12:29non la natura di Dio, l'essenza di Dio. Cioè contro chi dice che queste vie sono insufficienti
01:12:39per credere in Cristo, nella religione, assolutamente sì, è vero, è verissimo. Io
01:12:47ho dimostrato l'esistenza di un Dio, la natura di Dio non l'ho minimamente. Quello è un articolo
01:12:52di fede, lì ci vuole la fede, cioè ci vuole la libera scelta, ci vuole un'adesione che Dio ha
01:13:00creato l'uomo, gli ha dato il massimo dono dopo la vita, che è quello della libertà e questo è il
01:13:06punto in cui la libertà è totale. Uno può scegliere, anzi deve scegliere, non scegliere
01:13:14non si può, in un modo o nell'altro la scelta viene fatta, ma hai scelto di non scegliere,
01:13:20una scelta si fa. Ok, una delle ultime cose riguardano l'essere umano, la teoria della
01:13:27conoscenza, qua siamo sull'impianto aristotelico, Tommaso esplora, analizza la condizione dell'essere
01:13:35umano nel creato e in qualche modo pensa che l'essere umano sia, diciamo così, una grande
01:13:46unità, una grande sintesi e questo secondo me è un discorso molto bello, molto interessante,
01:13:51molto attuale di Tommaso d'Aquino, attualissimo. Questa svalutazione del corpo che spesso noi non
01:14:01vediamo, anzi laddove ci sembra una esaltazione del corpo invece in realtà è una svalutazione
01:14:06del corpo, molti disformismi, molte cose strane stanno accadendo, addirittura la progettazione
01:14:13degli esseri umani, la fabbricazione e la vendita degli esseri umani in qualche caso,
01:14:17addirittura il disprezzo della sessualità ridotta a pornografia, la sessualità ovviamente non è
01:14:24questa cosa, è una cosa ben più incasinata, bella e intrigante del mero rapporto genitale e cose di
01:14:35questo tipo. Allora però Tommaso ci dice attenzione perché noi siamo esseri umani,
01:14:41non c'è il corpo da una parte che è brutto e cattivo e invece l'anima dall'altra che tende
01:14:48verso Dio e nella sua purezza perché il corpo va di più, no, no, no, no, non esiste questa cosa,
01:14:54tant'è vero che nella teologia cattolica il nostro signore Dio si è incarnato,
01:15:02incarnato, cioè non è che è apparso come un fantasma, carne e quando era essorto si
01:15:08presenta ai discepoli e dice Tommaso un ciclo di vino, metti un dito nel mio costato e quello
01:15:12dice caspita questo qua non è un fantasma, tocca, c'è la carne e mangia, mangia il pesce,
01:15:16quindi insomma questo Cristo risorto che fa delle cose per naturalmente i discepoli non
01:15:21capiscono niente, la roba è un fantasma, non si capisce niente. Se l'essere umano non avesse,
01:15:28se la carne, se la materia non avesseva l'odio non si sarebbe incarnato, non si sarebbe sporcato
01:15:34con la materia, invece si è incarnato nel seno purissimo certamente della Vergine Maria,
01:15:41certamente, ma si è incarnato e sua madre era di carne, carne ed ossa, la donna che ha detto di sì
01:15:47e l'ha tenuta nel grebo e l'ha fatto partorire, l'ha fatto nascere, l'ha dato la luce, è una donna
01:15:53in carne ed ossa, tra l'altro l'unica insieme a Cristo ad essere assunta in cielo in carne ed ossa,
01:16:01non c'è una tumba dove dentro c'è il corpo di Maria, per chi ci crede naturalmente il corpo di
01:16:07Maria è direttamente salito in paradiso, poi c'è la tesi della dormizione, sono cose un po'
01:16:12teologiche che non ci interessano fino a un certo punto, e questa è una cosa bellissima come dire
01:16:16la culla di carne che ha preservato il bambino Gesù, Dio, che è nato bambino direttamente,
01:16:25anche perché madre e figlio, questo rapporto speciale, bellissimo, meraviglioso, insomma
01:16:31qui si parlerebbe d'altro, se ci riesco al nostro Tommaso d'Aquino. Allora ho perso completamente
01:16:38il filo, stavano dicendo l'unità è mente corpo, allora c'è questo dualismo un po' manichè,
01:16:43un po' ci sono tante correnti nella storia della filosofia antica che pensavano a questo
01:17:00disprezzo del corpo, qui adesso non ne voglio ricordare neanche una, ma questa idea che il
01:17:11corpo non abbia valore è un'idea non cristiana, non cattolica, il corpo ha un valore, l'anima è la
01:17:23forma che dà vita al corpo, ma il corpo è quello che ci permette la relazione, l'incontro, anche
01:17:31l'incontro con nostro Signore, faccio notare di passaggio che sempre nella teologia cattolica si
01:17:38dice questo il corpo il sangue di Cristo, c'è l'idea del miracolo che in quel momento l'ostia
01:17:43diventa carne di Cristo, ma diventa carne di Cristo, diventa materia, è materia, non è la comunione
01:17:50spirituale, esiste anche quella ma è un'altra cosa che si fa quando non si è a posto, occorre
01:17:56la confessione, in questo senso Gesù Cristo non ha detto prendete e pensatemi, ha detto prendete e
01:18:04mangiate e gli dà da mangiare, non l'imbocca, l'idea è che ci sia una materialità, una corporeità,
01:18:15una fisicità, d'altronde si pensi anche alla relazione basica, Tommaso la sapeva meglio di
01:18:22me e tutti noi messi insieme, la relazione madre bambino, quando il bambino impara a voler bene
01:18:28all'affetto, a ricevere affetto, ad essere amato con la relazione corporea, anzidutto è custodito
01:18:33nel ventre della madre per nove mesi, è alimentato, è voluto bene, è accarezzato, fisicamente non
01:18:41mentalmente, se ti voglio bene con la forza del pensiero, ci si dà un bacio, si fa l'amore,
01:18:45si fanno le cose, c'è bisogno di questo, allora il corpo arricchisce l'esistenza umana e la
01:18:52determina perché senza il corpo non siamo uomini e quindi Tommaso è molto attento a sottolineare
01:18:58sia l'importanza del corpo sia l'importanza dell'anima, non c'è solo il corpo e non c'è
01:19:03solo l'anima, l'essere umano è un'unione di corpo, è una sintesi di corpo e anima, non è solo anima
01:19:11e non è solo corpo. Questa è una teoria che tra l'altro si rifà anche ad Agostino ed è nemica
01:19:16in questo senso di Aristotele, anche un po' dei greci, i greci avevano questa idea dell'intelletto
01:19:21comune, una cosa strana, invece Sant'Agostino aveva molto chiaro questa cosa, l'uomo è fatto
01:19:28di tre dimensioni, c'è l'anima, c'è l'intelletto, c'è il cuore, questa è la parte come dire non
01:19:37materale e c'è il corpo, quindi c'è una dimensione che ha a che fare con una unità profonda,
01:19:49tant'è vero che sempre nella dottrina cattolica la risurrezione non è come gli angioletti con
01:19:55le ali, si risorge nel corpo, cioè non è una cosa spirituale, chissà cosa, nel corpo,
01:20:05questa è un'idea pazzesca, rivoluzionaria, come dire, da terroristi della psiche delle
01:20:14persone, immaginare una cosa del genere è abbastanza complicato, ma l'intrigante della
01:20:19fede forse è proprio questo qua. Quindi in sintesi l'approccio di Tommaso evita questo
01:20:26dualismo estremo tra mente e corpo e sostiene che entrambi sono essenziali per la piena identità
01:20:39umana e quest'unione non è accidentale, questa è una cosa interessante, quest'unione non è
01:20:45accidentale, c'è la diapositiva che sottolinea questa cosa, se riesco a vederla insieme a
01:20:56voi, eccolo qua, l'uomo è un composto di anima e corpo, l'anima è la forma sostanziale che conferisce
01:21:05al corpo la sua natura specifica sancenendone l'appartenenza alla specie umana, l'anima è
01:21:16unica per ogni uomo e svolge tutte le funzioni, dalle più semplici alle più complesse con la
01:21:23nutrizione, il pensiero più complesso eccetera. No, non c'è questo punto, non lo trovo nelle
01:21:29dispensi, io ve lo dico lo stesso, sto facendo un po' di casino forse, allora il punto è il
01:21:37seguente, l'unione tra anima e corpo non è accidentale, cioè non è un qualcosa che può
01:21:45avvenire o anche no, no no no no, c'è quest'unione tra anima e corpo, tra forma e materia, forse
01:21:52anche l'uomo può rimanere con l'anima da una parte e il corpo da un'altra, ora siamo d'accordo sul
01:21:59fatto che spiegare esattamente che cosa significhi per l'anima e forma del corpo è un casino che qui
01:22:05non voglio neanche cominciare a trattare, però uno potrebbe legittimamente dire l'anima dov'è? Dentro
01:22:10al corpo? Fuori dal corpo? E' una domanda illogica, perché l'anima non è fisica quindi non occupa uno
01:22:16spazio tridimensionale, non può essere né fuori né dentro al corpo, è la forma del corpo, cioè è
01:22:23quella che fa vivere il corpo, quella che dà una razza al corpo, tu sei così perché sei animato,
01:22:29sei un essere animato, sei mosso dall'anima, l'anima è creata specificamente per il corpo e
01:22:39viceversa, il corpo è per quell'anima lì, il mio corpo non potrebbe essere di nessun altro, la mia
01:22:45anima non potrebbe essere di nessun altro, di nessun altro corpo, naturalmente qui è tutto
01:22:51difficile, la reincarnazione, la trasmigrazione degli animi, questa unione è necessaria ed è
01:22:58costitutiva dell'essere umano, l'essere umano è un'unità profonda di anima e corpo, l'anima
01:23:04umana è l'unica forma sostanziale e immortale che dà vita al corpo, il corpo è mortale, ma attenzione
01:23:11è mortale nel senso che poi può essere anche recuperato e può essere oggetto di appunto
01:23:20fattori sorgenti, quindi non è destinato a nulla in automatico, per questo motivo diciamo
01:23:28con l'analisi che è fatto Maso rifiuta l'idea di alcuni pensatori come per esempio Averroé,
01:23:35ma anche i seguaci latini di Averroé, poi c'è tutta una storia complicatissima, anche qui non
01:23:42si capisce niente, secondo questi ci sarebbe un unico intelletto, un po' anche quello che
01:23:47pensa Aristotele, un unico intelletto condiviso da tutti gli esseri umani, quando l'uomo muore
01:23:52l'intelletto che sta dentro il corpo ritorna nell'intelletto comune, il corpo se ne va
01:23:57dall'altra parte e buonanotte, e quindi l'idea, attenzione perché l'idea sottostante a questa
01:24:04teoria è che l'intelletto non è individuale, cioè l'intelletto è comune, quindi tu hai in
01:24:09prestito un pezzettino dell'intelletto comune, quando muori il tuo intelletto ritorna nell'intelletto
01:24:14comune e di te sostanzialmente non resta più niente, se ne va il corpo se ne va anche tutto
01:24:19il resto, l'anima mortale in qualche modo. L'intelletto umano invece secondo Thomas Aquino
01:24:28non è una sostanza separata, separata dal proprio corpo e quindi comune a tutte le altre,
01:24:36un'unica sostanza comune a tutta l'umanità, ma è una facoltà immateriale dell'anima individuale
01:24:43ed è quest'anima individuale che sancisce e definisce l'essere umano. Come funziona
01:24:54l'intelletto a questo punto? L'intelletto è una facoltà dell'anima, l'intelletto riceve e
01:25:00elabora le informazioni che vengono dall'esterno, quindi io tocco la penna, vedo la penna, sento
01:25:07con le orecchie il rumore che fa la penna, l'olfato e tutto il resto, si forma un imago,
01:25:14una immagine mentale, da cui il termine immaginazione. Questa immagine viene poi
01:25:19trattata dall'intelletto per estrarre il concetto universale, non questa penna,
01:25:25ma la penna in generale e la penna in generale perde naturalmente le caratteristiche di questa
01:25:31penna particolare, perché la penna in generale non può essere nera, perché esiste anche la penna
01:25:36arancione, la penna gialla, la penna blu, la penna verde, la penna lunga, la penna corta,
01:25:39la penna inchiosta, la penna quello che volete voi. Quindi è un processo individuale,
01:25:47personale, che ci fa cogliere l'universale e così funziona la conoscenza umana. L'uomo è
01:25:53stato creato per esercitare questa conoscenza umana, quindi Tommaso Aquino valorizza sia i
01:25:57sensi sia l'intelletto umano. La conoscenza è vera quando c'è un ad equatio, veritas est adequatio
01:26:06reiti intellectus, diceva in latino. La verità è, allora, io mi raffiguro un cavallo e ho in
01:26:11mano una penna, non sto pensando bene, io ho in mano una penna e dentro la mia testa c'è
01:26:17l'immagine mentale di questa penna, perfetto, c'è un ad equatio reiti intellectus, tra l'intelletto
01:26:23e la cosa, res, benissimo, allora sono nella verità e quindi c'è questa idea di interno ed
01:26:29esterno che deve essere costruita in modo coerente e corrispondente con quello che c'è fuori, cioè
01:26:37quando l'intelletto è allineato con quello che c'è fuori ci siamo. Tutta la conoscenza umana parte
01:26:42dei sensi naturalmente e i sensi ci permettono di costruire queste immagini sostanzialmente.
01:26:50Ok, ultimo discorso che facciamo riguarda l'etica e la politica, Tommaso integra la
01:26:58teoria etica di Aristotele con la dottrina cristiana, come ha sempre fatto, distingue
01:27:03tra virtù teologali che sono la fede, la speranza, la carità e le virtù naturali,
01:27:07che sono quelli intellettuali e morali che hanno tutti, anche quelli che hanno avuto la
01:27:11rivelazione, quindi anche quelli che non conoscono la dottrina cattolica. La convivenza umana è
01:27:17regolata dalle leggi, dalla legge eterna, dalle leggi naturali e dalle leggi umane.
01:27:22La legge eterna è l'ordine, diciamo così, quell'ordine divino che governa l'universo,
01:27:30è l'intelletto di Dio, è quello che ha, il disegno intelligente, è l'intelligenza che ha
01:27:35fatto questo disegno. Poi c'è la legge naturale che è una manifestazione di questa legge eterna,
01:27:41dipende la legge naturale dalla legge eterna, non va per conto suo e può essere conosciuta
01:27:48attraverso l'intelletto umano, quello che si fa con la scienza. E poi c'è la legge umana,
01:27:53che è quella che è creata nelle varie società per regolare la vita in comune, dovrebbe fondarsi
01:28:00sulla legge naturale, può variare nel tempo e nei luoghi, a seconda, però per essere giusta,
01:28:07ci sono dei criteri, per essere giusta deve rispettare i principi della legge naturale e la
01:28:14legge naturale, ripeto, deriva da quella eterna. Tommaso discute anche delle forme di governo,
01:28:23diciamo così, e preferisce una forma mista che combini il potere di un singolo sovrano con un
01:28:29consiglio di saggi e provvedendo anche alla partecipazione dei cittadini, è un modello che
01:28:35secondo Tommaso garantisce meglio il bene comune, il compito del governo è secondo Tommaso proprio
01:28:44il bene della comunità, il bene comune, quindi insomma è quello che deve ottenere. Dopo questa
01:28:50cavalcata, spero con un minimo di successo, dal punto di vista dell'aiuto, di semplificare lo
01:29:01studio o il ripasso, perché naturalmente poi lo studio del manuale è un'altra cosa,
01:29:05lì si scende un po' più in profondità. Vi rimando poi al prossimo video dove faremo
01:29:12qualche lettura dei testi.

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