Rimini, 26 ago. (askanews) - "Restituire dei legami, un reticolo sociale adeguato nell'entroterra italiano" colpito dal sisma del 2016 "vuol dire anche rimettere in campo quella che è stata una tradizionale energia del Bel Paese". Lo ha detto il Commissario straordinario del Governo per la riparazione e la ricostruzione, Guido Castelli, al Meeting di Rimini, dove ha fatto il punto sul sisma che ha colpito il Centro Italia tra il 24 agosto 2016 e il 18 gennaio 2017. "I fenomeni dello spopolamento e della desertificazione dell'entroterra - ha ricordato Castelli - erano già evidenti in qui luoghi e noi, via via, riconfigurazione l'azione di una ricostruzione che all'inizio aveva stentato non poco e che ora finalmente ha preso il giusto passo ci siamo posti un problema: per dare il giusto senso alla ricostruzione fisica è necessario anche occupasti della seconda gamba della ricostruzione, ovvero la riattivazione dei processi sociali e comunitari. Perché altrimenti, legittimamente, qualcuno degli italiani che stanno finanziando questa ricostruzione così costosa potrebbe dire 'ha senso ricostruire case che sono destinate a rimanere vuote?'. La risposta è: sì, ha senso, perché restituire dei legami, un reticolo sociale adeguato nell'entroterra italiano vuol dire anche rimettere in campo quella che è stata una tradizionale energia del Bel Paese". Da questo punto di vista "abbiamo messo in campo una strategia 'Next Appennino', finanziata con 1,8 miliardi dal Fondo complementare al Pnrr e si prefigge di realizzare le condizioni per cui finalmente il nostro Appennino centrale possa tornare abitabile". Da qui l'idea di dedicarsi in particolare ai "borghi sicuramente belli e magnifici", come quelli della mostra al Meeting di Rimini "Borghi futuri. volti e storie di una piccola Italia capace di reinventarsi", curata da Riccardo Bonacina, Lucio Brunelli, Luca Fiore e Giuseppe Frangi. Non solo per curare il loro aspetto ma anche per dare la "possibilità di abitare in via ordinaria in luoghi isolati geograficamente ma che hanno una grande chance: digitalizzazione, innovazione, visione del mondo e delle cose che, soprattutto dopo il Covid, potrebbe indurre tanti ragazzi, tanti nomadi digitali a dire: io vado in quelle zone belle, un po' impervie ma comunque accoglienti, dove poter ricostruire un orizzonte di vita che ci riporta proprio al tema di questo Meeting: l'essenziale". "Essenziale, come ha detto Scholz, non è voler ridurre al minimo le proprie pretese, ma cogliere il senso ultimo di ogni azione che facciamo. E il senso ultimo dell'azione che facciamo come ricostruzione è ridare smalto, brillantezza e futuro a dei luoghi e a dei borghi dove l'Italia è nata, dove c'è uno scrigno di patrimoni religiosi, civili e artistici senza pari, ma dove è necessario ridare impulso perché possano tornare abitabili" ha concluso Castelli.
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00:00I fenomeni dello spopolamento, della desertificazione dell'entroterra erano già evidenti in quei luoghi e noi, via via,
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00:16ci siamo posti un problema. Per dare il giusto senso alla ricostruzione fisica è necessario anche occuparsi della seconda gamba
00:23della ricostruzione, ovvero la riattivazione dei processi sociali e comunitari.
00:28Essendo qualcuno legittimamente degli italiani che stanno finanziando questa ricostruzione così costosa potrebbe dire
00:34ma ha senso a ricostruire case che sono destinate a rimanere vuote? La domanda è sì, ha senso.
00:41Perché ricostruire dei legami e un reticolo sociale adeguato nell'entroterra italiana vuol dire anche rimettere in campo
00:50quella che è stata una tradizionale energia del bel paese e da questo punto di vista abbiamo messo in campo una strategia.
00:56Si chiama Next Appennino, è stata finanziata con 1 miliardo e 800 milioni del fondo complementare al PNR e si prefigge di realizzare
01:05le condizioni per cui finalmente il nostro appennino centrale possa tornare abitabile.
01:10Quindi borghi, sicuramente belli e magnifici come se ne parla nella mostra che è stata allestita qui al meeting,
01:16ma ha anche possibilità di abitare in via ordinaria in luoghi isolati geograficamente ma che hanno una grande chance.
01:24Si chiama digitalizzazione, si chiama innovazione, si chiama visione del mondo e delle cose che soprattutto dopo il Covid potrebbe indurre
01:31tanti ragazzi, tanti nomadi digitali a dire io vado lì in quelle zone belle, sicuramente un po' impervie, ma comunque accoglienti
01:40dove poter ricostruire un orizzonte di vita che ci riporta proprio al tema di questo meeting.
01:47L'essenziale ha detto Bernard Scholt non è voler ridurre al minimo le proprie pretese, ma è cogliere il senso ultimo di ogni azione che facciamo.
01:55Il senso ultimo dell'azione che facciamo come ricostruzione è ridare smalto, brillantezza e futuro a dei ruoli, a dei borghi, a dei luoghi
02:04dove l'Italia è nata, dove c'è uno squigno di patrimoni religiosi, civili e artistici senza pari, ma dove è necessario ridare impulso perché possano tornare abitabili.