• 2 mesi fa
Conduce Aurora Fiorenza

Category

🗞
Novità
Trascrizione
00:00Buon pomeriggio e benvenuti a una nuova puntata di Nomi, cose e città.
00:25Prima di anticiparvi i temi di oggi vi ricordo com'è possibile scrivere alla nostra redazione, basta mandare un sms oppure un messaggio alla chat whatsapp, il numero è il 335 8783600 oppure se preferite scrivere una mail potete inviarla all'indirizzo di poste elettronica redazionechiocciolatgs.tv
00:52I temi di oggi, emergenza droga a Palermo, quanto fatto finora dal comune e dall'ASP di Palermo, i progetti, parleremo di questo, ma anche dei numeri che riguardano la nostra città.
01:07Poi Spazio ha un progetto seguito dall'associazione People Help the People, è stato recuperato un giardino a Borgo Molare, in realtà era un bene confiscato alla mafia e è diventato adesso l'unico spazio dedicato ai bambini di quel quartiere, ma di tutto questo parleremo tra poco.
01:25TORNA UNA NUOVA STAGIONE DI CINEMA SU TGS IN PRIMA SERATA. PREPARATE A RIVIVERE LE EMOZIONI DEI FILM CHE HANNO SEGNATO GLI ANNI 70 CON I GRANDI INTERPRETI. PAOLO VILLAGGIO, FRANCO E CICCIO, PINO CARUSO, ENRICO MONTESANO.
01:46UN VIAGGIO NEL TEMPO TRA LE RISATE E LE STORIE INDIMENTICABILI DELLE PELLICOLE DIVENTATE CULT, MA NON SOLO, SU TGS ANCHE I CAPOLAVORI DEGLI ANNI 50, I FILM D'AUTORE E LE MIGLIORI PELLICOLE STRANIERE.
02:04UN VIAGGIO NEL TEMPO TRA LE RISATE E LE MIGLIORI PELLICOLE STRANIERE.
02:34UN VIAGGIO NEL TEMPO TRA LE RISATE E LE MIGLIORI PELLICOLE STRANIERE.
02:59E rieccoci in studio pronti per parlare del primo tema di oggi, emergenza droga a Palermo. Ne parliamo subito con i miei ospiti che saluto, l'assessore alle politiche sociali del comune di Palermo, Rossi Pennino, e poi Giampaolo Spinnato, direttore di dipendenze patologiche dell'Asp di Palermo.
03:18Buon pomeriggio a tutti e due. Prima però volevo farvi sentire, volevo raccontarvi la storia di Giulio, un ragazzo che purtroppo non è riuscito a vincere la sua battaglia contro la droga, a raccontarcela è stato suo papà Francesco.
03:35Giulio era un ragazzo della generazione Z, un ragazzo molto intelligente, pieno di grandi attitudini, disegnava, dipingeva, parlava due lingue, avendo represo la tv, componeva dei pezzi trap.
04:01Solo che aveva un malessere che è insolto intorno ai 14 anni, che nonostante è stato intercettato per tempo, nonostante varie terapie con psicologi, psichiatri e quant'altro per ricovere l'incomunità, non siamo riusciti a venire a capo di questa situazione.
04:26Perché purtroppo inizialmente si sono commessi degli errori, a mio parere, molto gravi e che hanno inficiato la possibilità di riuscire a salvarlo da questa situazione.
04:41Cosa succede a una famiglia che entra in contatto con il mondo della droga?
04:47Si vive alla giornata un incubo terribile perché non sai cosa fare, non sai quali azioni intraprendere, spesso le azioni che intraprendi sono sbagliate e in più devi improvvisare la tua vita e cercare di aiutare un figlio senza sapere come fare.
05:17Le istituzioni non sono del tutto presenti, non sono preparate in particolare a questo tipo di droga che è il crack, sulla quale non esistono studi, non esistono esperienze specifiche, non esistono terapie ma soprattutto non esistono farmaci antagonisti.
05:41Come si va avanti dopo una perdita del genere e soprattutto dove si trova la forza per andare avanti?
05:48Penso che la forza me l'abbia data proprio mio figlio e io ho avuto in diverse occasioni la sensazione anche di incontrare e di vivere durante la notte perché ho avuto diverse esperienze in cui ho avuto una comunicazione con lui.
06:08Si vive soffrendo perché quello che dico io è che vivi come se avessi un pugnale piantato nel cuore dove la ferita intorno si è cicatrizzata ma tu hai sempre questo pugnale del quale ogni tanto ti accorgi e comprendi.
06:28Si vive pregando, si vive soprattutto cercando di ricordare la sua memoria perché Giulio è un ragazzo che non va dimenticato perché era veramente un ragazzo straordinario che avrebbe potuto dare tanto alla nostra società, alla nostra Palermo.
06:45Quando Monsignor Lorefici ha fatto quel discorso così forte e anche così duro nei confronti della politica che cosa ha pensato?
06:56Non mi sarei aspettato che avesse tuonato così e fosse arrivato proprio al cuore di tutti, soprattutto al mio cuore perché ovviamente è una cosa che mi tocca personalmente perché vedo che c'è una sorta di stato di indifferenza nei confronti di chi ha queste problematiche, delle famiglie che soffrono tantissimo
07:23ma anche di questi ragazzi perché più mi addentro in queste vicende e più mi rendo conto che tutte le famiglie avvengono con le stesse modalità e sempre delle azioni che si ripetono e noi genitori ci troviamo assolutamente disperati nell'incapacità di vedere un figlio che si autodistrugge in questo modo
07:50senza poter fare nulla per poterlo aiutare, per potergli stare vicino.
07:57La legge è fondamentale perché cura l'aspetto soprattutto della prevenzione tra i giovani perché fino a questo momento non è stata fatta prevenzione ma è rivolta soprattutto alla creazione di strutture a bassa, media e alta soglia per poter curare questi ragazzi che in Sicilia sostanzialmente non si possono curare.
08:23Sì esistono delle comunità anche valide però non esistono dei percorsi terapeutici certificati e consolidati e soprattutto non esistono comunità terapeutiche per minorenni e purtroppo questo fenomeno sta dilagando molto nelle province e tantissimo tra i minorenni.
08:47Bisogna sollecitare l'apertura dei drop-in che sono uno degli aspetti importanti di questa vicenda perché attualmente questi ragazzi che sono in uso al crack vivono buttati per le strade in condizioni igienico-sanitarie e pietose, spesso si allontanano o vengono allontanati dalle famiglie perché diventano ingestibili
09:10e hanno bisogno di un punto di riferimento, di una mano tesa, di un centro dove poter fare una doccia, un pasto normale e magari poter rilacciare i rapporti con le famiglie ma soprattutto creare con l'aiuto del volontariato all'interno di questi drop-in dei centri di scambi culturali.
09:34Con mio figlio Vincenzo abbiamo aperto due sportelli di ascolto, uno presso il centro Ippocrate e l'altro presso la casetta della salute.
09:43Lui prioritamente si occupa di incontrare questi ragazzi, di instaurare un rapporto di fiducia, di empatia, farli venire a fare un dialogo, instaurare un rapporto quasi di amicizia per capire se vogliono essere curati, se hanno bisogno di qualcosa, se vogliono essere stradati a dei percorsi terapeutici.
10:09Devo dire che almeno una decina di ragazzi, anzi Vincenzo con l'aiuto delle psicologhe che lo affiancano è riuscito ad avviarvi a dei percorsi terapeutici.
10:25Poi grazie anche all'aiuto e al sostegno dell'assessorato salute siamo riusciti a fare aprire questo centro di pronta accoglienza che accoglie i ragazzi in emergenza da crack ma anche da altre droghe dove possono trovare un punto di riferimento per farsi aiutare.
10:49Poi contiamo dal 15 settembre ad inaugurare un'unità mobile che stiamo riuscendo a creare grazie soprattutto al supporto di Ismael Labardera e del finanziamento che siamo riusciti a ottenere grazie a lui.
11:13C'è per caso qualcosa che vuole dire magari a una famiglia che sta affrontando in questo momento il dolore di avere un figlio che purtroppo è entrato nel mondo della droga, che sta vivendo la droga in casa e che magari in questo momento è scoraggiata?
11:27Io dico ai genitori tantissimi, disperati, tantissime mamme sole che hanno figli che non riescono a gestire, tantissime mamme che devo dire che mi chiamano che hanno anche figli minorenni in casa.
11:41In questa situazione dico tenete duro, coraggio che piano piano riusciremo a trovare delle soluzioni opportune tutte insieme perché ci sono tante persone che stanno lavorando e ci sono anche le giuste attenzioni da parte delle autorità soprattutto della pubblica sicurezza.
12:07Rivolgo la domanda all'assessore Pennino in merito ai drop-in citati da Zavatteri.
12:13Noi come amministrazione comunale all'atto del nostro insediamento siamo intervenuti immediatamente sul fenomeno dell'emergenza che guarda la dipendenza, il crack in particolare.
12:24Devo dire che nel giro di pochi mesi al ridosso di una programmazione che era allo zero assoluto siamo riusciti a mettere in piedi un servizio di oltre un milione di euro che oggi è attivo sul territorio e di cui poi vorrei dare dei riferimenti di modo che le famiglie, i ragazzi possano sapere che l'amministrazione comunale insieme al servizio sanitario è presente sui territori, in quale forma e attraverso quali attività e a chi si possono rivolgere soprattutto per chiedere gli utili.
12:53Sulla attività che riguarda la bassa soglia l'amministrazione comunale contestualmente per conto dell'amministrazione chiaramente il mio assessorato ed è quello alla mia guida ha organizzato sempre insieme all'Asp una progettazione importante, imponente che guarda i finanziamenti del Pommetro che vale oltre 3 milioni di euro e che mette insieme finalmente la realizzazione dei servizi a bassa soglia.
13:19Questa è una funzione fortemente sociosanitaria perché non possiamo pensare di arrivare con l'improvvisazione, con il solo volontariato, con i servizi sociali o con gli educatori in questi luoghi in cui dobbiamo agganciare e tirare fuori dal giro per i ragazzi vittime e le persone vittime di pendenze ed è per questo che appena arriveranno le risorse del Pommetro che purtroppo sono in ritardo e che ancora non ci sono arrivate, noi siamo pronti.
13:47Abbiamo già con l'Asp attivato tutte le attività interlocutorie che sono iniziate da una richiesta precisa che ha ricevuto la direzione sanitaria che ha immediatamente accolto, la direzione generale, abbiamo scritto e messo nero su bianco l'attività di servizio che guarda la bassa soglia in prossimità dei serbi perché è importante che quest'azione resti insieme perché ci vuole l'attività di emergenza, il pasto caldo, la doccia.
14:15Veramente le attività essenziali ma poi bisogna avere l'aggancio e soprattutto riportare sul piano sanitario le attività che riguardano la presa in carico.
14:25Prima abbiamo visto delle immagini, il progetto Fuori dal Giro, abbiamo visto un camper ma in realtà non è soltanto più un camper che gira per la città di Palermo, raccontiamo questo progetto.
14:37Fuori dal Giro è una misura che vale oltre un milione di euro che è stata ripetuta quest'anno e quindi la ripetiamo per un altro milione di euro che riguarda l'organizzazione di un presidio mobile in rete che chiaramente guarda servizi attivati con la presenza dell'ASPA all'interno dell'unità mobile che sosta a Ballarò e adesso magari poi se volete vi dico anche in quali giorni e in quali orari.
15:03Ci sono quattro psicologi, quattro assistenti sociali, un mediatore culturale e degli operatori peer educator. L'utilizzo dei peer educator è stato importantissimo perché è l'atto di fiducia immediato con il quale noi riusciamo spesso ad agganciare tantissimi ragazzi e l'unità mobile costituisce per l'appunto quel presidio territoriale di prossimità a cui ci si può rivolgere e che è condivisa con l'ASPA all'interno del progetto.
15:31All'interno del progetto poi ci sono i quattro sportelli che sono nei luoghi presi a riferimento grazie anche ai numeri che sono venuti fuori dai ragionamenti con l'ASPA di Palermo. Uno sportelli a Borgovecchio, uno è a Ballarò albergheria per l'appuntamento, uno alle Ozenne e uno allo Sperone. Sportelli che fanno una serie di attività di prossimità che sono punto di riferimento per i ragazzi e per le famiglie.
15:57Avete fatto un bilancio di questo progetto, avete dei dati in merito a questo progetto e non solo?
16:03Sì, abbiamo già dei dati perché abbiamo circa un anno di attività quindi abbiamo tutti i dati dei contatti, dei materiali diffusi, abbiamo tutti i dati delle persone intercettate, abbiamo i dati che riguardano gli inserimenti in percorsi terapeutici che non sono l'obiettivo principale di questo servizio ma sicuramente un obiettivo importante.
16:21Sono servizi di prossimità, hanno la caratteristica di non aspettare che le persone vengono al servizio ma le vanno a cercare in quelli che sono i luoghi di aggregazione e quindi hanno una maggiore disponibilità all'incontro, sono servizi quindi molto agili da questo punto di vista.
16:39E qual è la risposta anche dei protagonisti, delle persone che vengono raggiunte? Si avvicinano, lo fanno con facilità, c'è ancora qualcuno che restio?
16:49Ovviamente una caratteristica importante di questi servizi è la loro costanza, la loro presenza, noi abbiamo l'unità mobile presente tutti i giorni sul territorio, sempre negli stessi luoghi, questo facilita il fatto che si crei quella familiarità che poi consente il fatto che le persone si fidano e si avvicinano.
17:09Per cui noi siamo partiti in sordina in qualche modo, anche volutamente proprio per evitare che il clamore potesse ostacolare il fatto che le persone si fidano di noi e poi abbiamo assistito a un crescendo continuo perché nel tempo diventava qualcosa di presente, di abituale sul territorio.
17:29Quali sono i numeri, c'è un aumento anche rispetto agli anni passati di chi fa uso di sostanze, di droga e soprattutto qual è il target?
17:38I numeri che abbiamo più forti sono quelli di accesso ai servizi di cura, cioè i SERB, che rappresentano un po' la porta d'accesso alla cura, noi ne abbiamo tre in questo momento nella città di Palermo e noi abbiamo avuto quasi un raddoppio in questi ultimi due anni dei numeri dei nuovi utenti, cioè quelli che per la prima volta si sono rivolti ai servizi rispetto agli anni precedenti.
18:04Quindi attualmente l'anno scorso abbiamo avuto più di 900 nuovi utenti, quest'anno già nel primo semestre siamo oltre 400, quindi questo è un dato di aumento che si sta stabilizzando.
18:15E il target?
18:17Per lo più sono soggetti sotto i 30 anni.
18:19Sotto i 30 anni?
18:20Sì.
18:21C'è chi faceva riferimento anche l'orefice durante quell'appello che tutti ricordiamo la sera del 14 luglio durante il festino di Santa Rosalia, l'orefice diceva addirittura si inizia a 13 anni anche a fare uso di sostanze stupefacenti, è così registrate anche voi questo inizio o no?
18:43Nelle storie che ci vengono raccontate sì, la maggior parte dell'età di inizio si è molto abbassata, noi siamo passati da un'età di inizio di 5-6 anni fa, 10 anni fa, che era intorno ai 15-16 anni, adesso siamo sui 12-13.
18:59Assessore Penino, come sta andando questo progetto? Prima voleva dare appunto dei riferimenti per chi ci sta seguendo, magari per le famiglie che stanno vivendo un momento difficile e non sanno a chi rivolgersi.
19:11Il progetto sta andando bene, certamente è un progetto molto delicato, abbiamo la responsabilità di non fare attività mediatica diffusa perché chiaramente come diceva il dottore Spinnato tuteliamo anche l'attività degli operatori e soprattutto la buona riuscita dell'aggancio.
19:27Ma rispetto a quello che in questo momento rappresentano le attività di servizio, le famiglie, gli utenti, le persone, i ragazzi, devono sapere che intanto abbiamo una massiccia attività di prevenzione di contrasto alle dipendenze all'interno delle scuole.
19:41Questo ha previsto e prevede essere ripetuto anche per quest'altro anno un'attività di prevenzione importantissima, siamo arrivati nel primo anno ad arrivare per il tramite di un numero importante di scuole a circa 2.503 ragazzi, le loro famiglie e gli insegnanti.
19:59La prevenzione è fondamentale perché chiaramente crea un momento di impatto del fenomeno che evita di arrivare alla dipendenza e quindi la prima attività del progetto è quella di prevenzione e quindi all'interno delle scuole voi potete trovare, riferendovi chiaramente a quelli che sono i numeri del progetto, potete riferirvi per l'attività di prevenzione.
20:27Quindi per l'attivazione di una prima conscienza psicologica e nelle scuole stiamo facendo, devo dire, un gran lavoro.
20:33Poi c'è l'attività degli sportelli che sono riferibili al territorio, che sono di prossimità e che quindi sono assolutamente arrivabili attraverso i numeri di telefono anche che io posso mostrare degli sportelli, magari poi la videata l'ha fatto anche più grande così i numeri di telefono si vedono, ma sul sito dell'amministrazione c'è tutto.
20:53E poi c'è l'attività di due camper, che non è uno il camper, inizialmente siamo partiti con un camper, poi siccome questo è un progetto molto mirato ad un terzo settore dedicato e di qualità, perché è chiaro che quando si interviene sul tema delle dipendenze, che sia la prevenzione o che sia la presa in carico, noi abbiamo bisogno di altissima professionalità.
21:13Dico io sempre, in una battuta ai miei, l'assistente sociale è acqua fresca rispetto a quello che noi siamo chiamati ad affrontare. C'è, ci vuole l'assistente sociale, ma occorre avere una cornice di figure di alta professionalità che insieme al servizio sanitario facciano un lavoro mirato e dedicato.
21:33E quindi abbiamo due camper, uno che come diceva il dottore Spinnato è a Ballarò, l'altro che si trova tra Piazza Politeama e Piazza Massimo e che fa un lavoro diverso dal camper di Ballarò.
21:45Perché mentre il camper di Ballarò fa un lavoro anche di distribuzione di ausili, di distribuzione di materiale anche sanitario in collaborazione con l'ASP e noi abbiamo anche i numeri di queste distribuzioni che sono anche molto importanti, l'altro camper fa un lavoro invece tra Piazza Politeama e Piazza Massimo di aggregazione sociale e di aggancio.
22:11Cioè interviene sulla dimensione sociale dell'aggregazione dei nostri giovani che stanno nelle piazze i sabato pomeriggi, i venerdì pomeriggi creando quell'azione di dialogo attraverso la dimensione proprio delle attività di aggregazione sul territorio.
22:25E anche lì abbiamo trovato ragazzi che avvicinandosi per fare un'attività col camper poi chiedevano di poter parlare con lo psicologo, chiedevano di poter avere un aggancio.
22:37Una dimensione molto importante di questo servizio, io ci tengo a sottolinearla, è quella di farlo a braccetto con la sanità.
22:46Diversamente non è pensabile intervenire sulle dipendenze, ci possiamo inventare le leggi, possiamo portare avanti le battaglie, possiamo stanziare risorse, ma se questa battaglia noi non la facciamo a braccetto in un sistema sociosanitario integrato noi non la vinciamo.
23:04L'altra grande sfida è intervenire sulle famiglie.
23:07Prima volevo fare un passaggio sui numeri, sui dati che avete raccolto grazie a questo progetto, quali sono?
23:14Noi abbiamo chiaramente dei numeri che riguardano i passaggi che ha registrato il camper e le altre attività di servizio.
23:24Siamo nell'arco del progetto che si è sviluppato attorno ad un anno a 702 passaggi, cioè a 700 utenti che a vario titolo e chiaramente di diversità si sono registrati all'interno dei servizi per una qualunque delle tipologie che offre il servizio.
23:43Mi riferivo poco fa alla distribuzione per esempio dei presiedi sanitari, ne abbiamo distribuito 721, di cui 975 preservativi maschili e femminili, perché poi c'è anche un tema legato all'abuso, a quello che è la ricerca di chi è dipendente e poi fa sviluppare all'interno delle dinamiche del territorio.
24:09Questi sono chiaramente numeri che riguardano prima la complessità dei passaggi e come ho detto sono 702 per la distribuzione degli ausili, abbiamo registrato poi oltre i 702 altri 114 nuovi utenti e si lavora in un'attività di aggancio e di possibile presa in carico reale per poi iniziare un percorso terapeutico.
24:33Che storie registrate? Cioè la droga entra in famiglie degradate, in famiglie perbene, quali sono le storie che arrivano a voi?
24:43Le sostanze entrano in tutte le famiglie, per cui in effetti non c'è una tipologia, ma questo non si è mai registrato, noi sappiamo che l'utilizzo delle droghe è abbastanza pervasivo ed è presente in quasi tutte le realtà, quando arrivano a noi c'è una commistione dell'uso di sostanze, di problematiche familiari e spesso diventa complicato capire se l'una è la conseguenza dell'altra o viceversa.
25:11Perché spesso l'utilizzo di droghe è chiaro che diventa un fattore di induzione di problematicità all'interno di una famiglia, al di là di quella che poteva essere preesistente, quindi questa è un po' la dimensione.
25:25Nel momento in cui noi abbiamo un uso di sostanze particolarmente elevato, come è successo adesso, è chiaro che noi abbiamo più famiglie che vengono contagiate e quindi abbiamo un livello di problematicità più elevato.
25:37Perché si parla spesso di Ballarò come il quartiere simbolo dell'emergenza crack a Palermo, dell'emergenza droga a Palermo, ma non accade soltanto a Ballarò mi pare di capire.
25:49È un quartiere simbolo perché è un luogo di consumo, ma i ragazzi che noi intercettiamo a Ballarò non sono ragazzi di Ballarò, sono ragazzi che provengono dall'intero tessuto cittadino e che si ritrovano a Ballarò.
26:01In questo senso Ballarò ha un senso, non perché è un problema legato al quartiere, ma questo vale per tutti i luoghi di consumo e di spazio che sono frequentati da ragazzi che vengono dall'intera città.
26:14Prima l'assessore diceva che bisogna comunque lavorare anche molto sulle famiglie.
26:19Ecco, sulle famiglie si fa qualcosa? Perché spesso magari si trovano, abbiamo sentito prima la testimonianza di Zavatteri, è stato, si vive un incubo, ha detto proprio così.
26:29Si fa qualcosa per loro? C'è un aiuto per i genitori?
26:33Ma intanto pensare di lavorare su ragazzi che fanno uso di sostanze senza lavorare con le famiglie è un'assurdità.
26:40È ovvio che il lavoro viene sempre fatto con le famiglie, cioè le famiglie sono sempre coinvolte nel lavoro terapeutico.
26:48A volte diventa complicato mettere insieme le esigenze, perché a volte quello che è la persona che fa uso di sostanze e il ragazzo che fa uso di sostanze vuole fare non è la stessa cosa che vuole fare la famiglia.
27:00Perché ci sono dei momenti diversi, dei fasi diversi e questa è la parte importante del lavoro con le famiglie, cioè far comprendere come lavorare per poter ottenere la cooperazione del ragazzo che fa uso di sostanze dentro i percorsi terapeutici.
27:16Ma secondo voi, faccio una domanda sia a lei Assessore sia a lei Dottore Spinato, perché sia arrivata questa emergenza?
27:23Come mai oggi i giovani, anche a 13 anni abbiamo sentito prima, si avvicinano al mondo della droga?
27:30Ma il dato sanitario lo può restituire il Dottore Spinato. Io posso dire che il tema delle dipendenze è un tema antico nel mondo, che registriamo comunque anche guardando alla nostra di generazione.
27:42Ricordo tutte quelle attività e quelle campagne di comunicazioni importanti che riguardavano l'AIDS, l'HIV.
27:50Più che altro siamo di fronte ad una generazione che io registro attraverso diversi servizi e la diversa tipologia dei servizi, perché chiaramente se si parla di fragilità non siamo solo dentro il percorso delle dipendenze.
28:05La fragilità riguarda tanti altri aspetti, pensiamo al bullismo, pensiamo a tante altre cose.
28:11Siamo di fronte ad una generazione che sicuramente non è e non gode di ottima salute.
28:18Questa è una cosa che mi sento di dire.
28:20Poi la ragione per cui questo accade sicuramente va ricercata nella molteplicità dei fattori che ruotano a questo malessere.
28:29Certamente tutta l'attività di digitalizzazione che ruota attraverso i social non ha aiutato a realizzare una forte capacità di comunicazione, di senso, di voglia, di desiderio di aggregazione.
28:43Questo grande villaggio globale che si è creato solo dietro i telefonini o dietro i pc non aiuta allo scambio, non aiuta a luoghi sani di aggregazione.
28:55Dall'altro lato c'è una famiglia che si è impoverita e non mi riferisco solo da un punto di vista della povertà educativa legata allo stato sociale di appartenenza piuttosto che a quello economico.
29:06Mi riferisco ad una famiglia che si è impoverita perché è una generazione che probabilmente è la nostra, che ha una consapevolezza del proprio ruolo genitoriale che è diversa da quella del passato.
29:18E' per questo che noi dobbiamo mirare ad un intervento che guardi a 360 gradi non solo le dipendenze, da un lato servizi di prossimità emergenziali per rispondere, il camper risuona una risposta insieme agli sportelli, la bassa soglia appena arrivano le risorse sarà avviata.
29:35Dall'altro ancora per chiudere questo tassello di servizio va inserita la residenzialità dedicata, cioè comunità alloggio dedicate a minori e adulti che siano dedicate e mirate per chi è vittima di dipendenze.
29:52Perché in questo momento noi possiamo fare un lavoro di prossimità sul territorio di aggancio, un invio ai servizi, possiamo intervenire con la bassa soglia ma poi non abbiamo il servizio strutturale di collegamento che serve a fare la presa in carico nel lungo periodo.
30:06La residenzialità dedicata deve avere una risposta prima ancora di tanti altri appelli che io condivido che sono accorati, che sono commoventi ma la residenzialità dedicata è quella la possono fare mettendosi ad un tavolo l'assessorato regionale alla famiglia e quella alla sanità tirando fuori quelli che sono i costi e l'organizzazione degli standard del servizio e riferendo ai comuni anche le risorse per poterle attivare.
30:31Avete fatto pressing alla regione sotto questo punto di vista, se sì qual è stata la risposta?
30:36Facciamo pressing e stiamo al lavoro e devo dire che le risposte sono quelle di un dialogo costante che stiamo cercando di accelerare chiaramente.
30:45Da questo punto di vista c'è una risposta di interlocuzione ma dobbiamo essere più veloci.
30:51Nell'ambito della residenzialità dedicata una cosa importante che è stata fatta e che abbiamo fatto è stata l'apertura a gennaio di questo centro di pronta accoglienza.
31:01Perché è importante? Perché è un centro che ha un'accessibilità molto superiore a quella delle comunità terapeutiche.
31:09Quindi molti ragazzi che non si sentono in grado o comunque non sono pronti per accedere alla comunità terapeutica possono entrare in questa struttura che ha dei tempi di permanenza più brevi, intorno a un mese o due mesi,
31:21e che comunque servono ad affrontare situazioni critiche, a superare un momento critico e quindi per certi versi anche a mettere in sicurezza delle persone che altrimenti correrebbero dei grossi rischi per la salute
31:33e può consentire un momento in cui ci si può fermare, riflettere un po', confrontarsi con gli operatori che può servire a costruire un programma terapeutico.
31:41Da questo punto di vista è un centro, anche questo, partito un po' in sordina con tutte le cose nuove ma che adesso va a pieno regime con una lista d'attesa e con degli insedimenti anche emergenziali che vengono fatti spesso.
31:53Quindi questa è una realtà, dal mio punto di vista, importante che è stata creata, che è gestita dall'ASPO e a cui la Regione ha partecipato nella sua creazione e che rappresenta una struttura importante.
32:03Mancano altre strutture residenziali, strutture dedicate per i minori, tossicodipendenti, che quindi abbiamo difficoltà ad inserire, e tutta l'area che riguarda la doppia diagnosi che ancora oggi noi continuiamo a inserire fuori in Regione
32:17perché in Regione abbiamo pochissimi posti, si è aperta da poco una struttura in provincia di Enna, ma sono soltanto 20 posti, considerate che noi soltanto nell'ASPO di Palermo abbiamo 70 persone inserite in doppia diagnosi fuori in Regione.
32:31Quindi 20 posti da tutta Sicilia rappresentano veramente poco.
32:35Questo è quello su cui si deve lavorare.
32:39E un altro aspetto è anche il potenziamento dell'attività ambulatoriale.
32:43Noi abbiamo avuto, grazie a questo progetto, un forte aiuto dagli sportelli di prossimità che hanno collaborato molto con i servizi e con i SERT, però consideriamo che, e questo è un dato nazionale, che di tutti i tossicodipendenti in trattamento solo il 20% è trattato nelle strutture residenziali, l'80% è trattato negli ambulatori.
33:07Quindi se non potenziamo anche questa parte ambulatoriale significa che l'80% delle persone che richiedono aiuto finiscono con non trovarlo, non avere difficoltà a trovarlo.
33:19Grazie mille per essere stati i miei ospiti. Ovviamente ci riaggiorniamo con il progetto.
33:25Le famiglie dovrebbero riferirsi, o chiunque abbia bisogno, al progetto Fuori dal Giro, o per il tramite del progetto direttamente, o per il tramite dei SERT, che comunque rimanderebbe in questa compliance che abbiamo a Fuori dal Giro.
33:39E poi basta cercare ormai su internet Fuori dal Giro, il progetto del Comune di Palermo, e tutti i dettagli li trovate con anche i numeri di telefono e i vari sportelli di cui abbiamo parlato.
33:51Grazie mille ancora all'assessore Penino, grazie all'ottore Spinato. Ci riaggiorniamo presto su questo tema. In bocca al lupo per tutto e buon lavoro.
33:57Grazie.
33:58E adesso ci fermiamo per la pubblicità.
34:21Un viaggio nel tempo tra le risate e le storie indimenticabili delle pellicole diventate cult. Ma non solo. Su TGS anche i capolavori degli anni Cinquanta, i film d'autore e le migliori pellicole straniere.
34:38Appuntamento con il Grande Cinema ogni martedì e giovedì alle 21 e 40 e la domenica alle 15 e 45.
34:58TGS, la tua finestra sul Grande Cinema.
35:04Ernesto Maria Ponte torna ai fornelli con il programma Di Che Pasta Sei. Musica, piatti prelibati, nuovi ospiti e tante novità.
35:23Non perdere neanche una puntata ogni mercoledì e domenica alle 21 e 40 e 23 e 30 su TGS Canale 12. E tu, Di Che Pasta Sei?
35:34E siamo pronti per parlare adesso di un bel progetto, un progetto che riguarda il quartiere di Borgo Molara a Palermo.
35:41Bene, un bene confiscato alla mafia è diventato un giardino, uno spazio dedicato ai bambini, l'unico spazio dedicato ai più piccoli in questo quartiere palermitano.
35:51Il progetto dell'associazione People Help the People e ne parliamo subito con il presidente dell'associazione Giuseppe Labita e con l'operatrice sociale dell'associazione Chiara Lococo.
36:03Buon pomeriggio. Buon pomeriggio a tutti.
36:06Allora Giuseppe, partiamo da te. Raccontaci come nasce questo progetto a Borgo Molara.
36:13Il progetto a Borgo Molara nasce a seguito di un bando che il Comune di Palermo aveva presentato nel 2019, dove di fatto veniva presentato un progetto per affidare questi beni tra i quali questo giardino,
36:27che oggi lo chiamo il giardino, mi piace parlare così, ma di fatto era una discarica a cielo aperto, un terreno abbandonato, incolto, abbastanza ormai usurpato dalla quotidianità.
36:39Oggi è diventato un parco inclusivo che vede coinvolto tutto il territorio di Borgo Molara e che in qualche modo ci sta dando parecchie soddisfazioni.
36:51Infatti dopo due anni di requalificazione nel 2021, anche a causa dei ritardi che unessero la pandemia, abbiamo avviato questo processo.
37:01Chiara, quali sono le attività che avete svolto e che continuate a svolgere all'interno di questo giardino, di questo parco?
37:09Sì, ormai da più di tre anni organizziamo un campus estivo. Ogni anno tantissimi bambini, circa 40, quasi anche 50 bambini come quest'anno, frequentano il nostro campus estivo.
37:27Oltre a diverse attività e laboratori che organizziamo anche nel periodo primaverile e autunnale, quando ovviamente le condizioni meteorologiche ce lo permettono.
37:39I laboratori sono tanti e svariati perché al giardino di Borgo Molara riusciamo a far confluire diverse progettualità locali, nazionali ed europee e questo ci permette quindi di variare e di coinvolgere i bambini e i ragazzi in tantissime attività.
37:54Quindi dal semplice laboratorio creativo, ricreativo, al laboratorio ambientale dove i bambini e i ragazzi sono iniziati a un approccio con gli animali, con l'ambiente, con la natura.
38:10Tanto che vengono portati diversi tipi di insetti, roditori eccetera. Al laboratorio di fotografia e non per ultimo al laboratorio teatrale che vede i bambini coinvolti direttamente in primo piano poi in un'attività, in uno spettacolo finale come quello che ci sarà quest'anno il venerdì 2 agosto.
38:36Quasi 50 bambini saranno coinvolti in questo spettacolo finale che è un momento di restituzione ma anche un momento di gratificazione per i bambini stessi perché diventano attori, sono veramente i veri attori principali del giardino.
38:52E quanti invece gli operatori coinvolti per il progetto?
38:56Tantissimi perché ovviamente avendo 50 bambini l'impegno è massimo e quindi quest'anno abbiamo quasi 20 operatori coinvolti in diverse attività come dicevo prima al laboratorio teatrale, al laboratorio ambientale, al libro forum e quindi tutti con specificità e caratteristiche e competenze diverse.
39:21Giuseppe è stato difficile arrivare a questo risultato, c'è qualcosa in particolare che ricordi che vi ha portato a ottenere questo parco in un quartiere che non aveva nulla per bimbi?
39:34Non aveva nulla e la cosa bella di Borgomolare è che il giardino è diventato adesso l'unico luogo che ci permette di costruire percorsi di questo tipo anche con la comunità.
39:45Riusciamo a farlo come diceva giustamente Chiara attraverso l'interazione di diverse progettorità che ci permettono anche di fare durare più a lungo la fruibilità dello spazio.
39:57Per rispondere alla tua domanda è stato difficile, io soppercetto che nulla è facile nella quotidianità, però devo dirti che siamo riusciti nel nostro piccolo a raggiungere questo obiettivo perché di fatto oltre alle competenze del gruppo di lavoro,
40:19alla professionalità anche di tutto lo staff di People help the People che ci ha permesso di trovare anche progettorità importanti, devo dirti che anche la comunità alla fine dopo qualche titubanza iniziale ha capito l'importanza di avere un luogo di questo tipo per i propri bambini perché come hai detto tu in quei territori non c'era nulla.
40:41Borgomolare è un territorio molto verde della città di Palermo, ma è un verde privato, non c'è un verde pubblico e possiamo dire senza paura di essere smentiti che è il primo spazio aperto alla comunità che si presenta al territorio per quello che vuole essere, c'è un spazio inclusivo aperto a tutta la cittadinanza.
41:03Chiara qual è stata quindi la risposta del quartiere? Ora mi pare di capire ottima, un po' all'inizio di difficoltà ma adesso ottima.
41:11Ovviamente c'è sempre la solita titubanza o anche così l'idrosia da parte dei genitori, delle famiglie, però ora appunto conoscendoci non ci lasciano più, quindi già a marzo iniziamo a ricevere i messaggi anche con minacce simpatiche, quest'anno iniziate davvero.
41:31E poi comunque durante l'anno riceviamo sempre messaggi di gratificazione, di affetto, come diceva spesso Giuseppe ai bambini loro sono diventati gli angeli del giardino e quindi loro si sentono investiti anche di questo ruolo e questa responsabilità e di conseguenza anche le famiglie, quindi non ci lasciano più.
41:54La cosa bella è stata la capacità di far interagire e far discutere il mondo della scuola, il territorio, la comunità, perché Borgo Molare è una realtà un po' particolare, si sentono, si sono Palermo ma non è Palermo, vivono questa dualità, però devo dirti oggi anche far venire fuori persone, cittadini degli altri quartieri a Borgo Molare fa comprendere che anche lì si possono costruire percorsi interessanti.
42:24Ma come è possibile accedere ai servizi del giardino Chiara?
42:28I servizi sono totalmente gratuiti e quindi noi ogni anno mettiamo, per così dire, delle domande di iscrizioni, apriamo le domande di iscrizioni, ovviamente dobbiamo mettere un numero limitato perché non possiamo togliere un numero spropositato di bambini, ma è semplicemente per un motivo di sicurezza.
42:49E quindi tutte le famiglie che vogliono accedere al campus, così come i laboratori primaverili o quelli che riusciamo a fare anche in autunno, devono soltanto compilare la domanda di iscrizione e subito partecipare.
43:07Ma sono divisi in età i bambini? Come funziona Chiara?
43:11Sì, allora quest'anno abbiamo fatto due fasce di età, dai 6-10 anni e poi 11-13 anni perché ovviamente i ragazzini di 11-13 anni già sono un po' più grandi e si sentono anche un po' più grandi per fare le attività di bambini dai 6-10 anni e quindi anche per una migliore gestione abbiamo diviso i due gruppi.
43:31Giuseppe però il giardino di Borgo Molare non è l'unico progetto che segue People Help the People da anni?
43:38Aggiungo per fortuna.
43:40Per fortuna certo, da anni ormai l'associazione lavora nel mondo del sociale.
43:44L'associazione nasce nel 2019, ormai siamo in piena adolescenza devo dire, abbiamo festeggiato da poco i nostri 15 anni, in 15 anni è stato fatto tanto, in atto al momento abbiamo circa, vado a memoria, tra i 16 e i 18 progetti attivi sia su scala europea, nazionale che regionale, mi permetto di dire locale.
44:04E questo ci ha permesso anche di in qualche modo aiutare la crescita del giardino proprio perché vogliamo focalizzarci su questo mondo, su questo aspetto, tant'è che è stato anche oggetto di attenzione, è venuto per un'occasione di un partner meeting europeo, una università inglese che ha ascoltato questa storia, l'è venuta a visitare e dopo un po' di tempo ha mandato una troupe a girare un video che abbiamo scoperto.
44:34Sta girando tutta Europa e racconta questo esempio di riqualificazione di uno spazio abbandonato che è di origini purtroppo malavitose, gestito da ambienti malavitose, che per oggi ha al suo interno una talea dell'albero Falcone che è stata piantumata per l'esattezza nel 2022, vado a memoria esattamente.
45:00Abbiamo le immagini con la data quindi posso confermare.
45:03Nel 2022, se vado a memoria, è già fatta perché era una piantina piccolina così e adesso sta crescendo.
45:09Siamo andati fino ad Arezzo per recuperarla perché le talee vennero fatte lì grazie all'arma dei carabinieri e adesso si trova lì geolocalizzata e come simbolo di rinascita di quel luogo.
45:21Gli altri progetti invece che segue l'Associazione, quali sono e di cosa li occupano?
45:25Quelli che stiamo occupando in questo momento sono dei progetti rivolti con il Ministero della Gioventù, con il Dipartimento dello Sport e in questo momento con il Ministero del Lavoro.
45:35Si è partito due mesi fa un progetto che prevede una campagna che si chiama Coinvolgi.net, cioè la stessa parola dovrebbe dirlo, che è l'evoluzione di un progetto che si chiamava Coinvolgi finanziato dal Ministro del Lavoro che prevede un percorso di formazione alla cittadinanza attiva di tutti i giovani in Italia.
45:57Sono 11 partner nazionali che avvieranno questo percorso sia a livello nazionale ma anche a livello locale e si prevede il coinvolgimento di oltre 600 giovani in tutto il territorio nazionale, durerà 18 mesi e il vero avvio del progetto partirà con la parte formativa legata agli operatori che andranno poi a formare sul locale i vari giovani e poi in ogni regione sarà avviata la propria realtà.
46:24Poi la cosa che in divenire stiamo costruendo insieme al Comune di Palermo è un progetto interessante che tra l'altro si lega tantissimo al servizio che avete fatto poc'anzi sia con l'assessore Pennino che con il dottor Spinnato.
46:41Stiamo aprendo il centro per la famiglia per il distretto sociosanitario 42, a Palermo il luogo fisico sarà Bonaggia, lo spazio che il Comune ha individuato, siamo per ora impegnati nella promozione territoriale attraverso le istituzioni per far conoscere questa iniziativa progettuale, poi magari ci sarà modo di approfondirlo quando il progetto comincerà ad assumere le sue sembianze per quello che deve essere.
47:09Perché ci stiamo accorgendo anche in virtù della nostra esperienza maturata nei percorsi che abbiamo svolto in seno alle scuole e che continuiamo a fare, penso all'attività di mentoring piuttosto di supporto psicologico che sono attive e costante ogni anno, si prevedono parecchie iniziative connesse all'interazione tra le istituzioni scolastiche, il mondo istituzionale e perché no anche le aziende.
47:39Perché no anche le famiglie stesse per metterle insieme e rispondere a quelle esigenze che ci sono.
48:09Allora io mi auguro sempre di vedere il giardino animato da così tanti bimbi, perché quando andiamo nel periodo invernale e apriamo con il cancello viene un po' di tristezza, quindi il giardino ormai lo vediamo soltanto vivo, soltanto quando ci sono loro, i bimbi e i ragazzi e il giardino come diciamo sempre è di loro.
48:37Quindi il nostro augurio è che sia sempre animato da loro.
48:43Giuseppe ti chiedo invece qual è il tuo sogno?
48:47Il mio sogno personale lo tengo per meglio.
48:51Il tuo sogno per questo giardino.
48:53Evito anche perché interesserebbe comunque a chi ci sta ascoltando e a chi ci sta guardando.
48:59Riferito al giardino io credo che il sogno che dobbiamo avere noi e che ho io personalmente è che un giorno possa venire qui a TGS, sarò io, a chiedervi di ospitato e di potervi dire che da oggi in poi People help the people non si occuperà più di Borgomolara e del giardino di Borgomolara perché la comunità lo ha adottato, lo ha fatto proprio e lo gestisce.
49:23Credo che questo sia il risultato più grande quando un ente del terzo settore si candida a gestire un bene confiscato alle mafie perché è solo in quel momento che tu l'hai restituito al cittadino e alla sua proprietà.
49:39Questo è il mio sogno, questo è il nostro sogno e probabilmente come diceva Chiara questi ragazzi, questi bambini sui quali stiamo lavorando potrebbero essere il futuro di questo giardino e perché no anche di tutti gli altri beni confiscati che tanti altri nostri colleghi tra mille difficoltà stanno provando a gestire e a rivalutare e a far ripartire.
50:03Intanto il 2 lo ricordiamo, questo appuntamento all'interno del giardino di Borgomolara è ingresso gratuito.
50:11È ingresso gratuito, è aperto a tutti.
50:13Andatelo a vedere, ne vale la pena.
50:15L'anno scorso abbiamo fatto 5 spettacoli di sera, meravigliosi, fantastici.
50:19Quest'anno a settembre pensiamo di organizzare già qualche cosa, ma ancora in alcuni casi non possiamo spoilerare niente.
50:26Ma torneremo a parlarne sicuramente.
50:28Con molto piacere, grazie a voi per lo spazio che ci concedete sempre.
50:32Grazie a voi per essere stati i miei ospiti, grazie a Chiara Lococo, grazie a Giuseppe Labita.
50:37In bocca al lupo per tutto.
50:39Grazie, in bocca al lupo.
50:41Finisce qui l'appuntamento di oggi con nomi, cose, città e estate.
50:46Da Aurora Fiorenza l'augurio di una buona giornata.

Consigliato