Con Laura Silvia Battaglia al Lecco Film Fest, per racconti di guerra e libert?.

  • 3 mesi fa
Trascrizione
00:00A noi viene chiesto di posizionarci, viene chiesto di rispondere alle esigenze dell'agenda
00:17politica, viene chiesto di smussare angoli che possono dispiacere a chi deve rispondere
00:30all'interno di un'azienda, per esempio, a un gruppo di persone alle quali si è legato.
00:36La domanda è, devo mantenere la mia posizione o mi devo guardare in faccia al mattino o
00:47alla sera e forse mi verrà chiesto alla fine dei miei giorni se io potevo avere la possibilità
00:55di fare solo il mio dovere?
00:56Questa, secondo me, è la domanda, che poi è la domanda banalmente dell'esistenza.
01:02Per tutti noi, qualsiasi mestiere facciamo, chiunque noi siamo, e scegliamo ogni giorno.
01:09Scegliamo ogni giorno.
01:10E' un cordo apposta a Giovanni Grisostro, ma quando diceva la serie della vita vero
01:19giudicato solo sull'amore.
01:21Io ti avevo detto, avrei iniziato questo incontro con una citazione di una scrittrice, ma non
01:26userò quella, ho cambiato, perché mi sembra molto più bella quella di Pier Vittorio Tondelli,
01:31che ti leggo.
01:32La guerra, la vera guerra, è questa, non l'odio che getta le persone l'una contro l'altra,
01:39ma soltanto la distanza che separa le persone che si amano, che mi sembra anche un modo
01:46proprio per ragionare su come ci raccontiamo le cose, di raccontare la guerra in una maniera
01:52umana diversa, cioè noi ci siamo dimenticati davvero che quelle persone sono persone come
01:57noi.
01:58Quali sono i motivi per parlare di libertà e di guerra, e come quelle guerre debbano
02:03essere liberate da un senso di nuova fratellanza che forse hai trovato, hai cercato, forse
02:10stai ancora cercando in quei luoghi di battaglia dove sei stata?
02:13Purtroppo nelle guerre non c'è libertà, le guerre si subiscono anche quando le si
02:17fanno, tendenzialmente, e nelle guerre è molto difficile trovare uno spazio per esprimere
02:23liberamente i propri pensieri, perché è tutto collegato alle propaganda e alle agende
02:28politiche.
02:29Esistono però degli spazi molto interessanti che sono generati dal caos dei conflitti,
02:35cioè ci sono e si aprono spesso degli spazi in cui dei soggetti che di solito sono state
02:40le minoranze, che di solito non avevano un ruolo nella scala sociale, che assurgono in
02:47un certo senso di un ruolo più importante.
02:50Il caso per esempio delle donne che spesso in tutti i conflitti, poiché gli uomini vanno
02:55al fronte o muoiono al fronte, si trovano a dovere dirigere un'azienda, si trovano
03:01a dover affrontare una serie di problematiche, educare i figli, fare determinate scelte,
03:07che sono quelle delle madri e quelle anche dei padri.
03:09In questo ambito ho trovato spesso nei conflitti delle cose straordinarie, delle soluzioni
03:15straordinarie, che ci dimostrano anche quanto i civili, anche emmessi a dura prova, riescono
03:20a superare la negatività, la depressione, la distruzione.
03:25Nel mio documentario Yemen nonostante la guerra, che è andato in onda sia su Rai 3, che anche
03:32su Al Jazeera Arabi, che su ZDF, che è l'emittente tedesca, abbiamo cercato di raccontare questa
03:39capacità dei civili di reagire, di reagire in modo proattivo, di reagire in modo che
03:45non siano vittime, che non vengono rappresentate sempre come vittime.
03:48Infatti il titolo del documentario Yemen nonostante la guerra, questo significa che nonostante
03:54la guerra ci sono persone che reagiscono a questa situazione e trovano delle soluzioni
03:59molto positive, molto proattive, dobbiamo guardare a queste persone della società civile
04:04per capire lì dove si può ricominciare quando ci sarà la pace.
04:09La pace non è solo l'assenza di guerra, la pace è un processo, un processo lungo e complicato
04:14in cui le parti in conflitto, che sono state in conflitto, riconoscono anche i propri obiettivi.
04:18Questo è un problema perché non ci può essere pace se non c'è giustizia e questa
04:25giustizia si può creare soltanto quando le due parti riconoscono le colpe di un colpo
04:31di guerra.
04:32Noi abbiamo dei processi di giustizia transizionale, così come si chiama, molto importanti, questi
04:36processi di pace sono stati portati avanti in Sudafrica, sono stati portati avanti in
04:40Ruanda, sono stati portati avanti in Colombia, in parte per esempio dopo la rivoluzione araba
04:47della Tunisia, ma non sono scontati e quindi di fatto a questo serve la comunità internazionale,
04:53cioè a riconoscere, a individuare quelli che sono i crimini di guerra, a mettere insieme
04:57le due parti sedute in modo tale che li riconoscono vicendevolmente e che accettino l'idea di
05:02non perpetuarli per le generazioni che avverranno, allora sì che si può parlare di pace.

Consigliato