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12:01Tra i documenti sequestrati c'è l'organigramma della loggia,
12:04la sua suddivisione in 17 sottogruppi,
12:07c'è l'elenco degli iscritti,
12:09ci sono i pagamenti delle quote associative
12:11e ci sono anche gli originali delle richieste di iscrizione.
12:14Ci sono anche 30 buste chiuse, sigillate,
12:17con la firma Diricio Gelli.
12:23La loggia massonica Coperta,
12:25che si trova nei documenti sequestrati a Castiglion-Fibocchi,
12:28si chiama Propaganda 2, P2.
12:31Noi riceviamo queste carte
12:33e la prima preoccupazione che abbiamo
12:35è quella di riuscire a mantenerle,
12:41a fare in modo che da una parte
12:43le carte non vengano sottratte
12:45e che non vengano nemmeno inquinate.
12:48Allora cosa facciamo?
12:49In primo luogo fotocopiamo.
12:51Di fotocopiattrici all'ufficio istituzionale
12:54ce n'erano forse due o tre,
12:56erano degli strumenti rari,
12:58non si poteva fotocopiare tutto immediatamente.
13:01Fotocopiamo le carte
13:03che riteniamo avere un maggior peso
13:08sotto il profilo probatorio,
13:11sotto il profilo processuale.
13:13E queste carte, queste fotocopie,
13:16mi pare che ne abbiamo fatte una doppia,
13:20una duplice serie di fotocopie,
13:22una delle quali è stata sicuramente celata
13:25in un fascicolo che riguardava un'indagine
13:29relativa a un gruppo terroristico.
13:32Poi mi pare che una di questa serie di fotocopie
13:39l'abbia conservata io nel mio armadio blindato,
13:43mentre gli originali li abbiamo messi
13:45nella cassaforte che stava nell'ufficio di Giuliano Turbone.
13:48Perché tutta questa segretezza?
13:50Perché tutta questa paura?
13:52Perché appena mettono le mani su documenti sequestrati,
13:54i sostituti procuratori Turone e Colombo
13:57si rendono subito conto della loro importanza.
14:00Il materiale era veramente un materiale,
14:03io direi sorprendente.
14:06Era sorprendente quello relativo all'organizzazione
14:11come era sorprendente quello relativo alle buste,
14:15quello contenuto nelle buste.
14:17Tra i fascicoli sigillati ci sono molti riferimenti
14:20ad alcuni dei misteri che hanno gettato la loro ombra
14:23sulla vita politica, economica e anche criminale del nostro paese.
14:27E molti di questi sono notizie di reato.
14:33Ma soprattutto quei documenti sono esplosivi per un altro motivo,
14:37per i nomi che si trovano in quegli elenchi.
14:40Sono 962 nomi in cui figurano, tra gli altri,
14:44tre ministri, 67 uomini politici di cui 44 parlamentari,
14:4852 dirigenti ministeriali,
14:51208 ufficiali delle forze armate e dei carabinieri,
14:5418 alti magistrati, 49 banchieri,
14:57120 imprenditori e 27 giornalisti.
15:02Praticamente, tra esponenti di governo,
15:05della politica, dell'economia, delle istituzioni
15:07e anche della società civile,
15:09gli elenchi disegnano l'ossatura di un vero e proprio Stato nello Stato.
15:22È una cosa grossa,
15:24troppo grossa per riguardare soltanto un'inchiesta giudiziaria.
15:28Di una cosa del genere deve essere investita anche la politica,
15:31perché sono la stessa sicurezza e la stabilità dello Stato
15:34ad essere messe in discussione,
15:36anche soltanto da una fuga di notizie incontrollata.
15:44Così, i sostituti procuratori, Turone e Colombo,
15:48cercano di parlare con il Presidente della Repubblica, Sandro Pertini,
15:51che però in quel momento non è in Italia.
15:54E allora, il 25 marzo, vanno a parlare con il Presidente del Consiglio, Arnaldo Forlani.
16:05A riceverli a Palazzo Chigi c'è il capo di gabinetto di Forlani,
16:08il Prefetto Mario Semprini.
16:10E qui c'è un primo momento di imbarazzo,
16:12perché anche il Prefetto è negli elenchi della P2, tessera 1637.
16:17Poi il Prefetto Semprini introduce i due magistrati al Presidente del Consiglio.
16:22C'è stato un procedere di questo incontro
16:25in cui la mia impressione è che l'Onorevole Forlani
16:32sminuisse o cercasse di sminuire l'importanza del ritrovamento.
16:40Così prospettando che magari le carte non fossero autentiche,
16:46che fossero dei falsi, che fosse una montatura e via dicendo.
16:50Fino a quando ci è venuto in mente,
16:54tra le carte che avevamo portato c'era anche la fotocopia
17:00della domanda di iscrizione autografa del Ministro della Giustizia dell'epoca.
17:08Il Ministro è il Guardasigili, è colui che controfirma gli atti del governo.
17:13E allora ci è venuto in mente di suggerire all'Onorevole Forlani
17:21di confrontare la firma che compariva sulla domanda di iscrizione
17:26con una firma dell'Onorevole Sarti, che comparisse su qualsiasi atto del governo.
17:37E Forlani è andato a cercare e è tornato con qualche cosa di firmato da Sarti
17:45perché prima ha guardato la domanda e si è detto
17:50ma non mi sembra che sia la sua firma.
17:55E poi quando ha fatto la comparazione e ha guardato contemporaneamente
18:00la firma sulla domanda e la firma sul lato del governo,
18:03progressivamente ha riconosciuto che le firme sembravano vergate dalla stessa mano.
18:14E però ha detto ma questa è una fotocopia.
18:18E noi abbiamo detto sì, però in ufficio dobbiamo recitare.
18:22E a quel punto ha convenuto che il materiale era credibile.
18:33Che si fa con quelle carte? Renderle pubbliche? Tenerle nascoste?
18:37C'è un'inchiesta della magistratura e se salta fuori
18:40che la politica ha nascosto carte così importanti è un guaio.
18:43Allo stesso tempo, se il contenuto delle carte viene pubblicato,
18:46scoppia uno scandalo di proporzioni colossali.
18:49Il Presidente del Consiglio rimane nel dubbio per parecchio tempo, almeno due mesi.
18:55Intanto però le notizie cominciano a trappellare.
18:58Già subito dopo il sequestro dei documenti qualcosa era arrivato alla stampa.
19:07Poi il 21 marzo, il quotidiano Il Giornale, diretto da Indro Montanelli,
19:11parla dell'operazione dei magistrati milanesi.
19:15E il 24 aprile è lo stesso Licio Gelli a farsi intervistare dal quotidiano Il Tempo
19:20per consigliare al Presidente Forlani di non rendere pubblico il contenuto delle liste
19:25perché potrebbero esserci ripercussioni a livello internazionale.
19:28Il giornalista che intervista Licio Gelli, Franco Salomone, è anche lui iscritto alla P2,
19:34Pressato dalle interrogazioni parlamentari, dall'opinione pubblica e dalla stampa,
19:38il 20 maggio del 1981 il Presidente del Consiglio, Arnaldo Forlani,
19:43decide la pubblicazione degli elenchi della P2.
19:46Fu molto emozionante.
19:48Il pomeriggio al giornale, quando cominciarono le interviste,
19:51il Presidente del Consiglio, Arnaldo Forlani,
19:54diceva di non dare pubblico il contenuto delle liste
19:57perché potrebbero esserci ripercussioni a livello internazionale.
20:01Il pomeriggio al giornale, quando cominciarono a circolare le voci,
20:04il governo avrebbe reso noto le liste trovate da Gelli,
20:09cioè le liste degli iscritti alla P2.
20:11Nomi, cognomi, incarichi.
20:13Naturalmente fumo mobilitati in tre o quattro
20:16e subito ci precipitiamo a Palazzo San Macuto a cercare di capire come stavano le cose.
20:21Si capì subito che la cosa era clamorosa perché c'erano generali, ammiragli, prefetti,
20:27uomini dei servizi segreti,
20:30e quindi la cosa era enorme, si sviluppava in modo clamoroso.
20:35E quindi fu un lavoro dal pomeriggio tutta la notte alla mattina dopo
20:41di centellinare nome per nome per capire e chiarire.
20:46Il giorno dopo la lista appare su tutti gli organi di stampa e scoppia lo scandalo.
20:51Clamorose ripercussioni dopo la pubblicazione dei nomi di 962 presunti appartenenti alla loggia P2
20:59ritenuta un segreto e potente centro di potere politico e finanziario.
21:04Si sono riuniti alle direzioni di vari partiti.
21:07Pertini ha ricevuto il presidente del consiglio Forlani,
21:10è stato il presidente del consiglio stanotte a decidere la pubblicazione dei nomi
21:15dopo il via avuto dalla magistratura milanese.
21:18Lo scandalo degli scandali è scoppiato.
21:21La loggia di Diciogelli con l'elenco dei presunti iscritti
21:24è finalmente sulle prime pagine dei giornali.
21:27Le denunzie che prima erano nascoste fra le righe sono diventate dei titoloni.
21:32Ci si interroga naturalmente, come già vi dicevo, su riflessi politici e di governo.
21:37Longo dice che fare oggi una crisi di governo dimostrerebbe l'assoluta incapacità
21:42delle forze politiche a difendere lo Stato di diritto.
21:46Per i comunisti, afferma Paietta, non si deve chiedere un terremoto generale,
21:50ma che ciascuno paghi per ciò che ha commesso.
21:53È anche una questione politica per il governo e per lo Stato.
21:56Le dimissioni di Cicchitto, aggiunge ancora Paietta,
21:59provano che i partiti si possono riformare dal loro interno.
22:03Ma dalla situazione eccezionale del momento non si esce con un semplice rimpasto,
22:07dice il liberale Zanone, il quale chiede che la verifica venga subito.
22:11Craxi ha avuto oggi un lungo colloquio con il capo dello Stato, Tertini,
22:15e Lombardi, altro leader socialista, afferma che c'è la necessità
22:19non di occasionali rimedi, ma di una risposta politica precisa.
22:23Accusato di aver tenuto nascosto l'elenco della P2 per tutto quel tempo,
22:27il Presidente del Consiglio, Arnaldo Forlani, è costretto a dimettersi.
22:35Anche perché nella lista figurano 5 sottosegretari del suo governo e ben 3 ministri.
22:40Il ministro Enrico Manca, del commercio estero,
22:43il ministro Franco Foschi, del lavoro,
22:45e il ministro Adolfo Satti, di grazia e giustizia.
22:51Alcuni iscritti, come il deputato socialista Fabrizio Cicchitto,
22:54ammetteranno presto la loro appartenenza alla loggia,
22:57altri lo faranno solo più tardi e altri ancora,
23:00continueranno a negare fino in fondo.
23:02Onorevole Longo, lei ha smentito, ma come mai il suo nome è finito in questa lista?
23:08Guardi, si può immaginare quante volte mi sono posto io stesso in questi giorni questo interrogativo.
23:15Arrivo alla conclusione che l'unico modo per tentare di colpirmi,
23:21non potendo scriversi o trovarsi alcunché sulla mia persona,
23:29potesse essere quello e sia stato quello di inserirmi nella lista.
23:35Facciamo chiarezza anche sull'AP2, anche se è la centesima volta che tento di farlo.
23:39Allora, mi consenta di dire che ho ripetuto cento volte
23:45che quell'iscrizione all'AP2 fu dovuta all'insistenza di un caro amico.
23:51Ho ripetuto che mi fu mandata una tessera che apportava la dicitura di apprendista muratore.
24:00La ricevetti al tavolo delle riunioni con tutti i miei più importanti dirigenti.
24:05Ci ridemmo sopra, ho dei testimoni che non possono essere ritenuti di parte,
24:14come per esempio il capo ufficio stampa, che allora lavorava da me, Di De Benedetti.
24:18Io ero il primo costruttore di case, il dottor Vittorio Mocagata,
24:23il primo costruttore di case in Italia.
24:26Muratore le sembrava una bella cosa.
24:30Apprendista muratore, chiamai la segretaria e rinviai la tessera al mitteggio.
24:36Non sapeva cos'era.
24:37Mi consenta, credo che sia abietto, continuare a tirare fuori una vicenza non solo per me.
24:43Non mi insulti ogni volta, abieto, io le faccio una domanda.
24:45Sto parlando degli avversari politici che usano questa cosa contro di me o contro altri.
24:50Qualcuno, come l'ex presidente della RAI Enrico Manca o l'onorevole Publio Fiori, per esempio,
24:56nonostante la sua presenza nelle liste, vedrà approvata anche in sede giudiziaria la sua estraneità alla P2.
25:10La commissione parlamentare d'inchiesta, che si occuperà della P2, ritiene le liste autentiche e attendibili.
25:17In ogni caso, il loro contenuto è davvero inquietante.
25:23Nella lista ci sono tutti i vertici dei servizi segreti italiani.
25:26Il generale Giuseppe Santovito, che comanda il Sismi.
25:29Il generale Giulio Grassini, che comanda il Sisde.
25:32E Walter Pelosi, che comanda il Cesis, che dovrebbe controllare l'attività dei servizi.
25:38C'è il capo di stato maggiore della difesa, ammiraglio Giovanni Torrisi.
25:42E c'è anche il comandante generale della guardia di finanza,
25:45il generale Orazio Giannini, quello che telefona al colonnello Bianchi
25:49durante la sua perquisizione a Castiglionfibocchi.
25:5612 generali dei carabinieri, 5 della guardia di finanza,
25:5922 generali dell'esercito, 4 dell'aeronautica e 8 ammiragli.
26:08Ci sono importanti esponenti della stampa.
26:16Il direttore del GR2 Gustavo Selva, tessera 1814.
26:20Giornalisti e scrittori come Roberto Gervaso, tessera 1813.
26:24Ci sono 10 dirigenti della RAI e anche esponenti del mondo dello spettacolo,
26:28come l'imitatore Alighiero Noschese, tessera 1778.
26:34Il conduttore Fabrizio Trecca, tessera 1748.
26:38E anche il cantante Claudio Vitti.
26:41E ci sono esponenti del mondo dell'economia e della finanza,
26:44come il banchiere Umberto Ortolani, tessera 1622.
26:48E l'imprenditore Silvio Berlusconi, tessera 1816.
26:53Del dossier fa parte un libro mastro con le attestazioni di pagamento delle quote.
26:57Alcune ricevute sono intestate a personaggi che hanno smentito secamente
27:01ogni loro rapporto con la loggia P2.
27:03L'importo è generalmente di 100.000 lire ad iscritto
27:07e ne sono intestatari tra gli altri il campo di stato maggiore della difesa,
27:12il segretario socialdemocratico, alcuni deputati e giornalisti,
27:16l'industriale Berlusconi.
27:18Ma ci sono anche personaggi che figurano spesso nei principali misteri italiani.
27:24Come i generali Vito Miceli, tessera 1605,
27:28il generale Giannadelli Omaletti, tessera 1610,
27:31il capitano Antonio Labruna, tessera 1613,
27:34i banchieri Michele Sindona, tessera 1612,
27:37Roberto Calvi, tessera 1624.
27:41Personaggi di cui abbiamo già parlato tante volte e di cui parleremo ancora tra poco.
27:47La notizia fu una notizia sconvolgente,
27:50fu all'inizio una notizia che anche spaventò molti,
27:54tutti andavano a vedere chi c'era e chi non c'era negli elenchi
27:59e naturalmente è una notizia che ad alcuni di noi sembra importantissima
28:04perché nelle vicende gravissime della politica italiana,
28:08soprattutto lo stragismo, qualcosa di nascosto, di malato, di violento,
28:13che dominava la politica italiana,
28:16avevamo sempre avuto l'impressione che ci fossero dei santuari,
28:19qualcosa che stava dietro.
28:22E quando venne fuori che c'era questo elenco
28:25nel quale erano presenti anche uomini politici, militari di alto grado,
28:31uomini della finanza e dell'economia importanti,
28:35la prima cosa era di capire, ecco, è chiaro,
28:40finalmente abbiamo messo le mani su un nucleo,
28:44un marcio della vita politica, sociale e economica del Paese.
28:50Nella lista, col numero di tessera 1711,
28:53figura anche il nome del capo della loggia, Licio Gelli, Arezzo,
28:57qualifica venerabile della loggia.
29:07Chi è Licio Gelli?
29:09Volontario nella guerra di Spagna a 17 anni,
29:12funzionario del partito fascista di Pistoia,
29:14gerarcha fascista a poco più di 20 anni.
29:16Licio Gelli fa una strana carriera, molto rapida e molto contraddittoria.
29:21A Pistoia, per esempio, è responsabile dei GUF,
29:23i giovani fascisti universitari, anche se ha soltanto la licenza elementare.
29:34Nel 1943, quando i tedeschi occupano l'Italia
29:37dopo l'armistizio con gli Alleati dell'8 settembre,
29:40Gelli diventa ufficiale di collegamento
29:42tra le autorità della Repubblica Sociale Italiana e le SS tedesche,
29:46prendendo il grado di Oberlieutnant Sottotenente.
29:55Coinvolto nelle azioni della brigata autonoma Ettore Muti,
29:58una delle formazioni più dure nella lotta contro la resistenza,
30:01appena comincia a capire che la guerra andrà a finire male,
30:04Licio Gelli comincia a collaborare con i partigiani della zona di Pistoia.
30:08Aiuta i partigiani ad entrare in un magazzino
30:11ed impadronirsi di armi e viveri,
30:13e poi li aiuta ad entrare in una fortezza
30:15e a liberare altri partigiani detenuti.
30:17E quando arrivano gli americani, aiuta anche loro.
30:25Prende contatto con il controspionaggio americano di James Hengelton,
30:28che poi diventerà l'OSS e infine la CIA.
30:39Il Tardi collabora anche con i servizi segreti italiani e con i carabinieri,
30:43a cui fornisce un elenco di fascisti e collaboratori dei tedeschi.
30:49I partigiani e le autorità dell'Italia liberata cercano di punirlo o di processarlo
30:54per la sua attività con la Repubblica Sociale Italiana.
30:57Ma c'è sempre qualcosa, un ordine, una lettera, un suggerimento,
31:01da parte di un'autorità superiore che lo salva.
31:09Quando la guerra finisce, Licio Gelli ha 28 anni.
31:12Per un po' fa il commerciante ambulante a Pistoia,
31:15poi apre una libreria e poi diventa collaboratore di due onorevoli democristiani,
31:20due parlamentari che fanno parte della corrente di Giulio Andreotti.
31:26Nel 1952 va a Frosinone, dove diventa direttore dello stabilimento
31:31che la Permaflex di Pistoia ha aperto da quelle parti.
31:34All'inaugurazione dello stabilimento ci sono un cardinale e due ministri,
31:38il ministro per il Mezzogiorno, Edgardo Lamis Tarnuti,
31:41e il ministro per la difesa, Giulio Andreotti.
31:45Nel 1967 Licio Gelli lascia la Permaflex e fonda una ditta di confezioni, la Giole,
31:51assieme a quello che resta della ditta Lebole, e compra una villa,
31:55una bella villa di tre piani costruita dalla fine dell'Ottocento
31:58sulla collina di Santa Maria delle Grazie, da cui si vede tutta Arezzo,
32:02che in onore della moglie chiama Villa Vanda.
32:08Ci passa tanta gente da quella villa.
32:15Ci passa gente importante, come il generale dei carabinieri Giovanni Battista Palumbo,
32:19tessera 1672, e il capo del SIFAR, il servizio segreto di allora,
32:24il generale Giovanni Allavena, tessera numero 1615.
32:33Ci passa anche il presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat.
32:46Ha molte amicizie, molte conoscenze e molte relazioni il signor Gelli, molti contatti.
33:03Giorgio Pisano, giornalista e onorevole del Movimento Sociale Italiano,
33:07e membro della commissione parlamentare, che poi si occuperà della P2,
33:11ne dà una definizione molto chiara e molto precisa.
33:14L'uomo che collega tutti.
33:21Nel frattempo Licio Gelli è diventato massone.
33:24Un personaggio impietante, che mai avrebbe dovuto entrare in questa situazione.
33:30Ma che mai avrebbe dovuto entrare in massoneria,
33:33perché la sua storia non è la storia dei liberi muratori.
33:38La storia dei liberi muratori è una storia di democrazia, di libertà, di dialogo,
33:44di costruire per il bene dell'umanità.
33:48La massoneria moderna nasce in Inghilterra all'inizio del Settecento
33:52e si diffonde presto in Europa e nel Nord America,
33:55passando attraverso scissioni e riapacificazioni.
34:01È una confraternita di iniziati,
34:03un'associazione che dichiara come suo scopo
34:06il perfezionamento dell'individuo e dell'umanità.
34:13La struttura organizzativa è formata da nuclei su base territoriale,
34:17composti da almeno sette confratelli, che si chiamano logge.
34:21Nella massoneria ci sono trentatre gradi,
34:23apprendista muratore, compagno d'arte, maestro e così via.
34:27A capo di una loggia c'è un maestro venerabile,
34:30a capo della massoneria c'è il gran maestro,
34:32eletto da tutti i venerabili del paese,
34:34più gli altri confratelli aventi diritto,
34:36riuniti in una specie di parlamento che si chiama gran loggia.
34:40Il rituale della massoneria, una simbologia di tipo esoterico,
34:43la segretezza sui riti, a volte anche sui membri,
34:46hanno alimentato alcune leggende,
34:48che sicuramente vanno oltre la profondità e la complessità della sua natura.
34:57In Italia ci sono più di un milione di confraterni,
35:00più di un milione di compagni,
35:02più di un milione di compagni,
35:04più di un milione di compagni,
35:06più di un milione di compagni,
35:09In Italia ci sono due grandi famiglie che raggruppano le loggie massoniche,
35:13quella del Grande Oriente d'Italia, di Palazzo Giustiniani,
35:16che conta circa 18.000 affiliati,
35:18e quella della gran loggia di Piazza del Gesù,
35:20che ne conta circa 8.000 e che poi si riuniranno.
35:26Ci sono poi anche altri raggruppamenti,
35:28come per esempio la gran loggia regolare.
35:39Con le leggi speciali del 1926,
35:41il fascismo proibisce la libertà di stampa e di associazione,
35:44mettendo fuori legge, assieme ai partiti politici,
35:47anche tutte le altre forme di aggregazione.
35:49La massoneria, poi, oltre a professare principi
35:52che dovrebbero essere contrari all'ideologia fascista,
35:55rappresenta anche una concentrazione di potere alternativo
35:58che in un regime non è sicuramente ben vista.
36:01Si arriva alla Seconda Guerra Mondiale,
36:04il fascismo cade
36:06e in Italia si comincia a verificare
36:10la rinascita della massoneria.
36:13Tutto questo coincide con l'arrivo degli americani,
36:17i quali non soltanto avevano usato anche società
36:22come la mafia per penetrare in Italia,
36:27ma si sono serviti, gli americani,
36:30anche dei massoni e delle loggie massoniche.
36:33È chiaro che la massoneria di allora era allo sbanto,
36:37non esistevano loggie,
36:39esistevano soltanto vecchi massoni
36:41che all'arrivo degli americani
36:43si presentavano con i loro grembiuli,
36:45si chiamavano fratelli,
36:47e così a poco a poco,
36:49sempre con l'aiuto degli americani,
36:51hanno cominciato a ricostituire le loggie.
36:54All'interno del Grande Oriente di Palazzo Giustiniani,
36:57ma anche in altri raggruppamenti,
36:59è possibile creare una loggia coperta,
37:01cioè riservata, non pubblica.
37:17È una loggia slegata dalle logiche territoriali,
37:20i cui componenti sono affiliati
37:22direttamente dal Gran Maestro,
37:24all'orecchio, si dice, o sulla spada.
37:27Perché alcuni iniziati rivestono cariche così importanti
37:30da imporre riservatezza,
37:32anche nei confronti di alcuni confratelli,
37:34che potrebbero mettersi a chiedere troppi favori,
37:36fratelli arrampicatori,
37:38li chiama la stessa massoneria.
37:40La segretezza poi si rende necessaria
37:42durante il fascismo,
37:44che proibisce la libertà di associazione
37:46e perseguita direttamente la massoneria.
37:49La massoneria nel Settecento,
37:52diciamo anche per tanti anni,
37:56nell'Ottocento e durante il fascismo,
37:59è stata sicuramente nostra segretezza,
38:01ma era una necessità organizzativa
38:04per non finire sulla forca o in carcere.
38:08Se noi andiamo durante il periodo fascista,
38:11tutti i partiti antifascisti vivevano nella clandestinità.
38:14Non confondiamo un modulo organizzativo
38:17dettato dai tempi
38:19con quello che invece è un modulo di vita.
38:21La riservatezza è un'altra cosa.
38:23Questo tipo di loggia coperta
38:25si chiama propaganda.
38:27Propaganda 1, nel caso di quella nata
38:29dopo l'unità d'Italia.
38:48Ecco, la P2 è una loggia così,
38:51slegata dalle logiche territoriali e coperta.
39:00La sua sede principale
39:02e quelle che successivamente acquisisce
39:04non hanno sulla porta un cartello
39:06con sopra scritto loggia propaganda 2,
39:08ma centro studi di storia contemporanea.
39:13La P2 nasce nel dopoguerra,
39:15come ripresa di quell'antica loggia propaganda 1,
39:18ma assume caratteristiche molto particolari
39:20quando ad occuparsene arriva un signore
39:22che si chiama Licio Gelli.
39:34Licio Gelli entra nella massoneria nel 1963.
39:38All'inizio la sua domanda
39:40resta sospesa per un po' di tempo,
39:42perché ad alcuni massoni non va giù
39:44il suo passato fascista.
39:45Poi però viene accettato
39:47e da quel momento, come al solito,
39:49l'attività è diventata velocissima.
39:55Nel 1967 il gran maestro di allora,
39:58Giordano Gamberini,
40:00lo promuove direttamente da apprendista muratore
40:02a maestro e lo inserisce d'ufficio
40:04nella loggia propaganda,
40:06affidando gli incarichi speciali
40:08all'interno della massoneria.
40:11Nel 1970 il maestro successivo,
40:13Lino Salvini, gli affida l'incarico
40:15di riorganizzare la loggia propaganda 2,
40:18che assuma addirittura il nome
40:20di raggruppamento Gelli P2.
40:27Licio Gelli lo fa.
40:28Riorganizza la sua loggia
40:30cercando molti adepti nel campo della politica,
40:32della stampa, dell'economia,
40:34dell'amministrazione pubblica,
40:35della magistratura e soprattutto
40:37delle forze armate.
40:43C'è un mondo che Licio Gelli conosce molto bene
40:46ed è quello dei servizi segreti,
40:47che praticamente entrano in massa nella sua loggia,
40:50trasformandola in una specie di superloggia coperta,
40:53molto coperta,
40:54che riunisce una sorta di elite
40:56della società del nostro paese.
41:10Ma la P2 non resta soltanto in Italia.
41:13Licio Gelli ha ottimi rapporti
41:15anche con il Sud America,
41:16soprattutto con l'Uruguay e con l'Argentina,
41:19dove conosce il presidente Juan Perón,
41:22che gli conferisce anche
41:23la più alta onorificenza del paese,
41:25la croce di San Martín Libertador.
41:36Grazie ai suoi rapporti
41:37con il mondo economico e politico
41:39e soprattutto con i servizi segreti
41:41di Uruguay e Argentina,
41:42Licio Gelli diventa consigliere economico,
41:44diplomatico e rappresentante d'affari con l'Italia.
41:53Molte delle persone che Licio Gelli
41:55conosce in Sud America
41:56entreranno nella P2,
41:57persone molto importanti,
41:59come l'amiraglio Emilio Massera,
42:01tessera 1755,
42:03che prenderà il potere in Argentina
42:05assieme al generale Jorge Videla.
42:07Da Buenos Aires, Italo Moretti.
42:09Anche in Argentina la storia della P2
42:11propone le pagine di un giallo,
42:13come gli archivi del Ministero degli Esteri,
42:14di cui vediamo l'edificio.
42:15È scomparso il fascicolo intestato a Licio Gelli,
42:18accreditato fino al mese scorso
42:20dal governo argentino
42:21quale consigliere diplomatico
42:22per gli affari economici e commerciali a Roma.
42:24Alla metà degli anni 70,
42:26la P2 è diventata una loggia potentissima
42:28con un grande numero di iscritti,
42:30molti di più di quelli che facevano parte
42:32dell'antica loggia Propaganda 1.
42:35La P2 rappresenta un fenomeno
42:38di devastazione della masoneria italiana
42:41perché da quando la P2 diventa
42:44la sede privilegiata dei giochi di potere
42:48della masoneria italiana
42:50si innesca a un fenomeno corruttivo
42:53della masoneria italiana
42:55estremamente dannoso e pericoloso.
42:57Bisogna ricordare che vari gran maestri
43:00si occupano della P2
43:02e cercano in qualche maniera
43:03anche di contenerne lo strapotere.
43:06Tuttavia l'influenza di Gelli
43:08continua per tutti gli anni 60, 70, 80
43:11e anche oltre in una maniera direi terribile.
43:15Una tale concentrazione di potere
43:17non può passare inosservata
43:19sia all'interno della masoneria che fuori.
43:21Nella masoneria sono in molti
43:23a non vedere di buon occhio
43:24l'anomalia della P2,
43:26tanto che i maestri riuniti nella gran loggia
43:28decretano lo scioglimento
43:30della loggia Propaganda 2.
43:39Ma non ci riescono.
43:41La P2 ne esce addirittura rafforzata
43:43nella sua indipendenza
43:45e Licio Gelli invece di essere esautorato
43:47viene promosso al livello di maestro venerabile.
43:58Anche la stampa comincia ad occuparsi della P2.
44:02A un giornalista dell'Espresso
44:04che gli chiede delle sue amicizie
44:06nel mondo politico italiano e internazionale
44:08Licio Gelli risponde
44:10per contare le mie amicizie
44:12ci vogliono gli elenchi telefonici di tre nazioni.
44:17Ma non sono soltanto le idee politiche
44:19di Licio Gelli e della P2 a finire sui giornali.
44:21La loggia finisce anche in cronaca nera
44:23perché accadono alcune cose in quegli anni.
44:25La P2 è la più importante
44:27di tutti i giornali del mondo.
44:29Perché accadono alcune cose in quegli anni
44:31che portano i magistrati
44:33ad interessarsi di Licio Gelli.
44:37Ci sono i sequestri di persona
44:39compiuti dalla banda dei marsigliesi.
44:48Ci sono gli atti di terrorismo
44:50delle versioni nera della strategia della tensione.
44:59Ci sono i tentativi di golpe
45:03e c'è anche l'omicidio di un magistrato
45:05il giudice Vittorio Corseo
45:07di cui parleremo meglio.
45:11Informative, piste, connessioni
45:13portano spesso i magistrati
45:15ad intravedere dietro questi avvenimenti
45:17l'ombra nera della P2 e di Licio Gelli.
45:19Ad intravedere soltanto naturalmente
45:21siamo ancora a livello di ipotesi.
45:30I magistrati indagano,
45:32i giornalisti scrivono,
45:34ma non succede niente.
45:36Poi nel 1981,
45:38indagando sui delitti di Michele Sindona,
45:40i sostituti procuratori Turone e Colombo
45:42fanno una perquisizione
45:44alla giole di Castiglion Fibocchi.
45:46Trovano gli elenchi della P2,
45:48il presidente Forlani li pubblica
45:50e scoppia lo scandalo.
45:52Sia per quanto mi riguarda
45:54ma anche per tutti gli altri colleghi
45:56c'era la consapevolezza
45:58di qualcosa di grave, di gravissimo.
46:00Qualcosa che attentava alla Repubblica,
46:02alla democrazia,
46:04al senso delle cose che tutti conoscevamo.
46:06C'era questa organizzazione
46:08segreta fatta
46:10da tanti altissimi personaggi
46:12che manovravano nell'ombra
46:14e non si sapeva bene
46:16per che cosa, in che modo,
46:18quali erano i fini,
46:20quali erano i personaggi che in realtà
46:22avrebbero oggi o domani preso il potere
46:24da qualche parte.
46:26In tutti c'era la sensazione
46:28che era il momento di lavorare duro,
46:30di lavorare seriamente,
46:32perché era necessario scoprire,
46:34scoprire tutto,
46:36il massimo.
46:38Il 24 luglio 1981
46:40il governo forma un comitato di tre giuristi
46:42per stabilire se la loggia Propaganda 2
46:44sia un'associazione segreta
46:46oppure no.
46:48Con che criteri avete stabilito che era segreta?
46:50Essenzialmente in base
46:52alla intenzione di rimanere
46:54occulta che si è rivelata
46:56negli appartenenti a questa associazione
46:58e soprattutto
47:00nell'intenzione di mantenere
47:02occulti gli elementi essenziali
47:04dell'associazione stessa,
47:06e cioè le autentiche finalità,
47:08l'organigramma
47:10e la stessa appartenenza.
47:12Per il comitato
47:14la loggia P2 è una società segreta.
47:16Nel luglio del 1981
47:18il nuovo presidente del Consiglio,
47:20Giovanni Spadolini, propone
47:22il scioglimento della P2
47:24e una legge, la legge 17,
47:26che proibisce le società segrete.
47:28L'esigenza prioritaria dell'attuale governo
47:30sia quella di fare piena luce
47:32sull'affare P2
47:34e di attivare tutte le procedure necessarie
47:36a sciogliere la loggia,
47:38rivelatasi un centro di affari
47:40e di inquinamento della vita nazionale
47:42occulto, perverso e corruttore.
47:44Il 31 ottobre
47:46la Corte Centrale del Grande Oriente d'Italia,
47:48una specie di tribunale massonico,
47:50permette l'espulsione dalla massoneria di Licio Gelli.
47:58Le cose vanno avanti anche dal punto di vista giudiziario.
48:00Il 22 maggio
48:02la procura di Milano spicca un mandato di cattura.
48:04Ma già dal 25 marzo
48:06Licio Gelli è irreperibile.
48:10È sfiltrato,
48:12come si dice nel gergo dei servizi segreti.
48:14È uscito dall'Italia
48:16grazie ad un passaporto diplomatico
48:18e a una cittadinanza.
48:24Licio Gelli
48:26è in Svizzera, a Ginevra,
48:28prima nella villa del banchiere Umberto Ortolani,
48:30suo confratello della P2,
48:32poi all'Hotel President
48:34e da laggiù resta ad osservare
48:36le vicende giudiziarie che riguardano lui e la sua P2,
48:38che sono abbastanza tortuose.
48:40Cosa succede?
48:42Succede che anche la procura della Repubblica,
48:44gli uffici giudiziari di Roma,
48:46apre
48:48un'indagine
48:50sulla P2.
48:52Mi pare di ricordare che
48:54siano state emesse
48:56e spedite
48:58varie
49:02comunicazioni giudiziarie,
49:04quelle che oggi si chiamano
49:06informazioni di garanzia,
49:08a una serie di persone.
49:12Mi pare proprio coloro i cui nomi
49:14comparivano nelle liste,
49:16più o meno, magari non tutti.
49:22Cosa cambiava per noi?
49:24Cambiava che le persone che prima,
49:26avendo il nome che compariva
49:28nelle liste,
49:30potevano essere sentite come testimoni.
49:32Nel momento in cui venivano coinvolte
49:34come persone
49:36sottoposte ad indagine,
49:38i testimoni
49:40non lo erano più
49:42e non avevano
49:44il diritto
49:46di astenersi da rispondere.
49:48Anche a Roma, infatti,
49:50si sta indagando su Licio Gelli
49:52e sulla loggia P2.
49:54Il giudice istruttore Domenico Sicca
49:56e il procuratore generale Achille Gallucci
49:58sollevano un conflitto di competenza
50:00con Milano presso la Corte di Cassazione.
50:04C'è un giornalista,
50:06che si chiama Mino Pecorelli,
50:08che è stato ucciso.
50:12Tra le sue carte,
50:14vengono ritrovati dei documenti della P2,
50:16a cui lui stesso apparteneva.
50:18Così, la procura di Roma richiede
50:20l'inchiesta sulla loggia,
50:22agganciandola a questa inchiesta di omicidio.
50:24Inoltre, la procura di Milano
50:26stava indagando Licio Gelli per spionaggio,
50:28viste le sue frequentazioni con i servizi segreti.
50:30La procura di Roma lo indaga
50:32per spionaggio militare,
50:34che è un pochino più grave.
50:36Il 2 settembre del 1981,
50:38la Corte di Cassazione
50:40indaga sul conflitto di competenza
50:42e l'inchiesta sulla loggia Propaganda 2
50:44da Milano passa a Roma.
50:46Le carte quindi vanno tutte a Roma.
50:48Lì, io penso sempre,
50:50per carità, con la buona fede di tutti,
50:52cosa succede?
50:54Succede che le notizie
50:56che a noi parevano quelle di
50:58maggior rilievo,
51:00sono archiviate.
51:04Chi deve condurre le indagini,
51:06secondo il codice di procedura penale di quegli anni,
51:08è il giudice struttore.
51:10La procura ridimensiona le accuse a Licio Gelli,
51:12soltanto truffa e milantato credito.
51:14Il giudice struttore indaga,
51:16indaga su Licio Gelli e sui membri più influenti
51:18della loggia e nel marzo del 1983
51:20emette un provvedimento
51:22di assoluzione nei confronti
51:24dei capigruppo della loggia,
51:26archiviando le indagini.
51:32Intanto Licio Gelli viene arrestato
51:34in Svizzera, in una banca.
51:36Dalla quale aveva fatto alcuni versamenti
51:38su un conto corrente,
51:40il cui numero era anche tra le carte di Castiglion Fibocchi,
51:42che diventerà molto famoso.
51:44Il conto protezione di Silvano Larini,
51:46nella disponibilità di Bettino Craxi.
51:50Questo conto protezione,
51:52che poi avrà degli sviluppi manipulite,
51:56si trovasse come indicazione
51:58nelle carte di Licio Gelli,
52:00mi fa pensare che
52:02se si fosse proseguito
52:04nelle indagini,
52:06se le carte fossero
52:08rimaste a Milano,
52:10forse Tangentopoli,
52:12il sistema della corruzione,
52:14lo si sarebbe scoperto
52:16molto prima.
52:18Lo si sarebbe scoperto
52:20all'inizio degli anni 80,
52:22invece che all'inizio degli anni 90.
52:24Ma questa è Tangentopoli
52:26e anche questa è una storia
52:28che abbiamo già raccontato.
52:33Rinchiuso nel carcere
52:35di Chamdollon in Svizzera,
52:37raggiunto intanto da altre indagini
52:39sugli altri fatti su cui i magistrati
52:41vedono stendersi l'ombra nera della P2,
52:43nella notte tra il 9 e il 10 agosto 1983,
52:45Licio Gelli evade.
52:50Semplicemente paga alcune guardie
52:52e se ne va.
52:56Il processo a carico di Licio Gelli
52:58e della loggia P2 intanto prosegue.
53:00A sostenere l'accusa
53:02è il sostituto procuratore Elisabetta Cesqui,
53:04che però parte già con l'archiviazione
53:06richiesta dal giudice struttore.
53:08Io ebbe le carte del processo,
53:10che poi sarà il processo P2,
53:12nel 1985
53:14e credo che nel 1985
53:16ormai i giochi
53:18fossero in qualche modo tutti fatti.
53:20Il sostituto procuratore Cesqui
53:22però va avanti.
53:24Nel frattempo si è costituita
53:26una commissione parlamentare
53:28e poi ci sono anche le varie
53:30altre inchieste sui misteri italiani
53:32che stanno aggiungendo elementi
53:34inquietanti, che fanno ipotizzare
53:36che l'ombra della P2 e di Licio Gelli
53:38non si limiti soltanto
53:40a millantato credito e truffa.
53:42Per quanto riguarda le chiavi di interpretazione
53:44si è detto per esempio che la P2
53:46era un partito occulto,
53:48la P2 era un servizio segreto occulto.
53:50Io ritengo allora
53:52che la chiave di interpretazione
53:54più aderente alle risultanze del processo
53:56per quello che voleva
53:58fosse che la P2 agisse
54:00come una sorta di servizio
54:02segreto istituzionalmente
54:04deviato, cioè come una sorta
54:06di servizio di informazione
54:08che tesseva
54:10ricatti, rapporti,
54:12relazioni, allargiva favori e ne richiedeva
54:14proprio per
54:16favorire
54:18una diversa
54:20articolazione del potere, in violazione
54:22delle regole
54:24corretto funzionamento delle istituzioni.
54:26Intanto, magicamente,
54:28Licio Gelli riappare.
54:30Dopo quattro anni di latitanza
54:32a Firenze e in una villa sulla Costa Azzurra,
54:34nel settembre del 1987
54:36Licio Gelli si costituisce
54:38alle autorità svizzere.
54:40Licio Gelli, il misterioso
54:42gran maestro della loggia massonica P2
54:44al centro di tante trame
54:46e vicende giudiziarie, è comparso
54:48davanti ai giudici di Ginevra
54:50per rispondere della fuga dal carcere
54:52di Chandon.
54:54E' stato condannato come tutti si attendevano.
54:56Non potrà però essere estradato
54:58subito in Italia, come era
55:00nelle generali previsioni.
55:02Il gran maestro della P2 per ora resta
55:04in casa.