Aggredì e violentò prostituta a Catania, un arresto

  • 2 mesi fa
Un nigeriano di 28 anni è stato fermato dalla polizia a Catania, su disposizione della Procura etnea, per i reati di violenza sessuale e lesioni aggravate nei confronti di una prostituta che il 3 giugno scorso fu aggredita e costretta a subire violenza sessuale in una strada nei pressi del porto. L’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.
Il provvedimento restrittivo è stato convalidato dal Gip, che ha deciso la custodia cautelare in carcere. La vittima dopo l’aggressione e la violenza si rifugiò nei locali di un’attività commerciale da dove fu dato l’allarme : lì fu trovata dai poliziotti con diverse ferite che resero necessario l’intervento di una ambulanza del 118 che la trasportò in ospedale, dove i medici la dichiararono guaribile in 15 giorni.
In ospedale la donna, che era solita stare per strada nelle vicinanze del porto, raccontò ai poliziotti che era stata avvicinata da un uomo di colore in evidente stato di ebbrezza che era giunto a bordo di un monopattino elettrico. Successivamente, dopo aver rifiutato una prestazione sessuale a pagamento, era stata dapprima minacciata con un pezzo di legno usato come un coltello e poi aggredita con violenza. L’uomo l’avrebbe poi trascinata a forza in una vicina strada senza uscita e qui e dopo averla tramortita con schiaffi e pugni e poi colpita di continuo alla testa con una grossa pietra ed un tubo in plastica, l’aveva violentata. Completato il rapporto sessuale, l’aggressione aveva intimato alla donna di allontanarsi solamente dopo che lui fosse andato via minacciando che le avrebbe sparato se si fosse rivolta alla Polizia.
Sul luogo della violenza intervenne poi la Polizia scientifica, che sequestrò alcuni indumenti macchiati di sangue e gli oggetti utilizzati per colpire la donna. Gli agenti inoltre ricostruirono grazie alle immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza della zona il percorso effettuato dall’aggressore a bordo del monopattino elettrico prima di aggredire la donna e individuarono l’uomo uno straniero che corrispondeva alla descrizione fornita dalla vittima, che fu trovato in possesso di una singolare collanina in plastica con una croce come quella che aveva descritto la vittima. Durante una perquisizione nell’alloggio di fortuna dell’uomo fu recuperato un pantalone da uomo.

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