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Roma, 27 mag. (askanews) - Papa Francesco ha abbracciato i 50mila bambini e bambine provenienti da oltre 100 Paesi del mondo radunati in piazza San Pietro per la prima Giornata Mondiale dei Bambini promossa dal Pontefice argentino e organizzata da padre Enzo Fortunato. A conclusione della celebrazione, il monologo-show di Roberto Benigni, iniziato con una frecciata alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, seduta in prima fila.Quando ero piccolo, e ti chiedono cosa vuoi fare da grande, io rispondevo il Papa e tutti a sbellicarsi dalle risate. Allora decisi di fare il comico, se si fossero inginocchiati avrei fatto il papa. Quasi quasi per le prossime elezioni mi presento io, insieme a lei, ci mettiamo insieme e facciamo - come si dice? - il campo largo. Mettiamo sulla scheda il nome Jorge Mario Bergoglio, detto Francesco: vinciamo subito. Sarebbe bellissimo". Poi il momento si fa serio, l'invito è alla pace in ogni angolo del mondo. La guerra, è una parola brutta, sporca tutto. Dobbiamo porre fine a questa cosa. Perché quando i bambini giocano, appena uno si fa male, si fermano, fine del gioco, e invece quelli che fanno la guerra non si fermano al primo bambino che si fa male? La guerra deve finire".Infine l'invito di Benigni ai bambini: prendete la vostra vita e fatene un capolavoro. "Rendete gli altri felici, felici ho detto, non più buoni. E per rendere felici gli altri, bisogna essere noi stessi felici. C'è una sola persona che bisogna rendere più buona, se stessi. Diventate l'adulto che avreste voluto essere quando eravate bambini, cioè oggi, ora".

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