• 7 mesi fa
(di Edoardo Iacolucci) Al centro di piazza di Spagna, a Roma,  sono comparsi dodici pilastri di specchi colorati - dall’arancione al blu del tramonto fino al chiarore dell’alba - che ruotano continuamente, seguendo il percorso del sole. È «Vista Aeterna» un'installazione immersiva dell’artista designer olandese classe ’85, Sabine Marcelis, residente a Rotterdam, realizzata con il patrocinio di «Fondazione Bulgari», come omaggio alla Capitale. I pilastri si muovono su una base in travertino, catturando e riflettendo la luce solare. Ogni rotazione produce un nuovo gradiente. In questo modo pulito e minimalista, l’artista Marcelis vuole celebrare la luminosità e il patrimonio architettonico di Roma. Intorno a «Vista Aeterna» molti turisti scattano foto, selfie e video, attratti dal caldo effetto visivo dell’opera. Tra loro Ana y Carlos, 46 e 52 anni, dal Guatemala, qui in città per cinque giorni: «Ci piace molto quest’opera. Appena l’abbiamo vista abbiamo voluto vederla da vicino. Ovviamente - osserva Carlos -, sta in una piazza meravigliosa; quindi, è bella perché riflette qualcosa che già è bello». Lì vicino sempre da oltreoceano arrivano le statunitensi Ashley, 19 anni, e la mamma Dorna 51, Savannah, Georgia: «Ci piace molto, soprattutto questo colore caldo che viene riflesso». Dall’altro lato dei dodici pilastri rifrangenti c’è Marino Cinali, turista 60enne fiorentino: «È una cosa nuova, interessante come tutte le novità. Anche esteticamente bella. Poi, certamente, non tutti la apprezzeranno». Di passaggio nella Capitale anche Massimiliano e Laura, 60 e 55, una coppia italiana (lui di Roma, lei di Milano) ma da tempo residente in Belgio: «Non rovina la piazza ed è fondamentale. Trovo bello che sia un’opera immersiva – commenta Laura -, quindi che lo spettatore entri a far parte dell’opera». «L’effetto d’insieme, qui nella piazza - aggiunge Massimiliano -, con questi specchi che cambiano colori dalla notte al giorno è positivo. Per fortuna che qualcuno finanzia l’arte. Questo mi pare l’elemento più importante». I negozianti delle lussuose boutique circostanti accolgono l'installazione con tiepido favore tra chi lamenta il fatto di non essere stato informato, chi perché gli copre in parte l’attività, ma quasi tutti concordi nel fatto che tutto quello viene fatto che riesca a smuovere la città e il Centro è ben accetto. «A livello commerciale non mi pare che smuova qualcosa. Non mi sembra per di più un’installazione degna della meraviglia dell'equilibrio e dell'armonia di piazza di Spagna però è un parere assolutamente personale. La bellezza è soggettiva, non oggettiva…». In disarmonia con gli apprezzamenti è Fabrizio Russo, presidente Confcommercio Roma-Centro storico, che puntualizza che il suo è un commento a titolo personale e come gallerista della storico spazio espositivo «Russo» di via Alibert: «Trovo che quest’opera rompa esageratamente l’armonia di questo meraviglioso salotto che ci invidia tutto il mondo. È anche un po’ arrogante, aggressiva, di fronte alla fontana del Bernini». 

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