• 6 months ago

Category

🥇
Sports
Transcript
00:00 Mentre passeggiavo, mio padre era venuto a vedere la partita, i miei genitori, gli faccio a mio padre e gli faccio "ma sai che forse è meglio che torni indietro, faccio la mia carriera interregionale"
00:11 e lui mi fa "sì hai ragione, se giochi come oggi torna indietro"
00:15 Ah perché?
00:16 È una cosa che mi ha sorpreso in quella trasferta perché non me l'aspettavo, il terzo portiere viene incitato così, diciamo "che cazzo succede?"
00:28 Mike è un pugile e ha il fisico, non so, che animale
00:33 Amici Rossoneri, torna a Locker Room con un nuovo protagonista della Rosa Rossonera, Antonio Mirante, ciao Antonio
00:45 Ciao
00:46 Benvenuto, Fra è un piacere secondo me avere Antonio per due grandi motivi, per come la vedo
00:51 Il primo è che sei probabilmente il giocatore rosa che ha la carriera più lunga e quindi hai una quantità di aneddoti, di spogliatoi vissuti, visto che noi parliamo tanto anche di spogliatoio, che ci fa molto piacere rivivere
01:03 E poi perché sei il primo portiere che passa a trovarci e secondo me il portiere è una di quelle figure, è una micro squadra nella squadra, che vede anche in modo diverso sia in campo ma non solo
01:14 Quindi partirei da qua, dal ruolo del portiere, sei d'accordo?
01:19 Sì, il ruolo del portiere di solito guardando nella storia, poi il calcio magari è cambiato, tu ne hai attraversato per lunghi tratti, il terzo portiere di solito non ci voglia, non ci ascolta, è quello che ha fatto il terzo portiere da dieci anni di fila, è il terzo portiere
01:35 Se va via magari va a giocare in C, adesso generalizza, tu sei un terzo portiere, un primo portiere che fa il terzo portiere, prestato ad essere un terzo poi insomma
01:44 Diciamo che nell'immaginario calcistico chi fa il terzo portiere, ovviamente come me, è a fine carriera, infatti lui ha detto che ha girato tanto, voleva dire più vecchio della squadra
01:55 In modo carino
01:57 Quindi nell'immaginario è questo il terzo portiere che è arrivato a fine carriera, io ho avuto la fortuna di arrivare in un grande club, al primo anno che abbiamo vinto anche lo Scudetto, quindi diciamo che sto chiudendo la carriera in modo fantastico
02:15 Penso che tutti al mio posto sarebbero contenti di chiuderla in questo modo, soprattutto chi fa il mio ruolo, perché comunque è un ruolo più longevo, a lui io avrò 41 anni, quindi poi vedremo, non sto dicendo che smetto però vediamo
02:34 Ma comunque sia è un semifinale molto bello, molto bello e inaspettato anche
02:43 Che figura è quella del portiere? Cioè è un ruolo che è quello, e quindi secondo me ti determina il fatto che a giocare o giochi o non giochi, non è che puoi subentrare, si capita alla volta, ma chi giochi tu?
02:57 Quindi anche in inizio stagione probabilmente le gerarchie sono chiare ed è una cosa che succede quando sei piccolo e poi anche gli allenamenti spesso ti allena a parte, cioè la micro squadra dei portieri con i tuoi compagni, i preparatori, è un gruppo nel gruppo, no?
03:10 Sì, il mio ruolo di gerarchia è, ma al contrario di quello che era nel passato, al contrario di quello che si pensa, credo che, sai, il terzo portiere è visto come uno che magari fa gruppo, quello che magari porta un po' più di buon umore, di risate, che fa un po' più da collante, che dice una parola in più, che sa gestire alcuni momenti
03:34 ma l'unico modo per alzare il livello è spingere, nel senso che se io a 40 anni mi alleno forte, mi alleno bene, tutti gli altri sono obbligati quasi a spingere e ad allenarsi forte, questa è la prima cosa.
03:55 Poi è fuori discussione che io per esperienza e per ruolo debba fare qualcosina in più in alcuni momenti ed è anche giusto che dia la mia spalla in alcuni momenti ai miei colleghi perché le ho passate prima di loro, anche se il calcio è cambiato comunque, gli spogliatoi e i momenti di una stagione sono quasi simili rispetto al passato.
04:20 Quindi è ovvio che io prima di tutto devo essere un grande professionista, dopodiché devo essere a disposizione dei miei colleghi.
04:30 Per quanto riguarda invece la parte del mini gruppo dei portieri è vero, deve essere obbligatoriamente questo perché è una squadra, una minisquadra nella squadra ma questa minisquadra deve pensare insieme di portare dei punti al Milan perché comunque il nostro è un ruolo fondamentale, è un ruolo dove ci vuole grande senso di responsabilità
04:57 e se lo affronti con la consapevolezza dei tuoi mezzi e anche con personalità devi sapere che devi portare dei punti alla squadra. Più alto il livello della squadra più alto deve essere il livello di questa minifamiglia.
05:12 Antonio ma chi è il tuo terzo portiere preferito? Cioè che hai avuto in squadra che dici "quello era il terzo portiere numero uno" sia dentro fuori dal campo. Ti chiederei anche i migliori portieri con cui hai giocato però arriveremo a Mignon e hai giocato con Buffon quindi la risposta quasi neanche te, ti faccio la domanda. Torniamo sui terzi portieri.
05:29 Alcuni neanche me li ricordo sinceramente ma non perché comunque ho girato talmente tante squadre che farei fatica a capire. Poi nella maggior parte delle squadre dove ho giocato il terzo portiere comunque era un giovane della primavera che si aggregava alla prima squadra. Io sicuramente sono il più forte con cui ho giocato.
05:51 Domanda sul ruolo del portiere perché ci sono tantissime citazioni sul portiere. Mi viene in mente chi dice "in una squadra l'importante è avere il portiere che pare e l'attaccante che segna" piuttosto che "se gioca male il terzino dopo due giorni te lo sei dimenticato e se gioca male il portiere perso la partita" che è quello che dicevi un po' tu perché è un ruolo molto importante.
06:10 Come l'hai vissuta tu durante la tua vita e carriera? Nel senso che è un ruolo di grande responsabilità ed è un ruolo quasi dove veramente se fai tutto bene è come se avessi fatto il minimo, se però sbagli mezza cosa influisce sul risultato della squadra. È chiaro che sto banalizzando e che non è così ma come l'hai vissuta e magari anche come ti ha forgiato poi crescendo questa cosa?
06:31 Diciamo che la mia carriera per i momenti "storici" che ci sono stati nell'evoluzione del ruolo sono stato molto fortunato, ho vissuto la parte dove il portiere era considerato come dicevi tu uno che doveva parare fino ad arrivare ad oggi che non è possibile che un portiere debba solo parare, saper solo parare soprattutto per il tipo di gioco che c'è, soprattutto per gli allenatori che ci sono oggi.
07:00 Quindi la responsabilità che tu hai non ti pesa durante tutta la tua carriera, fa parte del gioco, fa parte del tuo ruolo, sai che comunque devi andare avanti, sai che comunque l'errore è dietro l'angolo, devi saperlo accettare, devi assorbirlo, devi anche essere conscio che è lì.
07:29 Antonio, sembra una domanda banale però magari dietro si nasconde una risposta profonda, quale preparatore ti ha aiutato di più? Allora il primo e il più famoso anche se di una squadra molto piccola, io sono stato lì da Ciro Amore, hai già capito, è stato Ernesto Ferraro e lui poi è stato un grandissimo perché per chi non lo sa nel club Napoli ha formato Iezzo, De Lucia, Tei, i fratelli Donnarumma e poi magari ci spiega anche questa chimica, partendo da lui chi è che ti ha dato qualcosina in più e perché?
07:58 Di preparatore dei portieri. Beh lui che ormai non c'è più, era stato addirittura il mio padrino di Crescima quindi aveva un rapporto incredibile. Ma perché come funziona? Lì era Castellammare, non è proprio Castellammare forse? Sì, tra Graniano e Castellammare.
08:18 È una scuola calcio molto bella dove anche i ragazzi che non hanno possibilità vengono accolti, io devo essere grato a questa persona perché anche quando ci sono durante i 12-13 anni pensieri diversi in quelle città un po' più difficoltose mi ha sempre tenuto lontano da quelle strade
08:47 anche se devo dire a volte che le nostre città, i nostri paesi sono dipinti in maniera diversa da quello che si pensa, sono comunque oasi felici con qualche difficoltà.
09:02 Ma ho avuto tanti preparatori nella mia carriera, lui è stato quello che mi ha formato tecnicamente. Tu nasci portiero? Nasco portiere, volevo diventare attaccante, lui con due botte dietro la schiena mi ha detto "Ritorna in porta perché non fa per te, non sei buono".
09:21 E sinceramente quando successivamente io poi ero già in Serie A e ha cominciato ad allenare Gigio Donnarumma, dopo Antonio, lui mi disse "ce n'è uno più forte di te, ne ho trovato uno più forte di te" e io gli dicevo "no è impossibile".
09:40 Mio padre che gli dava una mano su quella scuola calcio mi disse "no no c'ha ragione". Tuo papà era un dirigente di Gigio da bambino? Ogni tanto allenava e lo portava ad allenare.
09:53 Ma perché lì come funziona? Eravate tipo una famiglia no? Tra Gragnano, Castellammare vi conoscevate tutti i parenti, tutti i amici? Sì sì eravamo.
09:59 E poi c'era lo zio di Gigio che lo portava e poi viene fuori la figura di tuo papà, hai appena detto. Il mio papà sì. Ma vi conoscevate già tra le famiglie? Sì certo.
10:08 Ah proprio allora è proprio tutto… Eravamo diciamo una comunità, quella scuola calcio poi era diventata molto famosa perché comunque sfornava tanti talenti e quindi ci conosciamo tutti.
10:21 Anche i fratelli Esposito sono partiti? L'ultimo è Pio, poi c'era Salvatore. Ma tipo tu raccontaci questo, sei andato a casa di Donna Roma quando Donna Roma era un bambino no? Eravate amici?
10:31 No perché io già ero via di casa quindi non lo conoscevo benissimo, mio padre invece sì lo conosceva e lo "allenava".
10:41 Poi lascio spazio a Fazzo, mi hanno dato tante curiosità. No, rispetto a questo tema quando vi siete sfidati vi è capitato di dire, non lo so, di ricordare qualcosa, magari Gigio ci ha detto "guarda tuo papà" fino a che ne so cinque mesi.
10:52 Diciamo che questa cosa di aver avuto lo stesso maestro era emozionante, ad esempio io mi ricordo in un Milan Bologna.
11:01 O le tartarughe ninja che avevano tutti lì, la roba che ti unisce. Sì, lo stesso Miyagi abbiamo avuto.
11:11 In un Milan Bologna mi ricordo, tra l'altro vincemo quando giocavo al Bologna ovviamente, 1-0, per me guardare dall'altra parte un ragazzo che aveva fatto il mio stesso percorso nella mia stessa scuola calcio col mio stesso maestro, dicevo è incredibile questa cosa.
11:29 Poi sapevo che lui avrebbe fatto una carriera di grandissimo livello perché le doti che lui ha avuto naturali sono incredibili.
11:41 Nell'ultimo dicembre mi ha colpito una cosa, quando sono andato in trasferta a Salerno, entro in campo per il riscaldamento e praticamente tre quarti del settore ospiti inizia a cantare Antonio, Miranda, Teo.
11:52 La famiglia di prima, sembra che non sia vero. È chiaramente tanta gente con cui magari sei cresciuto, amici o comunque anche solo tu sei un orgoglio di quella terra, uno di quei ragazzi che ce l'ha fatta e quindi è motivo di vanto.
12:05 Che rapporto hai con la tua terra d'origine?
12:08 È una cosa che mi ha sorpreso in quella trasferta perché non me l'aspettavo, il terzo portiere viene incitato così, dicevo che cazzo succede?
12:17 C'è qualcosa che non va, però dicevo vabbè magari si ricordano della partita che ho fatto con la Juve a novembre, allora ci poteva stare.
12:27 Ho un grande rapporto con la mia terra perché è ovvio che in Nubel Sud a volte amiamo enfatizzare questo rapporto che abbiamo, io sono un po' diverso diciamo perché comunque sono andato via prestissimo da casa.
12:43 Non mi piace enfatizzare le cose, non mi piace dimostrare il legame che ho con la mia terra.
12:49 Non ho quest'idea di diversità, di luoghi diversi, di posti diversi.
12:57 Per me Milano è casa mia come lo è Castellammare di Stabia, come lo è la Campania, la stessa Lombardia.
13:08 Non mi piace questa opinione che si ha di campanilismo anche di un po' di diversità, non la vedo.
13:17 Però comunque è ovvio che sono nato giù, è ovvio che amo i posti dove sono nato e cresciuto.
13:24 Tu sei stato, e magari è anche un modo per iniziare a parlare della tua carriera, hai girato veramente tutta l'Italia, ma quando dico tutta l'Italia dico adesso sei a Milano, sei stato in Emilia, sei stato in Toscana, sei stato a Roma, sei stato ovviamente in Campania.
13:39 Anche a livello culinario immagino che comunque tanto caschi sempre bene, ti nota sempre bene.
13:43 Sono cascato bene, ma quando dalla Juve poi, la mia prima esperienza, sono andato al Crotone in Serie B, mio padre mi accompagna in macchina con un nostro amico in comune.
13:56 Arriviamo a Crotone, dove ho fatto 5 ore di macchina, perché non c'era l'autostrada, cos'era? 2005, 2006? 2004 forse. 2003-2004.
14:08 Arrivo a Crotone e dopo 5 ore mi faccio "cavolo, siamo a Castellammare qua".
14:12 Perché era una città uguale, quasi uguale a dove sono cresciuto.
14:20 Lì mi sono trovato benissimo, la gente è fantastica, super accogliente, poi l'ambientamento è stato facile perché eravamo tanti ragazzi del settore giovanile della Juve, l'allenatore era Gasperini che mi aveva avuto in primavera.
14:33 Ed è stato un anno difficile perché per tutto l'anno siamo stati ai limiti della salvezza, poi nelle ultime giornate ci siamo salvati benissimo.
14:42 Se dovessi consigliare a un giovane portiere di andare a fare un'esperienza in Lega Pro in questo momento, direi "ad occhi chiusi, vai".
14:55 Per seguire l'ordine cronologico, ti chiedo rapidamente se hai un aneddoto particolare per come hai iniziato a giocare a calcio.
15:01 Magari c'è sempre qualcuno che ti ha spinto, qualche magia che ti ha portato...
15:05 Mio fratello che è un 79, ha 4 anni in più, io uscivo nel quartiere dove vivevamo, ero tra i suoi amici il più piccolo.
15:18 Quindi lui tirava e gli serviva a bullizzare qualcuno per...
15:22 Il gesto è questo.
15:23 In porta!
15:24 Ma perché non eri proprio buono a giocare con i pieni?
15:27 Quindi andavi in porta perché eri più piccolo?
15:29 Perché diciamo, all'offigato di turno era il più piccolo e andava messo in porta a presa a pallonate.
15:35 Devo dire che a distanza di anni l'ho sempre ringraziato.
15:39 E invece Antonio, come sei arrivato da Club Napoli alla Juventus?
15:44 C'è stato un passaggio intermedio a Sorrento dove ho avuto la fortuna, comunque giovanissimo, con 16 anni, di giocare in Interregionale la Serie D di allora.
15:54 Aspetta, aspetta, giocavi con qualcuno croccante? Cioè di solito c'erano quei bomber che hanno giocato una vita?
15:59 Sì, sì.
16:00 Chi c'era in quella Sorrento di Serie D?
16:02 C'era Donnarumma, Ciro Donnarumma, ex giocatore dell'Icata.
16:08 Che sono tipo il re della...
16:10 A raccontare queste cose mi sento veramente, veramente vecchio.
16:14 Ed era un girone molto duro, trasferte toste e botte da orbi, ma molto bello.
16:28 Dopo sei mesi sono andato alla Juve, gennaio 2000.
16:33 Sono andato alla Juve, non avevo mai preso l'aereo.
16:37 Cioè credevo di morire.
16:40 Da un giorno all'altro ho fatto le valigie e sono andato.
16:44 Dopodiché ho fatto tanto settore giovanile, quasi un passo indietro perché poi dall'Interregionale alla Serie D
16:52 sono ritornato a fare gli allievi nazionali dove non ho mai giocato.
16:56 L'anno dopo facevo la primavera e non ho mai giocato.
16:58 Per tre anni non ho mai giocato.
16:59 E lì cosa hai pensato?
17:00 Lì ho pensato, ho detto "torno indietro".
17:03 Infatti in un viareggio, avevo giocato la terza partita del girone, eravamo già qualificati.
17:10 Mentre passeggiavo, mio padre era venuto a vedere la partita, i miei genitori.
17:14 Mi faccio a mio padre e gli faccio "ma sai che forse è meglio che torni indietro".
17:19 Faccio la mia carriera interregionale e lui mi fa "sì hai ragione, se giochi come oggi torna indietro".
17:26 Ma era uno che ti bastonava?
17:29 No, mio padre è uno sul calcio molto silenzioso, anche se viene a vedere una partita molto silenzioso ma molto diretto.
17:36 E tu ti offendevi un po'?
17:39 No, anzi ero abituato, questa cosa mi piaceva.
17:43 Mi piacciono le persone che ti dicono quello che pensano,
17:46 mi piacciono le persone che si vede che ti dicono le cose per compiacerti.
17:52 Ma cosa ti ha convinto allora andare avanti?
17:54 Cioè, nonostante queste difficoltà?
17:59 Perché pensavo di non aver fatto, di non aver avuto il giusto impatto con quel mondo.
18:12 Infatti dall'anno dopo ho cominciato ad avere un atteggiamento diverso,
18:18 ad essere ovviamente più maturo perché comunque ero sempre un ragazzo giovane,
18:24 ed una disciplina diversa.
18:27 Quello sicuramente mi ha aiutato e poi ci sono degli incastri nella carriera di una persona che comunque svoltano le cose.
18:35 Quindi un torneo di viareggio ti cambia la carriera, in quel momento ti può portare ad avere una considerazione diversa.
18:44 Poi il nostro ruolo è un ruolo di grande fiducia.
18:47 Se tu vedi grande fiducia attorno a te di un allenatore, di tuoi compagni e anche di una società
18:54 che fa vedere che punta su di te, anche se poi ti manda in prestito, comunque si ha ti svolta la carriera.
19:01 Io ad esempio ho avuto, quando sono arrivato alla Juve, come portiere c'era Van der Sar.
19:06 Portiere fantastico per me, portiere fortissimo, già evoluto all'epoca,
19:14 però alla Juve è stato molto sfortunato sbagliando qualche partita fondamentale.
19:20 Dopodiché è arrivato Gigi Buffon.
19:22 Comunque sapevi che in quel ruolo la Juve per tantissimi anni sarebbe stata a posto.
19:29 Quindi io sapevo che il mio percorso era un altro percorso
19:32 ed è quello che magari io auspico ai giovani di capire che magari ognuno ha il suo percorso
19:37 che può fare un giro largo, un giro enorme, ma comunque ritrovarti in una grande squadra diversa,
19:43 soprattutto oggi.
19:45 Quindi ci sono dei momenti che ti fanno svoltare nella tua carriera.
19:53 L'incontro con Buffon com'è stato? Folgorante o no?
20:01 Vedere un portiere, un atleta di quel genere, dove vedi un fenomeno assoluto,
20:13 avere anche un atteggiamento così bello, così positivo,
20:24 non ho mai visto subire una partita, non ho mai visto un giorno arrabbiato, un giorno diverso.
20:32 Quindi ti fa capire che a volte quando sei un campione assoluto di quel livello
20:40 devi avere anche una personalità diversa.
20:46 Senti, non so se ti ricordo, Frami, tufferei verso il Siena.
20:51 Sei stato a Crotone, lo hai detto. Arriva poi una parentesi importante,
20:55 perché arriva la Serie A, arriva il ruolo da titolare, c'era anche Antonio Conte,
21:00 l'hands-off di quel Siena. Che esperienza è stata per te in Toscana?
21:04 Arrivo a Siena dopo il Crotone e Antonio Conte era il secondo allenatore,
21:09 con De Cani allenatore. Io che ogni tanto andavo ad allenarmi con la prima squadra gialla,
21:17 la Juve, l'avevo avuto come quasi compagno. Ed era incredibile, perché dicevo "cavolo,
21:26 parla tantissimo". In panchina si dimenava e anche in allenamento aveva delle pretese.
21:37 E io, avendolo conosciuto da calciatore, che era uno che non mollava mai,
21:43 non mi stupiva la professionalità che aveva. Ma questa personalità che lui aveva,
21:50 che tirava fuori anche da secondo allenatore, era incredibile.
21:54 Però quel Siena era anche una buona squadra, perché comunque ha giocato con Enrico Chiesa,
22:00 c'era Thomas Locatelli, Igor Tudor, c'erano tanti buoni giocatori.
22:05 Allora, vorremmo provare a fare un gioco. Ti ricordi il tuo esordio in Serie A?
22:10 Sì, col Cagliari. Siena-Cagliari, 28 agosto 2005.
22:15 Provi a dirci cinque giocatori del Siena e tre del Cagliari.
22:20 Tutti i 22 secondo me è stato troppo difficile.
22:24 No, tutti i 22... C'ero io sicuramente. C'era Matteo Paro con me,
22:31 poi c'era Roberto D'Aversa, che è stato anche espulso.
22:35 Esattamente. C'era Legro Taglie, c'era Alberto, difensore...
22:44 Adesso non so se ha giocato titolare, ma c'era.
22:46 E' entrato al posto di riparo. Poi c'era Bergassola, Enrico Chiesa, c'era Locatelli, Thomas.
22:52 Locatelli no. Thomas Locatelli, allora è infortunato, ma c'era...
22:56 Travanti chi c'era? C'era Bogdani.
22:59 Bravo. C'era... se n'era, no? Di buoni giocatori.
23:07 C'era Paolo Foglio, mi ricordo, però era in panchina.
23:10 Era Cozza l'altro titolare. Ciccio Cozza, che poi è andato via,
23:13 però Ciccio Cozza mi ricordo che è andato via a fine mercato,
23:16 quindi l'era ancora aperto il mercato. E poi a sinistra avevamo Falsini.
23:19 E' entrato al posto di Mignani e poi c'era Negro.
23:21 Paolo Negro c'era, sì. E del Cagliari tre che ricordi così?
23:24 Esposito che mi ha fatto una pera subito. C'era Carini come portiere.
23:30 Bravo. L'Angella, l'altro attaccante di sinistra.
23:38 C'erano Cosso e Gobbi davanti. Massimo Gobbi.
23:43 C'era Suazo, c'era Conti. C'era Suazo.
23:47 Sì, è vero che a ritorno mi ha fatto un gol che ho fatto una cagata incredibile.
23:51 Che esperienza è la nazionale? L'hai sfiorata, cioè l'hai toccata diverse volte.
23:58 Cosa provi quando indossi la maglia della nazionale?
24:02 Ho avuto la fortuna di essere convocato nella nazionale post mondiale 2006.
24:09 Quindi c'erano ancora grandi giocatori. C'era Gigi, c'era Pirlo, c'erano tanti giocatori di quel tipo.
24:15 Sono andato anche in Brasile per il mondiale successivo.
24:21 Ma la nazionale è vero che ti dà quasi la sensazione che tu abbia raggiunto qualcosa
24:36 per cui tu hai faticato tanto, hai fatto tanti sacrifici.
24:41 Ma quando metti piede in un livello del genere, in quella nazionale di quel tipo,
24:46 capisci che devi ancora fare tanto. Perché il livello era talmente alto
24:52 che ti fa capire che devi andare ancora avanti.
24:57 Come è uno spogliatoio così? Ricco di campioni. Come ci si entra?
25:01 Che aria si respira? Comunque sono ragazzi normali oppure tutti top campioni?
25:07 Parliamo di Pirlo, di Buffon, di queste persone?
25:11 Da fuori si pensa che una volta era in questo modo, oggi è tutto diverso.
25:20 Io quando ero ragazzo mi erano spesso con la prima squadra.
25:24 Alla Juve c'era gente come Montero, come Juliano, come Edgar Davids.
25:31 Gente che menava forte. Tachinardi era uno di grande personalità, me lo ricordo.
25:36 Ciro Ferrara, poi ovviamente c'erano i campioni assoluti come Del Piero, come Zidane, Buffon.
25:44 Ma la naturalezza del rapporto che creavano anche nella quotidianità era normale.
25:57 Penso che si abbia una visione un po' troppo distante dalla realtà dei fatti.
26:04 E' vero che anche prima il rapporto o l'ingresso di un giovane dentro lo spogliatoio o nell'allenamento
26:11 era un po' diverso, ma sono una di quelle persone a cui non piace pensare o dire
26:17 "eh ma prima si faceva in un modo, adesso così".
26:20 E' normale, anche perché l'età media degli spogliatoi si è abbassata.
26:26 Adesso si ride, si scherza, si sta meno a tavola, però comunque c'è grande empatia dentro gli spogliatoi.
26:34 Però c'è una cosa che negli sport americani fanno tanto, secondo me nelle serie inferiori,
26:38 in Italia si fa tanto, sono curioso di sapere se l'hai avuta la tua carriera.
26:41 Che è il cosiddetto, si parla di matricole, di nuovi arrivati, che non è bullismo,
26:46 però magari le borracce le vai a riempire tu, piuttosto che ti è capitato queste scene,
26:52 le portare da mangiare all'allenamento, queste scene da...
26:56 Mi è capitato da ragazzo sì, ma non era una cosa imposta,
27:04 anche perché ero uno che era un po' più, diciamo, scemo, ero uno che rispondevo.
27:11 Però in verità credo che si enfatizzi troppo questa cosa, non era un obbligo,
27:20 era quasi una cosa naturale che il giovane raccoglieva i palloni,
27:25 però quando sento dire "portava le borse", in realtà niente di questo.
27:32 Ti è mai capitato di rispondere a un esperto dello spogliatoio e poi dire "no, aiuto, adesso finisco il mandato".
27:39 Ho sbagliato, ho sbagliato.
27:40 Oh, peccato quello sbagliato.
27:41 No, però una volta, in una partitella quando ero giovane alla Juve,
27:46 quando si giocavano la partitella due squadre,
27:51 e c'era Pippo Inzaghi che ha fatto gol,
27:57 io però fa un tiro, palo, io la tiro fuori, la pala era entrata secondo me di due metri.
28:02 Allora c'era l'allenatore Ancelotti, questa scena me la ricordo sempre,
28:06 "Antonio, allora credo a te tutti gol, non gol, Antonio credo a te".
28:10 Io ho trovato gli occhi di 20 persone addosso e guardo Ciro Ferrara,
28:15 che mi fa così col dito, gli faccio "no mister, non è gol".
28:19 Non l'ha messo in persona.
28:21 Poi Pippo su questo è tranquillissimo.
28:24 L'altra squadra mi voleva ammazzare,
28:26 penso che per una settimana mi sono messo sul lettino,
28:29 ho finto un male, non mi sono allenato.
28:31 A proposito, quando entri nel spogliatoio si cantava già all'epoca, è una roba nuova?
28:35 No, credo sia una cosa nuova, prima non si faceva, ma è una...
28:43 Non ti vogliamo spaventare adesso, so già dove cosa stai pensando.
28:46 Che già ridi!
28:47 Noi qua sotto abbiamo diverse sorprese,
28:49 l'abbiamo fatto anche con i precedenti compagni che sono venuti a trovarci.
28:54 E te abbiamo portato questo.
28:55 Fallo vedere, fallo vedere in camera.
28:57 Un CD di Pino Daniele.
29:00 Da un Pino Daniele l'avrai cantato sulla sedia.
29:03 Quando ero giovane avevo tutti i CD suoi e ogni tanto mi divertivo,
29:09 lo ascoltavo tanto, cantavo, poi dopo sono cresciuto e...
29:16 Cos'hai cantato al Milan quando sei venuto sulla sedia?
29:18 Non mi ricordo, cavolo.
29:20 Non si ricorda, non vuole affamarti.
29:22 L'ho cantato Pino Daniele, forse non neanche cantato sinceramente.
29:26 Va bene, non dire così perché poi ci fai l'assist.
29:28 No, va bene.
29:29 No, va bene.
29:30 Ma cantavo, no, cantavo no, mi piaceva molto, ero molto fan di lui,
29:36 avevo tutti i CD, ma anche ovviamente Tarocchi.
29:41 Ma musica napoletana quindi sei forte, adesso va di moda tanto,
29:45 in tutta Italia è stata sdorganata oramai da anni,
29:47 per fortuna io sono un fan, ti parlo di Nino D'Angelo.
29:51 No, non arrivo.
29:52 Come no, così mi dici?
29:54 Non arrivo, non sono mai stato un fan, diciamo, delle vecchie generazioni.
30:01 Nico Pandetta?
30:02 Non so chi sia.
30:03 Come non sai chi sia?
30:04 Ti giuro.
30:05 Non so chi sia.
30:06 Il genere napoletano mi piace, ma non è per me.
30:14 Sei proprio il supergeoliere, rimani sul...
30:17 Sì, il rap mi interessisce tanto, diciamo che ho iniziato e finito con lui,
30:23 cantavo spesso, mi piaceva molto.
30:26 Te la ricordi in occasione appunto di questi riti di iniziazione
30:28 negli ultimi due anni e mezzo che hai vissuto il Rosso Nero 1 particolare?
30:32 Allora, Yassin canta benissimo, Yassin ha un futuro.
30:37 Beh, qua è andato spettacolo.
30:39 Yassin ha un futuro.
30:41 Come personalità, magari come showman, nel senso magari a livello vocale non è, però...
30:48 Il nostro preparatore, Tony Roberts, si è presentato a Petto in Fuoria,
30:54 comincia a cantare.
30:55 Comincia a cantare?
30:56 "I'm just a guy that knows..."
30:59 Ah, "Just can't get enough".
31:00 Ah, sì, sì, bello, bello.
31:02 Sì, sì, proprio spavaldo lui, eh.
31:04 Bene, personalità?
31:05 Portiere.
31:06 Ma parlando di portiere siamo su Mignon, però cosa ci puoi dire, sappiamo tutto.
31:11 Dici qualcosa che non sappiamo di Mike.
31:13 Cioè noi lo vediamo anche quando fa l'escaldamento a San Siro,
31:15 che lo guardiamo con le telecamere per fare la diretta,
31:18 che fa i suoi riti, prende la palla, la tocca, la appoggia, la batte, salta, sta a terra un po',
31:22 chissà cosa pensa, cosa...
31:24 Sono proprio riti suoi.
31:26 Penso che lui entri nella sua dimensione, nel suo modo di approcciarsi alla partita.
31:33 Mike è un pugile.
31:35 Ha la concentrazione di un pugile e ha il fisico di veramente...
31:46 Non so che animale, perché è forte, è veloce, è elastico,
31:54 e la parata che fa a Verona, dove finisce così con le gambe,
32:00 io a guardarlo mi sono fatto male, lui si è alzato e ha fatto "ah, forse c'ho qualcosa, non ho niente".
32:06 È un atleta, diciamo, incredibile, abbinato a delle qualità mentali assurde.
32:18 Portiere di assoluto livello, oggi lo metto nei primi tre del mondo.
32:23 Quello che a me colpisce di lui è la concentrazione e l'essere certosino con cui fa le cose,
32:27 ma tutte le cose, dal campo ma anche il fuoricampo,
32:30 questa sua determinazione, l'ordine e l'attenzione con cui esegue tutte queste cose.
32:35 Lui, nonostante il nostro ruolo sia un ruolo di reazione,
32:40 perché comunque tu devi reagire a tante cose,
32:43 lui sa che comunque deve agire in un certo modo per prepararsi a reagire in un certo modo.
32:52 È una persona molto equilibrata, di grande personalità, ma è anche molto sensibile,
33:05 devo dire la verità, nel nostro gruppo e anche con gli altri ragazzi,
33:11 lo vedo anche con i fisioterapisti, è un ragazzo che sa stare bene.
33:16 E di Marco, sportierne invece, cosa ci dici?
33:19 Marco mi ha sorpreso, lo conoscevo come portiere,
33:23 perché ovviamente, diciamo che lo conoscevo come portiere,
33:27 mi ha sorpreso per la simpatia, pazzo totale,
33:31 ma pazzo nel senso buono, non è che fa pazzia,
33:34 mi ha sorpreso soprattutto quando è entrato nella partita di Champions all'85esimo.
33:44 Devo dire che uno pensa "sì, ma il secondo portiere deve fare quello, deve essere pronto appena si fa male",
33:51 ma c'è un abisso tra il dire e il fare,
33:56 devo essere sincero, è una cosa che gli invidio,
34:02 non perché se domani io dovessi entrare all'improvviso forse farei male,
34:06 ma perché gli invidio proprio questa capacità che lui ha avuto.
34:11 Questo è sintomo di grande allenamento, di grande certezza.
34:15 Antonio, una curiosità, come è nata la cosa di entrare dopo del primo portiere per riscaldamento?
34:21 Entriamo i primi due, cioè quelli che non giocano entrano prima,
34:25 infatti Tony Roberts all'inizio si è preso molte bestemmie per questa cosa.
34:33 Io mi ricordo che quando aveva giocato contro il Verona,
34:37 mi giocava Marco Sportiello perché il Mike era infortunato,
34:41 bellissima giornata, a un certo punto viene a piovere,
34:47 io e Lapo Nava eravamo già fuori a fare il riscaldamento,
34:51 a un certo punto sento "toc", ma sta grandinando,
34:56 due minuti, grandina raffica,
35:00 e io guardo Tony Roberts come per dire "andiamo dentro un attimo",
35:03 ci stiamo spaccando la mano e lui "no, fucking mentality",
35:07 e io gli faccio "Tony".
35:09 Però è più un credo che lui ha portato, e devo dire la verità,
35:17 all'inizio ero un po' restio su questa cosa, dopo di che è giusto che sia così,
35:24 perché anche il secondo e il terzo portiere hanno modo di riscaldarsi in questo modo,
35:30 e poi dare assistenza a Mike perché deve prepararsi alla partita.
35:34 Entrano già focalizzati, prima di chiudere vorrei anche toccare un po' il tema extracampo,
35:39 il primo è che tu ti sei diplomato a 30 anni, come mai questa scelta?
35:44 Tra l'altro dopo diversi anni di Serie A...
35:46 Già ride, perché?
35:48 Ero veramente scarso, nonostante...
35:54 Mi mancava la voglia, sinceramente, mi mancava la voglia,
36:00 poi al settore giovanile della Juve ero arrivato fino al quinto anno
36:07 ma non avevo preso il diploma, e poi ai 30 anni ho detto "cavolo non ho un diploma,
36:12 sono veramente ignorante", non perché ti dia una cultura il diploma,
36:16 però ero veramente...
36:18 E dopo di che ho detto "sai che forse mi iscrivo all'università?"
36:24 Mi iscrivo all'università telematica perché non avevo tempo,
36:28 guardo i documenti, quello che dovevo studiare per il primo esame di Biologia,
36:34 chiudo tutto e dico "non posso farlo, ci vediamo a fine carriera"
36:39 - Che facoltà era? - Scienze motorie.
36:44 E c'è l'altra grande curiosità che ho, anche perché spesso citano il tuo nome,
36:48 i tuoi compagni, quando si parla di la persona con il look più elegante,
36:52 tu sei un grande appassionato in moda, tra l'altro anche oggi lo vediamo in felpa.
36:56 Ci tiene Antonio, mi piace tanto!
36:58 - Anzi mi incazzo con chi è vestito male, molto. - Ah sì?
37:03 - Che è vestito male? - È impensabile vestirsi male.
37:07 - Chi è vestito male? - No!
37:09 Cioè quello che dici, sono lì che mi sto cambiando per allenamento,
37:12 non dico "madamo ti sei conciato".
37:14 Allora, due settimane fa Teo è venuto con una tuta imbarazzante,
37:19 era inaccettabile.
37:22 - E... - Gli ha detto qualcosa?
37:25 Certo, l'ha detto, quando l'ha detto...
37:29 - Per il discorso che ti piacciono le persone dirette, no? - No, bisogna dirlo.
37:33 - Sono d'accordo. - Se uno è vestito male bisogna dirlo.
37:35 - Ma da dove nasce questa... così? - Così, non lo so, mi piace...
37:41 - ...questa età, dai, è un bel ragazzo, gli piace... - No, sono d'accordo.
37:44 Ma... cioè, non giudico lo stile di una persona,
37:48 perché è ovvio che Rafa, che comunque ha uno stile particolare...
37:52 a volte ho dei dubbi, ma...
37:54 è uno che ha uno stile particolare,
37:56 non può vestirsi come me, che sono un uomo di 40 anni,
38:00 in un certo modo, ma...
38:03 ma il buon gusto deve esserci, alcuni non hanno buon gusto,
38:06 io vado diretto e dico "no, così non va bene".
38:09 - Non è una città della moda, secondo me. - Esattamente.
38:11 Prima di chiudere abbiamo un paio di giochini da fare,
38:13 li faremo velocissimissimissimamente.
38:15 Una curiosità, un aneddoto, un non detto dell'anno dello Scudetto.
38:19 Un discorso che ti è entrato in testa,
38:22 una cosa appesa nello spogliatoio che vi ha fatto svoltare la stagione...
38:25 Una cosa che mi ricordo bene,
38:28 è che una volta eravamo in palestra e mancavano, penso,
38:31 dieci partite alla fine, quindi eravamo ancora dietro
38:36 e Florenzi, che aveva appena vinto l'Europeo, mi dice
38:41 "sai che sento la stessa magia, qualcosa, dell'estate scorsa?"
38:48 E io mi sono girato e ho detto "ma senti bene?"
38:53 perché siamo dietro, "senti bene, non è che non la visi, senti bene".
38:58 Mi fa "sì, guarda bene e poi mi dici".
39:01 Dopo due o tre partite io gli ho detto
39:05 "mi sa che forse quella di quest'estate non l'ho percepita,
39:11 perché non c'era ovviamente, ma sai che forse hai ragione".
39:14 E quindi quando c'è qualcosa, c'è qualcosa.
39:17 - Tra l'altro Bologna, Bologna-Inter, dove l'avete guardata?
39:21 - Ci buttavo un occhio, ma sai, quando tu sai che tutti hanno la convinzione
39:26 di non saper portare sfiga, appena la guardi,
39:30 diciamo, quelli che tu buffi fanno gol, quindi è meglio che non guardarli.
39:33 - Eh, ho capito, ho capito.
39:35 - È arrivato il momento della piramide, ormai è un format che ripetiamo sempre.
39:39 - Ci sono i portieri del Milan, però togliamo quelli attuali,
39:43 perché in questo format togliamo sempre quelli attuali.
39:46 - Abbiamo tolto anche quelli... - Anche me l'avete tolto.
39:48 - Di tanti, tanti. - No, tu...
39:50 - Tu non ci sei, ma poi vediamo dove metterti lì dentro.
39:54 - Esatto, ti metti extra. Allora, partiamo.
39:56 Subito forte così, se vogliamo partire.
39:58 Ho fatto io sta roba. - Ma possiamo anche cambiare.
40:00 - Gigi o Donnarumma?
40:02 Siamo forti, vediamo.
40:04 - Eh, Gigi o Donnarumma...
40:07 lo metto a secondo.
40:09 - Secondo, poi Seba Rossi.
40:11 Se vuoi scriverlo, scrivilo, così ti ricordi concupata la casella.
40:16 Seba Rossi, sei cresciuto con Seba Rossi.
40:18 - Uno dei miei idoli. - E' grande, Seba.
40:20 - Io che non sono, diciamo, non ho quel tipo di carattere, lo ammiravo.
40:24 - Diretto, anche lui.
40:26 - Secondo, anche lui. - Secondo così.
40:28 Incredibile. - Diretto, mi ricordo un suo diretto.
40:31 - Esatto, esatto. Dida.
40:33 - Primo. - Primo, così subito, senza dubbio.
40:35 - Eh, sì, perché...
40:39 è stato, diciamo, uno dei primi portieri
40:44 che ha conteso, diciamo, a Buffon
40:48 il fatto di essere uno dei migliori al mondo.
40:50 In quel periodo, diciamo, solo lui l'ha un po',
40:54 diciamo, pareggiato in certi momenti.
40:57 - Esatto, è vero. Abbiati.
40:59 - Fortissimo.
41:01 - Qua. - Terzo posto.
41:03 - Terzo posto. - Poi, Giovanni Galli, andiamo un po' più indietro.
41:06 - Giovanni Galli è uno dei...
41:08 Io che sono appassionato di portieri molto forti tecnicamente,
41:12 Giovanni Galli qua. - Terzo anche lui.
41:14 Poi, facciamo doppiata veloce, Tatarusano e Kalacs.
41:18 - Kalacs lo metto qua, quarto.
41:24 Tatarusano lo metto qua, quarto.
41:28 - Andiamo a altra coppia, anzi, gli ultimi tre.
41:30 Diego Lopez.
41:32 - Ostia, sbirci.
41:34 - Sì, perché... - Non sai chi c'è dopo, eh?
41:37 - Diego Lopez per me è un portiere molto forte.
41:40 Qua lo metto Diego Lopez. - Terzo.
41:44 Poi abbiamo Amelia. - Io parlo di portieri, cioè, in todo,
41:47 perché 3 o 4 hanno avuto una carriera lunga nel Milan,
41:50 ma comunque gli altri hanno giocato anche in altre squadre
41:52 del Diego Lopez, hanno fatto tante partite all'Armadrid.
41:54 - Certo. Amelia.
41:56 E oramai sono rimasti gli ultimi due squadri,
41:58 sono in quarto posto, e Pepe Reina.
42:00 - Fortissimo. - Fortissimo, Pepe.
42:03 - Sì, sono contento della mia... - Sei contento?
42:10 Abbiamo questa cosa qua, mentre te la spiega,
42:13 io butto sempre la domanda, che poi mi sgridi che non la vuoi,
42:16 però mi vengono in mente così, ma ti dici che calciatori
42:18 che ti arrivavano ai 16 metri, dici "ah, questo calcio
42:21 è troppo fastidioso". - Ho una, ma 16 metri...
42:23 - Cioè, in partita, che ti si arrivava lì davanti,
42:25 e dici "questo calcio è che non la prendo mai".
42:27 - Ci sono dei giocatori che tu sai che quando calciano
42:30 ti spaccano le mani. Zlatan era uno di quelli.
42:33 - Giusti. - Zlatan è uno che quando calciava
42:37 il pallone faceva un rumore diverso, e anche i guanti...
42:42 - Sì, quindi siete umani, sentite dolore.
42:45 - L'impatto si sente, non è che...
42:48 Quando calciavo una forte, mi ricordo in un Siena Inter
42:52 un tiro, una punizione a due di Adriano, che poi lo stade del Siena
42:55 è dentro quasi una buca. Una punizione a due, la palla è partita,
43:00 è arrivata, meno male che non ha inquadrato la porta,
43:02 ma ha preso il cartellone pubblicitario dietro,
43:04 ha fatto un boato, ha detto "meno male che non è arrivata la porta".
43:08 - Domande casuali, pescane solo una.
43:10 - Prendo questa.
43:17 - Quali sono stati gli incontri più incredibili della tua vita?
43:21 - Sicuramente quando ho incontrato mia figlia.
43:28 Quando è nata mia figlia... Io poi sono diventato padre a 39 anni.
43:36 Ovviamente i figli ti cambiano, ma adesso mia figlia fa due anni,
43:46 fra pochi giorni. È una persona, una bambina incredibile.
43:51 Mi ha migliorato come persona, ha tirato fuori la parte più sensibile,
44:04 che prima facevo molta fatica a esternare, facevo molta più fatica
44:08 a tirare fuori. Quando avevo qualcosa da dire a una persona,
44:13 soprattutto le cose che io sentivo, avevo molta difficoltà.
44:19 La nascita di mia figlia mi ha reso un uomo migliore, come ho detto,
44:25 ma senza paure nell'esternare le proprie emozioni.
44:33 Lei sicuramente credo che mi abbia aiutato in questo,
44:37 nonostante sia innocente, non sa dire, non possa dire niente.
44:43 Comunque sicuramente questo.
44:45 Un altro incontro? Non so se a livello calcistico...
44:54 Non ti saprei dire, ma ci sono dei posti che ti fanno innamorare,
45:06 ad esempio Milanello è uno di questi.
45:09 Un luogo dove tu dici "cazzo, che bello, ci vorrei rimanere a vita qua".
45:14 Per me, parlando professionalmente, c'è Milanello,
45:18 se dovessi parlare di un luogo a livello calcistico.
45:22 C'è storia, c'è tutto, il fascino di questa società.
45:26 Quindi una persona, e mia figlia sicuramente,
45:31 un luogo e un posto a livello lavorativo e calcistico è Milanello.
45:35 - Bello, sono due risposte che non mi aspettavo. - Bello, bello, bello.
45:38 Allora chiudiamo così, c'è una lampada magica,
45:42 dalla lampada esce...
45:44 Ma così è facile, vero?
45:46 Tre desideri sono, vabbè, sicuramente la salute di mia figlia.
45:55 Questo per niente è discutibile.
46:03 L'amore delle persone a me vicine.
46:08 Non vorrei essere sempre così.
46:15 Ma un terzo desiderio...
46:19 Non è un desiderio, perché a me piace l'inaspettato.
46:26 Quindi come terzo desiderio preferisco scegliere
46:30 un qualcosa di bello, di inaspettato,
46:33 diciamo nella mia seconda giovinezza.
46:36 Grazie, è finita. Ti faccio una domanda, se c'è la bombetta.
46:39 Dal grande cosa fai?
46:41 - Gioco a calcio. - Anche...
46:43 - Sì, fino alla fine. - Grande.
46:46 Sottotitoli e revisione a cura di QTSS
46:51 [Rumore di un'altra camera]

Recommended