La diga di Ridracoli è tracimata per la terza volta nel 2024 nella mattinata di mercoledì 24 aprile. Il primo sforamento dell’anno si verificò invece il primo marzo e il secondo il 27. La tracimazione in corso è avvenuta per effetto delle piogge abbondanti determinate dal deciso colpo di coda invernale in atto in questi giorni, già causa dell’abbassamento delle temperature. In questo scenario la tracimazione della diga romagnola, che vanta una capacità di riempimento di 33 milioni di metri cubi d’acqua, è però una notizia positiva: Ridracoli soddisfa infatti il 50% del fabbisogno di acqua delle tre province romagnole, mentre l’altro 50%, nel Riminese è assicurato da pozzi e falde e nel Ravennate dal fiume Lamone e dal canale emiliano romagnolo collegato con il fiume Po. Nel decennio 2010 – 2020 la diga aveva tracimato più di una volta solo nel 2019 e nel 2020. Nei primi anni dell’attuale decennio i fenomeni sono stati imprevedibili, ma collegati con grandi stravolgimenti climatici: nel 2022 la diga non tracimò mai, in un anno ricordato tra i più siccitosi. Nel 2023 la diga tracimò quattro volte, record storico positivo in senso assoluto ma in parte determinato dalle drammatiche ed eccezionali alluvioni di maggio. (Enea Conti)
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