• 9 mesi fa
Trascrizione
00:00 mentre il film racconta davvero tante cose usiamo questa espressione
00:04 mette in moto anche tante cose, ha messo in moto tanti sentimenti, tante vicende
00:09 beh anzitutto
00:10 mi ha collocato dentro una
00:12 pagina della storia che tutti abbiamo studiato, che tutti conosciamo ma
00:16 per righe alterne
00:19 a scuola si impara appunto il tema dell'unità d'Italia nella storia della
00:23 chiesa che
00:24 nella formazione di un prete si studia approfonditamente, si racconta quella
00:29 pagina della storia dall'altro lato del Tevere
00:32 ma ci sono tante cose, tanti aspetti, c'è la vicenda di un popolo, la questione
00:36 ebraica, c'è la vicenda di una persona
00:39 Edgardo
00:40 c'è la vicenda di una famiglia
00:42 c'è la vicenda del risorgimento, veramente tante questioni
00:46 quindi anzitutto ha messo in moto la conoscenza attraverso un punto di
00:51 rottura
00:52 molto preciso
00:53 e mette in moto una sintesi, una sintesi storica
00:57 la storia non è fatta da grandi vicende ma è fatta da persone, da fatti che
01:02 accadono, fatta di persone, fatta di
01:04 i fatti di una giornata
01:07 mi ha messo in moto anche una riflessione su quell'istituzione a cui
01:12 appartengo anche se il termine non è proprio corretto che è la chiesa, di come
01:16 se la chiesa, e questo me lo dico tutti i giorni, l'ho detto anche a Marco
01:20 la prima volta che ho visto il film
01:22 che mi ha profondamente commosso, se la chiesa
01:26 non rimane fedele allo spirito del suo fondatore cioè di Gesù Cristo
01:29 poi va in confusione, ecco perché poi bisogna salvare tante cose
01:34 la ragione di stato, lo stile, il potere, i propri, l'ordine costituito e non si sa
01:40 più poi
01:41 cosa fare davanti a un bambino che viene appunto
01:44 rapito, quindi
01:45 ha messo in modo anche questa riflessione su di me, su quello
01:48 che faccio ogni giorno
01:50 e poi grazie al punto di vista originale che Marco dà di questa storia
01:54 dove non c'è uno sguardo pre-giudicato, cioè non c'è un punto di vista preso
02:00 prima
02:01 ma vedete non ci sono buoni e cattivi, ogni personaggio
02:05 connesso, ogni parte connessa con questo meccanismo del potere poi
02:10 si macchia questo mulino del potere
02:13 ne viene via, infarinato
02:15 ecco
02:17 mi ha dato ancora una volta la lezione che è tipica del cinema di Marco cioè
02:21 bisogna stare attenti a giudicare, bisogna sempre comprendere
02:24 le ragioni che stanno dietro, questo senza però
02:27 togliere le responsabilità che ciascuno si assume quando mette in atto alcuni
02:32 gesti però
02:33 c'è sempre una ragione che muove e quindi il giudizio
02:35 deve essere approfondito e poi tantissime altre questioni. Non è un film schierato
02:39 no no, mentre tu parlavi pensavo a un particolare, un particolare che sembra
02:44 estraneo
02:45 al film poi come
02:47 la scelta del bambino
02:49 il bambino è
02:50 un bambino che non è ebreo
02:52 ma che
02:53 nella sua vita non è mai entrato in una chiesa
02:57 non conosce la religione
02:59 e ce ne sono numerosi
03:02 più che in passato quando io ero
03:04 quando io ero bambino
03:08 tutti erano andati in chiesa o quasi oppure
03:13 in chiese diverse ecco
03:16 quello mi ha sempre molto colpito quando facevamo i proviri per cercarlo
03:20 che
03:24 Enea Sala, il nome dell'attore
03:28 non era mai entrato in una chiesa
03:30 quindi
03:33 la sua
03:34 era
03:35 come dire
03:38 sentimento puro, puro di bambino, di bambino è la sua famiglia con il papà e con la
03:44 mamma
03:45 con qualcosa che poi è accaduto veramente di tragico
03:50 che è stata la morte della madre
03:54 ora questo è avvenuto dopo
03:56 le riprese del film, dopo il film
04:00 però in lui c'era
04:03 una sensibilità
04:08 una capacità
04:10 di soffrire, anche se in modo inconscio che
04:15 secondo me poi lui ha rivelato
04:19 da attore
04:20 nel film ecco
04:23 imparando
04:27 tutta una serie di
04:28 preghiere, di formule, di riti
04:30 ebraici che non conosceva proprio per niente ecco
04:35 lo dico perché
04:38 non è un film assolutamente schierato, sì certamente
04:43 questa è la mia
04:45 convinzione
04:46 eh
04:48 Piorono
04:49 ha compiuto un atto di imperio
04:52 di potere
04:54 esprimendo
04:57 un principio di
04:59 intolleranza
05:02 coerente a quella che lui riteneva essere la religione
05:07 eh
05:09 praticata allora
05:11 adesso sarebbe naturalmente impossibile ecco
05:15 tu
05:16 anche se sei stato battezzato clandestinamente
05:21 all'insaputa dei genitori e
05:25 sei cristiano per sempre e quindi
05:28 io ti devo
05:31 ho il diritto di
05:33 prelevarti e di
05:35 educarti secondo la religione
05:39 che è tua perché
05:41 chi è battezzato lo è per sempre, è come se la storia nel presente
05:46 eh
05:48 avesse un, fosse
05:50 in sincrono o fuori sincrono rispetto, nel senso che
05:54 quando noi abbiamo fatto il film, quando il film è uscito
05:59 questo è accaduto prima della tragedia di
06:01 Gaza e poi della guerra che
06:06 ed è strano che
06:09 per esempio in Francia dove c'è una comunità ebraica molto numerosa
06:15 i distributori erano un po' preoccupati perché il film è uscito dopo
06:20 ma il film ha avuto molto successo
06:22 cioè non c'è stato timore, non c'è
06:25 anche se è chiaro che
06:27 la tragedia di Gaza
06:30 prendendola da una parte come dall'altra effettivamente
06:35 è qualche cosa di, proprio una tragedia che
06:42 che se fosse avvenuta ecco
06:44 se fosse esplosa
06:46 prima di fare il film sicuramente mi avrebbe condizionato
06:49 invece io sono stato molto libero di fare, di raccontare la mia storia
06:52 prendendo a prestito
06:54 le parole del segretario
06:56 di Stato Vaticano, le condivido
06:59 cioè c'è una legittima difesa sproporzionata, c'è una sproporzione
07:07 nella reazione
07:09 la sproporzione si vede nei numeri
07:11 se è vero
07:13 che sono già stati uccisi più di 30 mila, chiaramente un morto vale anche
07:18 100 mila sia chiaro, però c'è una sproporzione
07:23 ma questo
07:25 bisogna fare delle riflessioni
07:29 ancora più generali
07:33 cioè che nella storia umana
07:37 raramente i vincitori
07:40 si sono fermati
07:42 basta, no
07:44 sono sempre andati fino in fondo
07:49 anche nell'orrore dell'ultima guerra
07:55 dicono gli storici
07:57 che Norimberga poteva essere risparmiata
08:00 ormai la guerra era persa
08:03 e ha avuto 200 mila vittime
08:08 però lì la dimensione
08:10 della continua confusione che è proprio all'ordine del giorno
08:14 tra giustizia e vendetta
08:18 spesso si confonde
08:21 ma mi pare di vendetta
08:23 si parla
08:24 anche
08:27 anche nella Bibbia si parla di vendetta o no?
08:29 si poi la vendetta di Dio si manifesta nella misericordia
08:35 il tema che io vedo in questi film è il tema del potere
08:40 del potere a qualunque livello
08:42 e a qualunque livello comunque sia della chiesa, della politica
08:48 questo vedo
08:50 e
08:51 la risposta
08:53 che lei dà
08:55 è complessa naturalmente
08:58 però io preferisco la risposta di sua sorella Letizia
09:03 che dice
09:05 non voglio vedere Dio, non voglio vedere i Santi, non me ne importa niente
09:11 se possibile vorrei vedere mio padre, mia madre e i miei fratelli
09:14 il discorso del potere effettivamente
09:17 c'è qualcosa che
09:19 che è quasi una costante
09:21 nel
09:23 in me
09:26 questa opposizione
09:28 a un potere autoritario, che poi bisogna sempre distinguere
09:32 perché l'autorità
09:35 l'autorità secondo me è quando uno
09:38 ce l'ha
09:39 quando uno
09:41 è preziosa
09:42 però il
09:44 il potere dei padri, la prepotenza
09:48 io sono tuo padre e quindi
09:50 questo è qualcosa che mi è sempre stato intollerabile, naturalmente
09:54 io l'ho coniugata a seconda delle mie età in modo diverso
09:58 adesso
09:59 io non è che mi sono addolcito però
10:02 ho una
10:04 un modo di rappresentarla
10:06 meno furioso, meno
10:09 distruttivo
10:11 io l'ho detto tante volte
10:14 i pugni in tasca
10:15 è una
10:17 una ribellione che però
10:19 deve uccidere
10:21 per imporsi
10:23 invece l'idea è
10:25 che sia possibile, che sia possibile
10:27 io sono
10:30 per
10:31 una
10:33 una ribellione
10:34 che non preveda
10:36 l'uccisione dell'avversario
10:38 hai capito? In questo senso
10:40 si dovrebbe iscrivere anche
10:42 nelle tragedie che noi vediamo
10:45 in cui
10:47 contro la guerra insomma
10:51 il nostro pontefice, non solo lui
10:54 cioè un tipo di anarchia potremmo dire
10:58 non muta
11:00 però pacifista
11:02 non violenta ecco
11:03 in questo senso c'è stato un periodo in cui
11:05 in qualche modo
11:06 certi principi radicali di Marco Pannella mi convincevano
11:11 la frase
11:12 è uno dei momenti straordinari di questo piccolo film
11:17 appunto come ho detto ieri
11:19 mia sorella
11:21 non parlava mai, perché era sempre con
11:24 l'altra sorella Mariuccia
11:26 invece in quel momento
11:28 ha detto queste cose
11:30 in modo
11:33 strabiliante ecco
11:35 con un'acutezza
11:37 veramente
11:40 che poi mi ha fatto pensare a tutto quello che lei avrebbe potuto fare
11:44 nella vita e non ha fatto
11:45 per ragioni
11:46 eh...
11:48 familiari. In "Marx può sfettare"
11:50 il film, il lavoro di Marco che ho amato tantissimo per la sua onestà per la
11:55 sincerità per
11:56 il modo in cui si lascia scarnificare da questa storia, ho amato anch'io quel
12:00 passaggio perché
12:02 mi ha dato
12:04 una delle prove di ciò in cui credo, cioè se non si capisce sono cristiano
12:09 e io credo proprio in quello che dice la sorella di Marco cioè che
12:14 va bene i santi, va bene Gesù eccetera eccetera
12:20 ma noi crediamo alla risurrezione della carne si dice nel credo apostolico cioè
12:25 se
12:26 il paradiso è fatto di spiriti e di anime che vagano nel cielo io non saprei
12:31 bene cosa farmene
12:32 se invece il paradiso mi permette di essere con mio padre che ho perso quando
12:37 ero poco più che bambino
12:39 con le persone che ho amato e mi permette di continuare in maniera
12:42 perfetta questa vita allora
12:43 questo è il senso quindi
12:45 sono molto d'accordo con tua sorella
12:47 e immagino il senso di quella frase
12:50 no quello che dice sul crocifisso
12:52 può essere vero
12:54 se il crocifisso è l'esibizione alla Mel Gibson della sofferenza cioè
12:59 The Passion, Cristo ci salva perché ha sofferto tanto non è la visione cristiana
13:04 questo
13:05 perché ci sono persone in mondo
13:06 che soffrono ancora di più di una morte terribile come quella di Cristo in croce
13:11 e Cristo non ci salva perché soffre tanto
13:15 e il senso di quella sofferenza è un altro, è il senso anche del crocifisso
13:20 cioè gli sconfitti non sono quelli che hanno perso, Cristo è uno sconfitto
13:23 ma non ha perso
13:25 e ci sono tante persone che sono sconfitte dalla vita, dalle proprie
13:29 vicende, dalla storia
13:30 dalla politica, dal potere economico e politico
13:34 ma non hanno perso
13:35 ecco il senso del crocifisso è questo
13:38 se c'è da pagare ha pagato lui e non ci chiede di soffrire per andare in paradiso
13:43 questa purtroppo
13:45 spesso è stata predicata così, è un'eresia questa
13:48 non è il cristianesimo, è un'eresia anche codificata
13:53 quella di appunto
13:54 se vuoi essere felice devi soffrire, le sofferenze appunto arrivano già
13:57 però non sono proprio da
14:00 sono situazioni della vita in cui si può essere anche autentici, il senso del crocifisso
14:04 è che
14:04 appunto lo sconfitto non ha perso.