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CortometraggiTrascrizione
00:00 Sono ben quattro, come sono quattro le figlie che ci aspetteranno poi successivamente al Biograph Film a inizio giugno.
00:11 Due film nella sezione documentario distribuiti da Wonder Pictures e il pezzo da 90 che tutti stanno accorrendo in sala a vedere,
00:22 The Zone of Interest di Jonathan Glaser e il film d'animazione Il Mio Amico Robò.
00:28 Sarà una notte emozionante per tutti voi Wonder Pictures, immagino.
00:33 Non posso non dirti che sulla categoria miglior film non in lingua inglese avremo un'anima divisa in due,
00:42 perché da una parte c'è il nostro Jonathan Glaser con The Zone of Interest e dall'altra c'è Matteo Garrone con Il Capitano
00:51 e vedere Matteo agli Oscar è talmente emozionante, proprio con un film così importante, che veramente insomma vinca il migliore.
01:00 Ma se vincesse Matteo, ammetto che veramente non piangeremmo.
01:05 Perché te che ero, Giovanni?
01:08 E tanti.
01:10 L'elemento della memoria sarà uno degli elementi forse portanti,
01:16 oltre che ai film che voi distribuite in Italia, ma forse anche proprio per la notte degli Oscar,
01:21 avere memoria in questo momento storico.
01:24 È un tema che chiaramente, nascendo dall'esperienza del biografia film,
01:28 come Wonder Pictures e un po' il Biography in Collection sentiamo come un tema importante,
01:35 un tema guida della nostra linea editoriale,
01:42 e che quest'anno sia con i documentari, in particolar modo Eternal Memory,
01:47 che è un'opera magnifica di Maite Alberti,
01:51 e poi che è già uscito in Italia e che esce proprio questo weekend sulla piattaforma IWonderful,
01:57 e poi con Four Daughters, che arriva invece in anteprima a giugno al Biography in Collection
02:02 ed esce poi sempre per IWonder Pictures e Art House, se non vado errato,
02:08 sempre nel prossimo giugno. Però chiaramente zona di interesse.
02:14 Si fa addirittura memoria della Shoah, sostituisce i luoghi
02:19 e si propone come grande, diciamo, memoria di quello che è stato.
02:28 È un film colossale, è un film che l'Italia ha accolto come un film importante.
02:35 Questo ci ha molto colpito e ci ha fatto molto piacere,
02:38 che in Italia, dalla festa di Roma, ha una grandissima attenzione da parte della critica,
02:43 il film è stato riconosciuto come il film della critica,
02:46 e poi l'accoglienza delle sale cinematografiche,
02:49 tutti i circuiti hanno voluto portare il film al loro pubblico,
02:54 dal sud al nord, dalle piccole città alle grandi città come Milano e Roma,
03:04 dove c'erano tantissime sale, ci sono ancora tantissime sale.
03:08 In questo momento, alla terza settimana, le sale sono cresciute da poco più di 300,
03:14 siamo passati a 444 sale alla terza settimana.
03:18 Oltre alla critica ai media, alle sale cinematografiche,
03:24 si è aggiunto un calore del pubblico, un'attenzione del pubblico,
03:28 per un film che probabilmente l'Italia legge e capisce ancora di più di tanti altri paesi,
03:38 per il doloroso legame che sente con la memoria del Novecento,
03:44 in particolar modo con la memoria della Shoah.
03:47 Abbiamo anche degli ortaggi, qualche erba aromatica, rosmarino per babietola,
03:53 queste finocchi, girasoli, sono stupendi.
03:56 È un film con cui ho sentito da subito una sintonia particolare,
04:06 perché questo parlare della mostruosità dell'essere umano
04:14 e di quello che l'essere umano può fare o a cui può essere indifferente,
04:19 che poi anche, se vogliamo, il testamento di Primo Levi, della poesia sequestronuomo,
04:27 che addirittura ci maledice se proveremo a dimenticare questa storia.
04:32 Quella maledizione, probabilmente per noi italiani,
04:35 è un memento che non ci consente di girarci dall'altra parte,
04:41 non ci consente di dimenticare, non ci legittima a dimenticare.
04:47 C'è un tema fortissimo, che è quello della prima generazione,
04:51 che è quello dei nostri figli, che non ha, per ovvie ragioni,
04:55 salvo, appunto, sporadiche occasioni, la possibilità familiare
05:01 di una testimonianza diretta della Shoah e della mostruosità e dell'atrocità
05:06 della Seconda Guerra Mondiale, del nazismo e del fascismo.
05:10 E quindi è chiaro che questa memoria è una memoria a cui si sta cercando
05:17 di trovare una soluzione, perché manca, o mancheranno,
05:23 i tanti che andavano nelle scuole, che raccontavano cosa avevano visto,
05:29 vissuto, subito. I luoghi che conserviamo, e chi ha visto il film sa
05:36 a cosa faccio riferimento. Non sono abbastanza, probabilmente,
05:41 per spiegare questa memoria. Il film si fa memoria e diventa
05:46 esso stesso un elemento della memoria. Chiaramente è un'operazione
05:53 fortissima, elegantissima, molto riuscita. Siamo onoratissimi di aver potuto
05:59 portare un'opera così, un film così, a centinaia di migliaia di italiani
06:05 e che centinaia di migliaia di italiani, nonostante noi non si sia fatto mistero,
06:11 che si trattava di un'esperienza scioccante, importante, impegnativa.
06:17 Il fatto che nei primi 12 giorni di programmazione del film
06:22 in 300.000 siano andati in sala a vedere questo film
06:26 è un segnale veramente fortissimo.