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CortometraggiTrascrizione
00:00 Come vi chiamate?
00:01 Giorgio Gaber
00:02 Che cosa facevate?
00:03 Cantavo
00:04 La libertà
00:06 Non è star sopra un albero
00:09 Penso che Gaber cambi la vita a chiunque lo ascolti, no?
00:13 Sicuramente a me Gaber mi ha insegnato ad essere più interprete
00:16 quindi a cantare le parole
00:18 Libertà
00:19 è partecipazione
00:22 Ricordo di Gaber
00:24 Beh, questo lavoro è un ricordo di Gaber
00:27 questo lavoro è la voglia, il desiderio
00:31 di spingere le persone ad avere un riferimento come Gaber
00:35 una persona che ha avuto tanta lucidità, tanto coraggio
00:38 tanta rabbia quando è stato necessario
00:40 ha avuto la capacità di indignarsi, anche di raccontarlo
00:43 e di fare scelte scomune
00:44 di non fare scelte opportunistiche
00:46 dettate dal momento, dalla propria necessità
00:50 e questa volontà l'ha sempre avuta e ha sempre pagato per questo
00:55 quindi credo di aver fatto questo lavoro su Gaber soprattutto per riconoscenza
00:59 perché quei parametri lì, quelle parole lì
01:01 mi sono rimaste dentro per tutta la vita
01:03 anche queste che sentiamo adesso
01:04 Gaber, fortuna che c'è il Riccardo che da solo
01:07 L'ho avvicinato e gli ho detto "Se vieni ti farò un contratto per la ricordi"
01:12 però non è venuto lui
01:13 e gli ho detto "Ma perché non sei venuto?"
01:15 gli dice "Perché pensavo fosse uno scherzo"
01:17 Benvenuto al luogo dove
01:20 La vera trasgressione è la fedeltà
01:21 Tutta ironia
01:23 Mi mancaro molto le risate
01:25 Io ho la fortuna di avere veramente
01:28 milioni di ore di filmati, di foto
01:31 Per me questa è un'occasione molto importante
01:33 perché testimonia come a vent'anni di distanza
01:36 l'affetto, la stima e il rispetto per mio papà
01:40 siano ancora così vivi
01:41 Era un uomo libero ma senza retorica
01:47 Quanto dovesse essere anche difficile per lui essere così libero
01:53 Io mi chiamo G
01:56 Sei tu che non hai capito, mi chiamo G anch'io
01:59 Buonanotti