• 5 mesi fa
Trascrizione
00:00Tu hai prospettato un nuovo ruolo per l'intellettuale, cioè l'intellettuale più di altri deve
00:17comprendere la realtà, mi spieghi bene questa cosa perché mi sembra che è una cosa invece
00:22che in questo momento culturale in Italia non solo si stia venendo un po' a perdere.
00:28Questa cosa qui che dici tu parte un po' da lontano, ci sono stati anche altri film che
00:32hanno raccontato la distanza dal mondo reale, ma anche questo film in qualche modo lo racconta
00:37perché è il racconto di un piccolo paesino e quando parliamo dei piccoli paesini spesso
00:43ci capita di esaltarli perché ci andiamo a fare dei bei fine settimana da giovedì a domenica sera
00:51e lì è tutto bello, poi da lunedì a venerdì arrivano i problemi.
00:57La mancanza forse sì, è un tema anche della mia vita, della mia coscienza, il fatto di percepire
01:07la distanza dal mondo reale, è una cosa che mi fa dispiacere, che credo sia un po' alla base
01:14di tanti problemi del nostro tempo, quindi la necessità di comprendere di più, di sporcarsi
01:20più le mani, questo sostanzialmente credo di poter dire.
01:24Molto spesso sento parlare un po' a sproposito di persone, di luoghi, di temi che queste persone
01:31vivono in maniera un po' approssimativa però sempre un po' dall'alto, di persone che in qualche modo
01:38consapevoli o perlomeno una consapevolezza un po' costruita di sapere come vanno le cose.
01:45Come vanno le cose spesso nel nostro paese è una specie di mistero, spesso sono i post elezioni
01:51che stimolano questo tipo di riflessioni.
01:54E godiamolo tra l'altro.
01:55Mondaparte per la quinta volta con Antonio Albanese che come sai qua è l'eroe locale,
02:01oltre ad avere il pregio di essere un grande amico di Monsignor Milani, tra l'altro c'è la firma
02:09di Antonio Albanese sulla cabina di proiezione del cinema Nuovo Aquilone.
02:15I miei film li vedo un po' da dietro, cerco di nascondermi un po' per non far capire che sto ascoltando,
02:20ma è fondamentale, è fondamentale capire le reazioni, è fondamentale rapportarsi con il pubblico,
02:27averne rispetto, credo.
02:30Che cosa hai scoperto del pubblico in quest'ultimo tour?
02:33C'è qualcosa che ti ha sorpreso?
02:35L'hai veramente portato in giro ovunque?
02:38Quante date hai fatto innanzitutto?
02:40115 fino ad adesso.
02:42Mi metti un applauso.
02:45E cosa hai scoperto?
02:48Che ognuno di noi credo conservi da qualche parte nascosta una sacca di etica, di valori in generale,
02:55che teniamo un po' addormentati, un po' assopiti perché il quotidiano ci impedisce di tirarli fuori,
03:03di mostrarli, di poterne godere un po'.
03:06Spesso siamo ossessionati dall'altro, c'è un po' d'ostilità vagante,
03:14l'abitudine al peggio, per rimarcare una frase del film,
03:19cioè perdere un pezzetto alla volta anche nella socialità, nella comunità,
03:24che è una specie di ossessione per me, il termine comunità.
03:28Questo perdere un pezzetto alla volta ci ha fatto diventare più ostili uno con l'altro,
03:34quando invece c'è la possibilità, perché poi l'abbiamo verificata in questo tour enorme,
03:40devo dire anche con Gabber è successa questa cosa,
03:43di reazioni del pubblico che ha stato toccato dai valori,
03:50e quindi ho come l'impressione che questi valori ci siano,
03:54siano rimasti, siano conservati, però non siano tirati fuori perché non c'è modo di tirarli fuori.
04:00Quando arriva però l'occasione, può essere anche un film, questi valori riescono e l'emozione riesce fuori.
04:05Per questo dico che è confortante il segnale del pubblico,
04:07che è un segnale etico in cui ci si, in medesima,
04:11in personaggi che in fondo appartengono a una realtà molto piccola ma che diventa emblematica,
04:16un paese che non si vuole rassegnare e che tenta di trovare una strada
04:21per alzare la testa e guardarsi intorno con più dignità.
04:24Questo tuo continuo far riferimento all'etica,
04:27c'è qualcosa che al di là di queste intenzioni, di questi accadimenti,
04:31tu stesso hai scoperto? E cos'è?
04:34Perché come sai, noi abbiamo un titolo importante qua dietro,
04:38che è Signore e Libertà insieme per arrivare a Gabber, cos'è questa libertà?
04:43Il vero verso della canzone di Gabber non era libertà e partecipazione,
04:48questo me l'ha detto Luporini ma un po' si sapeva anche,
04:51mi ha detto Sandro Luporini che era il suo autore.
04:54Sandro Luporini era il grande paroliere, protagonista, tra i protagonisti del documentario Io, Noi e Gabber.
04:58Ma era avere uno spazio di incidenza,
05:01capire che la propria vita poteva incidere nella comunità,
05:05nella vita di tutti i giorni e nella società in generale.
05:08Questo mi sembra fondamentale.
05:10E questo è quello che lui intendeva per partecipazione,
05:13poi hanno usato il termine partecipazione perché metricamente funzionava meglio,
05:17però era questo di fondo, il fatto che ci fosse un valore della comunità
05:22a cui aspirare, a cui raggiungere.
05:29Quando dicevo prima che il termine comunità per me è un'ossessione,
05:32penso che sia questo il fondo, quello che dicevi tu adesso.
05:35Una comunità che è sempre ostile, una comunità in cui l'ostilità, la competizione,
05:40va un po' dappertutto anche nel nostro ambiente,
05:44succede che ci siano le pressioni,
05:47l'impegno a fare altro piuttosto che a spendere energie positive
05:51per raccontare e fare bene il tuo mestiere.
05:54In tanti nostri segmenti della nostra società
05:59succede che tante energie siano spese in senso ostile,
06:04non in senso positivo, non in senso comunitario.
06:09E questo è purtroppo un elemento di grande divisione del nostro tempo.
06:15Poi, diciamocela tutta, succede che il nostro tempo sia caratterizzato da ostilità,
06:20da divisione, da un senso d'appartenenza ormai sbriciolato,
06:25ecco, questo mi pare di poter dire, con amarezza.
06:28Il tema del festival è Signora Libertà e sono versi di De André,
06:33sono anche versi di Gaber.
06:34Quindi si incontrano due grandi, grandissimi, in questa parola, libertà.
06:38Si unisce il fantasia, si unisce appunto la capacità di organizzarsi,
06:43improvvisare in questa vita e darsi voce.
06:46E il tuo cinema cerca di dare voce agli ultimi, agli emarginati
06:50e ora anche l'educazione si sta mettendo ai margini.
06:54Quindi che libertà ci vuoi lanciare con quella signora?
06:58Guarda, io cerco di raccontare le persone, cerco di raccontare gli esseri umani,
07:03quindi raccontarli in tutti i loro aspetti.
07:06Quello che vedo intorno cerco di raccontarlo dal punto di vista di una persona
07:13che soffre a vedere la mancanza di rispetto, l'educazione,
07:18il rispetto delle competenze, l'ostilità a tutti i costi.
07:24Ecco, una comunità così mi fa star male.
07:27Quindi cerco di fare film che abbiano capacità di incidere su questo,
07:32cioè di raccontare il nostro paese, di raccontare anche una possibilità,
07:39ecco, la possibilità che le persone si scollino di dosso la necessità di ostilità
07:45o la presunzione di sapere le cose, ma tornino a fare comunità.
07:50Penso che sia una necessità del nostro tempo quello di recuperare il senso della comunità.
07:55Hai parlato anche di indignazione.
07:57Succede che i film di commedia possano dire delle cose anche terribili a volte,
08:04a volte anche con efficacia, con rabbia, ecco.
08:10L'indignazione credo che faccia parte della commedia.
08:14Io racconto il mio paese in commedia, ma vedo un paese costantemente sull'uomo del precipizio,
08:21vedo drammi sociali importanti.
08:24E questo è un tema intorno al quale costruire un'attenzione,
08:30un'attenzione la più larga possibile.
08:33Anche questo è uno dei motivi per cui cerco di fare film divertenti,
08:36perché l'attenzione sia la più larga possibile.
08:38Ho scritto un altro film che ha le stesse caratteristiche degli altri,
08:41cioè sono film che vanno in direzione della riscoperta dei valori umani,
08:47dell'etica, della morale, del senso della comunità, dell'appartenenza a una comunità.
08:55Anche questo film è un film, credo, di poter dire di resistenza umana,
09:00di resistenza culturale, se vogliamo, di resistenza sociale.
09:03Insomma, un film che cerca di recuperare l'umanità dove l'umanità sembra sparita.

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