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Il trucido e lo sbirro è un film poliziesco del 1976 diretto da Umberto Lenzi con Tomas Milian nel ruolo del personaggio Er Monnezza.

Trama: Il commissario Sarti fa evadere Er Monnezza, ladruncolo borgataro, con l'intento di farsi aiutare a rintracciare Brescianelli, un pericoloso bandito che ha rapito una bambina gravemente malata. Brescianelli, oltre ad essere latitante, ha anche cambiato i suoi connotati con un'operazione di plastica facciale.
Er Monnezza, dopo una riluttanza iniziale, decide di collaborare con la giustizia e chiama tre suoi amici rapinatori, il Calabrese, Er Cinico e Vallelunga, per aiutarlo. La ricerca del Brescianelli li porta a battere diverse piste, tra le quali quella che porta a Mara, la fidanzata di Brescianelli, e quella del Tunisino, noto spacciatore di droga. Anche grazie alle conoscenze del Monnezza negli ambienti malavitosi, il cerchio si chiude e mentre Monnezza, che si finge un pastore di pecore, trova il covo in cui la bambina è detenuta, Brescianelli e i suoi se la vedono con il commissario Sarti. Il Calabrese rimane ucciso nello scontro a fuoco, mentre Sarti con il lancio di fumogeni riesce a stanare e uccidere sia i rapitori che lo stesso Cinico, il quale intendeva appropriarsi del denaro del riscatto. Sarti salva così la bambina e la mette in salvo, poi entra nel covo e trova Monnezza ferito. Lo carica in auto e si dirige a Roma. Sarti scende dall'auto per telefonare a un medico, e quando si volta Monnezza non c'è più: l'uomo fingeva soltanto di essere ferito, per non dover tornare in carcere.

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