Category
🎥
CortometraggiTrascrizione
00:00 [Sospiro]
00:04 Mi hanno ordinato di pentirmi.
00:06 [Musica]
00:09 Ma io non so di che pentirmi.
00:11 E non voglio pentirmi.
00:14 La Chiesa non è pronta.
00:16 Per questo.
00:19 Vi ho fatto convocare in segreto per indagare su certi dipinti che offendono le rappresentazioni sacre nelle nostre Chiese Romani.
00:28 Caravaggio, è un pittore cienzo.
00:29 Quattro anni fa si è macchiato di un grave delitto.
00:32 Uccise un uomo.
00:33 Caravaggio, ero in Accademia, all'Accademia Nazionale della Silvia d'Amico di Roma, come attore di teatro.
00:41 Vent'anni.
00:43 Vivaccavo con altri studenti a Capo dei Fiori, dove c'è quella bellissima statua di Giordano Bruno.
00:56 Si parlava molto di Giordano Bruno, in quel periodo, che sono gli stessi anni in cui Caravaggio era a Roma.
01:02 Probabilmente sono stati, come racconto nel mio film, anche compagni di disavventure.
01:11 Erano al carcere di Tordinona, da dove poi Giordano Bruno è stato sacrificato in quella piazza dalla Chiesa Pontificia.
01:24 Non aver voluto sconfessarsi, dal punto di vista del suo pensiero filosofico.
01:31 E nello stesso tempo Caravaggio era in prigione, e sarà condannato alla decapitazione e costretto a fuggire da Roma.
01:40 Negli anni, negli anni, negli anni, negli anni, naturalmente io non potevo fare un film come Caravaggio.
01:49 Non avevo né il potenziale artistico, né il potenziale, soprattutto, finanziario.
01:56 Un film che è costato molto, molto impegnativo, molto impegnativo, naturalmente, soprattutto dal punto di vista della messa in scena.
02:05 Ci è voluto una maturità, da parte mia.
02:10 Tutto qua.
02:14 Solo un uomo tormentato come Michele poteva creare questo capolavoro.
02:19 Caravaggio è un pittore meraviglioso, e la sua vita che è sporca.
02:25 Essere qui, Festival della Luce, o Festival, come direbbe Caravaggio, dell'ombra e della luce,
02:38 che ha caratterizzato la sua pittura, se è vero come è vero che si dice che Caravaggio è stato il primo a usare la tecnica,
02:48 una tecnica, diciamo, verista, una tecnica che permetteva tagli di luce che mai si erano visti prima.
02:58 Mai, mai.
03:01 È il movimento di quasi tutti i direttori della fotografia, almeno da vent'anni in qua, da Scorsese, forse il primo,
03:08 ad arrivare a Michele D'Artanasi, che è il direttore della fotografia di questo film.
03:14 Che cos'è? Un cavallo?
03:17 Sì, guardate.
03:20 Il rapporto tra un direttore della fotografia e un regista dipende dal regista intanto, perché le idee sono di regista.
03:41 Naturalmente queste idee vanno illuminate da un direttore della fotografia e dipende dal dialogo che si ha da parte di ambe due.
03:57 Naturalmente i direttori della fotografia la maggior parte delle volte leggono un copione, leggono una sceneggiatura, prepariamo.
04:06 Soprattutto la fase decisiva sono i sopralluoghi.
04:11 Quando il regista mostra al direttore della fotografia gli ambienti da illuminare, le situazioni da illuminare.
04:20 Qua si trattava di illuminare, di partire sempre dai quadri, ancora oggi esposti in tutte le chiese, in tutti i musei del mondo.
04:31 E partendo da quelle luci caravagesche, poi però si entra anche in un ambito di indagine.
04:43 Chi sono soprattutto i modelli? Chi sono? Dei malfattori.
04:50 Sono delle prostitute che interpretano Madonna e interpretano i poveri Cristi per sicuroce.
05:00 E quando il Papa dell'epoca chiese a Caravaggio perché usasse quei modelli, perché come vedete in queste fotografie, qui di questa mostra,
05:10 l'essere umano è fondamentale, le espressioni dei modelli sono fondamentali.
05:17 E lì subentra la creatività delle informazioni che il regista ha dato, la creatività del direttore della fotografia che è fondamentale.
05:29 La mia vita è la pittura, se me la togliete mi togliete la vita.
05:32 [Musica]