• 2 anni fa
https://www.pupia.tv - I militari della Guardia di Finanza di Merano hanno tratto in arresto un meranese di 56 anni, indagato per i reati di usura aggravata, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione aggravato.

L’attività investigativa, avviata nel 2021 e condotta su delega della Procura di Bolzano, è stata rivolta nei confronti dell’altoatesino, il quale, in almeno due occasioni, risulta aver concesso prestiti a persone in evidente difficoltà economica, richiedendo interessi usurari (pari al 24% del capitale erogato), che venivano corrisposti tramite assegni, gioielli o monete d’oro.

Le successive perquisizioni domiciliari hanno consentito di sequestrare diversi dispositivi elettronici, oltre a copiosa documentazione comprovante l’ipotesi del reato di usura. In particolare, è stata rinvenuta una scrittura privata con la quale una delle vittime concedeva, a titolo di garanzia del prestito ottenuto, una consistente quota del proprio appartamento sito a Merano, a un prezzo di gran lunga inferiore ai valori di mercato, circostanza che ha aggravato l’illecito contestato al presunto strozzino.

Nel prosieguo delle investigazioni, i finanzieri, analizzando il materiale tecnologico rinvenuto in sede di perquisizione, hanno trovato importanti indizi relativi ad altre fattispecie di reato: il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione. È emerso, infatti, che il 56rnnr era solito concedere in locazione diversi appartamenti di sua proprietà ad alcune prostitute di origine straniera, applicando, proprio in virtù delle prestazioni svolte all’interno degli immobili, un canone d’affitto non solo maggiorato rispetto ai prezzi di mercato praticati nella zona ma, nella maggior parte dei casi, percepito «in nero».

Naturalmente, l’indagato era consapevole dell’attività praticata dalle conduttrici degli appartamenti e provvedeva, personalmente e assiduamente, a pubblicizzarla su diversi siti internet, ponendosi come «intermediatore» della clientela, talvolta partecipando agli incontri a sfondo sessuale.

Il numero delle persone coinvolte (4 donne) ha portato, anche in questo caso, alla contestazione di una circostanza aggravante, che scatta quando il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione avvengono in danno di più persone. Nei confronti del 56enne, oltre alla custodia cautelare in carcere, è stato applicato il sequestro preventivo dei 4 immobili di sua proprietà, utilizzati per l’attività di meretricio, e degli interessi usurari dallo stesso illecitamente percepiti. (31.08.22)

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