https://www.pupia.tv - Alcune ragazze erano costrette a prostituirsi con minacce di morte e violenze perpetrate da sfruttatori senza scrupoli, nonché per evitare che a subire analoghe intimidazioni fossero le loro famiglie di origine. I carabinieri della compagnia di Locri e della stazione di Siderno, con la collaborazione dei comandi dell’Arma territorialmente competenti su tutto il territorio italiano, hanno condotto un’operazione – denominata “Sex home” – che ha portato ad eseguire diverse ordinanze applicative di misura cautelare emesse dal Tribunale di Locri su richiesta della locale Procura, ponendo fine alle terribili condizioni di sfruttamento di ragazze indifese costrette a prostituirsi. Sette persone sono finite in manette e altre tre sono tuttora ricercate.
Secondo quanto emerso dalle indagini, una 31enne marocchina, residente a Siderno, con la complicità di un’altra indagata attualmente ricercata, sarebbe riuscita a gestire tutta l’attività illecita che ruotava intorno ad un appartamento da lei affittato a Siderno, di proprietà di un 44enne di Siderno. È inoltre emerso che la donna gestiva un altro appartamento nel centro di Milano in cui ospitava varie prostitute, organizzando gli incontri e pattuendo con i clienti anche il prezzo della prestazione da consegnare.
Altre due donne ricercate, con la complicità di un 52enne di Zumpano – già coinvolto in altre analoghe inchieste – avrebbero gestito appartamenti a Siderno e Rende il cui proprietario, 71enne di Siderno, sarebbe stato a conoscenza dell’attività svolta. Un’altra marocchina, di 45 anni, oltre a prostituirsi all’interno della sua abitazione avrebbe organizzato incontri sessuali a pagamento per conto di altre prostitute, facendo da tramite tra queste ultime ed i clienti e mettendo a disposizione un appartamento in cambio di denaro.
Una dominicana, anch’essa tra gli arrestati, quando si trovava fuori dal comprensorio di Siderno, avrebbe invece organizzato incontri sessuali a pagamento in favore di altre ragazze sue conoscenti all’interno dell’abitazione di un 64enne di Grotteria, il quale gestiva autonomamente il proprio appartamento “adoperandosi a ricercare, prelevare, accompagnare in loco le varie prostitute alle quali affittare l’abitazione per l’esercizio della prostituzione in cambio di un compenso giornaliero in denaro”.
Nel corso del biennio di indagini sarebbero stati accertati quasi mille clienti, ciascuno pronto a pagare da un minimo di 50 euro fino a 200 euro per incontri a domicilio. Il numero degli avventori sarebbe stato talmente alto che in alcune circostanze le richieste si sarebbero accavallate determinando lunghe attese all’esterno degli appartamenti, tre dei quali, ubicati nelle vie centrali di Siderno, sono stati sequestrati. (20.07.19)
Secondo quanto emerso dalle indagini, una 31enne marocchina, residente a Siderno, con la complicità di un’altra indagata attualmente ricercata, sarebbe riuscita a gestire tutta l’attività illecita che ruotava intorno ad un appartamento da lei affittato a Siderno, di proprietà di un 44enne di Siderno. È inoltre emerso che la donna gestiva un altro appartamento nel centro di Milano in cui ospitava varie prostitute, organizzando gli incontri e pattuendo con i clienti anche il prezzo della prestazione da consegnare.
Altre due donne ricercate, con la complicità di un 52enne di Zumpano – già coinvolto in altre analoghe inchieste – avrebbero gestito appartamenti a Siderno e Rende il cui proprietario, 71enne di Siderno, sarebbe stato a conoscenza dell’attività svolta. Un’altra marocchina, di 45 anni, oltre a prostituirsi all’interno della sua abitazione avrebbe organizzato incontri sessuali a pagamento per conto di altre prostitute, facendo da tramite tra queste ultime ed i clienti e mettendo a disposizione un appartamento in cambio di denaro.
Una dominicana, anch’essa tra gli arrestati, quando si trovava fuori dal comprensorio di Siderno, avrebbe invece organizzato incontri sessuali a pagamento in favore di altre ragazze sue conoscenti all’interno dell’abitazione di un 64enne di Grotteria, il quale gestiva autonomamente il proprio appartamento “adoperandosi a ricercare, prelevare, accompagnare in loco le varie prostitute alle quali affittare l’abitazione per l’esercizio della prostituzione in cambio di un compenso giornaliero in denaro”.
Nel corso del biennio di indagini sarebbero stati accertati quasi mille clienti, ciascuno pronto a pagare da un minimo di 50 euro fino a 200 euro per incontri a domicilio. Il numero degli avventori sarebbe stato talmente alto che in alcune circostanze le richieste si sarebbero accavallate determinando lunghe attese all’esterno degli appartamenti, tre dei quali, ubicati nelle vie centrali di Siderno, sono stati sequestrati. (20.07.19)
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