https://www.pupia.tv - Nella giornata del 15 giugno è giunto in Italia, proveniente da Amsterdam con un volo che atterrerà alle ore 13,30 circa a Milano Linate, scortato da personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il giovane albanese, condannato per gravi rapine a mano armata perpetrate in ville del Monferrato e del Milanese, che era evaso dal carcere di Vercelli la notte del 31 dicembre 2021 e successivamente arrestato in Olanda.
Come noto, la notte di Capodanno, due detenuti, dopo aver tagliato le inferriate della cella in cui erano ristretti, posta al quarto piano del carcere, si erano calati, utilizzando delle lenzuola annodate tra loro, fino al tetto di un fabbricato ubicato al pian terreno. Uno dei due, un 26enne albanese, non riusciva nel suo intento poiché, a causa della rottura delle lenzuola, rovinava al suolo riportando gravi lesioni ad un braccio mentre il secondo detenuto, un 28enne albanese, riusciva ad arrampicarsi sul muro in cemento armato, posto a prima protezione del settore di detenzione.
Nel frattempo, un complice, dopo aver divaricato con un cric per auto le sbarre della recinzione esterna della casa circondariale, faceva ingresso nel cortile esterno e lanciava una corda che il detenuto utilizzava per calarsi dalla cinta intermedia, uscendo successivamente dal perimetro del carcere attraverso il varco ricavato in precedenza nella recinzione. A questo punto si dileguava facendo perdere le proprie tracce.
Le indagini della Squadra Mobile di Vercelli e del Nucleo Investigativo Regionale della Polizia Penitenziaria di Torino, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli, hanno consentito di ricostruire l’intero piano di evasione e di arrestare anche i 4 soggetti gravemente indiziati di aver, a vario titolo, pianificato e procurato l’evasione. (15.06.22)
Come noto, la notte di Capodanno, due detenuti, dopo aver tagliato le inferriate della cella in cui erano ristretti, posta al quarto piano del carcere, si erano calati, utilizzando delle lenzuola annodate tra loro, fino al tetto di un fabbricato ubicato al pian terreno. Uno dei due, un 26enne albanese, non riusciva nel suo intento poiché, a causa della rottura delle lenzuola, rovinava al suolo riportando gravi lesioni ad un braccio mentre il secondo detenuto, un 28enne albanese, riusciva ad arrampicarsi sul muro in cemento armato, posto a prima protezione del settore di detenzione.
Nel frattempo, un complice, dopo aver divaricato con un cric per auto le sbarre della recinzione esterna della casa circondariale, faceva ingresso nel cortile esterno e lanciava una corda che il detenuto utilizzava per calarsi dalla cinta intermedia, uscendo successivamente dal perimetro del carcere attraverso il varco ricavato in precedenza nella recinzione. A questo punto si dileguava facendo perdere le proprie tracce.
Le indagini della Squadra Mobile di Vercelli e del Nucleo Investigativo Regionale della Polizia Penitenziaria di Torino, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli, hanno consentito di ricostruire l’intero piano di evasione e di arrestare anche i 4 soggetti gravemente indiziati di aver, a vario titolo, pianificato e procurato l’evasione. (15.06.22)
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