Teramo - Prostituzione sulla _Bonifica del Tronto__ 6 arresti (20.07.19)

  • 5 anni fa
https://www.pupia.tv - A conclusione di una complessa attività di indagine sulla tratta di esseri umani, lo sfruttamento ed il favoreggiamento della prostituzione ed il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina condotta dalla Squadra mobile di Teramo, diretta dal vicequestore aggiunto Roberta Cicchetti, con il coordinamento della Procura distrettuale di L’Aquila, nella persona del sostituto procuratore David Mancini e con l’applicazione del sostituto procuratore Stefano Giovagnoni, nelle prime ore di oggi è stata eseguita un’ordinanza cautelare, emessa dal Tribunale di L’Aquila, nei confronti di 6 persone.

Disposta la custodia cautelare in carcere nei confronti di 4 donne nigeriane e la misura degli arresti domiciliari nei confronti di un cittadino italiano. E’ ancora da eseguire una quinta misura applicativa della custodia cautelare in carcere per i reati di tratta, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione a carico di una donna nigeriana al momento irreperibile. Ai domiciliari, per favoreggiamento della prostituzione, è finito un 62enne di Teramo, e proprietario e comproprietario di due degli appartamenti di dimora di giovani prostitute nigeriane.

Le indagini sono state avviate monitorando costantemente la zona della strada “Bonifica del Tronto” allo scopo di interrompere il costante flusso di giovanissime donne nigeriane, reclutate in patria con la promessa di un lavoro in Europa e poi fatte giungere clandestinamente attraverso disperati viaggi lungo la rotta mediterranea, previa sottoposizione a riti voodoo a garanzia del pagamento del debito per il viaggio (pari 25mila o 30mila euro) ed, una volta arrivate in Italia, costrette con violenza, minaccia e con la dirompente forza intimidatrice dei suddetti riti a prostituirsi consegnando i proventi a chi le aveva reclutate in patria ed ai loro referenti in Italia.

Nel corso dell’attività investigativa sono state individuate ed identificate ben 12 giovani vittime dimoranti in 5 appartamenti di cui 4 ubicati a Martinsicuro ed uno a Monsampolo del Tronto affittate dai rispettivi proprietari alle loro connazionali destinatarie delle predette misure cautelari in carcere. In particolare, si è accertato che tre nigeriane sfruttavano la prostituzione delle giovani connazionali ospitate in casa in quanto ne percepivano i proventi ed in molti casi costituivano un vero e proprio terminale di supporto dell’organizzazione nigeriana che ne aveva curato il reclutamento, la sottoposizione al rito in Nigeria e il viaggio in Italia.

Il percorso di assistenza alle giovani vittime ha consentito ad alcune di loro, nel corso delle indagini, a raccontare tra le lacrime, a personale della Squadra mobile di Teramo, la storia di drammatica vulnerabilità vissuta fin dal momento del reclutamento ad opera dell’organizzazione in Nigeria, a Benin City, con la promessa di un lavoro e di un futuro migliore in Italia dopo la sottoposizione al consueto rito juju in patria che suggella il debito da corrispondere.

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