Il Museo Correale di Terranova è ospitato nell'omonima Villa, un edificio settecentesco circondato da uno splendido giardino d'agrumi, con terrazza a picco sul mare, appartenuta alla Famiglia Correale di Terranova. Nobile casata che nell'800 viveva fra Napoli e Sorrento, con ampi interessi culturali e mondani. Gli ultimi discendenti Alfredo e Pompeo, disposero che alla loro morte le collezioni d'arte di famiglia costituissero un unicum nella villa di Famiglia. Aperto al pubblico dal 1924, raccoglie in 24 sale distribuite su tre piani, oltre 10.000 pezzi in esposizione, con arredi, maioliche, orologi, figurine del tradizionale presepio napoletano e oggetti in legno della tradizionale lavorazione sorrentina della Tarsia lignea. A questo si deve aggiungere l'importante Biblioteca, in cui sono custoditi scritti originali del poeta Torquato Tasso. La cui zia Ippolita de Rossi, sorella della madre del poeta Porzia, sposa nel 1535 Onofrio Correale.
Il museo, definito dall'archeologo Amedeo Maiuri "il più bel Museo di provincia italiano",
presenta un itinerario unitario non solo di celebrazione di grandi artisti, ma anche di conoscenza della storia del passato, della moda e delle curiosità attraverso i secoli.
Tra queste un'importante collezione di porcellane di Capodimonte ed europee del XVIII secolo. Particolarmente significativa la collezione di quadri dei vedutisti del '700 e '800, con pitture fiamminghe, paesaggi di artisti stranieri della cosiddetta Scuola di Posillipo, con opere di Teodoro Duclère, Giacinto Gigante, Pitloo, Silvester Scedrin,
Collezione quest'ultima che servì anche a Salvatore Di Giacomo -frequentatore della Famiglia Correale- per spunti a un suo saggio critico sulla collezione sui pittori della "Scuola di Posillipo".
Il piano terra della struttura è impegnata da reperti archeologici provenienti da scavi effettuati a Sorrento e in Penisola Sorrentina: vasi e suppellettili dal IX al VI sec. a.C., marmi romani, sarcofagi e capitelli tardo romani.
Nell'ultimo periodo il Museo Correale si è arricchito di una importante collezione di ventagli datati dal XVIII secolo alla prima metà del XX, che abbraccia la produzione di varie nazionalità e delinea un ampio panorama degli stili e delle tecniche del ventaglio in un arco di quasi tre secoli.
Il museo, definito dall'archeologo Amedeo Maiuri "il più bel Museo di provincia italiano",
presenta un itinerario unitario non solo di celebrazione di grandi artisti, ma anche di conoscenza della storia del passato, della moda e delle curiosità attraverso i secoli.
Tra queste un'importante collezione di porcellane di Capodimonte ed europee del XVIII secolo. Particolarmente significativa la collezione di quadri dei vedutisti del '700 e '800, con pitture fiamminghe, paesaggi di artisti stranieri della cosiddetta Scuola di Posillipo, con opere di Teodoro Duclère, Giacinto Gigante, Pitloo, Silvester Scedrin,
Collezione quest'ultima che servì anche a Salvatore Di Giacomo -frequentatore della Famiglia Correale- per spunti a un suo saggio critico sulla collezione sui pittori della "Scuola di Posillipo".
Il piano terra della struttura è impegnata da reperti archeologici provenienti da scavi effettuati a Sorrento e in Penisola Sorrentina: vasi e suppellettili dal IX al VI sec. a.C., marmi romani, sarcofagi e capitelli tardo romani.
Nell'ultimo periodo il Museo Correale si è arricchito di una importante collezione di ventagli datati dal XVIII secolo alla prima metà del XX, che abbraccia la produzione di varie nazionalità e delinea un ampio panorama degli stili e delle tecniche del ventaglio in un arco di quasi tre secoli.
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