Outing civile - Antonioli e il caso "Brescia Caffaro"

  • 16 anni fa
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A Brescia nel 2001 scoppia il caso "Brescia Caffaro", sito inquinato di rilevanza nazionale: nei terreni e nelle rogge circostanti lindustria chimica Caffaro si rilevano livelli di PCB e diossine altissimi (si rilevano anche metalli pesanti, mercurio ed altri inquinanti), derivano dalle produzioni dellazienda che opera a Brescia fin dai primi anni del novecento.
La Caffaro è situata in pieno centro cittadino, a ridosso del centro storico i Brescia e tre quartieri risultano altamente contaminati, migliaia di persone vivono in situazioni di alto rischio.
Partono le ordinanze con i divieti di pascolo, di allevamento di animali, di coltivazione dei campi,viene vietato perfino di utilizzare i giardini delle abitazionidivieti che sono in vigore ancora oggi.
Nel disastro cè chi ha perso tutto e ancora oggi attende giustizia, risarcimenti, e CHIAREZZA.
Il Sig.Antonioli aveva unazienda agricola nella zona, unazienda che improvvisamente ha dovuto chiudere.

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