• 11 anni fa
Roma Creative Contest - Report Prima Serata - 15 settembre 2013

- 21 corti in gara;
- 3 sezioni competitive (Cacciatori d'Immagini; Animazione, Web-series);
- performances live;
- dopo-festival @ ConteStaccio

LIFE IS SHORT - http://www.romacreativecontest.com

Un drone radiocomandato planando sulla platea del Teatro Vittoria ha idealmente alzato il sipario sulla terza edizione del Roma Creative Contest, il festival di cortometraggi organizzato dall'associazione culturale Images Hunters che dal 2011 presenta al pubblico romano una ricca selezione di produzioni italiane e internazionali: concepito come luogo di incontro e confronto fra giovani registi, professionisti del settore e cinefili, il Roma Creative Contest sta progressivamente ridefinendo il proprio raggio d'azione, arricchendo la sua offerta e cercando di promuovere non solo le giovani produzioni ma anche l'interazione fra diversi territori dell'arte. L'edizione 2013 segna il debutto di una nuova sezione: al concorso per i cortometraggi italiani di finzione (Cacciatori di Immagini) e a quello per gli short-movie animati di provenienza internazionale (Animazione) si aggiunge infatti lo spazio dedicato alle web-series, fenomeno mediatico che negli ultimi anni sta vivendo una repentina ascesa in popolarità ed è protagonista di una costante evoluzione.
Una carrellata di temi, stili e generi profondamente diversi tra loro ha aperto la selezione di Cacciatori di Immagini, con i primi quattro corti presentati in concorso: a rompere il ghiaccio troviamo le atmosfere anni '80 de I Killer di Francesco Calabrese -- liberamente tratto dal racconto Prove di coraggio di Nicola Lombardi -- che fotografa le ritualità violente di una baby-gang, che in un casale isolato sbriciola l'innocenza con la brutalità delle sue prove di iniziazione.
Se l'infanzia tratteggiata da Calabrese è ruvida e a tinte plumbee, quella raccontata da La legge di Jennifer -- malgrado sia portata sullo schermo con apparente leggerezza - non pare meno cupa: Alessandro Capitani rielabora e riadatta una testimonianza raccolta nel corso della lavorazione del suo documentario Come prima, più di prima, mi amerò dedicato alle competizioni di bellezza legate alla chirurgia estetica. Mentre la maestra in classe spiega le leggi fondamentali dell'ereditarietà di Mendel, una bambina fatica a capire perché a differenza dei suoi compagni di classe lei non somigli (più) ai suoi genitori: uno spaccato umano che gioca sul sottile confine tra toni realistici e grotteschi.
Nominato nella cinquina dei migliori corti ai Nastri d'Argento, La prima legge di Newton di Piero Messina è una love-story delicata e sobria, che non sembra voler incapsulare il sentimento in una membrana di formalismo data l'età dei protagonisti ma che al contrario pare inseguire un racconto che faccia della semplicità la sua cifra distintiva: un uomo e una donna ormai anziani si rincontrano al funerale del marito di lei e scoprono che l'amore che li lega -- sia pure mai esplicitato -- non li ha mai abbandonati.
È un incontro fra due solitudini invece quello al centro di Ce l'hai un minuto? cortometraggio di esordio di Alessandro Bardani, ispirato a un episodio realmente accaduto: Giorgio Colangeli e Francesco Montanari sono al centro di un progetto costruito su un misunderstanding linguistico che si trasforma nell'occasione per raccontare e raccontarsi all'altro, in barba ai confini della comunicazione. Il film è stato nominato nella cinquina dei David di Donatello ed è stato l'unico italiano selezionato al Cleveland International Film Festival.
Hanno raccolto l'assenso del pubblico anche i due corti presentati in concorso nella sezione Animazione: nell'irriverente Preti di Astutillo Smeriglia, unico italiano selezionato, un giovane fresco di seminario viene inviato presso un sacerdote più maturo e approfitta della convivenza con un altro prete per assillarlo con domande esistenziali e dubbi. (Notes on) Biology di Danny Madden, Will Madden e Jonathan Silva ci porta invece in un'aula scolastica, dove un alunno poco attento scarabocchia sui suoi appunti durante la lezione di biologia: è l'inizio delle avventure di Robot Elephant, un pachiderma supereroe.
La nuova sezione Web-Series è stata invece inaugurata da Kubrick: una storia porno, prima serie web realizzata da una casa di produzione tradizionale - la Magnolia -- e insignita al Los Angeles Web Festival 2013 dei premi Best Cast e Best Producing. A dirigerla c'è Ludovico Bessegato, story editor, produttore creativo e regista che ha provato a raccontare al pubblico del Roma Creative Contest come stia cambiando il panorama dei prodotti destinati alla rete e come sempre più spesso le major si stiano interessando a questo mercato, attirati dalle potenzialità del settore.

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