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https://www.pupia.tv - GdiF NAPOLI: FRODE FISCALE. SEQUESTRO BENI PER CIRCA 900MILA EURO NEI CONFRONTI DI UNA SRL E DEL SUO RAPPRESENTANTE FISCALE
Per delega del Procuratore della Repubblica, si comunica che in data 18 aprile u.c., militari del Comando Provinciale della Guardia di finanza di Napoli hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca diretta e per equivalente, richiesto dalla Procura di Napoli,
Sezione Criminalità economica, emesso dal GIP presso il Tribunale di Napoli, per un ammontare di €
877.258, nei confronti di una s.r.l. operante nel settore del commercio all’ingrosso di articoli in pelle nel Comune di Ercolano (NA) e del suo rappresentante legale, indiziati di frode fiscale per utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.
In particolare, dalle indagini svolte, scaturite dagli esiti di una verifica fiscale eseguita dai finanzieri della Compagnia di Portici, è emerso come la predetta società sia indiziata di aver occultato ricavi per oltre 4,5 milioni di euro, nonché annotato in contabilità fatture per operazioni inesistenti per circa 2 milioni di euro, emesse da 14 società “cartiere”, operanti nel territorio campano, prive di strutture idonee all’esercizio dell’attività d’impresa e intestate a prestanome inconsapevoli, tra cui 2 soggetti che, all’epoca delle investigazioni, erano sottoposti agli arresti domiciliari.
Gli accertamenti esperiti dalla Guardia di Finanza hanno permesso di evidenziare, inoltre, come la società abbia usufruito, indebitamente, del contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Rilancio, ex art. 25 del D.L. 34/2020, per l’importo di oltre 4.000 euro.
Alla luce delle risultanze emerse, sono state deferite alla Procura di Napoli, numerose persone, a vario titolo, per dichiarazione fraudolenta, emissione di fatture per operazioni inesistenti, dichiarazione infedele, nonché indebita percezione di erogazioni pubbliche.
La misura ablatoria è stata emessa per l’intero importo illecitamente sottratto a tassazione, ai fini IVA e IRES, costituente il profitto del reato. Sono stati così sottoposti a sequestro preventivo, anche per equivalente, beni mobili registrati (n. 3 veicoli), beni immobili (n. 9 terreni) e disponibilità finanziarie. Il provvedimento è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, ed il destinatario è persona sottoposta alle indagini, quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva. (22.04.25)
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