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Roma, 28 marzo 2025
"La riforma sulla cittadinanza approvata dal governo è una riforma “di grande importanza perché punta a rinforzare il legame tra chi vuole essere cittadino italiano e l’Italia. Essere cittadino italiano è una cosa seria, la concessione della cittadinanza è una cosa seria: purtroppo ci sono stati nel corso degli anni abusi e richieste di cittadinanza che andavano un po’ al di là del vero interesse nei confronti del nostro Paese”. Così Tajani dopo il Cdm.

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Trascrizione
00:00La riforma che noi abbiamo approvato punta soprattutto a tutelare coloro che
00:09vogliono essere cittadini italiani, a tutelare i cittadini italiani all'estero,
00:14i veri cittadini italiani all'estero, a tutelare inoltre i tantissimi comuni
00:23che sono obberati di lavoro per la ricostruzione della cittadinanza, comuni che poi sono costretti
00:32a bloccare tutto il resto dell'attività amministrativa, così come sono bloccati i
00:37nostri consolati per fare queste pratiche e non per fare le pratiche che interessano
00:42i cittadini italiani che vogliono essere parte del nostro Paese.
00:49Io vi dico che i numeri dalla fine del 2014 al 2024, i cittadini residenti all'estero sono
00:57aumentati da 4,6 milioni a 6,4 milioni, cioè un aumento del 40% in appena dieci anni. In
01:10Sudamerica si è passata in circa vent'anni da 800.000 a oltre 2 milioni di cittadinanzi,
01:17un aumento del 250%. Due milioni di residenti nati in Italia sono in un'infima minoranza,
01:23in Brasile sono meno del 4%, in Argentina poco meno dell'8%. I consolati hanno liste di attese
01:30di anni, i procedimenti giudiziari pendenti per l'accertamento della cittadinanza sono oltre 60.000,
01:36i comuni, come dicevo, piccoli, sono presi d'assalto. La decisione del Governo punta
01:46su un decreto legge e due disegni di legge. Il decreto legge cambia concretamente la situazione,
01:58perché prevede che gli italo-discendenti nati all'estero saranno cittadini italiani,
02:04automaticamente, certamente dopo aver dimostrato di esserlo, solo per due generazioni. Chi ha
02:12almeno un genitore o un nonno nato in Italia sarà cittadino dalla nascita.
02:16Quindi significa che oggi tu devi essere figlio o nipote o pronipote di un italiano che nel momento
02:32dell'unità nazionale, cioè nel 1861, era vivente come cittadino italiano. Quindi può essere pure
02:42qualcuno nato alla fine del 1700, perché uno nato nel 1780 avrebbe avuto 81 anni nel 1861. Quindi
02:57un'apertura eccessiva che è in contrasto con tutte le normative vigenti nei Paesi dell'Unione
03:03Europea sulla concessione della cittadinanza ius sanguinis. Quindi noi andiamo anche in questa
03:11direzione. Naturalmente noi sosteniamo con questo decreto l'immigrazione di ritorno,
03:15gli italo-discendenti acquisteranno automaticamente la cittadinanza se nascono in Italia, oppure se
03:21prima della loro nascita uno dei loro genitori cittadini ha risieduto almeno due anni continuativi
03:27nel nostro Paese. La legge quindi non creerà degli apolidi, i nuovi limiti ovviamente valgono per chi
03:33ha anche un'altra cittadinanza. I nuovi limiti si applicano a prescindere dalla data di nascita,
03:39quindi si applicano alla pratica. Resterà ovviamente cittadino chi in precedenza è già
03:45stato riconosciuto come cittadino o sarà riconosciuto come tale su una base di una
03:50domanda presentata entro la mezzanotte di ieri 27 marzo.

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