https://www.pupia.tv - Prodi - «Che cavolo mi chiede? Ma il senso della storia ce l'ha lei o no?»
Romano Prodi si è spazientito di fronte alla domanda di una giornalista che gli chiedeva cosa pensasse e se condivisse una delle frasi del Manifesto di Ventotene citate mercoledì alla Camera dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. (23.03.25)
Romano Prodi si è spazientito di fronte alla domanda di una giornalista che gli chiedeva cosa pensasse e se condivisse una delle frasi del Manifesto di Ventotene citate mercoledì alla Camera dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. (23.03.25)
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NovitàTrascrizione
00:00La proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta, estesa caso per caso,
00:11non dogmaticamente in linea di principio.
00:14Ma che cavolo mi chiedi?
00:16Io ho mai detto una roba del genere in vita mia.
00:19È un passaggio del manifesto di vento tempo.
00:21Lo so benissimo signora, credo non sono neanche un bambino, ma era nel 1941, gente messa in
00:28prigione dai fascisti, cosa pensavano secondo lei al trattato dell'articolo secondo della
00:35Costituzione?
00:36Ma dico, ma il senso della storia ce l'ha lei o no?
00:41Sì, ma volevo sapere, visto che era stato citato.
00:45Ma vabbè, ma lei mi cita, io allora le cito un verso di Maometto e lei mi dice cosa lei
00:52pensa di Maometto?
00:54Quando vi faccio parlare, la proprietà privata deve essere abolita, limitata, corretta,
01:07estesa caso per caso, non dogmaticamente in linea di principio.
01:11Ma che cavolo mi chiedi?
01:13Io ho mai detto una roba del genere in vita mia.
01:16È un passaggio del manifesto di vento tempo.
01:18sono benissimo signora, credo non sono neanche un bambino, ma era nel 1941, gente messa in
01:26prigione dai fascisti, cosa pensavano secondo lei al trattato dell'articolo secondo della
01:33Costituzione? Ma il senso della storia ce l'ha lei o no?
01:39Sì, ma volevo sapere visto che era stato citato.
01:43Allora, le cito un verso di Maometto e lei mi dice cosa lei pensa di Maometto?
01:52Questo è far politica in un modo volgare, scusi.