Roma, 18 marzo 2025
“Il Rapporto nella sua terza parte affronta le maggiori vulnerabilità a cui è esposta l’Unione
Europea e, tra queste, la difesa. Occorre definire una catena di comando di livello superiore che coordini eserciti eterogenei per lingua, metodi, armamenti e che sia in grado di distaccarsi dalle priorità nazionali operando come sistema della difesa continentale. Dal punto di vista industriale ed organizzativo questo vuol dire favorire le sinergie industriali europee concentrando gli sviluppi su piattaforme militari comuni (aerei, navi, mezzi terresti, satelliti) che consentano l’interoperabilità e riducano la dispersione e le attuali sovrapposizioni nelle produzioni degli Stati membri. Nelle ultime settimane, la Commissione ha dato il via a un ingente piano di investimenti nella difesa dell’Europa.”. Così Mario Draghi in audizione davanti alle Commissioni riunite di Camera e Senato.
Senato
“Il Rapporto nella sua terza parte affronta le maggiori vulnerabilità a cui è esposta l’Unione
Europea e, tra queste, la difesa. Occorre definire una catena di comando di livello superiore che coordini eserciti eterogenei per lingua, metodi, armamenti e che sia in grado di distaccarsi dalle priorità nazionali operando come sistema della difesa continentale. Dal punto di vista industriale ed organizzativo questo vuol dire favorire le sinergie industriali europee concentrando gli sviluppi su piattaforme militari comuni (aerei, navi, mezzi terresti, satelliti) che consentano l’interoperabilità e riducano la dispersione e le attuali sovrapposizioni nelle produzioni degli Stati membri. Nelle ultime settimane, la Commissione ha dato il via a un ingente piano di investimenti nella difesa dell’Europa.”. Così Mario Draghi in audizione davanti alle Commissioni riunite di Camera e Senato.
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00:00Il rapporto, nella sua terza parte, affronta le maggiori vulnerabilità a cui è esposta
00:08l'Unione Europea, e tra queste la difesa. Occorre definire una catena di comando di
00:17livello superiore, che coordini eserciti eterogenei per lingua, metodi, armamenti, e che sia in
00:27grado di distaccarsi dalle priorità nazionali, operando come sistema di difesa continentale.
00:34Dal punto di vista industriale e organizzativo, questo vuol dire favorire le sinergie industriali
00:42europee, concentrando gli sviluppi su piattaforme militari comuni, aerei, navi, mezzi terrestri,
00:50satelliti, che consentano l'interoperabilità che oggi non abbiamo, o che abbiamo molto
00:55limitatamente tutti noi, e riducano la dispersione e le attuali sovrapposizioni nelle produzioni
01:02degli Stati membri. Nelle ultime settimane, la Commissione ha dato il via a un ingente
01:10piano di investimenti nella difesa europea. Mentre si pianificano nuove risorse, e questo
01:18è il succo di questo rapporto, occorre avviare anche una riflessione su come spendere, non
01:23solo decidere un ammontare di spesa. Occorrerebbe soprattutto che l'attuale procurement europeo
01:30per la difesa, pari a circa 110 miliardi di euro nel 2023, fosse concentrato su poche
01:37piattaforme volute, invece che su numerose piattaforme nazionali, nessuna delle quali
01:44veramente competitiva, perché essenzialmente dedicata ai mercati domestici.
01:50L'effetto del frazionamento è deleterio. A fronte di investimenti complessivi comunque
01:59elevati, perché già spendiamo, come sapete, molto, siamo il secondo, il terzo continente
02:08per spesa militare, sicuramente molto più della Russia, i Paesi europei spendiamo molto,
02:18ma i Paesi europei alla fine acquistano gran parte delle piattaforme militari dagli Stati
02:23Uniti. Tra il 2020 e il 2024 gli Stati Uniti hanno fornito il 65% dell'importazione di
02:31sistemi di difesa degli Stati europei aderenti alla NATO. Nello stesso periodo l'Italia ha
02:38importato circa il 30% dei suoi apparati di difesa dagli Stati Uniti. Se l'Europa decidesse
02:46di creare la sua difesa e di aumentare i propri investimenti superando l'attuale frazionamento,
02:53invece di ricorrere in maniera così massiccia alle importazioni, essa ne avrebbe certamente
03:00un maggior ritorno industriale, nonché un rapporto più equilibrato con l'alleato atlantico
03:05anche sul fronte economico. Questa grande trasformazione è in realtà necessaria non
03:14solo per le complessità geopolitiche a cui stiamo assistendo, ma anche per via della
03:19rapidissima evoluzione della tecnologia, che ha stravolto il concetto di difesa e di guerra.