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Milano, 14 mar. (askanews) - Dal 10 maggio al 23 novembre 2025, alle Tese delle Vergini dell'Arsenale a Venezia, le riflessioni architettoniche, scientifiche e culturali sul mare saranno le protagoniste di "Terrae Aquae. L'Italia e l'intelligenza del Mare", titolo del progetto espositivo del Padiglione Italia alla 19. Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e curato da Guendalina Salimei. La partecipazione italiana è dedicata a un Mediterraneo allargato ai vicini oceani: la centralità del rapporto strutturale tra l'acqua e la terra, tra naturale e artificiale, tra infrastruttura e paesaggio, tra città e costa, incide sull'identità del Paese e sui delicati equilibri tra ambiente, uomo, cultura ed economia che devono essere sia tutelati nella loro integrità, sia ri-progettati per quell'imprescindibile adattamento a un futuro pervaso da nuove pressanti esigenze. Guardare l'Italia dal mare implica un cambiamento di prospettiva, impone la necessità di ripensare il progetto del confine tra terra e acqua come sistema integrato di architetture, infrastrutture e paesaggio.La curatrice Salimei lo ha raccontato così alla stampa.

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Trascrizione
00:00Qual è l'idea fondante del progetto che poi ci vede più o meno appunto già da un anno, perché abbiamo iniziato a lavorare esattamente più o meno un anno fa.
00:09Guardare l'Italia dal mare significa adottare una prospettiva diversa, il padiglione infatti all'inizio si chiamava l'Italia vista dal mare.
00:18Ripensare questo confine tra terra e acqua come un sistema integrato, qui è interessante il tema, l'integrazione tra architetture, infrastrutture, paesaggio.
00:29Siamo andati verso un mondo che divide un po' tutto, anche all'università siamo tutti un po' divisi in saperi diversi.
00:35Invece è importante riunirci e riunire le forze.
00:42Questo sapere ovviamente era mediato attraverso la cultura marinara che ne faceva comunque un rituale anche di scoperta, di avvicinarsi alla terra.
00:51Era un mondo anche di magie, di racconti, ci sono nel nostro team anche degli antropologi molto importanti che ci raccontano delle cose fantastiche.
01:02Da qui sono partite le immagini che voi vedete, sono un po' questo giro, viaggio, un tour contemporaneo attraverso le 8300 chilometri di costa.
01:16Non ce lo scordiamo, noi abbiamo queste coste importanti.
01:24E quindi questo concetto di confine, che è forse più un limes, ma diventa un luogo privilegiato, abbiamo detto di sperimentazione.
01:36Dalla rinterpretazione di nuovi usi, perché noi possiamo veramente rinventare cose, l'ecrozione di comunità, allo sviluppo di nuove tematiche strategiche e progettuali che saranno poi un po' la parte dei nostri temi.
01:51Temi, questo è un tema complessissimo come potete immaginare, lo abbiamo un po' suddiviso, lo abbiamo suddiviso su una serie di tematiche.
02:01Per garantire anche una gestione sostenibile, una valorizzazione ambientale e culturale di tutte queste aree, che sono in parte costiere, in parte portuali, in parte delle città.
02:16E questo è fondamentale, proprio per la resilienza dei territori, la conservazione di un patrimonio naturale, ma anche architettonico, storico.
02:28E quindi in generale, per un equilibrio, sembra un po' una cosa ovvia, ma un dialogo equilibrato tra terra e mare, che non c'è.

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