Ancora un arresto per Rasema Sejdic, nota borseggiatrice seriale. La 38enne è stata sorpresa in flagranza di reato mentre tentava di rubare nella metropolitana, assistita da alcune ragazze minorenni che sembravano essere “apprendiste” del mestiere. I carabinieri della Garbatella, già impegnati in un servizio di controllo, l’hanno fermata e portata in caserma.
L’arresto non è una novità per Sejdic, che nel suo curriculum criminale vanta una lunga serie di furti tra Roma e Milano. Deve scontare 11 anni di carcere per i numerosi borseggi ai danni di passeggeri delle metropolitane, spesso stranieri o anziani. L’ultima volta che era stata arrestata, nel 2023, era stata rilasciata quasi subito perché incinta del suo ottavo figlio. Ora aspetta il nono, è al terzo mese di gravidanza, ma questa volta non ci sarà scarcerazione immediata: su disposizione del PM di turno, è stata trasferita nel carcere femminile di Rebibbia.
Al momento del fermo, ha cercato di evitare l’arresto invocando la sua gravidanza. Ma la sua lunga storia di reati ha pesato sulla decisione del magistrato. Sejdic, nata a Roma da genitori bosniaci, si era specializzata in furti nei convogli della metro, approfittando della distrazione delle vittime per sottrarre portafogli e telefoni cellulari. Le indagini avevano già dimostrato che spesso agiva in gruppo, addestrando giovani complici che operavano con lei.
L’arresto non è una novità per Sejdic, che nel suo curriculum criminale vanta una lunga serie di furti tra Roma e Milano. Deve scontare 11 anni di carcere per i numerosi borseggi ai danni di passeggeri delle metropolitane, spesso stranieri o anziani. L’ultima volta che era stata arrestata, nel 2023, era stata rilasciata quasi subito perché incinta del suo ottavo figlio. Ora aspetta il nono, è al terzo mese di gravidanza, ma questa volta non ci sarà scarcerazione immediata: su disposizione del PM di turno, è stata trasferita nel carcere femminile di Rebibbia.
Al momento del fermo, ha cercato di evitare l’arresto invocando la sua gravidanza. Ma la sua lunga storia di reati ha pesato sulla decisione del magistrato. Sejdic, nata a Roma da genitori bosniaci, si era specializzata in furti nei convogli della metro, approfittando della distrazione delle vittime per sottrarre portafogli e telefoni cellulari. Le indagini avevano già dimostrato che spesso agiva in gruppo, addestrando giovani complici che operavano con lei.
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00:47del pubblico ministero di turno è stata trasferita nel carcere femminile di Re Bibbia. Al momento
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