Roma, 12 marzo 2025
"Per il Governo italiano il finanziamento della difesa non potrà avvenire a scapito della sanità o dei servizi pubblici". Così il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti al Question time alla Camera rispondendo ad una domanda sulla proposta Ue Rearm Europe.
Camera
"Per il Governo italiano il finanziamento della difesa non potrà avvenire a scapito della sanità o dei servizi pubblici". Così il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti al Question time alla Camera rispondendo ad una domanda sulla proposta Ue Rearm Europe.
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NovitàTrascrizione
00:00Presidente, colleghi, l'ovvia premessa è che l'attuale panorama geopolitico è caratterizzato
00:09da una complessità e un'incertezza che non possono essere fronteggiate articolando una
00:13risposta priva ovviamente di una coerenza con gli altri Stati membri dell'Unione europea.
00:19In tale contesto, il piano cosiddetto Riarme Europa, annunciato dalla Commissione, prevede
00:25la mobilizzazione di risorse complessive fino a 800 miliardi di euro per rafforzare la sicurezza
00:32e la difesa europea. È stato reso pubblico dalla Presidente von der Leyen, si articola
00:37su 5 pilastri che sono stati brevemente descritti, ma i dettagli che in questo caso saranno anche
00:44determinanti saranno forniti soltanto nelle prossime settimane, anche con la pubblicazione
00:49di un libro bianco sulla difesa che sarà fondamentale per delineare le strategie future
00:54e le priorità in materia di difesa a livello europeo.
00:56L'Italia ha salutato positivamente la proposta della Commissione di attivare la clausola
01:01di salvaguardia nazionale del patto di stabilità e crescita per le spese legate alla difesa.
01:06Ricordo che quel patto di stabilità che lei dice ha imposto la Germania era esattamente
01:11la richiesta dell'Italia solitaria. Il tempo ci ha dato ragione, ahimè, devo dire che
01:17anche negli altri due anni passati la guerra dell'Ucraina era in corso e evidentemente
01:24altri non se ne erano accorsi. Il Governo, tuttavia, ha ben presente le necessità che
01:29la flessibilità connessa all'attivazione della clausola nazionale di salvaguardia non
01:33comprometta la sostenibilità delle finanze pubbliche e non comporti un aumento significativo
01:38del debito pubblico. Questo, infatti, lascerebbe i Paesi ad alto debito in una posizione di
01:43debolezza, aumenterebbe la frammentazione e richiederebbe di compromettere la stabilità
01:48finanziaria nell'area dell'Euro. Inoltre, come ho oggi avuto modo di chiarire, per
01:54il Governo italiano il finanziamento della difesa non potrà avvenire a scapito di settori
02:00fondamentali per i cittadini, quali, ad esempio, la sanità e i servizi pubblici.
02:04L'Italia ha, pertanto, elaborato una proposta presentata nell'ultima riunione del Consiglio
02:10per un obiettivo di colmare il diverso investimento dell'Europa nel settore della difesa e della
02:13sicurezza e migliorare significativamente le sinergie tra risorse nazionali ed europee,
02:19ma cercando, per quanto possibile, di minimizzare l'impatto sul debito pubblico. La proposta
02:25si basa sul rafforzamento di InvestEU per la difesa, per accrescere la sua capacità
02:29di attrazione in investitori privati e, quindi, l'appetito per il rischio. In estrema sintesi
02:34si tratta di un fondo di garanzia di più tranche che ottimizza l'utilizzo delle risorse
02:38nazionali ed europee, con l'obiettivo di convogliare in modo più efficace i capitali
02:41privati. L'iniziativa punta in modo mirato al sostegno della base tecnologica e al tessuto
02:47industriale europeo nei settori strategici della difesa, delle tecnologie ad use, delle
02:52protezioni delle filiere critiche e dei dati delle infrastrutture essenziali. È auspicabile
02:56anche un ruolo maggiore per il bilancio dell'Unione europea e una cooperazione con la Banca europea
03:01per gli investimenti, preservando al contempo le operazioni e le capacità finanziarie del
03:05gruppo della Bay.