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Trascrizione
00:00Nel Bresciano colpiscono 60.000 persone per lo più di sesso femminile.
00:05Fanno il loro esordio in genere in adolescenza, tra i 15 e i 19 anni, ma esistono anche esordi
00:10più precoci, attorno ai 10 o tardivi, persino dopo i 30 anni.
00:14Li chiamano disturbi alimentari, ma sono vere e proprie malattie psichiatriche che spaziano
00:19dalla bulimia nervosa, la più diffusa, all'anoressia fino al binge eating.
00:23La cura non prevede farmaci, ma interventi multidisciplinari e la presa in carico è
00:28lunga e complessa, non solo dal punto di vista del recupero fisico, ma soprattutto
00:32di quello emotivo. Guarire però si può, è il messaggio che anche quest'anno viene
00:37rilanciato da istituzioni, associazioni e centri specializzati nella diagnosi e nella
00:41cura dei disturbi alimentari, in occasione della giornata del Fiocchetto Lilla, che si
00:46celebra ogni anno il 15 marzo. E così questa settimana sono molte anche
00:50nel Bresciano le iniziative pensate per sensibilizzare la popolazione sul delicato tema della nutrizione
00:56e dei suoi disturbi, ponendo l'attenzione soprattutto sulla prevenzione e la diagnosi.
01:00Perché, se per chi soffre chiedere aiuto può essere molto difficile, i familiari
01:04e gli amici di chi ha un disturbo alimentare possono avere un ruolo determinante nell'intercettare
01:09alcuni campanelli d'allarme, spiegano gli esperti. Dal punto di vista fisico, a preoccupare
01:14deve essere il controllo ossessivo del cibo, la variazione di peso, le abbuffate seguite
01:18da forme di compensazione come il vomito, ma anche l'eccessiva attività fisica. Sul
01:23fronte comportamentale, invece, la reticenza, il rifiuto del confronto o il rigidimento
01:28di fronte ad alcune domande possono essere segnali di un disagio da non sottovalutare,
01:32di crisi emotive profonde, spesso legate a difficoltà nelle relazioni con se stessi
01:37e con gli altri. E non è un caso che anche nel Bresciano si sia assistito ad un notevole
01:41incremento delle richieste d'aiuto durante la pandemia, più 30% tra il 2020 ed il 2022,
01:48il segnale di un'accelerazione del processo di sviluppo della malattia legato all'isolamento
01:53e alla paura.

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