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Hiroshima, 8 mar. (askanews) - "Le minacce rivolte all'Ucraina instillando l'inaccettabile idea che ordigni nucleari possano divenire strumento ordinario nella gestione dei conflitti, come se non conducessero inevitabilmente alla distruzione totale" rappresentano "una rinnovata pericolosa narrativa nucleare" di cui la Russia "si è fatta promotrice" laddove invece "la Repubblica italiana condanna fermamente queste derive pericolose".E al contrario "Roma riconosce l'urgenza di un'azione condivisa che coinvolga necessariamente tutte le potenze nucleari" in direzione della pace. Lo ha sottolineato, fra l'altro il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un discorso ad Hiroshima incontrando l'associaione di superstiti dell'olocausto nucleare del 1945, subito dopo aver reso omaggio al Memoriale per la Pace in ricordo delle vittime della bomba atomica."Con profonda consapevolezza - ha sottolineato Mattarella ricordando l'impegno contro ogni guerra e per la promozione della pace contenuto nella Costituzione italiana- continuiamo a sostenere questi processi e le attività delle organizzazioni internazionale". E d'altra parte "il contributo alla vicenda internazionale che Giappone e Italia continuano ad offrire è tanto più prezioso nel momento in cui assistiamo a pulsioni di dominio che ruotano intorno a concetti di potenza e a logiche di spartizione in cui i popoli altrui diventano oggetti" "Non si tratta affatto come qualcuno vorrebbe pretendere - ha scandito Mattarella- di un confronto tra illuse anime belle e realisti bensì tra ragioni della vita e della morte, tra ragioni di pace e quelle di scontro". Di contro "non è immaginabile essere oggi corresponsabili di un ritorno a criteri di scontri imperialistici che contraddicono il faticoso cammino compiuto dall'umanita negli ultimi ottant'anni" .Al contrario, "siamo chiamati a sostenere le nostre civiltà e gli ordinamenti che hanno consentito loro di risollevarsi e crescere". Ed in questo compito, si è rivolto il Presidente ai sopravvissuti alla strage nucleare di Hiroshima,"la memoria è resistenza contro l'ignoranza. Ed è educazione a pace, dignità umana, a consapevolezza della fragilita della nostra esistenza". Fino ad oggi "il vostro insegnamento è stato e rappresenta - ha concluso Mattarella- un messaggio di speranza in un'umanità capace di apprendere dai propri errori e di costruire un mondo in cui nessuno debba più sperimentare cio che voi avete vissuto. Ora tocca a noi".

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Trascrizione
00:00Eppure oggi l'architettura del disarmo e della stessa non proliferazione delle armi
00:06di distruzione di massa appare minata da irresponsabili retoriche di conflitto, quando non da conflitti
00:14in atto.
00:15Minacce di ricorso agli ordini nucleari sono pronunciate con sconsideratezza inquietante.
00:22Sono in gioco i destini dell'umanità.
00:26Trattati fondamentali sono ostacolati o abbandonati.
00:30Si vagheggia persino di armare lo spazio extratmosferico, sottraendolo a una cooperazione pacifica
00:38a beneficio di tutti.
00:39Il tabù nucleare, pilastro nei rapporti internazionali per decenni, viene eroso, pubblicizzando
00:48l'esistenza di armamenti atomici di cui si sottolinea la portata cosiddetta limitata,
00:55controllabile, asseritamente circoscritta a singoli teatri di operazioni e dunque implicitamente
01:03suggerendo la loro accettabilità nell'ambito di guerre che si pretenderebbero locali.
01:08La Federazione russa in particolare si è fatta promotrice di una rinnovata e pericolosa
01:14narrativa nucleare, a cui si aggiungono il blocco dei lavori del trattato di non proliferazione,
01:22il ritiro dalla ratifica del trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari
01:28e le minacce rivolte all'Ucraina, estillando l'inaccettabile idea che ordini nucleari
01:33possono divenire strumento ordinario nella gestione dei conflitti, come se non conducessero
01:39inevitabilmente alla distruzione totale.
01:42La Repubblica italiana condanna fermamente queste derive pericolose.
01:46Occorre ribadire con determinazione inequivocabile che una guerra nucleare non può essere vinta
01:53ad alcuno e non deve mai essere combattuta.

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