Ma chi l'ha detto che ad Arezzo non c'è il mare? A portarlo nella città che è lontana 150 km sia dal Tirreno che dall'Adriatico ci ha pensato, grazie all'utilizzo dell'intelligenza artificiale, un giovane creativo pubblicitario, per l'appunto aretino, Leonardo Bigliazzi (Leobi), classe 1990, che si è dilettato a creare un video in cui trasforma, sempre con l'auto dell'AI, luoghi e situazioni della sua città. Ecco, dunque, che piazza Grande, l'angolo più iconico del centro storico, diventa una spiaggia sulla quale si infrangono le onde, mentre la Fortezza Medicea che domina Arezzo si trasforma in un cratere vulcanico che erutta lava. E che dire dell'Acquedotto Vasariano, il più antico del capoluogo, progettato dal grande Giorgio, che assume l'aspetto di un ponte ferroviario attraversato da un trenino? Quanto al campanile del Duomo, l'AI lo fa diventare un razzo che si leva in volo. Per non parlare dei monumenti che si animano, come la Chimera etrusca, simbolo della città, che scende dal piedistallo e si avventura in strada, mentre Guido Monaco, inventore delle note, la cui statua è al centro della piazza omonima, si mette a suonare il violino. Completano il video i cavalieri della Giostra del Saracino che si lanciano contro il Buratto in sella a una tigre e un leone. «L'ho pensato come un video di promozione turistica» spiega Leobi, chissà se adesso qualcuno è intenzionato a sfruttare l'idea. Lui ovviamente gradirebbe.
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